Non abbiate fretta di confessare a qualcuno che l’amate
*Cosa rispondere a coloro che chiedono se devono vivere nella castità, nella continenza? *
(Due pensieri del maestro Aivhanov)
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
È il vostro amore a rendervi felici, a darvi l’impulso, il senso della vita; ma poiché l’essere che amate non è ancora una creatura perfetta, se conoscerà il vostro sentimento, senza volerlo rischierà di rovinare tutto.
Dirà: «Ecco una porta aperta, coraggio, approfittiamone». Eh sì, è naturale.
Quando sentirete di non essere stati compresi, soffrirete, sarete delusi, e allora cosa resterà del vostro amore?
Cercate di capire che la cosa importante è l’amore stesso, più ancora della persona che amate, quindi non sacrificatelo a qualcuno che rischia di distruggerlo, se fate l’errore di rivelarglielo.
Ne potrete parlare quando sarete veramente pronti, forti, e lo stesso vale per l’altra persona.
Ma nel frattempo, non dite nulla, continuate ad amare, perché è il vostro amore che vi nutre, che vi dà lo slancio, il gusto di vivere, il desiderio di superare gli ostacoli.
Dunque, non perdetelo.
(M. Aivhanov)
*Cosa rispondere a coloro che chiedono se devono vivere nella castità, nella continenza? *
Che tutto dipende dalla loro natura profonda e dallo scopo che hanno nella vita. La continenza può dare ottimi risultati, come può anche darne di pessimi: può rendere gli uni isterici, nevrotici, malati, e altri, invece, forti, equilibrati e in buona salute.
Coloro che danno libero sfogo ai propri istinti sessuali, hanno ragione? Sicuramente. Se per loro non esiste niente nella vita più importante di quel piacere e non sono capaci di farne a meno, hanno ragione.
Ma per colui che ha vere aspirazioni spirituali, è diverso: se non impara a dominare la forza sessuale, non riuscirà mai a realizzare le proprie aspirazioni e si sentirà sempre insoddisfatto.
Quindi, nel campo della sessualità, non c’è niente che sia buono o cattivo di per sé, ma tutto diventa buono o cattivo secondo l’ideale e le aspirazioni profonde degli esseri.
(M. Aivhanov)
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