Siamo a gennaio e tutto inizia da un seme sotto la terra. Il terreno è gelato, duro e pietrificato. Fuori fa freddo, non c’è il sole e il seme attende il momento giusto per aprirsi alla vita. Il seme è nel buio più totale, è in un periodo difficile e arduo per la sua esistenza a causa del clima.
Il seme è nella fase della Nigredo, fase di Saturno, dove la materia fredda, pesante e compatta della terra grava su di lui e lo schiaccia. Ma il seme resiste. Sa, dentro di lui, che questa è solo una fase e che non durerà per sempre. Con fede resiste.
Per l’uomo questa fase corrisponde alla sua caduta nel buio della coscienza, al sopravvivere invece che vivere, alla mancanza di responsabilità, alla perdita della fede nel progetto per cui è sulla terra. È la fase della lamentela, dell’accusa, della paura di stare al mondo, della paura di esprimersi, e la fase in cui un velo spesso copre i suoi sensi facendolo sopravvivere a uno stadio di ameba.
È la fase in cui non si chiede quali siano le conseguenze delle sue azioni, non riesce a sentire i messaggi dello spirito della terra che invoca aiuto, non percepisce la luce e la presenza del soffio divino negli occhi di un agnello. Qui l’uomo è avvolto dal mantello nero della Nigredo. A differenza del seme, le difficoltà per l’uomo possono minare la fede nell’esistenza.
A febbraio-marzo c’è il disgelo, ci sono le piogge che forniscono umidità, il Sole riscalda la terra e il seme si prepara: è ancora sotto terra nel buio, ma l’embrione si è formato e rompe l’involucro, dirigendosi verso l’alto. Si fa strada nel terreno. Lo scava. Durante questo sforzo il seme è ancora nel buio, ma, con fede, continua a persistere – dentro sente che deve resistere. Ancora non sa cosa succederà in futuro, ma sente che non deve mollare nonostante le difficoltà. Una sorta di sicurezza interiore lo guida.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Per l’uomo questa è la fase in cui ci sono ancora le oscurità, le parti ombra, le difficoltà, ma egli intravede una via di uscita; non è ancora chiaro quale sia, ma incomincia ad avvertire che qualcosa dentro di sé sta mutando. Non comprende ancora cosa stia avvenendo nel suo corpo, ma se ha fede e continua a resistere, presto vedrà la luce.
Questa è la fase in cui la Coscienza dell’uomo incomincia a guardarsi intorno, scorge che esiste un mondo esterno che si relaziona a lei. Ma ancora oltre questa percezione non sa andare. Percepisce l’esistenza delle leggi della natura, ma non riesce ancora a seguirle.
Arriva aprile, la temperatura aumenta sempre più e la pianta rompe il terreno: con un enorme sforzo spinge, apre la terra e per la prima volte vede la luce. Il seme adesso è nella fase dell’Albedo, fase del bianco della Luna.
L’albedo per l’uomo è la fase in cui egli vede finalmente la luce, ma è ancora la luce dell’alba, che indica qual è il suo progetto di vita, fornisce indicazioni più evidenti circa la strada da seguire e alleggerisce i pesi dell’anima. L’oscurità è svanita, la fase più dura è stata trascesa, ma siamo ancora a metà dell’opera.
A maggio la pianta è ancora debole e piccola, ma cresce sempre di più grazie al nutrimento del terreno, dell’aria e del sole. Cresce rinforzando il suo stelo, ergendosi vittoriosa verso il cielo; le foglie crescono e si espandono. Arrivano i fiori, inizia la fase sessuale della pianta. Questo è un altro periodo delicato e particolare, perché il fiore è la magia della pianta. Con fiducia sa che presto sarà fecondato.
Adesso l’uomo sa cosa deve fare, conosce il motivo per cui è sulla terra, porta avanti i suoi impegni e con fede lavora intensamente, proprio come la pianta che cresce velocemente e si irrobustisce sempre di più. La luce mostra il punto di arrivo, la meta, ma è ancora lontana, si intravede, ma il lavoro non è ancora finito. Qui l’uomo feconda con l’azione e la volontà il suo progetto. Ma non si realizza ancora. I tempi non sono maturi. Continua a lavorare e tenere segreto il suo progetto che presto verrà svelato.
A giugno il fiore fecondato si trasmuta in frutto e la pianta esprime il progetto di vita per cui è nata. Dopo la fase dura e cupa della Nigredo, ha vissuto la fase di luce dell’Albedo. Ora è giunto il momento della realizzazione e della maturità: la fase della Rubedo e del Sole. Ora la pianta è come una stella che illumina con i suoi raggi.
Mostra al mondo il risultato della fede nel suo progetto, il risultato della sua tenacia a non mollare nei periodi di difficoltà. Ora la pianta è nella fase di fruttificazione e tutto il creato gioisce per la sua impresa.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Padre Sole le sorride con i suoi raggi, madre Terra le offre il suo nutrimento, fratello Vento accarezza le sue foglie, sorella Pioggia rinfresca il terreno e la disseta.
Nella Rubedo l’uomo non solo percepisce il Ruhà, il soffio di Dio, ma è anche in grado di portarlo dentro di sé e di manifestarlo nella materia. Il Ruhà pervade ogni sua singola azione e parola.
La Coscienza ora è nella luce totale del Sole, è nella Rubedo, non ha più parti oscure e si manifesta per quella che è. L’uomo esprime e vive la sua leggenda personale, il suo progetto di vita, gioisce del creato e vive connesso con la natura tutta. La vita è diventata co-creazione in armonia con il Divino. Nulla viene compiuto se non segue il maestro supremo e le sue leggi: la Natura.
È consapevole che ogni azione genera una conseguenza per lui, per i suoi figli e per il creato tutto. Ora, con la luce che possiede, è in grado di guidare gli altri a sviluppare la fede con la quale, superata la fase oscura della Nigredo e il periodo dell’Albedo, raggiunge la luce e l’Unità di Coscienza tanto bramata dall’Anima.
Antonio Panarese
Direttore ANP Training
http://www.coscienzacreativa.com/La%20Coscienza%20dell%E2%80%99uomo%20e%20la%20trasmutazione.html
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.