Turbe psichiche: la pratica spirituale non le risolve immediatamente, ma occorre perseverare …
Turbe psichiche: la pratica spirituale non le risolve immediatamente, ma occorre perseverare …
“Io so soltanto che quando infuria la tempesta, alcuni restano muti per il terrore, mentre altri spiegano le ali, come aquile e si alzano in volo.”
John Dee
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“Chi decide di seguire un insegnamento spirituale non deve aspettarsi che i suoi problemi interiori siano immediatamente risolti.
Nulla è più difficile che introdurre l’ordine e la luce nel proprio mondo psichico.
Può anche darsi che costui cominci a sentirsi ancora più vulnerabile di prima.
Perché?
Perché la nuova vita alla quale egli cerca di aprirsi si occupa per prima cosa di spazzare e pulire molte cose in lui.
E allora che scompiglio, che scossoni!
Se è tanto salutare che egli decida di dare un orientamento migliore alla propria vita, è altrettanto vero che egli deve essere cosciente degli sconvolgimenti che quella decisione inizierà a produrre in lui.
Se no, non riuscendo a capire cosa gli stia accadendo, tornerà alle sue vecchie abitudini e sarà tutto da ricominciare.
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Per sistemare i propri problemi psichici ci si deve assegnare un lavoro preciso, un programma da realizzare, e questo richiede tempo, è vero.
Ma a partire dall’istante in cui vi fissate un compito da portare a termine, da qualche parte viene almeno incisa un’impronta, e le forze del subconscio cominciano a circolare attraverso i canali che voi avrete scavato.
Quando cade la pioggia, l’acqua segue esattamente i canaletti che sono stati scavati.
Dovete quindi preparare in voi dei canali affinché la nuova vita possa circolare.”
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)
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