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buchi neri
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Il Segreto dei Buchi Neri: Quando il Tempo Diventa Immaginario .

L’astronomia mi entusiasma, sapere cosa c’e’ nel cielo nelle stelle e nelle galassie , nell’universo che ci circonda e che e’ immenso,mi  porta a desiderare di saperne sempre di piu’ e ogni volta che imparo qualche cosa di nuovo o che lo vedo dalle immagini, il mio cuore e la mia mente si riempiono  di meraviglia e di stupore per il creato e il Creatore.  Ve ne voglio fare partecipi!

Il Segreto dei Buchi Neri: Quando il Tempo Diventa Immaginario

Nuove Scoperte che Sfidano Einstein e da parte dei nostri connazionali italiani.

Per iniziare spieghiamo subito e semplicemente che cosa sono i buchi neri e la Singolarita’

Che cos’è un buco nero?
Un buco nero è una regione dello spazio dove la forza di gravità è così intensa che nulla può sfuggire, nemmeno la luce. Questo accade perché la materia all’interno del buco nero è compressa in uno spazio estremamente piccolo, creando una densità incredibile. Questa zona è delimitata da una superficie chiamata “orizzonte degli eventi”. Una volta superato questo confine, tutto ciò che entra viene inevitabilmente attratto verso il centro, dove risiede il “cuore” del buco nero.

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E la Singolarità di cui parleremo?
La singolarità è il punto centrale di un buco nero, dove le leggi della fisica, così come le conosciamo, si rompono. In teoria, è un luogo in cui la densità e la curvatura dello spazio-tempo diventano infinite. Tuttavia, proprio questa idea ha sollevato domande per decenni: può esistere davvero un punto dove tutto diventa infinito, o è solo un limite delle nostre attuali teorie?

I buchi neri: misteri del tempo e dello spazio

Nonostante la loro intensa attrazione gravitazionale, i buchi neri continuano a sfidare la nostra comprensione del tempo e dello spazio. Secondo Salvatore Capozziello, fisico dell’Università Federico II di Napoli, il concetto di tempo, così come lo conosciamo, perde di significato nei pressi di questi oggetti estremi. “Entrando in un buco nero, il tempo diventa immaginario”, afferma il ricercatore, basandosi su recenti studi pubblicati su Physical Review D. Questa ricerca, condotta insieme a Silvia De Bianchi e Emmanuele Battista, propone una visione alternativa che sfida le teorie classiche. Questa e’ una ricerca scientifica recente

Le SINGOLARITA’, quei punti in cui la densità e la curvatura dello spazio-tempo diventano infinite, rappresentano uno dei problemi più grandi della relatività generale.

Secondo le attuali teorie, un osservatore esterno vedrebbe un oggetto avvicinarsi al buco nero in un tempo infinito, ma non si sa con certezza cosa avvenga oltre l’orizzonte degli eventi. Le nuove ricerche suggeriscono che la materia, pur attratta dal buco nero, non riesca a oltrepassarlo, accumulandosi invece nei suoi dintorni.

Un tempo immaginario oltre l’orizzonte degli eventi

Ma che cos’e’ l’orizzonte degli eventi? (a parte che e’ una immagine bellissima per me )
Questa combinazione di metafore, che ora ti scrivero’ e’ una descrizione tecnica e un tocco di mistero che renderanno il concetto più comprensibile e interessante

Metafora semplice: il confine del punto di non ritorno
Immagina di essere su una barca vicino a una cascata. Finché sei lontano, puoi remare e tornare indietro. Ma se superi una certa linea invisibile, chiamata “punto di non ritorno”, la corrente è così forte che ti trascinera’ inevitabilmente giù. Questo confine è come l’orizzonte degli eventi di un buco nero. È il limite oltre il quale nulla, nemmeno la luce, può sfuggire alla forza di gravità.

Descrizione più tecnica: il confine dello spazio-tempo
L’orizzonte degli eventi è una superficie immaginaria che circonda un buco nero. È il punto in cui la velocità necessaria per sfuggire alla gravità supera la velocità della luce. Poiché niente può viaggiare più veloce della luce, nulla che attraversi l’orizzonte degli eventi può tornare indietro o inviare informazioni all’esterno. Per un osservatore esterno, tutto ciò che si avvicina all’orizzonte sembra rallentare e fermarsi, perché il tempo si dilata enormemente a causa della gravità.

Un tocco di mistero: l’inizio dell’ignoto
L’orizzonte degli eventi non è una barriera fisica che puoi toccare, ma un confine matematico e teorico. Una volta superato, lo spazio-tempo si comporta in modi che non comprendiamo pienamente, e il destino di qualsiasi cosa al suo interno rimane per ora un mistero.

MA TORNIAMO ALLA NUOVA SCOPERTA DEI NOSTRI CONNAZIONALI SUI BUCHI NERI:

Capozziello e il suo team, analizzando le onde gravitazionali, hanno osservato che la curvatura dello spazio-tempo nei pressi di un buco nero rimane finita. Questo fenomeno, definito “atemporalità”, implica che l’orizzonte degli eventi rappresenti un limite invalicabile. Qui il tempo, come lo intendiamo, si trasforma in una dimensione immaginaria.

Di conseguenza, i buchi neri non sarebbero divoratori insaziabili, ma piuttosto accumulatori di materia !!!!

Una nuova fisica senza singolarità

Questa visione elimina il concetto di singolarità come collasso dello spazio-tempo, offrendo una prospettiva innovativa che potrebbe integrare relatività generale e meccanica quantistica. La famosa immagine del 2019 del telescopio EHT potrebbe quindi rappresentare particelle intrappolate, piuttosto che una voragine infinita.

I BUCHI NERI CIOE’ NON INGLOBANO TUTTO QUELLO CHE PASSA LORO VICINO MA SONO ACCUMULATORI DI MATERIA !

È importante ricordare che… queste teorie ora dovranno essere studiate e confutate  anche da atri fisici per cui sono ancora in fase di sviluppo e attendono conferme sperimentali. L’universo, come sempre, custodisce i suoi segreti!

Una nuova prospettiva sui buchi neri

Cosa significherebbe per noi se le teorie di Capoziello e il suo team fossero vere?
Se questa teoria fosse confermata, cambierebbe il modo in cui concepiamo i buchi neri e l’universo.

Ad esempio:

I buchi neri non più divoratori di materia: I buchi neri non sarebbero più visti come “mostri” cosmici che divorano tutto ciò che si avvicina, ma piuttosto come accumulatori di materia. Ciò influenzerebbe le teorie sull’evoluzione delle galassie e sulla distribuzione della materia nell’universo.

Un limite invalicabile: Per un ipotetico astronauta che si avvicinasse a un buco nero, il tempo si comporterebbe in modo molto diverso. Potrebbe avvicinarsi all’orizzonte degli eventi, ma non lo attraverserebbe mai.  Non ne sarebbe risucchiato. Per un osservatore esterno, sembrerebbe che il viaggiatore si muova sempre più lentamente, fino a fermarsi del tutto.

Nuove leggi della fisica: Questa visione potrebbe unire relatività generale e meccanica quantistica, due pilastri della fisica che finora non si sono integrati completamente. Una “fisica senza singolarità” potrebbe offrire soluzioni ai misteri più profondi del nostro universo.

Conclusione: cosa ci riserva il futuro?
È importante ricordare che… queste teorie, pur affascinanti, richiedono ancora conferme sperimentali. Tuttavia, se fossero vere, ci troveremmo di fronte a una rivoluzione nella nostra comprensione dell’universo.

I buchi neri, da sempre simbolo di mistero e distruzione, potrebbero invece rivelarsi  chiavi costruttive per comprendere la natura del tempo e dello spazio

grazie!

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