Perdonare qualcuno non significa condonare il suo comportamento. Non significa nemmeno dimenticare il modo in cui ti ha ferito e neppure concedergli di farti ancora del male.
Perdonare significa fare pace con ciò che è successo. Significa riconoscere la tua ferita, dandoti il permesso di sentire dolore, e di comprendere che quel dolore non ti serve più. Significa lasciar andare il dolore e il risentimento per guarire e andare avanti.
Il perdono è un dono a te stesso. Ti libera dal passato e ti consente di vivere nel tempo presente.
Quando perdoni te stesso e gli altri, sei veramente libero. Perdonare significa liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu.
Louise Hay
TI PERDONO O MEGLIO DIRE :”TI LIBERO” E MI LIBERO
Ti darò una visualizzazione.
Voglio che raduni intorno a te tutti i parenti che hanno vissuto su questo pianeta, sia che tu li stia ricordando o che li stia ora percependo.
Portati là. Raduna anche tutte le persone con cui hai dei problemi, che siano vive o morte.
Circondati di tutti loro. Sono tutti realmente qui in attesa che tu faccia questo a livello interdimnsionale.
Crea questa realtà, se vuoi. Rendila molto concreta per te stesso. Sentila!
Ora voglio che li guardi negli occhi e, a quelli cui spetta, dì loro: “ti perdono” E TI LIBERO.
Circondati di tutti quelli che lavorano con te, e fai lo stesso.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Guarda la famiglia negli occhi e lascia andare l’irritazione che porti per ciò che fu detto, o …
NESSUN PERDONO E’ POSSIBILE PRIMA CHE VENGA PIENAMENTE INTEGRATO UN vero PERCORSO EVOLUTIVO
E PRIMA CHE VENGA ACQUISITO UN AUTENTICO SENSO DEL SACRIFICIO.
Il perdono infatti esige innanzitutto che si sappia oltrepassare se’ stessi
In questa prospettiva, IL PERDONO SARA’ POSSIBILE SOLTANTO AL PREZZO DI UNA TERRIBILE RINUNCIA.
Nel suo studio del perdono Sergaj Prokofev, nipote del celebre compositore, mette in evidenza questo fatto.
PERDONARE ESIGE UN TERRIBILE DOLORE: RINUNCIARE AL PROPRIO DIRITTO, A CIO’ CUI TENIAMO MAGGIORMENTE.
Quindi il perdono implica una profonda sofferenza per l’ego ma e’ una vittoria su di se’ ed e’ proprio attraverso questo che l’ego e’ alchemizzato.
L’aspirante deve ricordarsi allora, che tutto quello che non e’ dato e’ perduto e tutto quanto e’ trattenuto per se’ e’ smarrito.
NESSUNO UOMO DUNQUE POTRA’ MAI PERDONARE SENZA L’AIUTO DELLA GRAZIA DIVINA e per imparare questo occorre aprirsi alle forze superiori e benche’ esso rappresenti una realta’ soprannaturale, il perdono e’ comunque una dimensione essenziale della vita.
Il rifiuto di perdonare e’ sempre un ripiegamento su se stessi che inacidisce la persona e nega la sua vocazione fondamentale.
Rifiutando di perdonare, infatti, l’aspirante si separa dall’altro e si allontana, nello stesso tempo, dalla propria essenza profonda.
Il rifiuto di perdonare conduce inevitabilmente alla morte
Appare anche chiaramente che il perdono non e’ una scelta morale, ne’ un’opzione etica, ma una necessita’ ontologica.
E’ importante pero’ sapere che il perdono non consiste nel dimenticare l’errore (la dimenticanza e’ una fuga, e’ contraria a ogni relazione autentica e sincera)
D’altronde,c’e’ una solo cosa che DIO stesso non e’ capace di fare: far si’ che le cose fatte non siano mai state fatte.
PERDONARE NON SIGNIFICA CERCARE DI SCUSARE L’OFFESA, NE’ NEGARLA IN ALCUN MODO, POICHE’ ALLORA NON CI SAREBBE PIU’ NULLA DA DOVER PERDONARE.
AL CONTRARIO, PERDONARE CONSISTE NEL RICONOSCERE L’OFFESA MA NEL RINUNCIARE, D’ALTRA PARTE, A QUALUNQUE TIPO DI COMPENSAZIONE.
IN EFFETTI IL PERDONO NON SCUSA NULLA, POICHE’ “IL PERDONO E’ PROPRIO LA’ PER PERDONARE CIO’ CHE NESSUNA SCUSA SAPREBBE SCUSARE”
Se il perdono non cancella l’offesa tuttavia la trascende per il fatto che
L’OFFESO RINUNCIA AI PROPRI DIRITTI PIU’ LEGITTIMI E NON ESIGE ALCUNA RIPARAZIONE PER IL DANNO SUBITO!
La RINUNCIA PERMETTE ALLE PERSONE COINVOLTE DI LIBERARSI VERAMENTE DAL CERCHIO TREMENDO DELLA COLPEVOLEZZA O DELLA VENDETTA,
IL CERCHIO CHIUSO DEL MONDO.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
IL PERDONO QUINDI INSTAURA UN FUTURO DIVERSO DA QUELLO IMPOSTO DAL PASSATO O DALLA MEMORIA FACENDO APPELLO ALLA DINAMICA DELL’AMORE.
Esso e’ veramente un atto “ri-creativo”
POICHE’ REINTRODUCE TRA CHI OFFENDE E CHI E’ OFFESO, UNA NUOVA FORMA DI ALLEANZA.
ma il perdono parte prima da se stessi
occorre perdonarsi E CHIEDERE SCUSA PER LE PROPRIE AZIONI CHE HANNO CREATO DISEQUILIBRIO E NON AMORE
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.