Alla Ricerca della Verità: Krishnamurti e il Cammino Senza Sentieri
Jiddu Krishnamurti è stato uno dei più influenti pensatori e maestri spirituali del XX secolo, noto per la sua straordinaria capacità di sfidare le convenzioni e le credenze radicate.
Nato nel 1895 in India, fu scoperto da membri della Società Teosofica che lo proclamarono il futuro ‘istruttore del mondo’. Tuttavia, nel 1929, Krishnamurti sciolse l’Ordine della Stella, un’organizzazione creata per diffondere il suo insegnamento, dichiarando che ‘la verità è una terra senza sentieri’ e che nessuna organizzazione, religione o guru poteva condurre l’uomo alla liberazione.
Da quel momento in poi, Krishnamurti viaggiò per il mondo diffondendo un messaggio radicale di libertà interiore. La sua filosofia, spesso descritta come una ‘filosofia dell’impotenza’, non va intesa come resa o apatia, ma piuttosto come una profonda comprensione del limite della mente umana nel tentativo di afferrare la verità attraverso i tradizionali strumenti del pensiero e della conoscenza.
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Krishnamurti sosteneva che ogni sforzo per raggiungere l’illuminazione o la comprensione attraverso metodi prefissati o autorità esterne porta inevitabilmente a una nuova forma di schiavitù mentale.
L’impotenza, per lui, non era un difetto, ma una rivelazione: il riconoscimento che l’atto stesso di cercare con la mente condizionata è l’ostacolo principale. Solo accettando pienamente questa impotenza, l’individuo può giungere a uno stato di percezione diretta e libera, in cui la verità emerge spontaneamente.
Il messaggio di Krishnamurti destabilizzava il pubblico perché ribaltava l’idea stessa di progresso spirituale. Non offriva risposte facili come avrebbero voluto le persone che andavano ad ascoltarlo o leggevano i suoi libri, egli non offriva loro “ricette”, ma invitava ciascuno a guardare dentro di sé con totale onestà, senza aspettarsi salvezza dall’esterno.
La filosofia di Krishnamurti è, in definitiva, un invito a vivere con intensità il momento presente, abbandonando il desiderio di controllo e lasciando spazio a una comprensione che nasce dal silenzio della mente.
È importante ricordare che… la vera trasformazione non può essere imposta, ma nasce solo dalla consapevolezza profonda e individuale.
La filosofia di Krishnamurti è un invito a vivere con intensità il momento presente, abbandonando il desiderio di controllo e lasciando spazio a una comprensione che nasce dal silenzio della mente.
Per alcuni, Krishnamurti potrebbe sembrare egoista perché rifiutava l’idea di dover guidare gli altri lungo un cammino spirituale prefissato. Tuttavia, questo rifiuto non derivava da un atteggiamento egocentrico, ma dalla convinzione profonda che ciascun individuo deve trovare la propria strada, senza dipendere da autorità esterne. In questo senso, il suo messaggio era un atto di rispetto e fiducia nella capacità di ciascuno di risvegliarsi.
Allo stesso modo, Krishnamurti potrebbe essere visto come un pessimista perché metteva in evidenza i limiti del pensiero umano e il pericolo delle illusioni collettive. Tuttavia, la sua non era una visione cupa della vita, bensì una chiamata a guardare la realtà senza filtri, riconoscendo che solo accettando la verità nella sua interezza si può trovare una libertà autentica e profonda.
ALCUNE FRASI DI KRISHNAMURTI:
“Dove c’è conformismo, non può fiorire la bontà. Abbiamo assoluto bisogno di libertà; ma la libertà può esserci solo quando capite fino in fondo e nella sua interezza il problema dell’invidia, dell’avidità, dell’ambizione, del desiderio di potere. È solo la libertà da tutto questo che farà sbocciare quella cosa straordinaria che chiamiamo carattere”.
“Un uomo libero ha in se la compassione e sa che cos’è l’amore, non l’uomo che parla di moralità, usando ripetutamente parole vuote.”
“L’amore e l’elemento più pericoloso che esista; porta con sé una totale incertezza e siccome noi non vogliamo vivere nell’incertezza, siccome non vogliamo sentirci in pericolo, viviamo nella mente e non nel cuore” !
“L’essere umano che ama è pericoloso e noi non vogliamo vivere pericolosamente; vogliamo l’efficienza, vogliamo sentirci protetti Ma nessuna organizzazione ha mai portato, né porterà mai, l’ordine e la pace nel mondo. Alla fine, e quindi ora, chi può portare ordine e pace sono soltanto l’amore, la buona volontà, la compassione”……
….”Noi non siamo integri. Siamo il prodotto di un’infinità di influenze, di migliaia di condizionamenti, di deformazioni psicologiche; siamo il frutto della propaganda e della cultura. Noi non siamo integri e quindi siamo esseri di seconda mano”.
“Quella solitudine che è assoluta integrità implica il non appartenere ad una famiglia, per quanto si possa avere una famiglia, il non appartenere ad una nazione, ad una cultura, il non dipendere da un’occupazione particolare. Significa avere la sensazione di essere degli estranei, estranei ad una nazione, ad una famiglia e ai loro modi di pensare e di agire. In quella solitudine che è integrità c’è innocenza, un’innocenza che libera la mente dal dolore….”
Abbiamo bisogno di una grande quantità di energia e la dissipiamo nella paura, ma quando c’è l’energia che deriva dall’essere libero da ogni forma di paura viviamo una radicale rivoluzione interiore.
(Libertà dal conosciuto- Jiddu Krishnamurti)
FRASI DI KRISHNAMURTI:
“Dove c’è conformismo, non può fiorire la bontà. Abbiamo assoluto bisogno di libertà; ma la libertà può esserci solo quando capite fino in fondo e nella sua interezza il problema dell’invidia, dell’avidità, dell’ambizione, del desiderio di potere. È solo la libertà da tutto questo che farà sbocciare quella cosa straordinaria che chiamiamo carattere. Un uomo libero ha in se la compassione e sa che cos’è l’amore, non l’uomo che parla di moralità, usando ripetutamente parole vuote.”
…..“L’amore e l’elemento più pericoloso che esista; porta con sé una totale incertezza e siccome noi non vogliamo vivere nell’incertezza, siccome non vogliamo sentirci in pericolo, viviamo nella mente e non nel cuore. L’essere umano che ama è pericoloso e noi non vogliamo vivere pericolosamente; vogliamo l’efficienza, vogliamo sentirci protetti Ma nessuna organizzazione ha mai portato, né porterà mai, l’ordine e la pace nel mondo. Alla fine, e quindi ora, chi può portare ordine e pace sono soltanto l’amore, la buona volontà, la compassione”……
….”Noi non siamo integri. Siamo il prodotto di un’infinità di influenze, di migliaia di condizionamenti, di deformazioni psicologiche; siamo il frutto della propaganda e della cultura. Noi non siamo integri e quindi siamo esseri di seconda mano. Quella solitudine che è assoluta integrità implica il non appartenere ad una famiglia, per quanto si possa avere una famiglia, il non appartenere ad una nazione, ad una cultura, il non dipendere da un’occupazione particolare. Significa avere la sensazione di essere degli estranei, estranei ad una nazione, ad una famiglia e ai loro modi di pensare e di agire. In quella solitudine che è integrità c’è innocenza, un’innocenza che libera la mente dal dolore….”
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