I Quasicristalli e il Loro Viaggio dallo Spazio alla Terra
Esistono materiali che sembrano usciti da un romanzo di fantascienza. I quasicristalli sono uno di questi: solidi che infrangono le leggi tradizionali della cristallografia e che, in alcuni casi, hanno origini letteralmente extraterrestri.
La loro scoperta ha rivoluzionato la scienza dei materiali, rivelando segreti celati tra le pieghe dell’universo.
La Scoperta che Nessuno Credeva Possibile:
Era il 1982 quando Dan Shechtman, lavorando al National Institute of Standards and Technology (NIST), osservò qualcosa di impossibile al microscopio elettronico. Stava studiando una lega di alluminio e manganese raffreddata rapidamente quando notò uno schema di diffrazione a raggi X che non aveva precedenti: un ordine simmetrico a lungo raggio, ma senza periodicità.
In quel momento, Shechtman sapeva di aver trovato qualcosa di straordinario, ma la sua scoperta fu accolta con scetticismo e persino ostilità. Gli scienziati del tempo rifiutavano l’idea che potessero esistere solidi con simmetrie proibite, come quella pentagonale o decagonale. Perfino il celebre chimico Linus Pauling, due volte Premio Nobel, ridicolizzò apertamente Shechtman. Nonostante questo, Dan continuò a difendere i suoi risultati, e nel 2011 ricevette il Premio Nobel per la Chimica per il suo coraggio e la sua tenacia.
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Le Origini Extraterrestri dei Quasicristalli:
Non tutti i quasicristalli sono creati dall’uomo. Nel 2009, un gruppo di scienziati guidato da Luca Bindi e Paul Steinhardt scoprì quasicristalli naturali in un campione di meteorite trovato in Russia, nella regione di Koryak. Questo meteorite, noto come meteorite di Khatyrka, aveva viaggiato per miliardi di anni nello spazio prima di schiantarsi sulla Terra.
Questa scoperta fu incredibile per due motivi:
Condizioni di formazione uniche: I quasicristalli del meteorite si formarono in condizioni di pressione e temperatura estreme, probabilmente durante una collisione cosmica.
Una finestra sull’universo primordiale: La loro composizione chimica e struttura raccontano una storia antica, risalente ai primi giorni del nostro sistema solare.
Questi materiali extraterrestri non solo confermarono che i quasicristalli possono esistere in natura, ma aprirono nuove domande su come si formino e quali altri segreti celino.
Proprietà che Sfuggono alle Regole: essi sono Un Caos Ordinato: La struttura dei quasicristalli è tanto affascinante quanto complessa: sembrano caotici, ma seguono regole matematiche rigorose. Un esempio celebre è la tassellatura di Penrose, un mosaico infinito che non si ripete mai.
Resistenti all’usura, antiaderenti, e con un basso coefficiente di attrito: queste proprietà li rendono ideali per rivestimenti avanzati e tecnologie industriali.
Proprietà Termiche ed Elettriche: Sono cattivi conduttori di calore ed elettricità, un vantaggio per applicazioni dove è richiesto isolamento.
Applicazioni e Futuro
Oggi, i quasicristalli trovano applicazione in diversi campi:
Aerospaziali e ingegneria: Per creare leghe leggere ma resistenti.
Rivestimenti: Superfici durevoli e antiaderenti per utensili e attrezzature industriali.
Nanotecnologie: La loro struttura unica è promettente per manipolare onde luminose e correnti elettriche in modo innovativo.
Sono ” Messaggeri dallo Spazio”
I quasicristalli non sono solo materiali sono messaggeri di un universo che non smette mai di sorprenderci. Dal loro viaggio nello spazio ai laboratori terrestri, rappresentano la prova che l’impossibile è solo una questione di prospettiva.
Ci insegnano che l’ordine e il caos non sono opposti, ma due facce della stessa medaglia, capaci di creare bellezza e innovazione.
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