La dieta del protocollo autoimmune paleo (AIP) è un approccio terapeutico basato sull’alimentazione per eliminare l’infiammazione nel corpo.
Le malattie autoimmuni non possono essere curate per la medicina ufficiale, ma possono andare in remissione. La dieta del protocollo autoimmune lavora per ridurre alcuni dei sintomi di queste condizioni.
La malattia autoimmune è un’epidemia nella nostra società, gli esperti stanno sempre più riconoscendo che l’alimentazione è un fattore che contribuisce alla malattia autoimmune, ciò significa che questo tipo di malattia è direttamente legata alle nostre scelte alimentari ma significa anche che possiamo gestire e far regredire la malattia autoimmune semplicemente cambiando il modo in cui si mangia.
L’obiettivo del protocollo autoimmune paleo è quello di dare al corpo esclusivamente sostanze nutritive, evitando qualsiasi cibo che possa contribuire alla malattia o anche solo interferire con gli sforzi per guarire. “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” diceva Ippocrate, il padre della medicina moderna 2500 anni fa.
Le principali malattie autoimmuni associate prevalentemente ad una alterata permeabilità intestinale(leaky gut) sono:
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Artrite reumatoide
Celiachia
Diabete
Ipotiroidismo
Tiroidite di Hashimoto
Morbo di Crohn
Psoriasi
Vitiligine
Sclerosi multipla
La causa principale di tutte le malattie autoimmuni è la stessa: il nostro sistema immunitario, che dovrebbe proteggerci, invece si ritorce contro di noi attaccando le nostre proteine, le cellule e i tessuti. Nella tiroidite di Hashimoto, viene attaccata la tiroide, nell’artrite reumatoide, vengono attaccati i tessuti delle articolazioni. Nella psoriasi, vengono colpite le proteine all’interno degli strati di cellule che compongono la pelle. Tuttavia, la causa principale è sempre la stessa.
Il protocollo autoimmune paleo è una strategia potente che usa la dieta e lo stile di vita per regolare il sistema immunitario, mettere fine a questi “auto-attacchi” e dare al corpo l’opportunità di guarirsi.
Come funziona il Protocollo Autoimmune Paleo?
Sfruttando le intuizioni e le conoscenze raccolte da più di 1.200 studi scientifici, il protocollo autoimmune paleo elabora delle raccomandazioni specifiche dietetiche e di stile di vita che possono aiutare nel controllo e contrasto di malattie croniche ed autoimmuni.
Per comprendere al meglio il funzionamento del protocollo autoimmune paleo si deve capire che va ad agire su quattro aree chiave molto importanti che sono direttamente coinvolte in caso di malattia autoimmune.
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1. Il sistema immunitario (e in effetti ogni sistema del corpo) richiede una serie di vitamine, minerali, antiossidanti, acidi grassi essenziali e aminoacidi per funzionare normalmente. Le carenze e gli squilibri micronutrienti sono fattori chiave nello sviluppo e nella progressione della malattia autoimmune. Consumare solamente cibi molto nutrienti fornisce un surplus sinergico di micronutrienti per correggere sia le carenze che gli squilibri, sostenendo così la regolazione del sistema immunitario, dei sistemi ormonali, dei sistemi di disintossicazione e della produzione di neurotrasmettitori.
2. Una delle cause principali scatenante varie malattie autoimmuni è una alterata permeabilità intestinale. La salute dell’intestino è un fattore chiave. Gli alimenti raccomandati nel protocollo autoimmune paleo favoriscono lo sviluppo e la crescita di una sana varietà di microrganismi intestinali. Gli alimenti che irritano o danneggiano l’intestino sono banditi, mentre gli alimenti che aiutano a ripristinare la funzionalità della barriera intestinale sono approvati.
3. Vari fattori dietetici, ad esempio mangiare troppo zucchero o mangiare fuori pasto, influiscono sugli ormoni ed il sistema immunitario è direttamente coinvolto e stimolato. La dieta del protocollo autoimmune paleo è progettata per promuovere la regolazione ormonale, regolando così di conseguenza il sistema immunitario. Oltre all’alimentazione ci sono vari fattori che influiscono direttamente sui nostri ormoni, la quantità e la qualità del riposo, lo stress a cui siamo sottoposti e la nostra risposta ad esso, quindi lo stile di vita in generale.
4. La regolazione del sistema immunitario è ottenuta ripristinando un microbiota sano grazie alla cura della barriera dell’intestino dato che il nostro intestino contiene circa il 70% del sistema immunitario. Diventa quindi chiaro che è fondamentale agire sulla nostra pancia per curare le malattie autoimmuni. Questo protocollo fornisce sufficienti quantità di micronutrienti necessari per il normale funzionamento del sistema immunitario e regolando gli ormoni chiave che a loro volta regolano la funzione immunitaria.
La dieta autoimmune agisce per ridurre l’infiammazione
L’infiammazione è presente in tutte le malattie croniche e questa è un’area in cui i cibi che mangiamo possono fare una grande differenza.
Un sistema immunitario che non si sta regolando correttamente può causare la malattia, in altri casi l’infiammazione può essere la causa stessa della malattia, l’infiammazione è comunque sempre un sintomo della malattia – in tutti i casi l’infiammazione è un grande problema!
Ciò significa che ridurre i processi infiammatori in atto e dare al sistema immunitario le risorse necessarie, nonché l’opportunità di regolare sé stesso, può aiutare in ogni singola malattia.
Questo è molto importante perché l’infiammazione è fortemente influenzata da ciò che mangiamo, da quanto e come dormiamo e dai livelli di stress ai quali siamo sottoposti.
Ecco perché la malattia cronica può rispondere in modo molto positivo ai cambiamenti nella dieta e nello stile di vita.
L’alimentazione del Protocollo Autoimmune Paleo
L’alimentazione scelta si basa sull’eliminazione di tutti i cibi che possono favorire infiammazione e sull’introduzione di quelli che riducono l’infiammazione e favoriscono la rigenerazione dell’organismo.
CIBI DA EVITARE. Si può vedere il protocollo autoimmune paleo come un sottoinsieme della dieta paleo, solamente con qualche restrizione in più. La dieta AIP è molto precisa e limitata, c’è una lunga lista di alimenti non concessi.
Questi includono alcuni degli stessi alimenti da evitare anche nella dieta paleo.
Cereali
Legumi (fagioli, soia, piselli ecc.)
Prodotti lattiero-caseari (compresi i prodotti grezzi)
Tutti gli alimenti trasformati
Zuccheri raffinati
Oli di sementi industriali (come oli vegetali)
La dieta AIP inoltre limita anche i seguenti alimenti, che non sono sempre banditi nella dieta paleo:
Uova
Noci e semi, inclusi caffè, cioccolato e alcune spezie (per esempio coriandolo e cumino)
Solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate)
Dolcificanti alternativi
Emulsionanti e addensanti alimentari
Alcolici
Alghe (incluse clorella e spirulina)
È inoltre necessario evitare farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS)
Miele biologico, sciroppo d’acero, zucchero di cocco (tutti occasionalmente e in moderate quantità)
Tapioca
Va seguita per almeno 6-8 settimane. Dopo un certo periodo di tempo in dieta AIP, alcuni dei cibi esclusi possono essere reintrodotti, ma solamente quelli che hanno un valore nutrizionale pur contenendo alcuni composti potenzialmente dannosi.
CIBI CONSENTITI. il protocollo autoimmune paleo accetta esclusivamente questi cibi:
Carne preferibilmente allevata al pascolo (grass fed)
Pesce preferibilmente pescato e non allevato
Frattaglie
Verdura di stagione preferibilmente biologica
Frutta di stagione preferibilmente biologica (in moderate quantità, con preferenza per i frutti di bosco e bacche poiché meno zuccherini e ricchi di antiossidanti)
Brodo di ossa (è un punto fisso nella dieta paleo)
Amidi sicuri: Patate dolci americane, Patate dolci a pasta arancione (batate), platani, Arrowroot, Farina di Chufa
Avocado
Cibi fermentati
Olive e olio extravergine di oliva
Cocco e prodotti derivati (olio di cocco, farina di cocco, acqua di cocco, latte di cocco)
Condimenti: Sale rosa dell’Himalaya e Sale Integrale, Limone, Aceto di mele non pastorizzato
Tè verde e tisane a base di erbe (non semi)
Caffè di Cicoria e Karkadè
Considerazioni finali sul trattamento delle malattie autoimmuni
Il cibo ha enormi potenzialità terapeutiche per svariate malattie ma non può essere l’unica terapia, i cambiamenti dietetici potrebbero portare enormi benefici fino alla totale remissione in molti casi, oppure possono rallentare il progresso della malattia o semplicemente migliorare la qualità della vita.
Infatti è importante farsi seguire da un esperto perché ci sono integratori naturali che possono essere molto utili in combinazione con questo tipo di alimentazione, per migliorare ed accelerare i risultati. Soprattutto per coloro che hanno problemi con la glicemia e SIBO.
Quando si decide di adottare il Protocollo Autoimmune Paleo, le scelte alimentari si concentreranno sul consumo di sostanze nutritive e assunzione di integratori alimentari per promuovere la guarigione e fornire al corpo gli strumenti e le risorse necessarie per smettere di attaccarsi ed aiutarlo a riparare i tessuti danneggiati e quindi tornare in salute.
Una volta passate 6-8 settimane e si notano gli effetti benefici si possono reintrodurre i cibi consentiti nella dieta Paleo e vietati invece nella AIP. Bisogna reintrodurre massimo un cibo al giorno per permettere al corpo di riadattarsi. Se noti delle reazioni di intolleranza introducendo un cibo, quindi può essere utile tenere un diario di quello che si è mangiato ad ogni pasto così da ricollegare i sintomi al cibo.
Una buona alimentazione, basata sui principi AIP non può essere in tutti i casi l’unica cura o il miracolo in cui stai sperando, ma può essere così potente da sorprenderti. E’ importante praticare il digiuno intermittente e delle depurazioni periodiche ogni sei mesi.
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Riferimenti
1. Miller, F., Alfredsson, L., Costenbader, K., et al., “Epidemiology of Environmental Exposures and Human Autoimmune Diseases: Findings from a National Institute of Environmental Health Sciences Expert Panel Workshop,” Journal of Autoimmunity 39 (2012): 259-271.
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3. Fasano, A., “Zonulin and its regulation of intestinal barrier function: the biological door to inflammation, autoimmunity, and cancer,” Physiological Reviews 91 (2011): 151-75.
4. Banan, A., Fields, J., Decker, H., et al., “Nitric oxide and its metabolites mediate ethanol-induced microtubule disruption and intestinal barrier dysfunction,” Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics 294 (2000): 997-1008.
5. Groschwitz, K., and Hogan, S, “Intestinal barrier function: molecular regulation and disease pathogenesis,” Journal of Allergy and Clinical Immunology 124 (2009): 3-20.
6. Dulantha, U., “Regulation of Tight Junction Permeability by Intestinal Bacteria and Dietary Components,” The Journal of Nutrition 141 (2011): 769-76.
7. Vieira SM1, Pagovich OE, Kriegel MA. Diet, microbiota and autoimmune diseases. Lupus. 2014 May;23(6):518-26. doi: 10.1177/0961203313501401.
Disclaimer: Questo articolo ha solo fine illustrativo e non sostituisce il parere del medico. Non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento
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