La Solitudine Divina e la Coppia: riscoprire sé stessi per incontrare l’altro da un luogo di pienezza
Nella nuova visione dell’umanità, la relazione non sarà più un completarsi, ma un condividersi. La coppia smette di essere il luogo in cui si colma una mancanza, e diventa un fluire reciproco di due esseri interi, completi in sé stessi.
Nessuno appartiene a nessuno
Ognuno porta in dono la propria energia, integra, autentica, verso l’altro
Molte donne oggi si trovano sole, eppure la spinta sociale le spinge verso la coppia come “obbligo” emotivo o di continuità
Ma questa solitudine, se scelta, è sacra. È onorata. È potente. È lo spazio in cui una donna può finalmente ascoltare la propria voce più autentica, senza diluirla nel compromesso o nel rumore esterno
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Il cammino verso l’interezza e’ un percorso sacro che precede la relazione
Richiede di riconoscere e abbracciare le proprie ombre, senza proiettarle sull’altro, nutrire i propri talenti e passioni, indipendentemente dall’approvazione esterna,
sviluppare una relazione intima con il proprio sé superiore, fonte primaria di amore,
stabilire confini sani che proteggano la propria essenza,
praticare l’auto-compassione nei momenti di vulnerabilità
L’equilibrio oltre la dualità
L’ideale per il pianeta non è essere uomo o donna, ma trovare l’equilibrio dentro di sé. La super-anima è androgina, autonoma.
Non ha bisogno, ma sceglie. Non cerca, ma vibra
Quando integriamo i nostri aspetti maschili e femminili, diventiamo dei canali più puri per l’energia divina
L’amore non è possesso. È risonanza. L’amore vero non è dipendenza. È la frequenza più alta dell’anima. È la vibrazione cristallina che parte dall’interno, si eleva verso il Cosmo, e ritorna come armonia universale
È l’Amore che si permea di divino
Nelle relazioni di sovranità, nessuno chiede all’altro di riempire un vuoto: ci si incontra per amplificare la luce che già brilla dentro ognuno
La separazione come evoluzione
L’evoluzione passa attraverso la separazione: prima dell’unità collettiva, c’è la necessaria separazione individuale
Un tempo per ritrovare se stessi, per diventare autosufficienti nella luce, per ritornare a quel luogo interiore che dice: “IO SONO colui che SONO”
Non si tratta, in questo caso, di essere soli, ma di essere in contatto con lo Spirito
Nella solitudine sacra si aprono porte invisibili. Nella contemplazione si ricevono risposte silenziose e potenti
Riconoscere la solitudine sacra
Come distinguere tra solitudine imposta e solitudine sacra?
La solitudine imposta nasce dalla paura e si nutre di carenza
La solitudine sacra è una scelta consapevole e si nutre di abbondanza
La solitudine imposta ci spinge a cercare all’esterno
La solitudine sacra ci invita a scendere in profondità
La solitudine imposta ci fa sentire incompleti
La solitudine sacra ci rivela la nostra intrinseca completezza
Le relazioni di sovranità nella vita quotidiana
Le nuove relazioni non nascono dalla mancanza, ma dall’abbondanza. Non si fondano sul bisogno, ma sulla scelta consapevole.
Non ci si adatta, ci si eleva a vicenda !
Cosa significa questo nella pratica?
Celebrare i successi dell’altro senza competizione
rispettare i tempi di solitudine necessari a entrambi
comunicare i propri bisogni senza aspettarsi che l’altro li indovini
prendersi responsabilità delle proprie emozioni senza proiettarle
sostenere la crescita reciproca, anche quando porta a cambiamenti
onorare lo spazio sacro che esiste tra due esseri, senza cercare di colmarlo o di calpestarlo
“Nella sovranità, ognuno condivide il proprio meglio, senza compromessi di ideali”
Mentre onoriamo la solitudine come spazio sacro di crescita, riconosciamo anche che la connessione profonda con gli altri è parte del disegno divino dell’esistenza. Puo’ essere una benedizione!
Non è la connessione in sé a creare dipendenza, ma la qualità e l’intenzione con cui ci avviciniamo all’altro
La connessione che nasce dall’interezza è come un ponte di luce tra due stelle: non è necessaria alla loro brillantezza, ma crea costellazioni di bellezza che illuminano il cielo dell’esistenza !
Essere soli non è un errore
Stare in coppia non è una garanzia
La vera maestria è riconoscere il proprio Sé superiore come fonte dell’amore e portarlo nel mondo, con grazia e verità
Cosi’, in questo spazio di consapevolezza, ogni incontro diventa sacro. Ogni relazione diventa un’opportunità per manifestare il divino
E ogni momento di solitudine diventa una porta verso l’infinito che risiede nel nostro cuore e ci prepara ad ottenere incontri speciali
GRAZIE
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