Nel mondo sono 100 milioni le bambine che ogni anno non nascono per aborto selettivo o vengono uccise alla nascita; solo in India ogni anno ne mancano all’appello un milione. Lo rileva Terre des Hommes che in occasione della Giornata internazionale delle bambine, indetta dall’Onu, ha presentato il dossier ”indifesa” sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo. In India, fa presente la ong, tra il 2001 e il 2011 la percentuale di bambini rispetto alla popolazione totale è diminuita e questo calo è stato più marcato per le femmine della fascia di età 0-6 anni. Nell’Asia meridionale il tasso di mortalità delle femmine è più alto di quello dei maschi: nel 2011 per ogni 1000 nascite sono morte 63 bambine e 61 bambini. Secondo i dati di Terre des Hommes, nel mondo sono 16 milioni le bambine e le adolescenti che diventano madri prima che il loro corpo sia pronto alla maternità e 125 milioni le bambine e le donne che hanno subito una forma di mutilazione genitale, per lo più prima dei 5 anni. Per quanto riguarda l’educazione, 68 paesi nel mondo non hanno ancora raggiunto la parità di genere nell’istruzione elementare. Infine, 11 milioni di bambine lavorano come domestiche sfruttate in casa di altri. Tra di loro, 7,5 milioni lavorano in condizioni inaccettabili, come vere e proprie schiave.
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