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Padre Guglielmo Gattiani
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Padre Guglielmo Gattiani

PADRE GUGLIELMO GATTIANI
morto in odore di santita’
P. Guglielmo Gattiani era nato a Badi, comune di Castel di Casio, sull’Appennino bolognese, l’11 novembre 1914 e fu battezzato col nome di Oscar. Il 15 novembre 1929 entro’ in noviziato a Cesena, il 17 novembre del ’30 emise la sua professione semplice e l’8 dicembre 1935 quella solenne. Venne ordinato sacerdote da mons. Gherardo Menegazzi il 22 maggio 1938 a Bologna, nella chiesa di S. Giuseppe.

Per circa 40 anni e’ rimasto ad accogliere la gente nelle piccola Cappella del Crocifisso nella Chiesa del convento dei frati Capuccini di Faenza. La gente e’ sempre accorsa numerosissima a lui, trovando pace conforto e benessere.

Mori’ alla fine del 1999. In odore di santita’.

Testo di Carmen Cattani

Questa che voglio raccontare e’ la mia esperinza diretta con un uomo meraviglioso che tutti chiamavamo Padre Guglielmo.

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E’ una umile testimonianza per rendere onore ad un’Anima bella,

ad un Uomo che mi ha insegnato tanto e che ancora mi insegna e mi guida lungo il mio cammino.

E’ il mio papa’ Spirituale.

Ed e’ pure mio compaesano e lui non finiva piu’ di ricordarmelo ed ogni volta che mio figlio ed io andavamo a trovarlo ci ripeteva una filastrocca nel ns. dialetto,una filastrocca proprio carina.

Conobbi Padre Guglielmo circa 16 anni fa ed ho avuto l’onore di annoverarlo come mio Maestro per 10 anni.

Il primo incontro vedeva me distrutta dal dolore sopratutto fisico. Per 4 anni avevo girato tanti ospedali e fatto innumerevoli esami. Il mio dolore partiva dal muscolo gluteo di dx e si irradiava alla schiena tutta ma sopratutto alla gamba ed al piede dx. Non avevo un ora di pace, neppure la carbocaina iniettata in loco mi dava un attimo di sollievo….e dopo 4 anni ero arrivata a non camminavo quasi piu’.

Se volevo resistere dovevo stare a letto. Vi sono rimasta per quasi 8 mesi.

Ogni medico formulava la sua diagnosi ma poiche’ le loro elucubrazioni e terapie non portavano ad una qualche risoluzione, si liberavano di me dicendo che ero – malata di turbe psichiche-

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Sono entrata nella Chiesa dei Frati Capuccini di Faenza con una certa ansia ed una qualche seppur nascosta aspettativa…

Davanti alla Cappellina, dove incontrero’ padre Guglielmo ancora per molti anni,c’era tanta gente …….troppa per il mio dolore……era doloroso stare in piedi……..

Padre Guglielmo era serafico, pregava, ascoltava, benediceva .

A lato della cappellina che ospitava un Crocifisso -miracoloso- c’era un piccolo spazio dove poter dialogare col padre con un po’ piu’ di famigliarita’, vi si accedeva da una porticina che sara’ sempre -guardata a vista- da tutti coloro che si -prenotavano- silenziosamente, per entrare.

Arrivato il mio turno, tutto cio’ che mentalmente mi ero preparata a chiedere veniva assorbito dalla sua semplicita’ disarmante…era cosi’ facile spiegargli il mio problema e cosi’ semplice la sua soluzione : ……..-Figliola, tra una settimana

capiranno tutto e vedrai che sarai a posto!-

Poi lo vedo sparire per un attimo in quella che immagino la sacrestia e lo vedo tornare con una grande immagine di Cristo Crocifisso che si adorava nella cappellina, quel crocifisso che lui tanto amava. – Figliola, quando il dolore e’ grande Guarda lui!-

Con questo strano regalo esco dalla chiesa, sempre addolorata ma piu’ serena.

….Tra una settimana???????? ,mi dicevo dopo, tra me e me, ma se mi hanno fatto una risonanza da poco e non c’era niente…..come sara’ mai possibile una soluzione in cosi’ breve tempo?

Ma cosi’ e’ stato….non so perche’ ,una nuova risonanza (quando mai si riesce ad averne una cosi’ vicina all’altra?) e poi subito il ricovero e l’intervento . Il chirurgo cosi’ diagnostichera’: tumore che aveva gia’ invaso il muscolo gluteo.

Ritorno dal Padre per ringraziarlo e per fare un po’ meglio la sua conoscenza perche’ non piu’ mediata dal dolore fisico.

Il benessere dura un anno preciso e poi tutto torna come prima.

Mi vogliono rioperare ed io torno alla mio pellegrinaggio.

Stupita, questa volta incontro l’anima battagliera di Padre Guglielmo che subito, alla notizia mi apostrofa: – e no, figliola, adesso basta, questa volta non ti fare mettere le mani addosso!!!!!!!- e poi incomincia a pregare per me, davanti a me….

e mi paiono preghiere che non finiscono mai ………ed ancora me ne vado con l’ Immagine grande del Crocifisso…….

guariro’ questa volta e senza intervento, ma padre Guglielmo continuera’ a darmi ogni volta -Il Crocifisso Grande-.

E se non lo aveva subito sotto mano, faceva aspettare tutti anche mezz’ora e me lo andava a cercare chissa’ dove…..

Col tempo avevo imparato a decifrare i suoi -grandi piccoli messaggi criptati-. Lui fara’ sempre cosi’, non ti spaventava se -vedeva cose che non andavano- ……ma ti regalava l’immagine di un crocifisso, non ti diceva:adesso va tutto a meraviglia…….ma ti regalava una coroncina……..una caramella…….

Per anni ero in compagnia del -mio crocifisso- che devo dire in verita’ non accettavo proprio cosi’ volentieri.

Non per l’immagine in se ma per quello che rappresentava:a nessuno piace essere un Cristo in Croce….e la mia Fede pur non avendo grossi cedimenti, non era mai stata cosi’ eccelsa.

Eppure questo suo gesto , il suo dono,e lo capiro’ piu’ tardi, aveva gia’ da solo messo un seme dentro di me.

Padre Guglielmo ed io avevamo tacitamente iniziato una -scuola di vita e di fede-.

Avevo trovato il mio Maestro. Mi istruira’ nella fede con l’esempio e con piccoli gesti di una semplicita’ disarmante, mi consigliera’ nei problemi della vita, aiutera’ il rapporto tra mio figlio e me a divenire piu’ altruistico, mi guidera’ nella mia crescita spirituale……….

Lui era di una pazienza inaudita con tutti, lui era -esagerato-

Come poteva stare tutte quelle ore in Cappella ad ascoltare tutti i ns. guai?

E come poteva d’inverno stare ancora li’ con quel freddo che faceva e che a me gelavano le ossa sebbene fossi vestita? e ci stessi solo qualche ora? Mentre le sue quante erano? 8 0re, 9, 10?

E lui in sandali e tonaca e per scaldarlo il caldo amore e il conforto ………e l’aiuto divino…..

quando era stanco, gli ultimi tempi,( aveva piu’ di 80 anni!) ascoltava ancora la gente a tutte le ore ,ma ogni tanto appoggiava la testa ad una colonna

e sembrava o era piu’ assorto che non stanco. Faceva tanta tenerezza.

E la mia poca Fede beveva la sua grande fede ed il mio animo, in silenzio e molto in profondita’ iniziava il suo vero cammino , avendo lui come esempio.

Non ho mai pianto per l’abbandono del corpo terreno di questo mio amato Maestro poiche’ so che e’ solo un po’ piu’ in alto,

ma mentre scrivo queste righe mi commuovo e mi manca

Ma questa mancanza, che non ho mai sentito ,adesso e’ mancanza della sua fisicita’…il suo sguardo scrutatore e penetrante, le sue mani cicciotte e forse un po’ tormentate da tante ore di freddo, la sua lunga barba fattasi bianca….il suo passo veloce nonostante l’eta’………

il sorriso di cui si illuminava il suo viso quando vedeva un bambino………allora lasciava tutto e andava a lui incontro con

una carezza, una caramella, la coroncina o la medaglietta della madonnina e la sua tenera frase..-questo e’ gesu’ bambino o Maria bambina…- a seconda del sesso….i bambini, i bambini…!!!!!!!!!!!!

Confesso che sono stata un po’ gelosa di tanti bambini che avevano il suo -totale rapimento-.

Ma allora ero all’inizio della scuola, quando vedevo piu’ lui che il Crocifisso…………ma col tempo ho imparato………..egli mi ha insegnato a guardare piu’ in la’ e piu’ in alto……..

Benedetto Padre che continuava a messaggiarmi con i Suoi Crocifissi grandi ed io sapevo che i miei guai non erano ancora finiti….!!!!!!!!!!!

Un giorno pero’ ha iniziato a darmi l’immagine piu’ piccola ed ho tirato un respiro di sollievo e veramente la mia situazione E’ andata migliorando…………e cosi’ la mia Fede……..

L’insegnamento successivo e’ stato tutto volto al femminile.

Per problemi personali il femminile era leso e cosi’ anche l’immagine di Maria non aveva in me grande risonanza.

E’ arrivato il momento della riappacificazione……..e cosi’ mi

parlava di Maria che lui amava molto e mi innondava di rosari

incoraggiandomi ad usarli……. e sentivo tutto il suo amore, l’amore divino che sgorgava tramite lui………..ed iniziavo a pregare piu’ spesso…….fino a che arrivero’ a fare di tutta la mia vita una preghiera………………

oh, rimango una ribelle, non sono ne’ saro’ mai una -bigotta-.

E’ iniziato il mio percorso, ho ritrovato la mia anima ed il motivo della mia nascita.

Quando ho iniziato a curare le Persone con un tipo di pranoterapia sono andata da Padre Guglielmo per chiedergli qualche consiglio, mi ricordo che quel giorno ero accompagnata da un mio amico

Padre Guglielmo con mio stupore, mi prese le mani, me le rivolto’ ed invece di farmi su di esse il segno della croce, come mi aspettavo, inizio’ a farmi dei circoli che mi ricordavano tanto un simbolo per richiamare Energia Universale, e mentre tracciava sulle mie mani tali simboli…mi diceva – cura , figliola, cura!!!- .

Dalla mia mano dx ho iniziato a sentire l’arrivo di una grande energia…tanto che al ritorno ho fatto ridere e star bene questo mio amico tenendo su di lui la mano che non voleva smettere di inviare energia…………-godi, amico, almeno non va sprecata- gli dissi…………

In seguito, Padre Guglielmo inizio’ a darmi dell’olio benedetto e mi disse -ungi chi ne ha bisogno……….-

Avevo trovato la mia strada e la sua benedizione……….

Una volta gli ho portato un bambino autistico che nessuno voleva battezzare………..lui tanto fece che lo battezzo’

usando tutta la serenita’ che abbisognava il caso…..tanta serenita’ di un sereno amore…………..

un’altra volta ero in Grecia con mio figlio che aveva avuto uno shock anafilattico in seguito alla puntura i due calabroni……

ero sola con lui e ce la siamo vista brutta……..e’ stato terribile,

dopo l’ospedale, alla sera, su di una spiaggia di Zacinto, con il cellulare , Padre Guglielmo ci ha liberati dalla paura e dal senso di abbandono rimanendo con noi al telefono piu’ di un ora!!!!!!!!!!!!!

lasciandoci solo quando ci ha sentiti piu’ tranquilli……….

Che altro posso dire di questo mio papa’?

Abitavo a Casalecchio nel 1999 ed una settimana prima che mi informassero della sua morte, Padre Guglielmo mi e’ venuto in sogno a salutarmi e, per la prima volta a chiedere lui un po’ di tenerezza per il suo imminente trapasso!!!!!!!!

Ricordo che in sogno provavo tanto amore e con tanta devozione gli accarezzavo la testa……..e lo consolavo per il suo difficile momento…….difficile anche se lui rimaneva sereno…..!!!!!!

Giorni dopo raccontai a mio figlio e a qualche amico lo strano sogno.

Cosi’, quando poi appresi della sua morte, non ne fui affatto meravigliata, ma mi commossi ancora di piu’.

Mi era venuto a salutare come fa un buon amico prima di partire per un lungo viaggio!

Egli continua ad essere con noi , in spirito:

C’e’ una sua intensa immagine nello studio dove lavoriamo e questa sua immagine e’ incredibile:

a seconda delle necessita’ o delle richieste di consigli che ci vuole trasmettere o sorride o e’ serissimo…………

non abbiamo le allucinazioni, lo hanno visto anche estranei..!!!!.

Padre Guglielmo continua ad aiutarmi e stupirmi—

Questa non vuole essere un’ apoteosi ,a lui non piacerebbe che lo facessi per la sua umile figura

( una volta mio figlio ed io abbiamo osato dirgli che era un tesoro e che era bravissimo…….e lui subito ha sputato per terra. dicendo … vattene via-…..anche se era in chiesa….. episodio che ci sconvolse anche quando capimmo il significato : non voleva essere tentato dalla vanita’!!!!!!!!) cosi, mi piacerebbe che dopo questa lettura vi fosse rimasto il sapore della sua semplicita’ e devozione.

Padre Guglielmo ha innondato la vita di molte persone con il suo carisma ed a me personalmente, mi ha riportato al Dio Creatore, al Signore della mia Anima

e a permesso che tutta la mia vita divenisse Preghiera.

Grazie, Signore per la vita del tuo umile e grande Servo!

Grazie di averlo messo sul nostro Cammino.

Pace e bene!

Sul sito potete scaricare alcuni brani con la voce di Guglielmo Gattiani

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