Fato e Destino
“Tra l’uomo e Dio ci sono due percorsi: il percorso del Fato e il percorso del Destino. Coloro che si allontaneranno dal loro Destino, ricadranno nel percorso del Fato.
Quando cammini sul sentiero del Fato, ti puoi sentire molto felice e essere un egocentrico; ma quando arriva il momento fatale – ti sarai perso di nuovo.
Quando cammini sul sentiero del Destino, non importa quale distanza copri. Quando il colpo fatale della morte arriva, tu sarai liberato. Questa è la differenza. ” (Yogi Bhajan da “Success and Spirit: An Aquarian path to Abundance”)
Quando ero una bambina, ricordo gli adulti intorno a me che chiedevano: “Cosa vuoi fare da grande ?” Era sempre una domanda complessa. Anche se sentivo che avrei dovuto avere una risposta, le mie repliche suonavano vaghe e incerte.
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“La musicista. La scrittrice”. “Non si può campare facendo la musicista o la scrittrice !”, era il responso. In assenza di altre idee a portata di mano, alzavo le spalle e tacevo. In terza media, quando il nostro insegnante ci fece la stessa domanda, in modo che potesse mettere la risposta nella scheda personale, l’unica risposta che potevo dare, era “Io voglio essere me stessa.”
Al college, mi ci volle così tanto tempo per scegliere l’indirizzo di studi, che il dipartimento di registrazione dovette rifiutare la mia iscrizione al secondo semestre. Mi avrebbero permesso l’iscrizione solo una volta deciso l’indirizzo di QUALCOSA.
Mancanza di messa a fuoco, la si potrebbe chiamare.
Ma molti anni dopo, quando iniziai a studiare la meditazione, mi sembrava che la questione in sé, non era stata inquadrata correttamente. Non era una questione di quello che volevo “essere”, mentre crescevo. Era la questione di ciò che la mia Anima incarnata su questo pianeta, DOVEVA FARE. Era una questione molto più interessante e molto più preziosa. Una questione che evocava una risposta multi-dimensionale che ha continuato ad evolversi come sono divenuta più vecchia e, si spera, più saggia.
Yogi Bhajan la chiama “differenza” tra Fato e Destino.
Il Destino è vivere secondo quello per cui l’Anima ha preso vita. E’ la profonda saggezza dentro di noi che continuamente illumina il nostro cammino. Il Destino può coinvolgere scelte che non hanno senso, rischi che preferirei non prendere, sfide che ci fanno nascondere sotto le coperte e opportunità che ci spingono oltre i nostri limiti. Il Destino non può sempre farci sentire al sicuro. Ma quando si vive secondo il Destino, esso ci dà un profondo senso di soddisfazione.
Il Fato invece, è quello che viviamo quando lasciamo che il tempo e lo spazio intorno a noi, dettino la nostra realtà. Quando le pressioni della società soffocano la voce dello spirito. Quando le aspettative di altre persone sovrastano le proprie aspettative. O anche solo semplicemente quando ci dimentichiamo della morte – quando ci dimentichiamo come temporaneo e impermanente è il nostro tempo sulla Terra. Se ci perdiamo nella convinzione che abbiamo sempre il domani, allora possiamo lasciar scivolare tra le dita ciò che è importante.
“Tutti questi canti, i rituali religiosi e le cerimonie religiose, tutta la vita che viviamo, è per quell’ultimo momento. Arriva un momento prima di morire, quando sei giudicato dalla trinità di Te, il tuo Destino, e il tuo Fato. E quel giudizio è una tua decisione, di nessun altro” (Yogi Bhajan)
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Nessuno può conoscere il Destino o il Fato di un’altra persona per lei. Possiamo solo saperlo per noi stessi, attraverso la nostra auto-riflessione. Il momento della morte è la misura finale di come l’Anima ha utilizzato il suo tempo sulla Terra. Ma ogni giorno, attraverso la meditazione e la preghiera, abbiamo la possibilità di valutare noi stessi. Quanto ho vissuto il mio Fato, oggi ? Quanto ho vissuto il mio Destino ?
Ho due piccoli trucchi che uso per riflettere su di me, su ciò che sto facendo nel viaggio della vita. Il primo è: “Ek Ong Kaar, se dovessi vincere alla lotteria domani, vorresti continuare a fare quello che stai facendo ?“. Se la risposta è sì, so che sono sulla strada giusta. Se è no, so che qualcosa deve cambiare.
La seconda domanda è: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita, moriresti sentendoti felice e appagata ?” Se la risposta è sì, puoi andare avanti. Se è no, cerca di capire cosa è necessario fare in modo diverso.
Sulla strada verso il successo, la nostra famiglia, i coetanei, la scuola e i consiglieri raramente ci chiedono: “Che cosa è venuta a fare la tua Anima su questa terra ?” E tuttavia, è la domanda più importante. Quando è raffrontato con quanto poco tempo abbiamo qui, il successo finale deriva dal sapere che ho camminato il mio Destino come meglio potevo.
Umilmente Vostra,
Ek Ong Kaar Kaur Khalsa
grazie grazie grazie a te joti kaur
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