Il valore della gratitudine : grazie
O amati, oggi vi parliamo del valore della Gratitudine.
Sembra una cosa scontata, dire grazie, ma è solo l’ego che rende scontato il grazie, perché per l’anima, il grazie è un balsamo, è un riconoscimento, è qualcosa di prezioso e di sacro, di benedetto.
O amati, semplice e breve sarà il nostro messaggio oggi, cosi come semplice e breve è dire grazie.
Dite grazie, e siete già sulla strada di aprire il vostro cuore.
Dite grazie, e siete già sulla strada dell’accettazione e dell’amore.
Dite grazie dunque, per qualunque cosa.
Possiamo distinguere diversi tipi di grazie: quello che potete pronunciare rivolto a Dio, quello che potete pro¬nunciare rivolto a noi esseri di luce, quello che potete pronunciare rivolto ai vostri simili, agli altri esseri umani, e quello verso voi stessi.
2. Grazie verso Dio
Il grazie verso Dio ha, come effetto immediato, il vostro riallineamento con il progetto che l’esistenza ha in ser¬bo per voi, riallineamento con la vostra destinazione e con la vostra origine. Dire grazie al divino vi riequilibra, vi risintonizza con qualcosa di più ampio, vi riallinea con una visione più ampia delle cose, che non possedete ancora, ma sapete che c’è. Il grazie pronunciato verso il divino, è x voi fonte di benedizione, di benevolenza, vi fa procedere verso l’arrendervi a ciò che il piano divino ha stabilito per voi.
3. Grazie verso gli esseri di luce
Veniamo ora a parlare del grazie verso noi esseri di luce. Ringraziare il vostro angelo custode, il vostro Spirito Guida, attira a voi tutta una serie di altre entità di luce che lavorano in funzione della vostra evoluzione. Attrae a voi tutt’una serie di schiere di angeli, schiere di luce che lavorano per un fine comune, il procedere insieme verso la realizzazione del piano divino sulla terra. Questi esseri di luce, nel momento in cui odono un vostro grazie si precipitano, perché si sentono invitati, con un grazie voi spalancate a loro le porte del vostro cuore, perché il grazie agisce prima di tutto in voi, il grazie vi fa procedere dalla mente verso il cuore, crea spazio in voi, e in questo spazio la vibrazione del grazie attrae spiriti di luce.
4. Grazie verso gli esseri umani
Veniamo ora a illustrare cosa produce il grazie rivolto ai vostri simili, agli altri esseri umani.
O amati, ringraziare sia dentro il vostro cuore, sia verbalmente, a parole, produce vibrazioni d’amore, vi fa procedere verso l’amore. Siate dunque consapevoli quando dite la parola grazie, non sprecatela. Tante, troppe volte, siete abituati a pronunciarla automaticamente, magari quando andate a fare la spesa “grazie”…”prego”…, allora la dite per buona educazione….
Ma siatene consapevoli: ogni volta che dite “grazie”, attirate vibrazioni di luce, perché dietro ogni vostro grazie è celato un grazie più grande, che è la Grazia: energia divina allo stato puro, energia di guarigione, d’amore,
questo si cela dietro a ogni vostro grazie.
Notate infatti come le parole “grazie” e “grazia” siano parole molto simili, parole gemelle… grazie attira grazia. La grazia, o amati, non è altro che uno dei vostri grazie moltiplicato all’ennesima potenza, ecco perché essa può diffondersi e far vibrare cuori di esseri umani apparentemente lontani dalla ricerca spirituale: è anche grazie alla vostra parola grazie che tale grazia si diffonde vibra e si allarga a ambiti e persone in apparenza lontani da tutto ciò, in apparenza lontani dalla guarigione spirituale.
O amati, ogni volta che dite la parola grazie in modo consapevole, voi mettete in moto vibrazioni di luce e di amore, che poi si diffondono da sé, senza che voi dobbiate preoccuparvi dei risultati: tali vibrazioni investono persone e cose anche lontani da voi geograficamente.
Pronunciate dunque più spesso questa parola, ma pronunciatela in modo consapevole.
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5. Una meditazione
Esiste anche una meditazione, o amati. Potete andare avanti per 33 minuti a dire la parola grazie, a ripeterla in continuazione, a varie tonalità di voce, oppure cantarla, oppure farla vibrare nei vostri chakra, o ancora, farla vibrare in quei punti del corpo dove sentite che l’energia fluisce poco, punti del corpo sordi, o poco sensibili, o addirittura affetti da malattie: quelli sono punti dove potete far vibrare questa parola; questo suono, questa risonanza produrrà effetti positivi.
Questo tipo di meditazione vi può riconnettere con un aspetto della vostra vera natura, aspetto essenziale della gratitudine. Esso viene ricordato anche in feste popolari, sia religiose che pagane, dedicate al ringraziamento: è un modo per ricordarsi periodicamente che la gratitudine fa parte della vera natura, è una qualità del vero Sé.
6. Grazie verso se stessi
Il grazie, o amati, vi rende integri, perché automaticamente spazza via da voi i residui di ego, il quale si aspetta che tutto sia dovuto, e che vive e prolifera nutrendosi di aspettative e pretese. Il grazie contribuisce a fare piazza pulita di questo aspetto dell’ego, e vi apre a ricevere, ecco cosa il grazie può fare.
Il grazie è un riconoscimento, un inno alla vostra ricettività. Con il grazie, tu ti permetti di ricevere nel modo giusto, senza attaccamenti e senza egoismi. Il grazie ti dispone pure a dare, a scambiare, a fluire nel cerchio del dare e ricevere. Il grazie conclude un cerchio e pone le basi per aprirne un altro.
Il grazie, o amato, ti rende umile, ossia favorisce il tuo radicamento in ciò che ricevi, favorisce il riconoscimento aperto di ciò che è: il grazie ti predispone a diventare consapevole di ciò che stai ricevendo dall’esistenza in quel preciso momento.
7. Un mantra
Se fai del grazie il tuo mantra per un’ intera giornata, ti stupirai di quanti e quali doni sai riconoscere, che nor¬malmente avresti dato x scontati.
Fai del grazie il tuo mantra x 7 giorni, e ti ritroverai più ricco, in molte aree della tua vita, perché il grazie ti predispone a ricevere sempre più, ti predispone all’abbondanza, perché allarga e amplia dentro di te lo spazio nel quale ricevere i doni dell’esistenza.
Il grazie ti predispone a riconoscere il bicchiere mezzo pieno e a dare il giusto valore a ciò che ricevi. Quante cose l’esistenza quotidianamente ti dà, che tu o non vedi, o sottovaluti, o valuti come disgrazie, e invece sono dei doni. Il grazie ti predispone a attuare questo capovolgimento: da disgrazia a dono.
Ringraziate dunque spesso, o amati, e possibilmente fatelo a voce udibile, con le mani giunte e con un breve inchino verso l’esistenza, o verso il Divino; questo vi predisporrà a percepire in voi l’unione di gratitudine, gioia e umiltà, tre qualità della vostra vera natura.
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