IN ITALIA FIORISCONO LE SCUOLE A CASA E GLI ASILI NEL BOSCO
Non sono pochi i genitori che oggi, nel nostro paese, dedicano tempo ed energie per offrire ai loro figli unโistruzione alternativa rispetto a quella proposta dalla scuola statale.
Si tratta di famiglie che rifiutano l’idea di una scuola rigidamente centrata sui contenuti e sulla didattica, che non aiuta i ragazzi a costruirsi un pensiero critico proprio e a capire quali sono i loro veri talenti. La convinzione fondante รจ che la scuola, piรน che formare futuri lavoratori e compratori, debba puntare ad una felicitร democraticamente condivisa. Di conseguenza, si aspira ad un contesto scolastico piรน attento all’eterogeneitร dell’essere umano, ai suoi ritmi personali, alle sue emozioni e ai suoi aspetti di unicitร .
Pertanto, non trovando nel modello statale un’offerta valida, sempre piรน famiglie guardano altrove, oppure intraprendono la tortuosa strada del farsela da sรฉ la scuola per i loro figli.
Consideriamo anche che quella di oggi รจ una societร dove si sta molto poco insieme. Gli orari dei bambini e dei genitori non coincidono quasi mai, e anche questo contribuisce alla crescita di realtร alternative.
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Secondo i dati Istat la percentuale dei bambini che frequentano la scuola pubblica e di quelli che frequentano la privata in Italia รจ rimasta tutto sommato invariata negli anni, mentre รจ in evidente crescita (anche se non facilmente quantificabile, secondo i dati del Miur) il numero di studenti che non frequentano alcuna scuola, i cosiddetti homeschoolers, ossia coloro che apprendono da casa, seguiti dai propri genitori o da tutors.
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Stiamo parlando dell’educazione parentale, dove i bambini seguono i propri ritmi e imparano svolgendo le attivitร di tutti i giorni, spesso al di fuori di programmi ministeriali prefissati. Una scuola del fare, dove non si corre e si rispettano i ritmi naturali del crescere. I bambini, di norma, non frequentano nรฉ le medie nรฉ il liceo, mentre se decidono di studiare allโuniversitร , dovranno sostenere lโesame di terza media e la maturitร .
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Un esempio? L’esperienza di Etain Addey (inglese ma umbra dโadozione), riportata nel suo libro ‘Acque profonde’ (Fiori Gialli), in cui la naturalista racconta la storia dei tre figli educati a casa (oggi tutti laureati, post-dottorati e con un’ottima occupazione).
Ma parliamo anche della โscuola nel boscoโ, un progetto nato in Danimarca negli anni cinquanta e poi fiorito in Germania e oggi esportato in Italia.
Sono ancora poche le scuole materne e primarie di questo tipo da noi, ma il fenomeno รจ in netta crescita e desta molta curiositร . L’asilo nel bosco, ad Ostia Antica, vicino Roma ne รจ un ottimo esempio.
Una trentina di bambini, in un contesto di natura rigogliosa e selvaggia, con un orto molto ben organizzato, casette di legno, tanti animali, pranzo all’aperto. Quelli della primaria studiano dentro una delle case, seduti su dei cuscini con tavolini bassi. Tra le materie, l’โeducazione emozionaleโ. Una scuola pubblica che vive di donazioni in tempo o denaro.
Una filosofia, questa, giร condivisa nel ‘900 da Rudolf Steiner, che in Germania diede vita alle scuole Waldorf, chiuse durante il nazismo, e rifiorite negli anni settanta, e nel frattempo moltiplicatesi allโestero.
Oggi nel mondo esistono circa un migliaio di scuole steineriane e 1.700 asili e quello steineriano รจ il movimento laico di scuole indipendenti maggiormente diffuso nel mondo.
In Italia la prima scuola รจ stata quella di Milano negli anni ’40 ed il fenomeno รจ oggi in aumento del 500 per cento, (dati del sito Educazione Waldorf). Ciรฒ che caratterizza il metodo steineriano รจ il rispetto per il bisogno di meraviglia e di sacralitร insito nel bambino e il considerare lโapprendimento come un processo che inizia nellโinfanzia e si protende per tutta lโesistenza.
Un altro modello di pedagogia che tenta di mescolare varie esperienze, senza chiudersi nei metodi, รจ quello della cosiddetta scuola libertaria, alla base del famoso esperimento pedagogico di Alexander Neill, che nel 1921 fondรฒ la Summerhill school in Inghilterra, tutt’oggi ancora in ottima salute e capostipite delle free school (circa 262) di tutto il mondo.
Scuole gestite dalla comunitร e non dallo stato e che, di conseguenza, non seguono un modello didattico unico, ma proprie metodologie.
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http://www.lasaluteinpillole.it/news_salute/in-italia-fioriscono-le-scuole-a-casa-e-gli-asili-nel-bosco.asp


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