È un dato ormai accertato che le cellule dell’organismo umano impiegano in media sette anni per essere sostituite completamente (ad eccezione di quelle che non si rigenerano e che restano permanenti per tutto il corso dell’esistenza). Questo significa che ogni sette anni siamo individui biologicamente “nuovi”, sebbene con la stessa informazione genetica.
Non disponendo di queste scoperte biologiche, R. Steiner arrivò lo stesso ad intuire la centralità dei settenni nello sviluppo evolutivo dell’uomo, e a dare un senso pieno questo concetto, che ovviamente va ben oltre il dato biologico, che tuttavia ne rappresenta una significativa corrispondenza.
Tale legge “settenaria” viene vista in relazione ai Sette pianeti della cosmologia antica. Questo schema archetipico si riflette sull’evoluzione bio-psichica dell’essere umano, in relazione ai significati e ai compiti esistenziali dei periodi e fasi della vita, scanditi appunto (nella concezione antroposofica) da cicli di sette anni.
Il primo settennio si apre sotto la direzione del principio archetipico dellaLuna, e non è senza motivo che il bambino in questa fase sia particolarmente dipendente dalla madre. In questo periodo si sviluppa il corpo fisico e soprattutto il corpo eterico. Il bambino apprende per imitazione e per specularità, tipica funzione “lunare”.
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Nel secondo settennio, sotto la segnatura di Mercurio, il bambino ha completato il suo sviluppo fisico (per questa fase della vita), sostituito i denti da latte con quelli permanenti, e impara a relazionarsi in modo più autonomo, soprattutto incontra la figura del maestro e dei compagni, inizia la formazione scolastica. È la fase in cui si sviluppano i primi processi di pensiero autonomo, inizia l’apprendimento concettuale e lo sviluppo delle capacità di relazione e comunicazione.
Nel terzo settennio, che coincide più o meno con l’adolescenza e la prima giovinezza, siamo del dominio di Venere. Sviluppo degli organi sessuali, completamento dello sviluppo sessuale. Si crea in questa fase l’interesse per le relazioni erotiche. Si “incarna” effettivamente il corpo astrale dell’individuo, che è anche il “corpo di desiderio”. Nasce qui la sessualità dell’individuo, mentre la proto-sessualità che si manifesta durante un breve periodo del primo settennio, per poi entrare in una lunga fase di latenza, è probabilmente solo un impulso formativo necessario al corpo eterico-fisico.
Nei primi tre settenni si chiude il primo ciclo degli “dèi” del “karma” delle forze collettive che agiscono sulla formazione dell’ego. Non a caso si tratta di archetipi femminili, o nel caso di Mercurio, “androgini”.
Il principio Sole, si riflette su un arco di ben tre settenni (4°, 5°, 6°), e guida lo sviluppo delle forze animiche del Pensare, del Sentire e del Volere, su cui si esercita ed articola l’attività dell’Io. Pieno completo sviluppo dell’uomo nella sua individualità.
Nella terza triade (da 42 a 63 anni) può avvenire lo sviluppo più cosciente della ʺparte spiritualeʺ, ma non per un processo naturale e spontaneo come avveniva prima, ma soltanto per libera iniziativa individuale, in forza dell’Ioprecedentemente maturato. Inizia il ciclo delle forze che aiutano l’uomo a liberarsi dal karma, archetipi “centrifughi” e maschili.
Il settimo settennio è sotto la segnatura di Marte, sotto la quale si concentra l’elaborazione della forza esecutiva, aggressiva e difensiva.
Nell’ottavo settennio, sotto la direzione e la segnatura di Giove, si sviluppa il principio organizzativo, di direzione, di guida, di potere, di saggezza, di amministrazione, di mediazione e di clemenza.
Nel nono settennio, il principio Saturno pone un freno e propizia alla comprensione ed attuazione del principio del limite, ma anche dell’austerità e della severità. È anche l’inizio della senilità.
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Dopo il 63° anno si apre una fase nuova: si è oltre l’influenza dei sette pianeti sub-saturniani, e si è proiettati già verso un “oltre”. I pianeti oltre la sfera di Saturno testimoniano di processi macrocosmici o collettivi che trascendono l’individualità. In tale fase finale della vita, l’essere umano dovrebbe dedicasi a trasformare le residue energie vitali in energie spirituali. In questa fase, a completamento del lavoro di trasformazione interiore compiuto nella triade precedente, alcuni individui possono pensare di proiettare il loro orizzonte nella direzione del Sé(principio transpersonale) che nella nomenclatura antroposofica si articola su tre fasi (Sé spirituale, Spirito vitale, Uomo-Spirito).
Questa concezione dello sviluppo per settenni trova applicazione nella pedagogia e nella medicina antroposofica.
Dott. M. Martini.
Per approfondire: l’articolo sul mio blog
http://gevcoraggiodelleidee.blogspot.it/2016/05/i-settenni-e-lantroposofia.html
Il Mistero dei Sette Anni
GENNAIO 12, 2014 DI ASCLEPIO
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La biologia ci assicura che il nostro organismo rinnova completamente le sue cellule – ad eccezione di quelle del SNC – all’ incirca ogni sette anni (le più lente sono gli osteociti che hanno appunto un turnover di sette anni). Così allo scadere di ogni settimo anno il nostro corpo fisico non è più lo stesso.
Questo dato della scienza moderna conferma misteriosamente ciò che la Medicina Cinese già affermava: che l’energia vitale, Jing, si sviluppa nella donna con cicli di sette anni (nell’ uomo più lentamente, otto anni). Ugualmente non poche altre tradizioni, come quella pitagorica, rilevano come la Natura segua spesso cicli settenari (la “legge dell’ Ottava”). Anche il fondatore della Medicina Antoposofica, Rudolf Steiner, ha evidenziato l’analogia fra l’evoluzione del sistema solare e dell’essere umano. Ha infatti collegato gli “Archetipi” simbolici dei pianeti alla biografia umana, mettendone in evidenza l’influenza nel corso dei vari settenni.
Vi è relazione con Luna, Mercurio e Venere, dalla nascita a 21 anni; Marte, Giove e Saturno dai 42 ai 63 anni. Dai 21 a 42 anni l’uomo trasforma la sua vita interiore sotto l’influsso del Sole.
armonia sfere settenario
1 – Nella prima triade (da 0 a 21 anni) avviene gradualmente lo “sviluppo corporeo” della persona umana, nelle sue parti costitutive.
Primo settennio (infanzia). Lo sviluppo fisico è centrato sulla maturazione del sistema neurosensoriale. Per il lattante il senso del tatto (quindi il sentirsi accarezzato e curato con amore) è un veicolo fondamentale per il suo sviluppo, così come l’udito (tono di voce). Il bambino piccolo è completamente dipendente dall’ambiente che lo circonda, in particolare dalla mamma (elemento lunare). Il bambino assorbe le armonie e disarmonie che lo circondano, le percepisce con speciali ʺantenneʺ. LUNA, principio che “rispecchia”.
Secondo settennio.Le forze eteriche si liberano dal loro involucro e cominciano a dare vita all’ attività del pensiero e della memoria. A livello fisico si completa lo sviluppo degli organi connessi con il sistema ritmico (cuore, respirazione, circolazione). Avviene il passaggio dai denti da latte a quelli permanenti. È l’età della scuola. Prendono molta importanza la figura del maestro e quelle dei compagni. A livello animico si sperimentano coscientemente forti correnti di simpatia e antipatia. Si sviluppa il pensiero, e la capacità di relazionarsi e comunicare, infatti questo settennio è sotto l’influsso di MERCURIO, dio che unisce e che comunica.
Terzo settennio. A livello fisico si completa lo sviluppo degli organi sessuali e delle membra, gli arti
si allungano. Si sviluppano il sistema del ricambio e metabolico. Ora – avvenuta la nascita effettiva del corpo astrale – l’adolescente può misurarsi con concetti astratti, e non più solo con una conoscenza per immagini. L’adolescente può iniziare a formarsi un suo giudizio e accosta materie scientifiche (l’algebra, le scienze naturali, la matematica) in cui il vero e il falso siano sperimentabili. L’adolescente comincia sperimentare il bene e il male anche dentro di sé. È attirato da due estremi: dai grandi ideali, ma anche dai lati oscuri della realtà e di sé stesso. Si potrebbe dire che sperimenta la “cacciata dal paradiso”. È il periodo in cui si sveglia alla sessualità:i si comincia a cercare l’altro che ci completa, il partner. E’ il settennio sotto l’influsso di VENERE, principio equilibrante e “armonizzante”. Si chiude così il primo ciclo, quello sotto l’influsso degli “dei” che determinano passivamente il karma, cioè dei processi di sviluppo innati, dovuti a impulsi naturali o “collettivi”, quelli correlati al concetto di “ego“.
2. – Nella seconda triade (da 21 a 42 anni) si sviluppa più coscientemente la ʺparte animicaʺ, nelle sue tre facoltà del pensare, sentire e volere. Piena maturazione dell’anima senziente, dell’anima razionale e dell’anima cosciente ( cfr. il mio post sulla “fisiologia occulta“.
Dunque: Terzo, quarto e quinto settennio (SOLE) devono attuare il pieno sviluppo dell’Io, in cui si incarnano le forze spirituali dell’essere umano. Pieno, completo e attuale sviluppo dell’individualità umana.g-agrip
3. – Nella terza triade (da 42 a 63 anni) può avvenire lo sviluppo più cosciente della ʺparte spiritualeʺ, non più per un processo naturale, ma soltanto per libera iniziativa individuale, in forza dell’ Io precedentemente maturato. Inizia il ciclo delle forze che aiutano l’uomo a liberarsi dal karma:
MARTE il principio aggressivo
GIOVE il principio che progetta e sviluppa.
SATURNO il principio che costringe e pone i limiti, inizio della vecchiaia.
Dopo i 63 anni continua lo sviluppo dell’elemento spirituale nell’uomo, per cui a fronte di un graduale diminuire dell’energia fisica e del deperimento delle forze vitali, alcuni possono sperimentare un aumento delle forze spirituali e di coscienza, corrispondente ai pianeti esterni del sistema solare.
Si nota chiaramente che tali forze archetipiche che si manifestano nell’evoluzione fisica e psichica ed esistenziale del singolo seguono, non caso, la disposizione dei pianeti secondo la sequenza della cosmologia tradizionale, con la Luna che apre il ciclo (la madre) e con Saturno (vecchiezza) che lo conclude, o ne avvia la conclusione.
Il periodo che segue al 63° anno è come una nuova fase della vita dell’uomo. Nuova perché non si è più sotto la diretta influenza del sistema solare e dei pianeti (almeno dei “sette” sub-saturniani). È un’età che può portare notevoli slanci di una nuova libertà, nuova giovinezza dell’anima. E’ la fase in cui, a completamento di quanto eventualmente intrapreso nella triade precedente, alcuni uomini sarebbero orientati spontaneamente verso il Sè (principio transpersonale).
Il succedersi ciclico di queste evoluzioni spiega perché nel corso degli anni la nostra “costituzione” può cambiare, malgrado il determinismo genetico. E’ bene fra l’altro, che un eventuale terapeuta sappia valutare i disturbi del paziente in relazione al suo stadio evolutivo, alla tappa che sta vivendo nel suo periodo di vita. Questa concezione dell’antroposofia, infatti, trova una esplicita applicazione non solo nella pedagogia ma anche in medicina. La medicina antroposofica dà particolare importanza ai settenni, alla direzione planetaria di questi archetipi che si riflette lungo i settenni nelle specifiche corrispondenze organiche, e all’impiego dei sette rimedi metallici (sono per lo più dei preparati omeopatici in diluizione decimale) impiegati secondo le indicazioni di Steiner. Tali aspetti della farmacologia antroposofica saranno oggetto di miei futuri articoli.
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