- OGGI HO PASSEGGIATO TRA LA NATURA E NE HO VISTO LA MERAVIGLIA: E’ FEBBRAIO, MA SONO GIA’ SPUNTATI TANTI FIORELLINI NEI PRATI, COSI’ HO PENSATO A VOI E VI AUGURO UNA BUONA PRIMAVERA !
Benvenuta Primavera
Anemone Stellata
Pervinca Maggiore
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Ranuncolo Rosulato
Tarassaco
PRATOLINA, margheritina comune, bellis
Veronica Comune detta comunemente: non ti scordar di me!
ORA QUALCHE NOTIZIA DI QUESTI FIORI:
ho scoperto che sono tanto belli da vedere ma alcuni un po’ pericolosi……
ANEMONE STELLATA
deriverebbe dal greco ανεμώνη anemóne, figlia del vento, per la facilità con cui i petali vengono dispersi dal vento. Dal latino hortensis= degli orti per il suo habitat e stellata per la forma dei petali.
Proprietà ed utilizzi: Specie tossica . Pianta che contiene protoanemonine tossiche, come tutti gli anemoni.
Plinio il Vecchio riferisce che i Magi al contrario, suggerivano per allontanare malefici e negatività di raccogliere il primo anemone dell’anno e indossarlo come una collana dopo averlo avvolto in un panno rosso.
In considerazione della sua vita effimera, simbolizza la fragilità e l’abbandono ed infatti viene così descritta da G.B Marini:
“Purpureo è il fiore ed anemone è detto,
breve, come fu breve il suo diletto”
PERVINCA MAGGIORE:
La pervinca è stata anche chiamata viola dello stregone o pennello delle fate
Bella, ma pericolosa, infatti è una pianta tossica per il suo contenuto di VINCRISTINA , una sostanza usata oggi per preparare chemioterapici. La tradizione popolare la chiamava viola della strega, gli sciamani degli antichi celti la usavano per pozioni contro attacchi di entità demoniache, animali feroci, invidie e fobie. Ma tra gli infusi più considerati la pervinca era la protagonista dei filtri d’amore.
Definita il cibo di Venere, la si credeva un potenziatore della fertilità.
Bella ma invadente con i suoi rami flessibili e la sua vitalità diventa una vera infestante
La tradizione popolare sostiene che bruciare qualche fiore di pervinca protegga dall’invidia e faciliti le entrate di denaro. Si narra che solo le persone pure possano beneficiare dei suoi poteri e vada raccolta quando la luna è crescente
RANUNCOLO ROSULATO:
la parola ranuncolo deriva dal latino e significa “piccola rana”, probabilmente per il fatto che spesso i ranuncoli prediligono luoghi paludosi e umidi. Il ranuncolo è noto anche come “coppa del diavolo”..
Come tutte le piante della famiglia delle Ranunculaceae, il ranuncolo è tossico. Contengono protoanemonina, una sostanza gialla e oleosa. Tenete lontani i bambini e gli animali domestici: ingerirli può danneggiare il tratto digestivo.
Ranuncolo comune contiene un olio tossico nella sua linfa, causando avvelenamento da maneggiamento o ingestione accidentale della pianta cruda.
Ranuncolo comune è moderatamente a gravemente tossico per i gatti, causando sintomi come vesciche in bocca, vomito e perdita di coordinazione.
Anche l’esposizione lieve a ranuncolo comune nei cani può causare prurito, vesciche o eruzioni cutanee, con ingestione grave che porta a sintomi severi.
Eppure,,,e non so perche’
Con i suoi fiori carnosi e delicati, il ranuncolo ispira tenerezza e conforto. Nel linguaggio dei fiori, il ranuncolo è il fiore della seduzione e loda la bellezza di chi lo riceve. Viene offerto come un complimento, proclamando a gran voce “sei affascinante”.
TARASSACO:
Tra i diversi nomi popolari con i quali viene chiamato il tarassaco, ricordiamo: “DENTE DI LEONE” “stella gialla” e “capo di frate”.
Alcuni autori fanno risalire le origini del nome “tarassaco” ai termini greci “taraxis” (disordine, squilibrio) e “akas” (rimedio). E’ percio’ curativo . Significative le denominazioni tradizionali tra le quali ricordiamo l’italiano “piscialetto” e il francese “pissenlit”.
E’ un rimedio erboristico .Il tarassaco incrementa la diuresi e aumenta la sintesi di bile e il flusso biliare, per purificare, decongestionare e disintossicare il fegato.
PRATOLINA, MARGHERITINA COMUNE, BELLIS :
Per le infiorescenze così comuni come questa, alcuni dicono che derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie di Danao re di Argo grecia; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Gli inglesi la chiamano Daisy che deriverebbe da day’s eye, occhio del giorno, per la peculiarità del suo riaprirsi ogni giorno al sorgere del sole.
Rispetto alla comune margherita (𝘓𝘦𝘶𝘤𝘢𝘯𝘵𝘩𝘦𝘮𝘶𝘮 𝘷𝘶𝘭𝘨𝘢𝘳𝘦 e altre specie sorelle) la pratolina è più piccola (10-15 cm), ha le foglie disposte in una rosetta basale mentre il fusticino ne è privo.
Probabilmente l’habitat naturale della pratolina era quello dei pascoli, un tempo molto estesi in tutta la regione europea. Con lo sviluppo dei centri abitari questa specie si è diffusa anche in tutti gli ambienti urbani
VERONICA COMUNE:
E’ detto anche occhio della Madonna
La parte aerea della pianta presenta proprietà farmaceutiche essendo utilizzata come espettorante e tonico. E’ tra le piante che i coloni europei portarono nel Nord America.
Per altri autori Veronica è un adattamento da Bĕrĕnīcē (e -rŏn- ) ēs (Berenice) nome di donna e di città derivato dal greco Βερενίκη che ha gli stessi significati. In realtà questo termine deriva da Φερενικη(= apportatrice di vittoria e forse per le sue proprieta’ medicamentose).
TRA TOSSICITA’ E BENEFICI QUESTE PIANTINE DANNO COMUNQUE GIOIA AGLI OCCHI E SPERANZA AL CUORE PERCHE’ E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA, LA RINASCITA!
GRAZIE!
www.spaziosacro.it
RINGRAZIO EMMANUEL PER LE BELLE FOTO CHE HA FATTO