Lavorare stanca, ma non solo. Produce anche danni non indifferenti sul  nostro organismo, in particolare se si lavora di notte, creando uno  sbilanciamento dell’orologio biologico e di conseguenza una serie di  disturbi del corredo genetico, e provocando problemi metabolici e  psicologici anche a lungo termine.
 Durante la ricerca sull’influenza che turni di lavoro, qualitร  del sonno  e alimentazione hanno sui disturbi metabolici e sull’attivitร  genetica,  scienziati dalla Christian-Albrechts-Universitaet zu Kiel in Germania e  dall’Universitร  di Odense in Danimarca hanno scoperto che gli effetti  dei turni di lavoro potrebbero essere di gran lunga piรน importanti di  quanto ritenuto in precedenza. Essi hanno spiegato che, poichรฉ chi  lavora su turni non รจ in grado di rispettare il naturale ritmo  sonno/veglia basato sul ciclo del giorno e della notte, il suo orologio  interno diventa sbilanciato. I I ricercatori hanno scoperto che questo  potrebbe avere un effetto diretto sul nostro corredo genetico e sui geni  contenuti in questo materiale.
 “L’attivitร  dei geni รจ controllata da piccoli interruttori sul DNA  (acido deossiribonucleico), conosciuti come metilazione del DNA”, ha  spiegato il dott. Ole Ammerpohl, genetista umano alla  Christian-Albrechts-Universitaet zu Kiel. “Questa metilazione del DNA si  modifica per adattarsi ai cambiamenti delle condizioni ambientali e puรฒ  essere trasmessa persino alle generazioni successive”. Egli ha fatto  notare che le conseguenze di tali cambiamenti possono consistere in  molteplici disturbi metabolici che, a lungo termine, possono essere  accompagnati da una serie di malattie, compresi disturbi psicologici e  persino inabilitร  al lavoro.
 Fino a soltanto poche generazioni fa, la gente si alzava all’alba e  andava a letto quando faceva buio. “Allo scopo di adattarsi a questo, i  nostri corpi si sono evoluti nel corso dei secoli per sviluppare un  sofisticato sistema di trasmettitori che controllano il ciclo  sonno/veglia e consentono al corpo di rigenerarsi a sufficienza”, ha  spiegato la professoressa Manuela Dittmar della  Christian-Albrechts-Universitaet zu Kiel.
 Tuttavia, fa notare, nel corso degli ultimi decenni i nostri stili di  vita sono cambiati drasticamente e le ore di lavoro non sono piรน basate  sulla durata del giorno. “A sempre piรน persone viene richiesto di  lavorare su turni”, ha detto la professoressa Dittmar. “Le conseguenze,  per coloro che ne vengono colpiti, comprendono una piรน alta incidenza di  malattie tipiche della civilizzazione che possono arrivare alla  sindrome da burnout e a una disabilitร  precoce”.
 Allo scopo di comprendere pienamente i cambiamenti al corpo umano  indotti da questi fattori, il team di ricerca ha esaminato coppie di  gemelli provenienti dalla Danimarca usando metodi molecolari-biologici.  In ciascuna coppia, un gemello lavorava su turni. “Il vantaggio dato  dall’esame di gemelli identici รจ che entrambi sono in pratica  geneticamente uguali e gli effetti dello stile di vita possono essere  identificati piรน facilmente”, ha spiegato il dott. Ammerpohl.
 Secondo gli scienziati, oltre al lavoro su turni, anche l’alimentazione e  i pattern di sonno facilitano lo sviluppo di disturbi metabolici. Il  progetto non solo ha esaminato la metilazione del DNA e le variazioni  genetiche, ma si รจ occupato anche del comportamento alimentare dei  gemelli, della qualitร  del sonno ottenuto, oltre ai livelli ormonali e  del sangue come la glicemia e i trigliceridi. Ad esempio, i ricercatori  hanno verificato che i livelli del cortisolo, l’ormone dello stress,  cambiavano nelle persone come conseguenza dei turni di lavoro.  L’obbiettivo a lungo termine dello studio รจ quello di sviluppare misure  preventive per ridurre il rischio che in futuro si sviluppino disturbi  metabolici e del sonno.
 Leggi altre informazioni
 Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla  newsletter, riceverai ogni settimana le notizie piรน importanti per la  tua salute. 
 FONTE : http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=10524
	0
	Condivisioni
                                                                                                                                
        
                                        
                                        
          
          
          
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.