Colichette dei neonati: tutte le sere, alla stessa ora, le coliche gassose dei pupi segnano il panico sui volti di ammutoliti neogenitori. Non serve essere esperti, non serve aver allevato già altri figli, i nipoti o la figliolanza della vicina di casa. No. Già quello con cui la colica si presenta, il ben noto “pianto inconsolabile”, la dice lunga. Poco c’è da fare: la colica deve solo passare.
Sappiate, infatti, che le coliche gassose non sono una patologia cronica. Come sono comparse, così andranno via intorno al 3°-5° mese di vita del bimbo. Intanto nervi saldi e poca ansia.
Le cause delle coliche
Da dove nascono e cosa sono le coliche neonatali? E c’è qualche rimedio per alleviare un po’ la sofferenza di quegli adorati cucciolotti (e far dormire in santa pace mamma e papà)?
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Il dolore da colica – che si può presentare in uguale misura e senza differenze nei maschietti e nelle femminucce, in chi è allattato al seno e in chi invece prende latte artificiale, nei primogeniti e nei figli successivi – è provocato dalla rapida distensione della parete intestinale dovuta al passaggio di bolle di aria.
Delle cause ancora si sa poco, ma alcune ipotesi distinguono cause organiche e cause comportamentali. Le prime sarebbero ascrivibili a una funzionalità gastrointestinale anomala o a disordini allergici legati al tipo di latte assunto o ai cibi mangiati dalla mamma che allatta. Le secondo sono da collegare a fattori ambientali o a un rapporto madre-figlio da rodare ancora un po’ o all’ansia dei neogenitori.
In ogni caso, quella che fa riconoscere il pianto da colichetta è la regola del tre proposta da Morris A. Wessel, un pediatra americano secondo cui il pianto da colica gassosa dura almeno tre ore al giorno, per tre giorni alla settimana, per almeno tre settimane.
Pianto e non solo. Viso rosso e lacrimoni, il bimbo è decisamente agitato, si muove senza trovare una posizione tirando su le gambe, inarcando la schiena e stringendo i pugni.
I rimedi contro le coliche
Innanzitutto non perdete la pazienza. Siate calmi e sereni. È vero, sentire il proprio figlio che piange costantemente è a dir poco snervante e mette a dura prova anche il più serafico degli esseri umani. Ma ricordatevi che i bimbi risentono di qualsiasi stato d’animo dei genitori ed è quindi fondamentale trasmettere loro tutta la tranquillità possibile. Per lo stesso motivo, se state per toccare il fondo e sentite che le vostre forze sono al limite, chiedete aiuto a chi vi sta più vicino e rilassatevi un po’.
Inoltre, un confronto col pediatra non fa mai male. Sarà lui solo a poter identificare le possibili cause del malessere e, se il bambino è sano, probabilmente gli saranno diagnosticate proprio le coliche.
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E i rimedi? Più che altro – senza voler ricorrere a medicinali antimeteoritici la cui efficacia tra l’altro è stata messa in discussione – si tratta di puri e semplici stili comportamenti da adottare col vostro bebè.
1. Le coccole e la ninnananna! Di più e di più… al pupo così avvilito non bastano mai le coccole e scordatevi il concetto secondo cui poi “il bimbo prende il vizio”. Ci sarà tempo e modo per fargli capire che non si può stare sempre in braccio, ma ora che ha i dolorini al pancino ha bisogno di coccole e carezze. Se siete stanchi, usate una fascia da neonato e tenetelo un po’ a contatto con voi. Stessa cosa per la ninnananna: cantatene una dolcemente: anche se non lo farà smettere di piangere, potrà calmare voi e aiutarvi a passare il tempo mentre aspettate che si calmi!
2. Il ciuccio: molti pupi si calmano anche con il bocca il ciuccetto
3. Meno latte e più spesso: in alcuni casi dar da mangiare al bambino con più frequenza e diminuendo le quantità può aiutare. Dopo la poppata, con tetta o biberon è uguale, tenete il bambino in posizione il più possibile verticale e fategli fare sempre il ruttino
4. Fatelo muovere: cullatelo o mettetelo in una culla a dondolo oppure uscite per una passeggiata se il tempo ve lo consente. Può essere molto utile cullare il piccolo tenendolo in posizione prona sull’avambraccio, in questo modo:
pancia sotto
Foto: http://www.ipasvi.it
5. Musica! Mettete su un bel cd i musica classica o di suoni della natura: vedrete che relax
6. Massaggi: dopo un bel bagnetto caldo, massaggiate il pupo delicatamente, in particolare sul pancino con movimenti circolari oppure massaggiate la schiena sempre con un movimento circolare
coliche massaggi pancia
Foto: http://www.ipasvi.it
7. Dieta: se, insieme al vostro pediatra, sospettate che la colica sia una reazione allergica, potete provare a controllare l’alimentazione, evitando almeno per un po’ di mangiare il cioccolato, gli alimenti che contengono caffeina e quelli che, in generale, potrebbero creare una reazione allergica. Invece, la tesi secondo cui andrebbero eliminati anche legumi, i broccoli, i cavoli e tutte le verdure che aumentano la produzione di gas intestinali nella madre non è dimostrata da alcun valido studio, tranne nei casi in cui procurino fastidi alla madre stessa. Se usate il biberon, provate a sostituire tipo di tettarella
8. Fermenti lattici: secondo alcune ricerche, l’assunzione di probiotici, che aiutano a mantenere l’equilibrio naturale della flora batterica, può alleviare le coliche. Ma confrontatevi sempre con il pediatra!
Germana Carillo
http://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/11750-coliche-gassose-rimedi
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