Le Opere di Lao-Tzu’
E’ ancora incerto se Lao_tzù sia stato il fondatore del Taoismo. Viene riportato che Egli scrisse una breve opera di di poco più di 5000 caratteri ideografici, il “Daodejing” e lo affidò ad una guardia, poi si allontanò e scomparve per sempre alla vista degli uomini. Per la tradizione Taoista Il pensiero contenuto nel “Daodejing” (Libro del Principio) “DAO” e della sua virtù “DE”, s’impernia sul concetto dsi DAO e di DE. Il DAO o TAO è un principio assolutamente indefinibile: esso quando è chiamato DAO , non è l’eterno DAO/TAO Se il suo nome è pronunciato non è l’eterno nome . Ciò che è senza nome è il principio del Cielo e della Terra” (il TAO)
La parola Tao, in cinese “VIA” (suprema virtù) (anche se in tale lingua ha più significati che va dall’agopuntura, alle arti marziali derivati dal Taoismo. Esso rappresenta come nella religione cristiana “Via, la verità e la vita” Il DAO o TAO sta alla base di tutti i fenomeni del mondo: esso solo persiste e non muta, ed è il centro di ogni cosa: “La misura dell’uomo è la terra, la misura della Terra è il Cielo, la misura del Cielo è il TAO o DAO, la misura del TAO o DAO è se stesso” Tutto è originato dal DAO o TAO che può essere considerato “la Madre del Mondo” Esso genera le diecimila creature o esseri, la sua forza li nutre la sua essenza li plasma e la sua azione li completa. Il TAO o DAO non è soltanto il principio di tutto ciò che esiste, ma è anche l’unità fondamentale nella quale si possono risolvere tutte le contraddizioni e le differenze degli esseri: il traguardo da raggiungere; per il saggio è dunque l’adeguamento del comportamento umano al DAO o TAO. L’attività del DAO o TAO nella creazione, conservazione, e sviluppo di tutte le cose è la norma secondo la quale gli uomini devono regolare la propria vita. E’ nell’adeguamento al TAO o DAO che consiste la virtù (DE) dellìuomo: DE è la partecipazione individuale al TAO o DAO che si estrinseca nel perseguire il “WU WEI” (non agire), che da forza al DAO o al TAO . “Ciò che è molle nel mondo supera ciò che è più duro. Ciò che non esiste permea ciò che non ha spazi intermedi”
Il WU WEI, nella vita dell’uomo, deve essere inteso come la scelta di non intervenire e di assecondare il flusso naturale delle cose e l’originario ordine cosmico, senza turbarlo o tenta-re di modificarlo: l’uomo, senza l’agire esteriore, passionale ed egoistico , si deve abbandonare disinteressatamente al corso naturale del TAO o DAO . In questo adequamento di sé alla natura, l’uomo risponderà alla sua vocazione ultima e giungerà così al compimento della perfezione. Il significato del “Non Agire” In campo etico si concretizza in modestia , altruismo, umiltà mitezza tolleranza e amore per la tranquillità. Con questo comportamento, la stessa ingiustizia non viene vinta dalla giustizia, ma dalla bontà; infatti così è scritto:
” Con coloro che sono buoni sono buono, Con coloro che non sono buoni sono buono, così tutti diventano buoni”
I concetti della filosofia mistica del “Doadjing” si ritrovano arricchiti e approfonditi in due altri fondamentali testi della scuola e della religione taoista: il più importante, lo “Zhuangzi” (opera che porta il nome dello stesso autore, maestro Zhuang, vissuto nel IV secolo A.C.) espone il principio della trasforma-zione Degli esseri, essenziale per il successivo sviluppo del Taoismo; di minor rilievo risulta il secondo testo , il “Liezi”, opera compilatoria attribuita a un certo maestro Lie, da cui il nome dell libro stesso. Si comprende quindi che il Taoismo è contrario all’azione e alla conquista materiale . La passività è considerata un’auspicabile qualità, l’ottusità è morte, la duttilità è vita. L’energie dell’universo sono classificati in due grandi gruppi: YIN e YANG, il primo ricettivo pieno di acqua fa riferimento alla Luna, cioè all’energia femminile; il secondo attivo, fuoco, con riferimento al sole, energia maschile. Legge e ordine sono gli dei analoghi sia per l’avvocato che per il poliziotto, ostacoli per il TAO. Infatti se la legge aumenta, aumenta anche il crimine. Il taoista dunque si presenta come un anarchico pacifista che rifiuta le leggi e le forme di governo come nemici del TAO. Ogni cosa è parte di qualsiasi altra cosa, (il fiume non è lo stesso di ieri, quello dove ci si bagna oggi).
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LE FORME DEL TAOISMO RELIGIOSO Nell’ antica Cina fiorirono tre grandi religioni. La più antica fu la Taoista, segue il confucianesimo, dottrina austera del “fare la cosa giusta”, di grande fascino per molti intellettuali, in particolare per i mandarini del servizio civile imperiale, ma di scarso interesse per il cinese comune e il buddismo, dottrina più affermata nel mondo essendo alla portata di tutti. Furono i buddiisti a trarre ispirazione dai testi Taoisti per rivestire in forma cinese gli astratti pensieri dell’India, Quindi nel II° secolo dopo Cristo esse divennero due dottrine che si completavano a vicenda. L’antiritualismo del buddismo originale indiano non fu sempre seguito tanto è vero che molte sette misero in atto una serie di pratiche magiche interessate anche alla pratica di piacere ai demoni e al raggiungimento di “una buona fortuna” Questa branche buddiste tendevano a fondersi con gli aspetti più popolari del Taoismo, la religione della gran parte dell’antico popolo cinese. Ma il Taoismo era molto più di una pratica magica popolare e poteva affascinare tutti. Infatti non offriva solo l’emozione delle cerimonie che commuovevano i più umili, ma insegnava anche un’elevata filosofia della “strada verso il cielo” a coloro che erano in grado di capire le sue scritture e gli astrusi commentari. La più sacra e basilare tra le scritture era ed è il TAO-TE-KING, libro del TAO. I contenuti del pensiero taoista, fondamentalmente individua-listico, non appena iniziarono a diffondersi in più ampi strati della popolazione, si mescolarono a elementi dello sciamanesimo, presenti nella religiosità popolare cinese e a dottrine del Buddismo; si sviluppò così una vera e propria religiosità taoista di ampio seguito, che rimarrà sempre legata all’originaria religione taoista , professato in circoli di un certo tenore culturale. Il prolungamento della vita e l’immortalità del corpo diventano il fine a cui tende il credente taoista attraverso pratiche dietetiche, ginniche, sessuali, alchemiche e meditative. In questa prospettiva , la concezione della natura taoista, si fonde con la religiosità popolare, dando vita a complesse costruzioni mitologiche e metafisiche: il DAO o TAO prende forma in svariate figure divine, ad esempio in YUHUANGDI, Supremo Signore del cielo e padre di nove figlie, che governa il mondo insieme ai cinque sovrani divini dei punti cardinali (dal momento che in Cina viene considerato anche il Centro). I saggi che hanno raggiunto l’immortalità (XIEN REN) rientrano tra le numerose divinità di questo Pantheon popolare, in cui trovano ovviamente posto gli spiriti che presiedono alle forze naturali. Lo scopo principale della religione taoista, che consiste nel raggiungere l’immortalità fisica, portò in auge un certo momento i “maestri delle ricette”, che tentavano la strada delle pratiche magiche: la comparsa di questi personaggi, contemporaneamente all’esigenza di vita ritirata conforme al principio del WU WEI (non azione) condusse alla fondazione di comunità monastiche e sacerdotali che si incaricarono di organizzare e dirigere i semplici fedeli con riti comunitari. Merita un cenno, tra le molte sette taoiste, quella dei Maestri Celesti. Maestri Celesti (Tianshi) è il titolo che era attribuito ai capi ereditari di questa setta e che fu usato per la prima volta da Zhang Lu (III secolo d.C.), celebre sacerdote, guaritore e capo della setta a sfondo politico-religioso dei Cinque moggi di riso; Zhang Lu discendeva inoltre da Zhang Daoling (I° secolo d.C.) Considerato da qualcuno come il fondatore del Taoismo religioso. I Maestri Celesti, vertice di una gerarchia sacerdotale, risiedettero sul “Monte del Drago e della Tigre” nella regione del Giangsu fino al 1927: attualmente il 64° TIANSHI vive nella Repubblica nazionalista di Taiwan, dove ha sede anche la Sede La Società taoista nazionale, fondata nel 1965, Gli scritti Taoisti riguardanti sacrifici , templi, esorcismo, geomantica e pratiche varie costituiscono i più di 1500 testi del DAO Zang, il cosiddetto Canone taoista, redatto a partire dall’VIII secolo a imitazione del Canone buddista, e pubblicato per la prima volta nel 1444- 1447 Nella letteratura e nell’arte, come anche nella fisica, chimica, medicina e scienze naturali, il Taoismo ha lasciato un’ impronta indelebile, divenendo un elemento fondamentale non solo della religiosità, ma dell’intera cultura e civiltà cinese. Nella versione originale cinese sono impiegati solo 5000 ideogrammi e anche nelle lingue occidentali sono più complesse le traduzioni che variano di lunghezza fra le 4 e le 10.000 parole. Malgrado la brevità il, il TAO-TE-KING esprime dottrine complesse che sono derivati da moltissimi trattati esplicativi. Già nel VII sec, d.C. ne circolavano non meno di 4500.
Ricerca di Alessandro D’Angelo, alioscias@yahoo.it
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