Gli astronomi ritengono che alcuni segnali misteriosi, precedentemente creduti esplosioni stellari, provengono in realtà da un pianeta simile alla Terra. Gliese 581d avrebbe le condizioni che potrebbero sostenere la vita e, con molta probabilità,
si tratta di un mondo roccioso, grande il doppio del nostro mondo. I segnali provenienti dal pianeta sono stati inizialmente scoperti nel 2010, ma l’anno scorso sono stati identificati come “suono” di lontane stelle.
Ma uno studio recente ha ribaltato questa ipotesi, sostenendo che Gliese 581d esiste, ma è un pianeta.
L’esistenza (o meno) di Gliese 581d è significativa, perché sarebbe il primo pianeta simile alla Terra ad essere scoperto nella ‘Goldilocks’, la zona attorno a una stella dove sono soddisfatte le condizioni per sostenere l’acqua nel suo stato liquido, e quindi la vita come noi la conosciamo
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Per trovare Gliese 581d, gli astronomi della Università di California, Santa Cruz, originariamente hanno cercato sottili cambiamenti nella luce causati dalla gravità di un pianeta orbitante intorno ad una stella. Tuttavia, poco dopo, venne messa in dubbio l’identità del pianeta, sostenendo che i segnali altro non fossero che “scoppi” stellari. Grazie ad una nuova tecnica più precisa di analisi dei dati, un team della Queen Mary University di Londra, è riuscita a confermare la prima teoria: Gliese 581d è un pianeta e si tratta del primo corpo planetario extrasolare orbitante nella “zona abitabile”.
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