Alcune erbe spontanee si usano principalmente a scopo alimentare, molte hanno valori terapeutici dall’efficacia dimostrata. Ma la di là di quello che facciamo con le erbe, già andare a raccoglierle, passare del tempo all’aperto, entrare in contatto con la natura, scoprire quanti tesori sono nascosti nei campi è terapeutico e nutritivo. Quando raccogliamo le erbe, i fiori e i frutti, ringraziare Madre Natura per i doni che ci regala è altrettanto importante per il nostro benessere.Semplicemente andare in raccolta non è sufficiente, bisogna farlo nel modo giusto. Io ritorno a casa con un’energia incredibile e gli occhi che mi brillano, ma ho notato con stupore che alcuni conoscenti anche dopo alcune ore passate a raccogliere i doni della Natura sono infelici e si lamentano. Perché loro non riescono a sentire la connessione rigenerante con la Natura?Anche in questa attività, l’attitudine fa la differenza. Ecco alcuni ingredienti che rendono la raccolta delle erbe spontanee un’esperienza per l’anima.
– Il primo ingrediente è la consapevolezza: addentriamoci nella natura e scopriamo quanti preziosi tesori ci offre. Consigliato in momenti di insoddisfazione, apatia o preoccupazione, ci fa prendere coscienza di quanta abbondanza è già a nostra disposizione.
– Il secondo ingrediente è la meraviglia. Apriamo gli occhi e il cuore e meravigliamoci di tutto ciò che ci circonda. Ci sono capolavori tutto intorno a noi. Non passiamo una vita indifferente ricercando il piacere in stimoli sempre più forti e cose sempre più complicate. La bellezza sta nelle cose semplici. Osserva la margherite. Osservane dieci, venti, cento. Sono tutte diverse e tutte bellissime. E così sono le persone.
– Il terzo ingrediente è la presenza. Cerchiamo di essere presenti in ciò che stiamo facendo quando raccogliamo un’erba, la laviamo, la trasformiamo. Apprezziamone la consistenza e il profumo. Già così la sua energia inizia ad agire su di noi, e quando mesi dopo utilizzeremo la tisana, la tintura o l’oleolito che abbiamo preparato, ne riconosceremo l’energia che ci ricorderà quel momento di profonda connessione con la Natura.
– Il quarto ingrediente è la connessione. Sentiamoci connessi alla natura, agli alberi e ai fili d’erba. Ascoltiamo le loro vibrazioni. Nelle nostre giornate che ci portano a vivere tra edifici, computer ed automobili, spesso ci dimentichiamo di questa connessione, e di conseguenza perdiamo la connessione con noi stessi. Non sentiamoci padroni di distruggere la natura per i nostri interessi, perché così facendo distruggiamo noi stessi. Possiamo raccoglierne con rispetto le piante e i fiori, che ci regalano la loro energia per sostenere il nostro cammino su questo pianeta. Dovremo cercare di restituire al pianeta una vibrazione il più possibile pura e amorevole come quella che abbiamo ricevuto dalle piante.
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