Probiotici per combattere l’ansia. E già, perché pare proprio che questi particolari batteri presenti in natura nell’intestino salvaguardino la nostra salute mentale. Per cui, se è ormai nota la stretta correlazione tra intestino e cervello (il cervello, cioè, si avvale dell’intestino per svolgere le sue funzioni e, viceversa, un intestino in disordine può provocare problemi anche a distanza), tanto che l’intestino è chiamato anche “secondo cervello”, ora più che mai è chiaro che l’alterazione dei batteri intestinali può avere un peso anche sui livelli di stress e aumentare l’ansia.
A dimostrarlo sono i ricercatori dell’Università di Oxford che, in uno studio pubblicato su Psychopharmacology, affermano che favorire la crescita di batteri utili può aiutare a gestire stati d’ansia e di depressione. È per questo che l’ingestione di prebiotici (sostanze che favoriscono la crescita del microbiota intestinale) modulerebbe il trattamento delle informazioni legato a quegli stati emotivi.
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Per la ricerca, gli studiosi hanno coinvolto 45 volontari sani ai quali è stato chiesto di ingerire quotidianamente per tre settimane un prebiotico (o un placebo). I risultati hanno mostrato che, rispetto al un gruppo di controllo, quelli che prendevano il prebiotico mostravano una minore tendenza a prestare attenzione alle informazioni negative, considerata componente chiave di disturbi quali ansia e depressione.
Le persone che avevano ingerito il prebiotico avevano anche livelli più bassi di cortisolo, l’ormone dello stress, strettamente collegato proprio all’ansia e alla depressione. Al pari, insomma, dei più comuni (e dannosi, antidepressivi o ansiolitici.
“Molti hanno dello yogurt nel frigorifero – dice la dottoressa Kirsten Tillisch, prima autrice dello studio – e pensano di mangiarlo perché lo gradiscono, per il calcio o perché pensano che potrebbe aiutare la salute in altri modi. I nostri risultati indicano che alimenti come lo yogurt possono effettivamente cambiare il modo in cui il cervello risponde all’ambiente. Quando consideriamo le implicazioni di questi studi, i detti ‘tu sei quello che mangi’ e provare ‘sentimenti viscerali’ assumono un nuovo significato”.
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Ancora una volta, dunque, è chiaro come il ruolo del microbiota intestinale sia di fondamentale importanza per la nostra salute. Non solo, infatti, regola la digestione dei cibi, l’assorbimento dei nutrienti fondamentali e difende dagli agenti patogeni, ma è anche sempre in contatto con il sistema nervoso centrale ripercuotendosi sui nostri stati d’animo. Come prendersi cura del nostro intestino, allora?
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