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La Vita Di Yogi Bhajan
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La vita di YOGI BHAJAN

Harbhajan Singh Puri, che significa โ€œIl Leone che canta la gloria divina del nome di Dioโ€, รจ venuto in questo mondo il 26 Agosto 1929 nel momento in cui il Sole si accingeva a tramontare, nel piccolo villaggio di Kot Karkar Tensilvarabad, nel distretto di Gurcharambara, che ora siย  trova nel Pakistan, ma che in quel momento faceva ancora parte dellโ€™India.

Yogi Bhajan era il primo figlio maschio nato in quella famiglia, che aveva tanto pregato per quella nascita di un erede maschio: aveva pregato per tale evento per piรน di 25 anni, ed in una di queste preghiere, ci fu la promessa che questo figlio sarebbe stato portato allโ€™Ashram di Visnu Devi per ringraziare della sua nascita e per dargli immediata Darshan in questo santo posto.

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Cosรฌ accadde che il piccolo infante, Harbhajan Singh, fu legato al torace del padre, annidato sotto la sua barba fluente e trasportato per la ripida salita, alla grotta di Visnu Devi, per portare a termine quella sacra promessa.

Nonostante Harbhajan Singh fosse soltanto un infante, la cui etร  era misurata in giorno piuttosto che in mesi o in anni, lโ€™impatto di questa prima visita alla sacralitร  e le preghiere e la determinazione di mantenere quellโ€™impegno, erano eventi che avevano modellato la sua intera filosofia ed esperienza della vita. Perciรฒ per lโ€™uomo chiamato Harbhajan Singh, cominciรฒ la pratica di visitare ogni possibile Santo Srain, ogni santa persona, e di conseguire lo studio di tutte le scritture e le tecnologie delle religioni di questo mondo.

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Suo padre era un medico, il dottor Karta Singh Puri, e sua madre era stata chiamata alla nascita Lila vanti, ed acquisรฌ il nome di har Krishna kaur, al momento del matrimonio; era una donna di indomabile volontร , e di costante aderenza ai retti principi, la sua reputazione era cosรฌ alta che seppure non avessero chiuso le porte della casa, nessun ladro avrebbe mai osato entrare nรฉ si sarebbe spinto nei pressi al suo circondario. Con sue parole Yogi Bhajan ci riporta le sue impressioni su questa incredibile donna: โ€In tutta la mia vita non ho potuto fare niente di sbagliato perchรฉ mia madre non me lo avrebbe permesso, non avrei potuto diventare egocentrico, perchรฉ mia madre non lo avrebbe tollerato.

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Ricordo un esempio importante della mia vita: dovevo decidere su un caso e poichรฉ io ero schietto e sincero, lโ€™altra parte sapeva che il giudizio sarebbe stato duro; loro non potevano usare nessuna tattica, e nessun tipo di influenza cosรฌ cercarono un punto debole e lo trovarono in mia madre; lโ€™avevano avvicinata con la paura che io avrei presentato il mio rapporto e avrei raccomandato o proposto una punizione molto piรน dura di quella che qualsiasi altra persona avrebbe potuto infliggere. La mattina ero pronto per il lavoro, avevo messo la mia uniforme migliore, ed il mio attendente aveva portato la macchina; io ero sul punto di andare, quando apparve dinnanzi a me mia madre; mi chiese se stavo andando in ufficio, ed io le risposi che sรฌ, certamente, ero pronto per andare in ufficio, allora ella mi chiese che cosa andassi a fare quel giorno in ufficio, volle sapere esattamente che lavoro avrei fatto ed io dissi che cโ€™era un caso importante che avevo giร  preparato e che avrei presentato, proposto; lei mi chiese se questo era il caso di quelle persone particolari ed io le dissi che sรฌ, era il loro caso, allora mi guardรฒ, poi alzรฒ la sua mano e mi schiaffeggiรฒ; il mio turbante cadde.

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Ero sbalordito, non riuscivo a crederci, normalmente chiunque altro avesse fatto una cosa del genere ad un ufficiale del governo in uniforme, avrebbe corso il rischio di essere accusato di fellonia e di essere arrestato immediatamente. Le chiesi perciรฒ il perchรฉ di tale gesto, e lei mi rispose: โ€œMi sono accorta di avere un figlio che non conosce, non sa avere compassione; la compassione, invece puรฒ essere posta al di sopra della leggeโ€. Io mi rimisi in sesto ed andai in ufficio. Scrissi sulla pratica di questo caso che lโ€™altra parte aveva avvicinato mia madre e che perciรฒ questo aveva creato delle circostanze pregiudiziali per cui non potevo piรน decidere serenamente.

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Quando tornai a casa, alla sera le chiesi perchรฉ si fosse comportata cosรฌ quella mattina e lei mi rispose che aveva fatto tutto quello che una madre doveva fare, non volendo che io avessi la reputazione di grande onestร  tale da incutere paura alla gente e di poca compassione. Tutto ciรฒ รจ sorprendente perchรฉ io posso vedere questa stessa schiettezza nella mia vita, posso anche capire che non cโ€™รจ nessun altro in questa terraย  che puรฒ avere il privilegio di prendermi a schiaffi in pubblico e tuttavia sento che questo era un diritto di una madre. Un privilegio che appartiene ad una sola persona nella vita. Una volta, nel cuore della notte, mia madre si alzรฒ e io le chiesi che cosa stesse facendo e lei mi rispose che aveva da fare un lavoro; io non potevo credere che a mezzanotte aveva un lavoro da fare, ma dopo circa mezzโ€™ora trovai i tre agenti di polizia che camminavano davanti a lei che li aveva trovati profondamente addormentati. Li aveva portati da me in modo che io li potessi redarguire per il fatto che non erano di ronda nella zona, ma che erano addormentati profondamente. La mattina le dissi che questo non era il suo lavoro, ma che era il compito degli ufficiali della polizia locale che erano in servizio, lei mi rispose che lei considerava ogni persona come suo figlio e che se i loro ufficiali avessero sorpreso le guardie nel sonno, li avrebbero licenziati; ed allora aveva preferito redarguirli lei, dando loro una lezione di onestร โ€.

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Harbhajan Singh, nacque in una famiglia di ricchi possidenti i cui possedimenti includevano il loro intero villaggio, conseguentemente il suo compleanno rappresentava un occasione particolarmente festosa ed era celebrata in tutto il villaggio. Ogni anno nel giorno del suo compleanno egli veniva pesato e per quanti chili lui pesava, altrettante monete dโ€™oro, dโ€™argento e di rame, insieme a sette volte il numero dei chili in frumento erano distribuiti ai poveri del villaggio. Da questa tradizione di dar da mangiare ai poveri nella ricorrenza del suo compleanno, la coscienza di Shiva e la pratica di dar da mangiare ai poveri si stabilรฌ in lui molto presto nella vita.

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La sua educazione primaria fu assai particolare, in quanto egli era lโ€™unico ragazzo che frequentava una scuola conventuale di ragazze cattoliche, una scuola che procurava lโ€™educazione piรน fine disponibile in quella regione. Frequentemente faceva perdere la pazienza alla madre superiora, con le sue domande profonde alle quali a volte ella non sapeva rispondere. In unโ€™occasione una delle sorelle lo rimproverรฒ per essere arrivato tardi alla cappella ma non trovรฒ nessuna parola di risposta quandโ€™egli spiegรฒ semplicemente che, quando le campane avevano suonato per chiamarli alla cappella, aveva trovato il suono cosรฌ bello che lโ€™unica cosa che aveva sentito di fare in quel momento, era stato di andare in meditazione e non aveva potuto trovare alcun motivo per cui alzarsi prima che le campane avessero finito di suonare.

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Harbhajan Singh dimostrรฒ anche una grande disposizione per le guarigione e le medicine, e spesso si informava con suo padre sulla funzione delle medicine che egli usava; dimostrรฒ una grande sensibilitร  per tutti i tipi di conoscenze antiche come le tecniche preventive dello Yoga, della dieta, ma anche per i rimedi allopatici ed omeopatici standard. Suo padre, il dottor Kartar Singh Puri, ricorda la storia seguente che dimostra la precedente associazione con Guru Ram Das ed alcune delle stupefacenti conoscenze curative che egli possedeva fin dalla piรน tenera etร .

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Quando Harbhajan Singh aveva appena 7 anni improvvisamente si ammalรฒ di morbillo e sviluppรฒ una febbre molto alta con una forma accentuata di dissenteria; la sua malattia era grave e i due dottori che lo curavano avevano pareri discordi sulla terapia da dargli, cosรฌ la mattina successiva lo portai da mia sorella (del dott. Kartar Singh Puri) e poi consultai un dottore che era stato mio compagno di classe il quale dopo averlo esaminato gli diede una puntura da fare. La sera oltre alla fortissima dissenteria ebbe un grande dolore allโ€™orecchio e si aggravรฒ ulteriormente: piangeva dal dolore e sembrava che ogni speranza per la sua guarigione fosse perduta.

Egli allora mi chiese se era venuta la sua ora ed io gli risposi che non potevo far fronte questa volta a quella situazione ed andai sulla terrazza, poi mi inginocchiai e pregai Guru Ram Das di risparmiare il mio unico figlio maschio; feci la promessa di recitare tutti i giorni il suk mani che mio padre mi aveva sempre raccomandato come il mantra che avesse risolto ogni problema (mi aveva detto inoltre che se io avessi seguito regolarmente tutti i giorni questa pratica, dopo un anno lo avrei saputo a memoria.

Promisi che se mio figlio fosse stato risparmiato, io avrei recitato con molta fede il suk mani ogni giorno. Poi tornai e mi sedetti al suo capezzale: in quel momento mio figlio mi parlรฒ e mi chiese se avessi qualche medicina per guarirlo, io gli risposi che purtroppo non avevo nulla. Allora egli aggiunse che Guru Ram Das gli era apparso dicendogli che cosa avrebbe potuto curare la sua malattia: tutte le medicine dei medici curanti erano state provate, gli avrei dovuto dare il succo di due cipolle, lasciar friggere inoltre una cipolla in olio e versare poi questโ€™olio appena caldo nellโ€™orecchio.

Era stata la misericordia di GURU RAM DAS che aveva prevalso e la benedizione di Dio lo fece guarire completamente. La mattina dopo egli ritornรฒ a casa di sua madre ed io ritornai nel mio posto di cura estivo a Dallesi.

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Lโ€™insegnante piรน influente, durante gli anni di formazione di Harbhajan Singh Puri fu Sant Bhai Fateh Singh Ji, suo nonno, che generalmente lo prendeva sulle ginocchia, e gli raccontava storie molto suggestive. Lo incoraggiava sempre a vivere rettamente sottolineando che la vera forza spirituale consiste nel rinunciare alla natura animale ed alla vita delle passioni quando uno รจ ancora giovane. Oh bella forza per il lupo gridare โ€œsono vegetarianoโ€, quando egli ha perso tutti i denti ed รจ diventato troppo vecchio per cacciare. Molte di queste istruttive lezioni venivano impartite da quel venerabile uomo, inclusa la storia che venne raccontata poi da Yogi Bhajan il 15 Gennaio 1978.

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โ€œMolti anni sono passati da quando Bhai Fateh Singh, mio nonno, lasciรฒ il suo corpo, ma i suoi insegnamenti non mi hanno lasciato, egli era un grande saggio, viveva rettamente, camminava rettamente e parlava rettamente. Un giorno andai con lui alla Gurdwara che chiamiamo Dharmsala, casa in cui si insegna il Dharma (questo era il nome originale delle Gurdware). Mi ricordo che prima di andare io dovetti recarmi con lui alla fonte a bagnarmi, egli recitรฒ il suo Nit Nem e io lo ascoltai. Poi a mia volta recitai il mio Nit Nem, ed egli lo ascoltรฒ e questa fu la prima volta che io imparai che il Nit Nem รจ una recitazione individuale. Egli disse che eravamo due Sikh e cosรฌ ognuno doveva recitare il Nit Nem mentre lโ€™altro ascoltava, ed anche se la differenza di etร  era enorme non era minimamente coinvolto il falso ego, era solo un concetto di singolaritร , di univocitร .

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Dopodichรฉ ci vestimmo e ricordo che quel giorno egli mi corresse la fascia che mi cingeva la vita perchรฉ era un poโ€™ storta egli teneva lโ€™estremitร  della stoffa ed io dallโ€™altro lato mi giravo introno per arrotolarmela. Si curรฒ che le pieghe avessero perfetta equidistanza tra loro, allora io gli dissi: โ€œ Nonno ma il Guru vede tutto ciรฒ?โ€ E lui mi rispose semplicemente che il guru che era in me vedeva come io mi stessi preparando ed il Guru che รจ fuori stava osservando il mio aspetto e come alla fine io sarei uscito fuori, disse ancora: โ€œRagazzo mio andiamo alla Gurdwara in un modo totalmente diverso da come andiamo in Chiesa oppure in una Moschea, forse sono ubicati nello stesso posto, ma io ti voglio insegnare la differenza oggi: in unaย  Moschea vai e preghi, ma nella Gurdwara non vai per pregareโ€.

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Questo mi meravigliรฒ assai, e dissi โ€œOh, mio Dio, io sono andato sempre alla Gurdwara a pregare davanti al Guru, non รจ il SIRI GURU GRANTH SAHIB il nostro Guru e non andiamo a pregare davanti a Lui? Egli rispose di no. Questa risposta mi sorprese molto e chiesi a mio nonno se poteva essere punito per ciรฒ che diceva: egli mi rispose che quello che lui stava dicendo lo potevo riferire a Santji quando fosse venuto perchรฉ avrebbe dovuto imparare molte cose attraverso il mio tramite, e che il suo rispetto era tale che egli gli avrebbe dato degli insegnamenti attraverso di me. Allora gli dissi che era giunto il momento di imparare per me. E gli chiesi che cosa volessi insegnarmi. Allora Lui mi rispose che quando un Sikh va alla Gurdwara va per offrire se stesso, โ€œGuru Gobind Singh non ci ha dato lโ€™Amrit la prima volta che gli abbiamo offerto la testa, prima ci ha dato il Bana, lโ€™Amrit ce lโ€™ha dato piรน tardi; egli ha glorificato lโ€™uomo nella divinitร .

Quando noi andiamo alla Gurdwara, noi offriamo il nostro essere, offriamo noi stessi, e poi ascoltiamo le parole del Guru; nella Gurdwara, non andiamo per offrire preghiere, nella Gurdwara noi riceviamo, รจ una visita egoistica, nella Gurdwara noi sentiamo la benedizione della beatitudineโ€.

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Quasi in ogni persona nella vita Yogi Bhajan vede le qualitร  che lo ispirarono e ha usato tutti gli esempi mostratigli da suo nonno come modello per la sua stessa vita. Questa รจ una lezione che puรฒ essere condivisa con gli altri: โ€œUna volta io venni a casa dal collegio ed incontrai mio nonno, stava seduto e tutto ciรฒ che egli disse fu sia benedetto questo questo prezioso momento in cui Dio deve essere cosรฌ presente da darmi lโ€™opportunitร  di vedere mio nipote in un gioioso modo divino. Io mi guardai intorno e gli chiesi se fossi diventato un angelo e con le braccia allargate feci come se battessi le ali, agitando le braccia; egli sapeva che avevo un gran senso dellโ€™umorismo e mi chiese se avevo trovato le ali.

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Gli risposi: โ€œNonno sto cercando di vedere me stesso, ho pensato che forse mi erano cresciute le ali e che tu le avevi visteโ€. E lui mi rispose che la mia radiositร  era cosรฌ chiara che lui vedeva attraverso me e la mia persona la suprema eccellenza di Sua Grazia; poi mi disse: โ€œVieni, siedi e parliamo, puoi capire questo linguaggio? Questo รจ solo un incontro tra un nonno e suo nipote; uno non deve citare sempre le scritture per dimostrare di essere un uomo molto religioso, se tu sai parlare con lโ€™infinito, vivere come infinito, sentire come infinito, agire come infinito, allora tu diventerai un essere vivente infinito, tutto questo puรฒ essere lโ€™impatto con le parole che noi come adulti abbiamo verso i nostri figli e la gente che viene nellโ€™ambito della nostra vitaโ€.

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Un altro insegnante importante nella vita di Yogi Bhajan fu Sant Rajit Singji, che gli insegnรฒ la spiritualitร  universale in relazione ai pensieri ed ai concetti di religioni comparative. Erano argomenti molto profondi per un giovane ragazzo, ma Yogi Bhajan non era un giovane ragazzo qualunque, ed il futuro lo avrebbe dimostrato. In futuro Yogi Bhajan ebbe molti ma molti insegnanti nella sua vita, la sua mente inquisitiva abituata alla ricerca e la sua sete di conoscenza, lo condussero a prendere gli esempi e le lezioni offerte da ogni persona che egli conosceva: anche al di lร  dellโ€™immediato circondario, egli cercรฒ i Saggi, i Santi, gli Swami, i Sadhu, che potevano avere delle conoscenza da impartigli. Da Sant Rajit Singh Ji egli imparรฒ anche il Gurbani Kirtan, e la prima Shabad che egli imparรฒ rimane fresca nella sua memoria, con le parole, il messaggio, la musica ed il ritmo.

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(testo in gurmuki) La traduzione di questo testo รจ: “Manda al mio amato amico la condizione della sua umile disciplina che un letto morbido e soffice รจ un tormento senza di lui, combattere, duellare in una comodo casa รจ come vivere tra i serpenti. Il mio vaso per lโ€™acqua รจ come un aculeo di torture, la mia coppa รจ come un pugnale e tutte queste cose mondane sono come il ceppo dove il macellaio infila il suo coltello. Veramente il giaciglio del mio amico o la dura terra sarebbe piacevole per me perchรฉ vivere in un palazzo senza di lui รจ come vivere in una fornace ardente”.

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La nonna paterna di Yogi Bhajan, Ishar kaur, fu anche una delle sue insegnanti, ed il 29 Luglio 1976 ad Espanola, egli raccontรฒ la seguente storia, offrendo sua nonna come esempio alle donne del Women Camp.

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โ€œNella mia vita, ho incontrato solo una donna Sikh e questa era mia nonna; nella sua vita nessuna della famiglia lโ€™ha mai sentita urlare, gridare o parlare ad alta voce, nonostante ciรฒ non ho mai visto un singolo individuo nellโ€™intera famiglia e nel villaggio che poteva permettersi di disobbedirle. La sua parola era legge.

Lei si alzava la mattina alle 3, faceva il suo bagno, faceva la sua Sadhana; e finiva alle 4,30, poi prendeva lo yogurt, lo scremava, cantando Sat Nam Wahe Guru. Poi verso le 6, la trovavo pronta col burro fresco, siero di latte e ciapati. Tutti i figli, tutti i bambini venivano intorno a lei, che, dopo averci fatto sedere, ci offriva la colazione, che era la cosa piรน salutare del mondo, ma prima ci chiedeva di recitare correttamente un Puri del Japji.

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Questo era il modo in cui lei era abituata ad istruirci. Una volta notai che tutto il tempo in cui lavorava, era solita cantare il Gurbani: e mi disse le donne sono fatte per purificare, santificare tutte le cose sulla terra, tutte le cose che le donne toccano diventano divine ed il solo modo per far diventare qualcosa divino รจ santificarlo con le parole del Guru, cosรฌ che puรฒ diventare puro, pieno di salute ed eterno. Era moglie dellโ€™uomo che era a capo del villaggio, tutti la rispettavano, ogni piccola cosa nel villaggio, qualsiasi ingiustizia o problema veniva portato davanti a lei, al suo cospetto; lei doveva ascoltare ogni richiesta e ogni lamentela. Io non lโ€™ho mai vista inquietarsi e non lโ€™ho mai sentita parlare di qualcuno in sua assenza. Una volta le chiesi: โ€œNonna come fai a decidere ogni cosa in modo tale che va sempre tutto bene?โ€. Ed ella mi rispose: โ€œIo decido le cose alla luce della Veritร , io non decido mai per guadagno o per perdita: questo รจ il vivere umano e tu devi vivere secondo questa prospettivaโ€.

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Harbhajan Singh approfondรฌ il Kundalini Yoga allโ€™etร  di 16 anni sotto la direzione di Sant Hazar Singh, maestro di Kundalini Yoga, ed anche Mahan Tantrico; da lui egli imparรฒ tutte le conoscenze tantriche che gli sarebbero poi state cosรฌ utili negli anni successivi, quando il momento ed il destino gli avrebbero dato lโ€™umile responsabilitร  di svegliare le coscienze di molte persone in questo pianeta nel suo ruolo di Mahan Tantrico.

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La storia successiva fu raccontata davanti a Mahan Singh Khalsa di Boston. Il giovane Harbhajan Singh stava seguendo un avvenimento sportivo e per vedere meglio al di sopra della folla fece un salto e si aggrappรฒ ad un condotto del riscaldamento; sfortunatamente il condotto cadde e portรฒ giรน metร  della parete ed il soffitto sopra di lui. Egli era seriamente ferito e metร  del suo corpo era temporaneamente paralizzata,(questo causรฒ anche la cicatrice sotto il suo occhio destro) e fu portato velocemente allโ€™ospedale.

Questo incidente capitรฒ nel momento in cui doveva conseguire la maturitร  liceale e per il sistema britannico non presentarsi agli esami finali significava ripetere la scuola per lโ€™intero anno.

Al momento degli esami lโ€™insegnante di Harbhajan Singh, Sant Hazar Singh, lo visitรฒ in ospedale, e quando seppe che il suo giovane studente avrebbe dovuto passare ancora un anno nella scuola, insistette perchรฉ un tale spreco di tempo non fosse tollerato per un giovane cosรฌ brillante come lui. Il test dellโ€™esame doveva essere fatto. Harbhajan Singh non solo aveva un grande dolore dappertutto, non poteva scrivere e riusciva appena a parlare, i dottori si opposero alla sua dimissione dallโ€™ospedale, ma Sant Hazar Singh non sentรฌ nessuno e Harbhajan Singh fu impacchettato e portato su una barella nella sala degli esami.

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Sant Hazar Singh allora convinse gli esaminatori a permettere di far sostenere gli esami ad Harbhajan Singh: egli stesso avrebbe letto le domande e qualcuno avrebbe scritto le risposte che il candidato dava parlando. Gli esami furono superati, ed il corpo guarรฌ; ma cosa molto importante, รจ che Yogi Bhajan fu impregnato permanentemente dalla realtร  del Keep Up, di tenersi sempre su, di essere sempre in alto.

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Lโ€™intransigente insistenza del suo insegnante, lo aveva spinto al di lร  di ogni limite. Egli imparรฒ a non indietreggiare mai, e a mettersi in relazione con lโ€™infinito e non con il finitoย  (non รจ una singola questione di vita che conta, ma il coraggio che tu dimostri nella tua vita). Yogi Bhajan era seduto sul letto in modo molto casuale mentre raccontava queste storie sul suo insegnante ed a un certo punto assunse una posizione che imitava il suo insegnante. Assomigliava ad un incrocio tra il leone piรน regale e il vulcano piรน poderoso, non si aveva bisogno di vederne lโ€™aura per sentirne lโ€™incredibile energia emanata molto lontano.

Poi si rilassรฒ e raccontรฒ alcune altre storie sul suo insegnante.

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Il suo insegnante era incredibilmente severo; quando Yoghi Bhajan cominciรฒ il suo addestramento cโ€™erano molti studenti. Se uno studente faceva lo sciocco, anche soltanto una volta, veniva cacciato via. Una volta uno studente, commise un errore e, sconvolto dalla possibilitร  di essere mandato via, si gettรฒ ai piedi del suo insegnante e gli si aggrappรฒ fermamente pregandolo e supplicandolo di non mandarlo via. Il tempo passava e per 8 ore Sant Hazar Singh stette semplicemente in piedi mentre lo studente era lรฌ che piangeva e si stringeva ai suoi piedi. Alla fine lo studente si stancรฒ e lasciรฒ la presa, Sant Hazar Singh semplicemente si girรฒ e con molta calma se ne andรฒ via. Lo studente fu mandato via.

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Yogi Bhajan raccontรฒ inoltre alcune storie dellโ€™inizio della 3HO. Oggi si rimane sorpresi dalla pazienza e dalla compassione che aleggia intorno a noi di fronte alla nostra ignoranza ed ai nostri insulti, la nostra pigrizia, di fronte alla nostra persistenza nel vivere le nostre limitazioni piuttosto che realizzare il nostro completo potenziale umano. Questo uomo non si sarebbe mai arreso davanti ad un individuo che sinceramente desiderava andare avanti, non aveva importanza quali fossero gli ostacoli o le insicurezze, cโ€™era una speranza e questa speranza non risiedeva nella personalitร , ma in un uomo che aveva ricevuto la benedizione della conoscenza per rendere le persone sane, felici e sante, e che dedicรฒ la sua vita a dividere con gli altri la sua conoscenza.

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Unโ€™altra penosa lezione nella sua vita fu insegnate direttamente a Yogi Bhajan da Sant Hazar Singh nel 1947. Sant Hazar Singh annunciรฒ a Yogi Bhajan che egli ora stava entrando nel periodo della sua vita in cui avrebbe vissuto un inferno: non si sarebbero dovuti mai piรน rivedere faccia a faccia. Sant Ji avrebbe dovuto passare molti anni come combattente per la libertร . Guadagnรฒ infatti una grande fama presso lโ€™oppressore britannico, continuรฒ a vivere una vita matrimoniale da uomo sposato. Sono passati solo alcuni anni dal momento della sua dipartita ed i suoi ordini furono eseguiti dal suo disciplinato studente. Il dolore della separazione fu sicuramente molto grande.

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Lo studio e la pratica dello yoga era un uso molto comune in quel tempo in India cosรฌ il giovane Harbhajan Singh continuรฒ a perfezionarsi nella scienza divina e allo stesso tempo a frequentare le scuole e a partecipate a numerosi avvenimenti atletici vincendo premi.

Era stato selezionato per essere capitano della squadra di calcio, fu sempre uno dei piรน bravi giocatori di calcio e di Hokei, era il leader degli studenti, molto amato dai suoi amici. Uno dei suoi insegnanti scrisse di lui: โ€œAttivo energico e di buone maniere ha un interesse molto profondo per le attivitร  sociali del collegio, ha un carattere morale profondo, รจ membro del club atletico, e si รจ laureato nellโ€™universitร  del Punjab con il massimo dei voti ed ha conseguito un master equivalente nel 1950โ€.

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Quando era solito addestrarsi per i vari eventi sportivi del collegio, egli non andava fuori per correre o per fare i soliti addestramenti di routine, ma al contrario praticava Kundalini Yoga per sviluppare lโ€™energia che lo faceva vincere.

Praticรฒ ulteriormente sotto la guida dellโ€™Acarya Narinda Dev dello Yoga Smirti che insegnava tecniche di Hata Yoga e lโ€™impatto e il bilanciamento del sistema nervoso. Queste ultime tecniche si rivelarono molto valide per i successivi insegnamenti di Yogi Bhajan negli Stati Uniti, dove trovรฒ che la maggior parte delle persone soffrivano per disordini al sistema nervoso.

Lโ€™Ashram di Sivananda, conosciuto in tutto il mondo a Risikesh, dove swami Sivananda, swami Visnudevananda e swami Satcitananda studia, servรฌ come fonte spirituale per il flusso dellโ€™eterna Veritร  che รจ conosciuto comeย  filosofia Vedanta. Da questa famosa sorgente della conoscenza divina Harbhajan Singh fu in grado di bere profondamente e riempire il suo cuore con il Dharma Sanatana.

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Quando ci fu la divisione dellโ€™India e del Pakistan, nel 1947,ย  fu Harbhajan Singh che condusse la sua famiglia ed il suo intero villaggio cosรฌ come molti uomini, donneย  e bambini delle zone circostanti, alla salvezza attraverso pericolose miglia di territorio infestato da bandeย  che girovagavano e da banditi ed assassini.

Quando cominciarono i negoziati per la ripartizione dellโ€™India, trascorsero quasi 2 anni fino allโ€™attuale situazione ed in questi 2 anni Harbhajan Singh cercรฒ di raccogliere il piรน gran numero di giovani che erano suoi amici e cominciรฒ a dar loro lezioni di parata portandoli allโ€™acquisizione del ritmo: essi marciavano ogni mattina per 2 miglia. Il giorno che furono divisi la vita fuย  molto dura: in ogni posto gente innocente veniva uccisi e dai villaggi circostanti tutti venivano al suo villaggio per scappare al massacro; cโ€™erano 7.000 persone che dovettero essere trasportate fuori dalla regione con lโ€™impostazione della parata.

Bisognava cercare di evitare qualsiasi villaggio, qualsiasi collisione o conflitto perchรฉ cโ€™erano donne e bambini, non cโ€™erano strade, ma campi di riso che si dovevano attraversare nella melma.

Erano 7.000 persone, uomini, vecchi, donne, bambini, cavalli, asini, buoi, carri, e dovevamo farci strada da soli; si puรฒ ben immaginare la difficoltร  di tutto ciรฒ. Lโ€™unica acqua disponibile per bere era lโ€™acqua della melma che venivano raccolta in un tovagliolo e fatta filtrare. Racconta Yogi Bhajan: โ€œImpiegammo 18 giorni per attraversare questa regione e ci furono soltanto 3 incidenti.

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Nel caso fossimo stati attaccati, non ci sarebbe stata nessuna possibilitร  di sopravvivenza; quando venimmo a Latoreย  cโ€™era il fiume Ravi, per attraversare il quale si doveva passare su un grande ponte; immaginate 7.000 persone che avevano vissuto una vita di pace, e dallโ€™altra parte cโ€™erano 30.000 persone con armi spade e cannoni che aspettavano soltanto di attaccarci; cโ€™era anche unโ€™armata del reggimento dalla nostra parte del ponte e il capitano disse: โ€œIo ho 12.000 persone ed il nemico conta invece di 30.000 persone e voi siete circa 7.000 persone.

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Io nonย ย ย  penso di potervi difendere, ed inoltre non so cosa fareโ€, ed io gli risposi: โ€œMio caro tu non devi fare niente, ti doโ€™ mezzโ€™ora: se in questo arco di tempo tu riuscirai a disperdereย  quella massa di gente, allora essi vivranno; altrimenti io farรฒ esplodere il ponte e farรฒ esplodere tutte quelle 30.000 persone. Adesso ti farรฒ vedere come farรฒโ€. Diedi in quel momento un semplice ordine alla mia gente di formare una trincea: e tutte le donne si stesero a terra una sopra lโ€™altra come dei ciocchi di legna, per formare una trincea come una barriera e dietro di loro gli uomini immediatamente vennero e installarono le loro armi, poi mettemmo il nostro mortaio di dietro, e dei fucili a lunga portata e usammo dei corpi umani per proteggerci. Tutta questa messa in scena era stata effettuata in 5 minuti, il capitano del reggimento se ne rese conto mentre io cominciai a guardare il mio orologio e queste furono le sue esatte parole: โ€œ Signore dacci 15 minuti in piรน e vedrai quelle persone andarseneโ€.

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Quellโ€™uomo che prima mi diceva che eravamo da soli e che saremmo stati macellati, alla presenza di 12.000 soldati disciplinati e armati del governo, quando vide agire anche noi in modo disciplinato, completamente addestrati e assolutamente attivi, si rese conto che avremmo combattuto e vinto contro quella folla di 30.000 persone in un attimo; prima che la mezzโ€™ora fosse scaduta la strada era liberata, il ponte era sgombrato; noi ci muovemmo con i nostri bambini e fummo scortati per 10 miglia al di lร  dei limiti della cittร .

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Unโ€™altra storia che Yogi Bhajan raccontรฒ riguardante il periodo dellโ€™indipendenza indiana dimostra lโ€™influenza che ebbe sua madre sulla sua vita.

Durante il periodo della divisione dellโ€™India dal Pakistan, non cโ€™era in realtร  nessuna legge vigente e Batani e i musulmani dellโ€™Afganistan pianificavano di attaccare la cittร  di Anandpuri; cosรฌ Sant Azar Singh chiamรฒ tutta la gente che era lรฌ in quel momento, incluso Harbhajan Singh a difendere la cittร  sacra. Yogi Bhajan raccontรฒ che doveva andare alla cittร  sacra per difenderla a sua madre per ottenere la sua benedizione.

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Questa รจ la storia: โ€œUn giorno dovevamo recarci ad Anandpuri ed io mi ero vestito con lโ€™armatura, con il kirpan, il mala, in alta uniforme, ed andai da mia madre per chiedere la sua benedizione; le dissi che Sant Azar Singh aveva ordinato alla sua gente di vestirsi per il sacrificio, ecco perchรฉ avevo avuto il privilegio di tornare a casa: la sola persona che avrei voluto incontrare era mia madre per chiedere la sua benedizione; le dissi che se il Guru fosse stato con me questo non era un problema, per questo il mio spirito e la mia anima potevano avere una risposta, ma oggi ero venuto a chiederle qualcosa di diverso; nel caso in cui avessi scelto di morire, se Dio mi avesse dato lโ€™opportunitร  di morire, io chiedevo soltanto una cosa, che io potessi morire in stato di grazia.

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Nellโ€™impresa che dovevo sostenere mia madre volle capire cosa cโ€™era di singolare o di strano in questo fatto, ed io le risposi che il fatto strano era che noi eravamo solo 200 persone e invece i nemici erano circa 15.000; avevamo pochissimi armi, mentre, secondo le informazioni ricevute, il nemico era completamente equipaggiato. Ecco perchรฉ ci era stato concesso un giorno per incontrare le persone che volevamo; io avevo deciso di incontrare lei, ed allora lei rispose: โ€œIo non voglio benedirti perchรฉ tu muoia, perchรฉ non ti ho mai benedetto affinchรฉ tu vivessi, non sEi venuto nella nostra famiglia perchรฉ noi aspettavamo un figlio maschio, sei venuto attraverso le nostre preghiere, e se questa preghiera sceglierร  di lasciarti andare, allora non mi opporrรฒ, ma ricorda che tu devi morire un giorno, anche se nessuna madre vuole che suo figlio muoia, nรฉ desidera che sia cosรฌ; ma vedendoti come ti vedo, e vedendoti cosรฌ ben vestito io sento che tu hai giร  fatto la tua scelta.

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Ma ora, dal momento che hai deciso, ti voglio dire una cosa: Bhajan, la vita viene molte volteโ€.

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Questa era una sua nuova filosofia, non avevo mai saputo che leggeva la Gita ogni giorno, non lo potevo credere, ma lo faceva, in tutta la sua vita ella faceva le cose con molta onestร , leggeva un Puri del Suk Mani ed un brano della Gita. Questo era il suo Nit Nem addizionale. Mi resi conto che io ero diventato Arjuna davanti alo Signora Krishna in quel momento.

Lei mi chiese: โ€œTu credi nella teoria della reincarnazione?โ€ Ed allora io mi resi conto che quello era il momento di sedermi e, nonostante quella maglia di ferro della divisa che avevo sul corpo, mi dovetti sedere, anche se non so come ci riuscii. Lei mi disse: โ€œSai che nella nostra famiglia non sarebbe dovuto nascere un figlio maschio?โ€. Io gli risposi: โ€œSรฌ lo soโ€; e lei continuรฒ: โ€œsai io ti ho portato in qualsiasi sacro posto quando tu eri nato per quanto le mie forze me lo permisero. Le risposi che lo sapevo.

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Disse ancora: โ€œCon tutto ciรฒ che io ho potuto fare con te come madre, oggi voglio dirti una cosa: puรฒ darsi che tu sia nato molte volte e puรฒ darsi che tu sia stato giร  mio figlio nelle precedenti incarnazioni, ma ti dico che tu sei nato da me.โ€ Io le dissi che questa sembrava essere molto vero, e non cโ€™era alcun dubbio. Lei disse: โ€œAllora se tu dovrai morire per Guru Gobin Singh, non ritornerai in disgraziaโ€. Questa era unโ€™azione che solo una madre poteva fare. Io non ero sposato, cosรฌ non avevo una moglie da guardare ed andai con la grazia del Guru. Il pericolo della situazione era risolto. Ci videro talmente trincerati nella Gurdwara che non ci attaccarono. Nel frattempo la spartizione dellโ€™India ebbe luogo e tutto si sistemรฒ.

La famiglia di Yogi Bhajan che una volta era molto facoltosa, scappando con i solo vestiti indosso, si trovรฒ a New Dheli senza casa e completamente senza soldi, ma presto con il duro lavoro, il coraggio e la volontร  di risorgere, si ristabilรฌ finanziariamente come una volta.

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A causa della sua tendenze verso le mete spirituali, Harbhajan Singh si manteneva ancora equilibrato e molto stabile nel suo senso del dovere e di responsabilitร  nei confronti della sua famiglia e, come figlio piรน grande e secondo la tradizione del Sikh Dharma che incoraggia il pieno proseguimento della famiglia come Rist Ashram, dopo aver completato la scuola ed avendo stabilizzato la sua carriera come ufficiale del governo indiano, allโ€™etร  di 24 anni nel 1953 si sposรฒ con Sardar Inderjit kaur, la figlia di Bhai Sahib Kartar Singh Urpal e Sardarni Rauel Kaur.

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Il padre Bhai Shaib Kartar Singhji era un uomo molto semplice, umile e spirituale, era un Gursikh, con una grande devozione e con un cuore pieno di compassione e di misericordia, mentre le moglie era la personificazione vivente della gentilezza, dellโ€™umiltร , era servizievole, non alzava mai la voce con nessuno.

Fu in queste mura domestiche che Bibi Inderjit Kaur nacque, e fu segnata dal destino per diventare la moglie del futuro Siri Singh Sahib. Anche in quel caso Harbhajan Singh ebbe la visione di ciรฒ che la sua missione nella vita doveva essere e, quando per la prima volta si avvicinรฒ alla possibilitร  del matrimonio con Sardar Inderjit Kaur, guardรฒ dentro di lei e concluse che sarebbe stata la compagna perfetta che lo avrebbe assistito e servito nella sua vita di servizio per lโ€™umanitร .

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Egli vedeva il suo pio contegno la sua grande capacitร  di sacrificarsi, capacitร  che avrebbe reso possibile il sacrificio suo e di suo marito per il bene della missione del Guru. Allโ€™inizio della loro relazione, egli prese come abitudine di ascoltare da lei il Gurbani quando ne recitava un passo ogni mattina, lei aveva avuto come insegnamento prima dalla sua prima infanzia di fare le sue meditazioni quotidiane e di leggere e di capire il Siri Singh Granth Sahib. Quando Harbhajan Singh passava le sue ore dando consigli spirituali alle persone, Bibi Inderjit KAUR, li serviva con grande ospitalitร  e amore seguendo lโ€™esempio di Mata Kiwi, la moglie di Guru Angad. Era in questo spirito che la loro giovane crescente famiglia veniva istruita secondo le qualitร  di Seva Semran.

Essi crebbero i loro tre figli e parlavano del giorno in cui avrebbero donato le loro vite per il servizio al Guru, un giorno che sarebbe arrivato molto prima di quanto si potesse immaginare..

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Una delle piรน importanti esperienze della vita di Harbhajan Singh fu lโ€™identificazione del suo sentiero da seguire con la figura di Guru Ram Das, che fu il punto di svolta che segnรฒ il suo destino.

Come ufficiale del governo era stato assegnato a vari distretti dislocati in tutta lโ€™India e nel 1960 egli fu assegnato ad un distretto che circondava la cittร  di Amritsar. Durante la durata di questo mandato egli prese la determinazione di cogliere lโ€™opportunitร  di lavare i pavimenti di marmo dellโ€™Arimandir Sahib e come Sikh egli naturalmente riconobbe il significato speciale del Tempio dโ€™Oro e della citta santa di Amritsar, ma al di sopra e al di lร  di questo, il suo personale scopo spirituale lo aveva convinto che solo attraverso lโ€™umiltร  e lโ€™attuazione dei piรน umili Seva, avrebbe trovato ciรฒ che stava cercando. Aveva passato molti anni come studente presso molti insegnanti spirituali e religiosi, ed aveva passato molti anni come insegnante ed aveva assunto tutte le Siddhi di un perfetto Yogi; ma nonostante ciรฒ egli sapeva che era necessario nella sua vita un insegnante per la vita ed un Guru a cui appartenere al di lร  dei legami personali ed individuali e dei beni terreni.

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Egli desiderava tanto questo tocco finale di amore infinito e di comprensione che avrebbe fatto sรฌ che tutti i pezzi di questo puzzle, avrebbero combaciato. Ogni giorno, per quattro anni e mezzo, lโ€™ufficiale del governo Harbhajan Singh andรฒ a lavare il pavimento dellโ€™Arimandar Sahib. Pulendo i pavimenti di questa amata casa del Guru egli si rese conto che era un figlio benedetto ed in stato di grazia della casa di Guru Ram Das.

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Per diventare ciรฒ che sono oggi, riflettรฉ Yogi Bhajan, non รจ stato facile e immediato, mi ci sono voluti quattro anni e mezzo di lavaggio dei pavimenti del Tempio dโ€™Oro attraverso grandi sforzi di volontร , per mezzo della grazie di Dio e del Guru. Eโ€™ stato lโ€™atto di lavare questi pavimenti che ha lavato tutto lo sporco che era in me, non รจ stato niente altro; io non avrei potuto brillare senza quello straccio. Il cucciolo non arriverร  mai alla maturitร , alla radiositร  di un Leone senza strofinare i pavimenti di marmo del tempio blu.

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Khalsa รจ lโ€™ordine della divinitร  del Leone, che รจ il capo degli animali, sta per Singh che significa che tu devi conquistare la bestia che รจ in te stesso.

Questa รจ una mia esperienza che voglio condividere con voi: โ€œLโ€™Arimandar Sahib รจ il nucleo del potere spirituale dove i cieli e la terra si sono incontrati per portare armonia; questo non avviene soltanto nel territorio indiano, il tempio dโ€™oro รจ in due posti, non solo in un posto, uno รจ situato nel cuore del ricercatore, lโ€™altro รจ in terra nella cittร  di Amritsar.

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Era circa lโ€™anno 1964 quando Harbhajan Singh fu mandato ad Amritsar; un giorno andรฒ in gita turistica nel villaggio di Kazal vicino a Dharmasala, con due ufficiali, un deputato di Ceylon ed un capo segretario di Hassan; questi ufficiali ebbero il desiderio di visitare un astrologo del posto e cosรฌ avvenne che anche egli andรฒ. Durante questa visita lโ€™astrologo si rivolse ad Harbhajan Singh e gli disse che una nuova fase della sua vita stava per cominciare al piรน presto e che egli avrebbe dato le dimissioni dal lavoro e avrebbe viaggiato per terre straniere per insegnare e liberare le genti del mondo occidentale; lโ€™astrologo gli predisse che un giorno ogni casa avrebbe avuto la sua foto, che sarebbe stato servito e rispettato come un re, ma che egli avrebbe vissuto con la consapevolezza di un Santo, che ci sarebbero stati dei troni preparati appositamente per lui in ogni angolo della terra. Dopo lโ€™incontro con lโ€™astrologo essi avrebbero dovuto proseguire verso lโ€™Ashram di Visnu devi, ma prima di lasciarlo Yogi Bhajan decise di dargli 10 rupie.

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Lโ€™astrologo gli disse che le avrebbe dovute tenere perchรฉ quello era tutto quello che lui possedeva in quel momento e ne avrebbe avuto bisogno. Questo particolare era sorprendente perchรฉ quando Yogi Bhajan controllรฒ si rese conto che lโ€™astrologo diceva la veritร , infatti era senza portafogli e quelle 10 rupie erano state messe nella sua uniforme dallโ€™attendente che aveva avuto istruzioni in merito. Yogi Bhajan insistette per donare le 10 rupie allโ€™astrologo, ma di nuovo questโ€™ultimo disse che avrebbe dovuto tenerle con lui donandole ai poveri sulla strada per le grotte di Visnu Devi.

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Prima di cominciare la ripida ascesa Harbhajan Singh fece cambiare le rupie in monete e le distribuรฌ ai poveri che chiedevano lโ€™elemosina in nome della Madre Divina.

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Arrivarono al sacro Ashram di Visnu Devi, dopo unโ€™estenuante salita. Yogi Bhajan racconta lโ€™esperienza vissuta in questo posto sacro con le sue parole: โ€œQuando arrivammo in cima io avevo molta sete, per cui andai cercare un posto dove poter bere; nel momento in cui bevvi lโ€™acqua, che era molto fredda, persi coscienza dopo di che lโ€™unica cosa che mi ricordo รจ che ero sdraiato dentro una specie di globo di luce, cโ€™era luce che filtrava da ogni angolo, ed io cominciai a vedere il panorama della mia vita, dalla mia nascita attraverso tutti i momenti della mia esistenza, fino al giorno in cui io mi ero arrampicato fino alla grotta di Visnu Devi e vidi me stesso nellโ€™atto di bere lโ€™acqua. Poi una voce mi parlรฒ: โ€œAdesso devi decidereโ€.

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Poi mi trovai trasportato dentro una forma cilindrica di luce: come dentro un ascensore io scendevo giรน nella terra e piรน lontano andavo e piรน mi sentivo calmo ed avevo piacevoli sensazioni. Era estremamente piacevole, come in un stato di estasi; finchรฉ non raggiunsi un posto dove io mi avvicinavo ad una apertura, come se mi avvicinassi alla fine di un tunnel dove cโ€™era tutta luce. Venne la voce e mi chiese di scegliere il sentiero: cโ€™erano 2 strade da poter prendere, una era calda e confortevole come una casa, lโ€™altra era come un picco di montagna pieno di neve con una luce cosรฌ brillante che assomigliava al sole che splendeva.

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Io dovevo scegliere quale strada intraprendere; da tutti e due le parti sentivo unโ€™attrazione magnetica ed in quel momento rimasi fermo e pensai; no, non vado da nessuna delle due parti perchรฉ questo รจ il sacro posto dove io sono caduto in stato di incoscienza e morire qui significherebbe che tutta la gente che viene qui in pellegrinaggio perderebbe la fede.

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Mi piegai in preghiera e dissi: โ€œO Madre Divina non ho nessuna intenzione di danneggiare la fede della gente, e Lei rispose: โ€œAllora vai, torna indietro e divulga la fede.

Poi mi vidi aprire gli occhi e vidi che sul mio corpo erano state messe molte coperte, molta gente era intorno e si commossero tutti quando io cominciai ad alzarmi. Mi dissero che ero stato dichiarato morto e che ero in quello stato da circa 45 minuti; non avevo altra scelta che credere a queste parole, anche perchรฉ un dottore che si trovava lรฌ mi confermรฒ lโ€™accaduto. Agli ufficiali che erano in gita con me dissi soltanto che il nostro Yatra era stato completato e che uno nuovo sarebbe dovuto iniziare.

Poi ritornammo indietro in direzione del Golden Temple semplicemente per pregare e per ringraziare nella casa di Guru Ram Das. La morte non รจ unโ€™esperienza dolorosa affatto, รจ semplicemente come andare da un aeroporto allโ€™altro e, lungo il tragitto, passare attraverso lโ€™ispezione doganale. In realtร  una persona condanna se stessa con proprie azioni. La tua vita viene proiettata di fronte ai tuoi occhi e se tu non sei soddisfatto, ti condanni da solo secondo la tua coscienza, e quando devi scegliere tra due sentieri, se tu scegli quello caldo e confortevole, allora ti sei condannato da solo allโ€™inferno, ma se tu scegli quella montagna nevosa, fresca e chiara, simbolo della piรน alta coscienza e Luce, questo dimostra che cosa รจ la liberazione dal ciclo della reincarnazione. Quando avete uno stato neutrale di coscienza, potete dirigere la vostra vita come volete, questo รจ chiamato il Turea, stato di coscienza..

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Harbhajan Singh Puri aveva speso 18 anni della sua vita al servizio del governo indiano, durante il suo servizio si era guadagnato la reputazione di assoluta onestร  ed integritร  ed il rispetto e lโ€™ammirazione sia dei giovani ufficiali che degli anziani. Una volta che aveva presa una decisione era quasi impossibile revocarla; e non esisteva neanche un modo per imbrogliarlo perchรฉ egli sapeva leggere lโ€™aura e sapeva benissimo chi gli diceva e chi non gli diceva la veritร .

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Ci furono molti incidenti nel periodo in cui Harbhajan Singh fu ufficiale di dogana allโ€™aeroporto internazionale di Palin, lo stesso dal quale nel settembre del 1968 sarebbe partito per iniziare una nuova fase della sua vita. Uno degli eventi che si verificarono fu quando un gentiluomo canadese, appartenente al dipartimento canadese della dogana di New Dheli, espresse la sua insoddisfazione per gli sforzi vani fatti fino a quel momento per localizzare lo Yogi, che voleva portare in Canada ad insegnare allโ€™Universitร  di Toronto.

Furono presentati ed Harbhajan Singh parlรฒ con questo gentiluomo del suo addestramento logico e gli fu fatta subito lโ€™offerta di insegnare in Canada. Entro il piรน breve tempo possibile egli sarebbe dovuto partire. Nel settembre del 1968 Harbhajan Singh si dimise dal governo indiano, nel frattempo la famiglia sarebbe dovuta rimanere a Dheli fino a che le circostanze non avessero reso possibile il raggiungimento. Egli aveva unโ€™immensa fede in Dio e nel Guru che sarebbe stato guidato verso il pieno raggiungimento della volontร  divina.

Prima della partenza ricevette questo Ukkam dal Siri Guru Granth Sahib: Tu gur prashad kar rag jog, con la Grazia del Guru tu godrai di sovranitร  spirituale e secolare.

Allโ€™arrivo a Londra le linee aeree avevano perso il suo bagaglio: tutto ciรฒ che gli rimaneva era una piccola borsa dellโ€™Air France, che conteneva un registratore, ed un Gurbani Kirtan ed un Suk Mani. Sarebbe stato eventualmente rimborsato finanziariamente dalle linee aeree per la perdita, ma il suo bagaglio non gli sarebbe stato piรน restituito.

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Perciรฒ entrรฒ in Canada con i soli vestiti che indossava completamente senza soldi, ed apprese che il gentiluomo, con cui aveva preso contatti per il suo soggiorno in Canada, era morto in un incidente automobilistico.

La mano di Dio e del Guru era evidente quando riflettรฉ su questi eventi. Harbhajan Singh era arrivato in occidente e ora doveva scoprire quale era la strada che il Guru gli aveva preparato. Si assicurรฒ subito un lavoro come impiegato in una casa editrice ed insegnรฒ Yoga in un Ashram del posto. Fu conosciuto dai suoi studenti, che subito gli si affezionarono, come Yogi Bhajan

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Poi nel dicembre 1968 un suo amico indiano lo invitรฒ a Los Angeles cโ€™era il centro dei movimenti dei giovani che andavano alla ricerca di una conoscenza interiore e verso la scoperta di se stessi, e dei valori reali e significativi. Vide che il Guru lo aveva guidato lรฌ perchรฉ era stato ben equipaggiato di conoscenza, di esperienza e di tecnologie in modo che avrebbe potuto soddisfare le aspettative di quelle anime che erano alla ricerca. Cosรฌ iniziรฒ ad insegnare Kundalini Yoga, inizialmente nellโ€™istituto Est-Ovest e poi nel magazzino di mobili di Jul Bucceri al Madison Avenue 1800.

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Ogni aspetto della sua vita e del suo lavoro lo avevano preparato molto bene per questo ruolo dalle mille sfaccettature che egli avrebbe dovuto espletare nellโ€™Ovest, come insegnante spirituale, organizzatore ed amministratore di una vasta rete di comunitร  attraverso il mondo. Egli era in grado di attingere alla saggezza che gli era stata comunicata dai suoi molti insegnanti nella sua vita, dalla sperimentata tradizione culturale della vecchia e nobile societร . Era in grado di utilizzare lโ€™addestramento nelle scienze logiche e la conoscenza dalla semplice pratica della dieta derivata da una cultura che era ancora in contatto con lui e della stessa medicina tradizionale.

Combinando queste qualitร  con la sua innata saggezza ed illuminazione spirituale nella casa di Guru Ram Das lโ€™uomo che era conosciuto come Harbhajan Singh, e che era stato modellato da Dio e dal Guru come messaggero dellโ€™amore stesso di Dio e della Sua Veritร , era ora proposto ad una missione di servizio, di guida, modellamento e formazione di una comunitร  spirituale di individui destinati ad evolversi.

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โ€œEgli divenne Siri Singh Sahib per il suo servizio a Dio e allโ€™uomo, un maestro รจ fatto dal suo stesso sacrificio e non dal segno di una pennaโ€.ย 

(DA WWW.ALTEREGO.IT)



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