perche’ i gatti cadono in piedi ? |
Un gatto, come tutti sanno, puo’ precipitare anche da un’altezza notevole senza subire danni grazie alla sua capacita’ di cadere “in piedi”. Quando il gatto cade i suoi occhi e un organo particolare situato all’interno dell’orecchio, e cioe’ l’apparato vestibolare, informano rapidamente il cervello sulla posizione della testa rispetto al suolo. Immediatamente il cervello reagisce permettendo ai muscoli del collo di girare la testa nella direzione della caduta; in un secondo momento anche il resto del corpo segue l’andamento della testa e assume cosi’ una posizione adeguata prima dell’atterraggio, che puo’ in questo modo avvenire sulle quattro zampe. La capacita’ di cadere sempre in piedi puo’ avvenire solo grazie all’azione combinata di occhi e apparato vestibolare: un gattino appena nato, con l’apparato vestibolare completamente sviluppato ma con una capacita’ visiva ancora ridotta, non e’ in grado di atterrare sulle quattro zampe. |
perche’ fanno le fusa ? |
Una delle piu’ amate e riconoscibili caratteristiche dei gatti sono le fusa (sebbene esse siano emesse anche da altri felini selvatici), e i piu’ recenti studi hanno finalmente chiarito il meccanismo che le produce, pur se rimane un mistero la motivazione profonda che le genera. Si tratta di emissioni sonore sia lievissime sia a livelli di intensita’ molto alti (200 Hertz ovvero cicli/secondo) a intervalli regolari di 30-50 millisecondi, con una breve pausa tra fuse inspiratorie e quelle espiratorie. Le contrazioni dei muscoli che generano queste vibrazioni sonore sono di una rapidita’ estrema, mai riscontrata prima nei mammiferi. Le fusa vengono emesse dalla laringe e dal diaframma; infatti, se provate ad accarezzare il vostro gatto, sentirete vibrare la zona del collo e quella anteriore dell’addome. Queste due sorgenti si alternano continuamente con ripercussioni positive su tutto l’organismo dell’ animale: contribuiscono alla circolazione dell’aria nell’apparato respiratorio e a migliorare la circolazione del sangue in tutto il corpo, raddoppiando il volume dell’aria respirata e del sangue pompato dal cuore. |
Quanto dormono ? Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box: |
In effetti dormire per un gatto e’ una delle attivita’ preferite. Dorme in media 16 ore al giorno, che sono la somma di tanti brevi periodi di pochi minuti per volta. Questo vuol dire che un gatto di nove anni e’ rimasto sveglio solo per tre, mentre i restanti sei li ha trascorsi piacevolmente appisolato in posti comodi, morbidi, possibilmente caldi, magari vicino a una stufa o a un termosifone. Quindi, i suoi luoghi preferiti sono stati i vostri letti, divani, poltrone e … la vostra schiena! |
Quanto vive un gatto ? |
Un gatto domestico in media vive circa 15 anni; molti superano questo limite ma e’ raro vedere un esemplare giungere al traguardo dei 20 anni. II record di longevita’ viene attribuito ad una gatta tigrata chiamata Puss che visse 36 anni e un giorno. Difficile stabilire accostamenti con l’eta’ dell’uomo ma gli studiosi ritengono che a un gatto di 3 anni corrisponda un uomo di 28, a un gatto di 8 un uomo di 48, a un gatto di 15 un uomo di 76 anni. Riguardo al celebre proverbio sulle nove vite del gatto, non esistono dati scientifici che possano dare attendibiIita’ a questa leggenda, sebbene I’esperienza tenda a confermare questo modo di dire: i gatti possiedono infatti una capacita’ di autoguarigione e di reazione agli stati patologici e alle ferite, anche gravi, che ha del portentoso. |
La cuccia e’ necessaria ? |
In effetti i gatti dormono praticamente ovunque: sul letto, sul divano, sul tappeto, sul pavimento, sui libri, sulle scarpe, sull’erba, sulla ghiaia, sul ramo di un albero e persino sul termosifone. A differenza dell’uomo, il gatto non ha bisogno di una superficie soffice o piatta su cui dormire. E allora perche’ comprare al gatto una cuccia? La risposta e’ semplice: cuccie e lettini per gatti sono, come numerosi altri prodotti, rivolti soprattutto a soddisfare i piaceri dei padroni e non reali necessita’ degli animali. Se comprate una cuccia al vostro gatto, forse ci dormira’: li’ come in qualsiasi altra parte della casa !!! |
Che effetto hanno sui bambini ? |
I bimbi che convivono abitualmente con animali domestici, rispetto a quelli che non ne hanno, si sono rivelati maggiormente incoraggiati alla comprensione della comunicazione non verbale umana e quindi piu’ facilitati nello stabilire contatti sociali. I gatti, in particolare, forniscono una fonte continua di contatti fisici, ludici ed affettivi: a un gatto piace essere accarezzato e coccolato e giocare spesso; queste attivita’ contribuiscono notevolmente a ridurre lo stress e a procurare benessere non solo mentale ma anche fisico. Se convivere con un animale puo’ apportare benefici effetti ai vostri figli, dovete fare in modo che lo scambio sia reciproco e quindi assicurare al micio un altrettanto adeguato livello di comfort. Fate quindi in modo che l’animale sia sempre pulito e sano, curatene particolarmente l’educazione affinche’ non diventi un pericolo per i bambini, ma nello stesso tempo insegnate ai vostri figli a rispettare le sue esigenze. Fate capire loro che si tratta di un essere vivente e pensante, con la sua dignita’ e individualita’ e non di un giocattolo da maltrattare o infastidire. |
I gatti bianchi sono sordi ? Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box: |
In effetti spesso capita che i gatti bianchi siano sordi, in particolare quelli bianchi con gli occhi azzurri. Le cause di questa sordita’ sono genetiche e non si sa se sia possibile prevenirla. Talvolta gatti bianchi con occhi di diverso colore possono essere sordi solo nell’orecchio che si trova sul lato dell’occhio azzurro. La sordita’ puo’ essere un problema nelle gatte femmine, che, quando partoriscono, non riescono a sentire i miagolii del gattini e quindi ignorano le loro richieste di aiuto. Non tutti i gatti bianchi, comunque, sono sordi: per verificarlo si puo’ sottoporre il gatto a delle prove acustiche, come il battito delle mani, osservare le sue reazioni ed eventualmente rivolgersi ad un veterinario. |
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