Dallo sciroppo d’acero al malto di riso, gli edulcoranti meno calorici del saccarosio: alcuni hanno anche funzioni protettive per il tuo organismo
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Lo zucchero è più buono che sano. Noi italiani ne consumiamo circa 26 chili l’anno a testa. Lo mettiamo nel caffè e nelle torte, nei gelati e nelle marmellate. Senza saperlo, lo assumiamo pure con i prodotti salati venduti in scatola, dove spesso lo zucchero è usato in abbondanza, oltre che nelle merendine confezionate.
«Non è un dato positivo», scrive la nutrizionista Lucilla Titta nel libro I cibi che aiutano a crescere, promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi e edito da Mondadori. «Gli zuccheri raffinati assunti in dosi eccessive in modo continuativo, purtroppo, sono correlati all’insorgenza di patologie anche molto diffuse come il diabete». Per non parlare della carie, di cui è uno dei principali colpevoli, e del sovrappeso: un cucchiaino raso di zucchero, circa 5 grammi, apporta 20 calorie.
Tra l’altro, lo zucchero aggiunto non è necessario: la frutta, se consumata nelle porzioni consigliate (tre al giorno), ne soddisfa totalmente il fabbisogno sia per gli adulti sia per i bambini.
Composto da saccarosio, un disaccaride costituito da una molecola di glucosio e una di fruttosio, lo zucchero può tutt’al più essere utile quando serve un apporto di energia immediato (per esempio, quando fai sport), ma non ha funzioni protettive per l’organismo. Nel regime alimentare dei nostri nonni lo zucchero bianco non esisteva o quasi. Erano appagati dal gusto naturale di un fico maturo o di una manciata di ciliegie. È dal boom degli anni Cinquanta che, piano piano, ha invaso le nostre tavole, anche nascosto sotto mentite spoglie dall’industria alimentare. Fino a diventare una piccola droga.
«L’eccesso di zucchero», continua Titta, «contribuisce a creare dipendenza dal gusto dolce, perché influisce sul cervello e lo spinge a chiederne sempre di più, gratifica l’umore regalando un’immediata sensazione di benessere che poi si paga in termini di salute». Per essere chiari: due-tre cucchiaini al giorno, ossia 40-60 calorie, non sono un problema per una persona sana e in linea. Ma è comunque una buona idea provare qualche alternativa, anche di quando in quando, con meno potere calorico e un indice glicemico più basso (quello dello zucchero bianco, altamente raffinato, è notevole). Ecco allora le alternative allo zucchero: sei dolcificanti naturali sui quali puntare, sempre e comunque con un uso moderato, per addolcire il tuo tè o preparare le tue torte.
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http://www.ok-salute.it/alimentazione-e-diete/13_a_alternative-zucchero.shtml
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