EFFETTO PLACEBO
Come è possibile che studi statistici dimostrino in modo incontrovertibile che circa il 35% di tutte le guarigioni ottenute, sia dalla medicina convenzionale che da quella alternativa o semplicemente dall’azione autocurativa del corpo e della psiche del paziente, siano dovute all’effetto placebo?
E’ proprio per questo che sempre di più certi medici (e la medicina alternativa-ANALOGICA ed integrativa in particolare) suggeriscono che tale “effetto placebo” occuperà un posto fondamentale e giocherà un ruolo determinante nella medicina del futuro.
Ora vediamo un po’ che cosa è questo famoso “effetto placebo” il quale proviene dalla dimensione psichica del paziente ed è ancorato nella suggestione.
La tradizione spirituale così come gli insegnamenti ed i risultati ottenuti da santi, saggi e guaritori autentici, possono fare molta luce su questo punto fondamentale che tocca la natura, la dinamica, le manifestazioni così come il ruolo e l’impatto delle credenze, dei pensieri ed emozioni umane, della “fede” del paziente, sul suo corpo, la sua salute, malattia e processo di guarigione. Con questo interrogativo proviamo a rileggere le Sacre Scritture ed il Vangelo in particolare. In essi possiamo scoprire cose molto importanti ed interessanti che si applicano non solo alla salute ed alla medicina ma anche alla nostra vita in generale ed alla vita spirituale in particolare.
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Innanzitutto, vorrei incominciare col citare un paradosso, una contraddizione, che ha creato e crea ancora molta confusione e smarrimento in tante persone.
La chiave di lettura e di comprensione di questo paradosso si trova ancora nella mia teoria dell’Uomo Grattacielo
. Per certe persone che si trovano su un dato livello di coscienza e di essere o “piano del grattacielo interiore”, i pensieri, le emozioni, lo stato d’animo e le parole o verbo hanno un impatto e conseguenze minimi, insignificanti, sul loro corpo e sulla loro vita.
Possono dire, sentire e pensare un sacco di cose, anche le più insensate, negative e distruttive senza generare alcun impatto obiettivo rilevante e misurabile (anche se, a lungo andare e sui piani più sottili, creano comunque un impatto e conseguenze negativi).
Questo si applica però anche a livello positivo; queste persone possono pregare, chiedere ed affermare un sacco di belle cose senza che tutto ciò abbia un impatto significativo e misurabile nella loro vita.
Queste persone possono meditare, cantare ed invocare tutti i nomi di Dio, dei santi e dei saggi; affermare e ripetere di essere in perfetta salute, di essere guariti al momento stesso, senza che ciò abbia un impatto ed effetto obiettivo e misurabile.
Possono anche bestemmiare ed adoperare le parole più brutte, dire del male del prossimo, fare dei pettegolezzi e criticare tutto e tutti senza che questo abbia un impatto obiettivo, sostanziale e misurabile.
A prima vista, questo potrebbe portarci a pensare (come fanno parecchie persone e teorie scientifiche) che i pensieri, le emozioni, lo stato d’animo, le credenze, suggestioni e le parole hanno solo un impatto soggettivo e psicologico sulle persone stesse che li producono e li adoperano e su chi le ascolta, però senza alcun effetto obiettivo e misurabile a livello fisico.
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Che questi rappresentino dunque uno sfogo personale ed eiaculazioni anodine! Esiste però anche il “rovescio della medaglia” e delle conseguenze opposte con tanti insegnamenti e spiegazioni in merito.
Ci sono sempre stati santi e guaritori autentici che esortano i loro pazienti e discepoli ad avere fede, a pregare e a focalizzare la loro mente, il loro cuore e la loro volontà su cose vere, buone e belle… e a non nutrire il negativo! Questo vale in particolare per la salute, la guarigione e la gioia dove i pensieri, le emozioni e le parole, il verbo e la fede della persona hanno un impatto sostanziale e misurabile, quasi istantaneo, che sfiora persino il “miracoloso”.
In tutte le Sacre Scritture e nella maggior parte degli insegnamenti delle religioni e di profeti e persone illuminate dalla grazia, troviamo una grande varietà e quantità di ammonimenti, di esortazioni a pensare, sentire ed esprimere pensieri, emozioni e parole positive che evochino la salute, la guarigione ed il benessere, focalizzandoli e orientandoli sul bello, il buono ed il vero.
Essi ci chiedono di dirigere la nostra attenzione, di riflettere e meditare sulle virtù quali la pazienza, l’umiltà, la prudenza, il perdono, il coraggio, la gioia, ecc. Come possiamo spiegare questa contraddizione fondamentale e cosa possiamo imparare sull’effetto placebo in particolare e sul potere e la dinamica dei pensieri, delle emozioni e delle parole in generale?
Prima di rispondere a questa domanda, fondamentale per questa conferenza, vorrei evocare ed analizzare brevemente un altro paradosso e contraddizione che troviamo nella vita spirituale di una persona direttamente collegati al nostro discorso ed interrogativo: mi riferisco ai paradossi ed alle contraddizioni fondamentali della preghiera, della sua natura, dinamica, manifestazioni e contributi.
Nella preghiera troviamo la stessa situazione con le seguenti conseguenze contradditttorie: milioni di persone pregano… anche parecchie ore al giorno… e non succede niente, non cambia niente; loro non vedono, non sentono e non provano nulla e quindi pensano che non sia successo nulla anche se hanno fatto il loro dovere religioso o famigliare!
Alcune persone pregano ed immediatamente registrano un cambiamento soggettivo, psicologico all’interno del loro essere e della loro coscienza.
La mente diventa più chiara, ispirata e riesce a fare connessioni, a stabilire corrispondenze e a capire ciò che prima non capiva.
Il cuore s’infuoca e le emozioni, sentimenti e motivazione s’intensificano mentre prima non si avvertiva quasi nulla o solo cose negative.
Infine anche la volontà e la vitalità si vivificano e s’intensificano. Quindi, a questo livello, esistono un impatto e delle conseguenze sostanziali ma a livello personale, soggettivo ed interiore.
Ma esiste anche una terza possibilità dove poche persone pregano con un impatto e conseguenze notevoli anche per il mondo a livello obiettivo, materiale ed esteriore! Qui il cambiamento prodotto dalla preghiera non solo esiste e può essere osservato e studiato, ma si verifica non solo a livello soggettivo ma anche obiettivo.
Ora la domanda fondamentale è: come può esattamente la stessa cosa produrre nel primo caso alcun impatto o cambiamento; nel secondo caso, un cambiamento ed impatto strettamente interiori, soggettivi e psicologici, mentre nel terzo caso si verificano un impatto e cambiamento esteriori, obiettivi e materiali nel mondo?
Per tutti e tre i casi la risposta o chiave di lettura è la stessa e molto semplice.
L’impatto e le conseguenze dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle nostre parole, del verbo, sono una funzione del nostro livello di coscienza e di essere!
Ad un basso livello di coscienza e di essere i nostri pensieri, le nostre emozioni, affetti, sentimenti, stati d’animo e parole hanno poca forza vitale e vivificatrice e quindi non riscono a manifestare nel mondo fisico o nel nostro corpo biologico ciò che essi rappresentano!
L’elemento “motore” o creatore, sia in positivo che in negativo, è minimo.
Mentre quando riusciamo a trasformare ed elevare il nostro livello di coscienza e di essere, quindi a crescere ed evolvere, questa forza vitale e vivificatrice, questo potere creativo o distruttivo, aumentano considerevolmente.
Quindi, quello che potevamo permetterci ad un livello di coscienza inferiore non possiamo più permettercelo ad un livello superiore che richiede più purezza e disciplina!
Riflettendo su questo processo ed insight, penso che non a caso troviamo questa differenziazione a secondo del nostro livello di coscienza e di essere.
La provvidenza divina, nella sua infinita saggezza, sapeva benissimo ciò che faceva quando ha creato l’uomo ed ha decretato questo principio… altrimenti, se così non fosse stato, potete immaginare la confusione, il caos ed i conflitti che creerebbero i pensieri, le emozioni e le parole negativi per la maggior parte delle persone!
Ora per me questo significa due cose molto importanti: innanzitutto, quando trasformiamo ed eleviamo la nostra coscienza, quando cresciamo ed evolviamo non possiamo più permetterci lassismo, negatività e mancanza di educazione che caratterizzano in particolare il periodo dell’adolescenza… e la società alla fine del 20° ed inizio del 21° secolo.
Specificamente, non possiamo più dire qualsiasi cosa, proferire invano il nome di Dio o anche quello di vari santi, fare pettegolezzi, criticare o dire malignità sugli altri e sprofondare nel negativismo… se vogliamo evitare di ammalarci, di perdere la fede, la speranza, la coerenza e di creare tanto caos e conflitti nel mondo!
Guidati dalla forza psichica e spirituale che abitano in noi e che crescono con il tempo, siamo obbligati a fare molta più attenzione a quello che pensiamo, sentiamo e diciamo, ai nostri pensieri, emozioni, aspettative e parole più importanti ed a quello che suggeriamo agli altri.
Abbiamo a nostra disposizione una “spada a doppia lama”: la nostra psiche può creare o distruggere, portare la salute e la guarigione oppure la malattia, la vita o la morte, in quanto abbiamo sempre il libero arbitrio …cioè la facoltà di scegliere il positivo o il negativo.
A livello della nostra salute, fisica e psichica, e quindi per la medicina, questa realizzazione e principio hanno implicazioni molto serie che richiedono decisamente un cambiamento di paradigma… e che ci riportano al nostro soggetto, l’effetto placebo.
Dimostrano come la nostra vita psichica (i nostri pensieri, emozioni, sentimenti e parole) abbiano un impatto ed effetti differenziali sul nostro corpo e psiche, sugli altri e sul mondo! Questo impatto ed effetti sono “differenziali” in quanto rappresentano una funzione del nostro livello di coscienza e di essere la cui forza ed intensità aumentano quando noi innalziamo il nostro livello di coscienza.
Una prova molto semplice, tangibile ed empirica (ma anche limitata in quanto dimostra solo alcuni e non tutti gli effetti dei nostri pensieri, emozioni e parole) è quella della memoria dell’acqua come è stata osservata e studiata dal Prof. Masaru Emoto.
Da parecchi anni, il Prof. Emoto studia la “memoria dell’acqua” congelando un campione d’acqua dopo averlo sottoposto ad un certo stimolo e fotografando i cristalli che si formano.
Questo campione può essere costituito o d’acqua pulita, o inquinata o benedetta, oppure anche d’acqua di sorgente sacra come quella di Lourdes; lo stimolo al quale viene sottoposto può essere le parole di un certa persona o una determinata musica, ecc. In tutti i casi vediamo che l’impatto psichico lascia tracce empiriche che si possono vedere e fotografare facendoci riflettere sull’importanza di quello che noi pensiamo, sentiamo, diciamo e facciamo (…)
Anche la fotografia Kirlian e la Aura imaging sono tecniche specifiche che ci permettono di osservare ciò che persone come i sensitivi ed i chiaroveggenti hanno sempre saputo e visto; cioè che le energie psichiche creano forme pensiero ed emotive, degli “elementali”, che poi acquistano una vita ed influenza obiettive esercitando un impatto e determinando conseguenze sulla nostra psiche, il nostro corpo ed il nostro mondo.
Entrando poi nel cuore stesso della medicina di punta della fine del 20° e inizio del 21° secolo, troviamo il concetto chiave (e tutta una ricerca in merito) dell’asse PNEI (psico-neuro-endocrinologico-immunologico) che poi non è altro che la “riscoperta” e formulazione moderna di quello che gli antichi saggi chiamavano la Vis Medicatrix Naturae, la forza guaritrice della natura
(o in termini odierni il sistema immunitario, ormonale, nervoso e circolatorio).
La ricerca PNEI, appoggiata dalla fisica quantistica, dichiara molto chiaramente e formalmente che i nostri pensieri, emozioni, sentimenti, parole e stati d’animo hanno un impatto “differenziale” sul nostro sistema immunitario, ormonale, nervoso e circolatorio… i quali sono i sistemi e processi essenziali che ci mantengono in vita, restaurando o riparando la nostra salute quando ci ammaliamo.
Visto sotto questo profilo e secondo quest’ottica, “l’effetto placebo”, cioè le nostre credenze ed aspettative, (i nostri pensieri, emozioni, sentimenti e parole) hanno un effetto differenziale e crescente sulla nostra salute e guarigione!
Non si tratta quindi di un modello di controllo con nessun impatto biofisico sulla persona o che possiamo comparare ad una terapia o rimedio fisico che ha l’esclusiva di questo impatto biofisico!
Forse per questo Roberto Assagioli diceva, verso la fine della sua vita, che tutta la nosologia medica e psichiatrica dovrà cambiare drasticamente, invertire rotta, nel 21° secolo. Questo in quanto noi dobbiamo focalizzare la nostra attenzione, i nostri studi, pensieri e sentimenti verso la salute, il benessere e la gioia e non la malattia, le disfunzioni e la sofferenza… se non vogliamo “nutrirle” e crearle!
Anche la tradizione spirituale ha sempre asserito ed insegnato la stessa cosa, in oriente come in occidente, da Budda a Gesù e da San Paolo ed i Padri della Chiesa a Bruno Groening e Maitre Philippe de Lyon; cioè di focalizzare la nostra attenzione, di pensare e riflettere (e dunque “nutrire” o vivificare) ciò che è buono, vero, bello e sano piuttosto che i loro contrari.
Mentre nel passato questa rimaneva una credenza particolare ristretta ad una piccola élite, al giorno d’oggi e sempre di più mentre ci inoltriamo nel futuro, diventerà una necessità.
Oggi abbiamo sia la teoria per spiegare questo in modo razionale e coerente che gli approcci e le metodologie (le cristalizzazioni di Emoto, la fotografia Kirlian, e le conclusione della fisica quantistica) per convalidare tutto ciò anche a livello empirico!
L’effetto placebo (vedi le nostre aspettative, idee e desideri che programmano il nostro inconscio, superconscio e subconscio) creerà sempre di più le condizioni psichiche, fisiche ed ambientali nelle quali noi dovremo vivere e le cui conseguenze influenzeranno la nostra salute, benessere, relazioni ed azioni nel mondo. Quindi, come dicevano giustamente tutte le religioni, sia pur in modi e con linguaggi differenti: “attento a ciò che desideri, chiedi e pensi… perché lo manifesterai e dovrai poi conviverci!”
Anche la saggezza popolare diceva più o meno la stessa cosa… la quale però, ora, diventerà per un numero sempre maggiore di persone, una realtà palese e verificabile e non solo un desiderio o credenza romantica.
Noi dobbiamo dunque imparare a navigare tra Scilla e Cariddi, tra lo scetticismo e le credenze infantili di un’immaginazione scatenata!
La famosa “Christian Science” di Mary Eddy Baker scaturiva da un’intuizione molto profonda, ma mal capita ed applicata in quanto veniva applicata a tutti indiscriminatamente senza tenere conto del livello di coscienza e di essere delle singole persone.
Visto in questa ottica, l’effetto placebo diventerà un processo e terapia molto potenti ed efficaci
quando arriveremo ai livelli di coscienza e di essere superiori.
Tutte le Sacre Scritture ed il Vangelo in particolare parlano di questo, ma in termini simbolici ed analogici che dobbiamo interpretare e personalizzare per potere usufruire del potere creatore che Dio ci ha dato… senza abusarne!
La scienza in generale e la medicina di punta in particolare, iniziano già ora a capire e a studiare questo fenomeno.
Il loro assioma di base è che la vera chiave della salute, della malattia e del processo di guarigione nell’uomo si trova non tanto a livello del suo corpo fisico, della sua biochimica, ma bensì a livello dei suoi corpi energetici, a livello energetico, vibratorio…spirituale.
L’ENERGIA REIKI CURA LO SPIRITUALE E, PASSANDO DALLA MENTE, ANCHE IL CORPO FISICO, LA STESSA COSA FA LO YOGA NIDRA, LA CRISTALLOTERAPIA AYURVEDICA ETC…….
IL PENSIERO POSITIVO, LA “LEGGE DELL’ATTRAZIONE”, SONO FINI A SE STESSE E SENZA SENSO
SE LA PERSONA NON SI ELEVA SPIRITUALMENTE:A LIVELLI DI COSCIENZA E DI ESSERI SUPERIORI
“Christian Science” di Mary Eddy Baker
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