Scolpire l’identita’: il viaggio dei Nomi e dei loro significati da vivere. Ricevere il Nome Spirituale
La leggenda del nome
C’è un’antica leggenda che narra di un momento speciale nella creazione dell’Universo.
Dopo che Dio ebbe creato il mondo e l’essere umano, i Suoi Angeli si presentarono al Suo cospetto, colmi di domande. Perplessi, chiesero:
“Perché creare un essere come l’uomo? Egli sembra così fragile e inferiore rispetto a noi.”
Dio, con infinita calma, prese una pietra e la mostrò agli Angeli. “Dimmi, come si chiama questa cosa? “Dagli un nome,” disse al primo di loro.
L’Angelo osservò, ma non trovò risposta. Provò il secondo Angelo, e poi il terzo, ma nessuno riuscì a denominare ciò che vedeva.
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Allora Dio chiamò l’uomo. Senza esitazione, l’uomo guardò la pietra e rispose:
“Questa è una pietra, fatta di roccia minerale.”
Gli Angeli, colmi di stupore, compresero in quel momento un profondo mistero: l’uomo, fra tutte le creature dell’Universo, è l’unico capace di dare un nome alle cose, di riconoscerle e di distinguerle.
Il significato della leggenda
Questa leggenda, semplice e potente, ci parla del ruolo unico e insostituibile dell’uomo nel cosmo. L’atto di nominare non è soltanto un processo linguistico, ma un atto creativo e divino, un riflesso dell’immagine e somiglianza con il Creatore.
Nominare significa comprendere, distinguere, dare forma alla realtà.
Attraverso il Nome, l’uomo si affranca dalla legge dell’indifferenziato, da quella vastità impersonale che permea lo Spirito universale. Egli emerge come una coscienza puntiforme, capace di guardare il cerchio dello Spirito e di analizzarne i punti.
Con il Nome, l’uomo non solo riconosce ciò che è al di fuori di sé, ma prende coscienza di sé stesso.
La missione dell’uomo
Il dono di dare un nome alle cose non è solo un atto di riconoscimento, ma il primo passo verso una missione più grande: sviluppare una coscienza spirituale. Questa coscienza parte dalla capacità di distinguere e comprendere, di creare un ponte tra il materiale e lo spirituale, tra il visibile e l’invisibile.
In un mondo dove tutto tende a essere amalgamato nell’indistinto, l’uomo ha il compito di portare ordine e significato. Dare un nome non è solo un gesto pratico: è un atto che ci richiama al nostro scopo più alto.
È importante ricordare che… ogni nome porta con sé un significato, una storia, una vibrazione unica. E riconoscere questo potere significa avvicinarsi alla nostra essenza più profonda e alla connessione con il divino.
NOI ALLA NASCITA RICEVIAMO UN NOME !
Il potere del nome: un’identità unica
Per noi esseri umani, avere un nome è più di un semplice riconoscimento pratico. Un nome ci caratterizza, ci definisce e, in qualche modo, diventa una chiave d’accesso alla nostra identità e alla nostra personalità. Un nome è la prima parola che ci viene data, la prima eredità ricevuta, ed è qualcosa che portiamo con noi per tutta la vita.
Il nome è strettamente legato alla percezione di sé. Quando qualcuno pronuncia il nostro nome, il suono stesso sembra richiamare chi siamo, risvegliando la nostra essenza più profonda. È come se un nome portasse con sé una vibrazione, un’energia che influenza il modo in cui ci vediamo e il modo in cui gli altri ci percepiscono.
Il legame tra nome e personalità
Molte culture e tradizioni credono che esista una relazione tra il nome di una persona e la sua personalità. Secondo alcune teorie psicologiche e spirituali, il nome può agire come una sorta di “matrice” per il carattere. Questo legame potrebbe essere spiegato in diversi modi:
Il significato del nome:
Ogni nome ha una radice, una storia e un significato. Per esempio, un nome come “Aurora”, che evoca l’alba e la luce, può inconsciamente influenzare chi lo porta, ispirandolo a incarnare qualità di luminosità, speranza o rinnovamento.
L’energia del suono:
I suoni che compongono un nome creano vibrazioni che possono influenzare chi lo porta. Alcuni nomi suonano forti e decisi, altri dolci e rassicuranti. Questa musicalità influisce non solo su come veniamo percepiti dagli altri, ma anche su come ci percepiamo interiormente.
Il contesto culturale:
In alcune società, il nome è scelto con grande attenzione, riflettendo valori, tradizioni e aspettative. Un nome può essere un augurio, una benedizione o un modo per connettersi con gli antenati.
L’auto-percezione:
Crescendo, le persone tendono a identificarsi con il proprio nome. Un nome che ci piace può rinforzare la nostra autostima, mentre un nome che non sentiamo nostro può creare conflitti interiori.
Perché è importante scegliere con cura il nome dei figli
Quando diamo un nome a un figlio, non stiamo semplicemente scegliendo una parola: stiamo definendo una parte del suo percorso. Il nome che diamo può avere un impatto profondo sul suo sviluppo emotivo e spirituale. Occorre quindi donarlo con amore e consapevolezza e non solo perche’ “a noi piace”
Un nome porta un messaggio: Scegliere un nome con un significato positivo può diventare un messaggio subliminale per il bambino. Ad esempio, chiamare una figlia “Speranza” può instillare in lei un senso di ottimismo e resilienza.
Un nome influisce sull’identità sociale: Il nome è spesso il primo aspetto che gli altri conoscono di noi. Può influenzare il modo in cui veniamo accolti o percepiti, persino a livello professionale o sociale.
Un nome collega il passato al futuro: Nomi tramandati in famiglia, o scelti per onorare un ideale, creano un ponte tra le generazioni e donano un senso di continuità. Ma ora siamo anche consapevoli che nominare un bambino con il nome di una persona morta in famiglia per “sostituirla” e’ spesso “una pesante eredita” specie se la sua vita era stata molto problematica.
Il nome: un dono e una responsabilità
Quando scegliamo un nome, dobbiamo ricordare che stiamo offrendo al bambino un simbolo che lo accompagnerà per tutta la vita. È un dono prezioso, carico di significato, ma anche una grande responsabilità. Non si tratta solo di scegliere qualcosa che “suoni bene”, ma di riflettere sul messaggio, sull’energia e sul senso che quel nome porterà. Un dono che gli vogliamo regalare e di cui lui potra’ esserne contento.
È importante ricordare che… il nome non è solo una parola, ma un riflesso della nostra anima, un richiamo al nostro scopo più alto e un simbolo del legame tra il materiale e il divino.
Scegliere un nome con cura significa partecipare attivamente alla costruzione del futuro di chi lo porterà
NOME SPIRITUALE:
Il Nome Spirituale:
In molti percorsi spirituali, è diffusa la tradizione di conferire a una persona un nome diverso da quello di nascita. Questo nome viene chiamato “Nome Spirituale” e rappresenta una rinascita simbolica, un passo verso un nuovo inizio e una dichiarazione di intenti per il proprio percorso interiore.
Il nome spirituale non è semplicemente un insieme di lettere, ma porta con sé un codice vibrazionale unico che racchiude il potere di risvegliare la consapevolezza più elevata della persona. Ogni parola possiede un’energia che influisce su chi la utilizza, e il nome spirituale amplifica questa energia, guidando l’individuo verso il proprio destino più alto. Esso rappresenta la missione dell’anima nella sua incarnazione attuale, un promemoria costante della connessione con l’Infinito.
Ricevere un nome spirituale è un’opportunità per:
Lasciar andare il passato e abbracciare il presente con consapevolezza.
Rinforzare il cammino verso il proprio destino più alto.
Ricevere una benedizione che richiama continuamente l’essenza dell’anima.
Vivere con maggiore consapevolezza, forza e grazia.
Un nome spirituale è un elemento trasformativo che può apportare cambiamenti significativi nella vita di una persona:
Ti connette alla tua essenza più autentica e profonda.
Simboleggia una nuova nascita, lasciando andare vecchi schemi e limitazioni.
Aiuta a progredire verso la realizzazione del proprio destino.
Ti ricorda costantemente la tua connessione con il divino e il tuo scopo spirituale.
Può segnare un momento di trasformazione personale, offrendo una prospettiva più elevata sulla vita.
La Tradizione del Kundalini Yoga
Nel Kundalini Yoga, l’assegnazione del nome spirituale segue regole precise e una profonda tradizione. Yogi HarBhajan, maestro di Kundalini Yoga, ha dato migliaia di nomi spirituali fino alla sua morte
Nella tradizione del Kundalini Yoga ogni nome spirituale ha una seconda parte che per le donne è Kaur, che significa “Principessa di Dio”, e per gli uomini è Singh, “Leone di Dio”.
Questi nomi, introdotti dal decimo Guru della tradizione Sikh, Guru Gobind Singh, hanno una vibrazione che stimola l’innata capacità dell’individuo di vivere con forza, grazia e coraggio.
Il nome spirituale non è soltanto un nome, ma una chiave verso la propria essenza più profonda. È un promemoria continuo del proprio scopo divino, una benedizione e una guida per vivere nella consapevolezza più alta. Attraverso la sua vibrazione unica, il nome spirituale invita ogni individuo a camminare con grazia e coraggio verso il proprio destino più elevato…
Il mio nome spirituale e’ JOTI KAUR
Il nome “Joti” ha radici sanscrite e può essere trovato nelle antiche tradizioni induiste. In sanscrito, “Joti” significa “luce” o “splendore”. Questo nome riflette il considerare la luce come simbolo di saggezza, conoscenza e divinità. Nella cultura indiana, “Joti” ha acquisito anche un significato simbolico. Il nome è spesso associato a qualcuno che è illuminato, sia mentalmente che spiritualmente. Le persone che portano il nome “Joti” sono considerate luminose, positive e facenti luce sulla vita degli altri.
Kaur = principessa di Dio.
DIFFICILE COMPITO!
Lista di nomi con i loro significati
Anna: Grazia, misericordia (ebraico)
Luca: Colui che illumina, portatore di luce (latino)
Sofia: Saggezza (greco)
Marco: Consacrato a Marte, dio della guerra (latino)
Michele: Chi è come Dio? (ebraico)
Maria: Amata, prediletta (ebraico); Stella del mare (latino)
Francesco: Uomo libero, proveniente dalla Francia (latino)
Giulia: Appartenente alla gens Giulia, un’importante casta romana (latino)
Matteo: Dono di Dio (ebraico)
Elena: Splendore, fiaccola (greco)
Alessandro: Difensore dell’uomo (greco)
Aurora: Alba, luce del mattino (latino)
Tommaso: Gemello (aramaico)
Gabriel: Forza di Dio (ebraico)
Rebecca: Legame, colei che unisce (ebraico)
Simone: Colui che ascolta (ebraico)
Ginevra: Spirito bianco, luminoso (celtico)
Leonardo: Forte come un leone (germanico)
Alice: Nobile, di stirpe elevata (germanico)
Sara: Principessa, signora (ebraico)
Raffaele: Dio guarisce (ebraico)
Viola: Il fiore della viola, simbolo di modestia (latino)
Martina: Dedicata a Marte (latino)
Davide: Amato, caro (ebraico)
Irene: Pace (greco)
Valerio: Forte, valoroso (latino)
Claudia: Colei che zoppica, umile (latino)
Arianna: Pura, sacra (greco)
Edoardo: Custode della ricchezza (anglosassone)
Lucrezia: Guadagno, luce (latino)
Nicola: Vittoria del popolo (greco)
Caterina: Pura, incontaminata (greco)
Stefano: Corona, incoronato (greco)
Giovanni: Dio è misericordioso (ebraico)
Benedetta: Colei che è benedetta (latino)
Pietro: Roccia, fondamento (greco)
Veronica: Vera immagine (greco-latino)
Chiara: Luminosa, chiara (latino)
Federico: Sovrano pacifico (germanico)
Elisabetta: Dio è il mio giuramento (ebraico)
Vittoria: Colei che porta vittoria (latino)
Adriano: Uomo che viene dal mare Adriatico (latino)
Miriam: Amarezza, ribellione; amata (ebraico)
Isacco: Risata (ebraico)
Emanuela: Dio è con noi (ebraico, versione femminile di Emmanuel)
Lidia: Colei che proviene dalla Lidia, un’antica regione dell’Asia Minore (anatolico)
Carlo: Uomo libero (germanico)
Giada: Pietra preziosa, simbolo di protezione (spagnolo)
Laura: Alloro, vittoria (latino)
Alberto: Nobile e brillante (germanico)
Noemi: Gioia, dolcezza (ebraico)
Rosalia: Corona di rose (latino)
Cristina: Seguace di Cristo (greco-latino)
Daniele: Dio è il mio giudice (ebraico)
Silvia: Colei che abita nei boschi (latino)
Oscar: Lancia di Dio (germanico)
Adele: Nobile, di stirpe elevata (germanico)
Riccardo: Sovrano potente (germanico)
Liliana: Giglio, simbolo di purezza (latino)
Ester: Stella (persiano)
Samuele: Ascoltato da Dio (ebraico)
Marta: Padrona di casa (aramaico)
Alfonso: Pronto al combattimento (germanico)
Diana: Divina, dea della caccia e della luna (latino)
Giorgio: Coltivatore, agricoltore (greco)
Agnese: Pura, casta (greco)
Massimo: Il più grande, il massimo (latino)
Ruggero: Lancia gloriosa (germanico)
Beatrice: Colei che rende felici, portatrice di beatitudine (latino)
Celeste: Celestiale, del cielo (latino)
Vincenzo: Colui che vince (latino)
Enea: Colui che loda, lodato (greco)
Lucia: Luce, luminosa (latino)
Sergio: Custode, servo (latino)
Isabella: Dio è il mio giuramento (ebraico)
Sebastiano: Venerabile, degno di rispetto (greco)
Raffaele: Dio guarisce (ebraico)
Nico: Abbreviazione di Nicola, che significa vittoria del popolo (greco)
Nicola: Vittoria del popolo (greco)
Ivan: Variante slava di Giovanni, che significa Dio è misericordioso (ebraico)
Vanessa: Nome creato dal poeta Jonathan Swift; può significare farfalla (greco-latino)
Ada: Ornamento, grazia (ebraico)
Angela: Messaggera di Dio, angelo (greco)
Silvia: Colei che abita nei boschi (latino)
Donatella: Piccolo dono (latino)
Sonia: Variante di Sofia, che significa saggezza (greco)
Claudio: Colei o colui che zoppica, umile (latino)
Diana: Divina, dea della caccia e della luna (latino)
Deana/Dania: Forma alternativa di Diana, che significa divina (latino)
Tiziana: Appartenente alla gens Titia, un’importante famiglia romana (latino)
Angelica: Angelica, celeste, pura come un angelo (greco-latino)
Teresa: Colei che raccoglie, cacciatrice (greco)
Roberta: Famosa per la gloria, splendente (germanico)
Elisa: Dio è il mio giuramento (ebraico)
Eleonora: La mia luce, Dio è la mia luce (greco-latino)
Catiussa: Origine incerta, possibile derivazione slava; può significare pura o casta
Oreste: Montanaro, colui che vive sulla montagna (greco)
Cinzia: Dal monte Cinto, epiteto di Artemide (greco)
Monica: Colei che consiglia, monaca, solitaria (greco-latino)
Federica: Sovrana pacifica (germanico)
Valentina: Forte, sana, valorosa (latino)
Ines: Pura, sacra, casta (greco)
Alessio: Protettore, difensore (greco)
Alessandro: Difensore dell’uomo (greco)
Dimitri: Amante della terra, devoto a Demetra, dea della fertilità (greco)
Teodora: Dono di Dio (greco)
Giacomo: Colui che segue, soppiantatore (ebraico)
Andrea: Uomo, virile, coraggioso (greco)
Otello: Piccolo ricco (germanico)
Gianni: Variante di Giovanni, che significa Dio è misericordioso (ebraico)
Giuseppe: Egli aggiungerà, Dio aggiunge (ebraico)
Basilio: Regale, sovrano (greco)
Zaccaria: Dio si è ricordato (ebraico)
Viviana: Piena di vita (latino)
Fabio: Appartenente alla gens Fabia, che coltivava le fave (latino)
Ilenia: Forma variante di Elena, che significa splendore, fiaccola (greco)
Lorena: Proveniente dalla Lorena, regione francese; significa anche corona d’alloro (latino)
Massimiliano: Il più grande, il massimo (latino)
Mattia: Dono di Dio (ebraico)
Diego: Colui che insegna, dotto (greco-latino)
Niccolò: Variante di Nicola, che significa vittoria del popolo (greco)
Alberto: Nobile e brillante (germanico)
Aurora: Alba, luce del mattino (latino)
Ginevra: Spirito bianco, luminoso (celtico)
Sabrina: Fiume Severn, leggenda di una principessa celtica (celtico-latino)
Livia: Colui che protegge, purezza (latino)
Cristina: Seguace di Cristo (greco-latino)
Adriana: Originaria della città di Adria, legata al mare Adriatico (latino)
Marcello: Dedicato a Marte, dio della guerra (latino)
Letizia: Gioia, felicità (latino)
Nadia: Speranza (slavo)
Stefania: Corona, incoronata (greco)
Renato: Rinato, rigenerato (latino)
Margherita: Perla (greco)
Flavio: Dai capelli biondi o dorati (latino)
Teodoro: Dono di Dio (greco)
Cecilia: Cieca, ma anche simbolo di visione spirituale (latino)
Enea: Lodato, colui che loda (greco)
Cloe: Verde germoglio, fiore (greco)
Gaia: Madre Terra, gioiosa (greco)
Priscilla: Antica, venerabile (latino)
Tiberio: Originario del fiume Tevere (latino)
Luigi: Famoso combattente (germanico)
Alessia: Difensore, protettrice (greco)
Maddalena: Proveniente da Magdala, simbolo di purezza (aramaico)
Cesare: Tagliato, colui che guida (latino)
Amedeo: Amico di Dio (latino)
Giordano: Colui che discende, legato al fiume Giordano (ebraico)
Serena: Serena, tranquilla (latino)
Fabrizio: Fabbricante, artigiano (latino)
Amalia: Energica, attiva (germanico)
Nives: Neve, purezza (latino)
Emmanuel: Dio è con noi (ebraico)
Carmen: Piccolo fiore (spagnolo); carme: preghiera,componimento poetico, canto, poesia, canto per Dio (latino)
SIANO BENEDETTI I VOSTRI NOMI !
GRAZIE!