3 specie strane che pianteremo nel 2024
scritto da: Lara Zambonelli
Ciliegio Africano
L’infiorescenza del Ciliegio Africano è spettacolare e molto apprezzata dalle api
Il Prunus africana, dal suo nome latino, non è solo un albero bellissimo. La sua corteccia ha proprietà medicinali incredibili, in particolare per il trattamento delle malattie della prostata, molto comuni tra gli uomini anziani in Europa e Nord America. Vittima del suo successo, la raccolta distruttiva della sua corteccia per scopi medicinali ha causato la morte di numerose piante, facendo entrare di diritto questa specie generosa nella Lista Rossa delle Specie Minacciate dell’IUCN. Oggi è classificata come “Vulnerabile”. Questo elenco globale valuta lo stato di conservazione di specie animali, fungine e vegetali. Suddivisa in nove categorie, che vanno dalla Non valutata all’Estinta, si basa su informazioni riguardanti l’area, le dimensioni della popolazione, l’habitat, le minacce attuali e le azioni intraprese per ridurle. Proteggere la biodiversità è fondamentale per la sopravvivenza delle specie e delle risorse naturali da cui tutti dipendiamo.
Longan
I frutti del Longan hanno una buccia giallastra che racchiude una polpa ricchissima di vitamina C
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I frutti del Longan sono un vero spettacolo per gli occhi e per il palato. Con la loro polpa biancastra e traslucida e il seme nero al centro, ricordano i mitici occhi di un drago, tanto che in alcune parti del mondo è così che sono chiamati. Mangiare il Longan fresco è un vero piacere, ma ci sono anche molte altre modalità di consumo. Può essere essiccato per conservarlo più a lungo, oppure può essere utilizzato per preparare sciroppi o zuppe. Inoltre, il seme del Longan è ricco di saponina, una sostanza fitochimica naturale che, quando mescolata con acqua, crea una schiuma densa e cremosa usata come sapone naturale.
Neem – insetticida naturale
Simili alle olive, dai frutti del Neem si ricava un prezioso olio dalle mille proprietà
Quest’albero portentoso funziona anche come repellente per gli insetti! Una pratica agricola tradizionale prevede la produzione di “té al neem”. I semi vengono essiccati, schiacciati e immersi in acqua per una notte intera, per produrre un liquido che può essere applicato direttamente alle colture. Questi rimedi fatti in casa sono molto efficaci nel respingere i parassiti, perché ne modificano il comportamento facendo loro “passare l’appetito”, e inibendo la riproduzione. Quindi gli estratti funzionano particolarmente bene per proteggere le colture, ma senza uccidere gli insetti impollinatori come le api e le farfalle.
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