Giaceva trenta metri sotto il livello del mare. Ci sono voluti tre anni di scavi e quattro di ricerche geofisiche. La città porta il nome di Heracleion (per i greci) o Thonis (per gli antichi egizi).
Una città a dir poco mitologica riemerge dagli abissi Mar Mediterraneo dopo essere stata sepolta nella sabbia e nel fango
per più di 1.200 anni. La città in questione è Heracleion per gli antichi greci (Thonis per gli antichi egizi), che era stata scoperta a 30 metri sotto il livello del mare ad Abukir, nei pressi di Alessandria.
Le ricerche sono ad opera di Franck Goddio e del suo gruppo archeologico che afferisce allo IEASM, European Institute for Underwater Acheology. Successivamente ad alcune ricerche geofisiche, le quali si sono protratte per più di 4 anni, e soprattutto dopo tre anni di scavi, Goddio e i suoi stanno svelando a poco a poco tutti i misteri della città scomparsa.
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Con evidente stupore le acque hanno restituito reperti ben conservati che narrano di un vivace porto antico, centro nevralgico del commercio internazionale, ma anche di un attivo centro religioso.
Secondo quanto scritto dal Telegraph, la città di Thonis-Heracleion era un punto importantissimo per gli scambi di merci e beni tra il Mediterraneo e il Nilo.
I ricercatori hanno trovato numerosi relitti, nonché monete d’oro, pesi da Atene, stele giganti scritte in egiziano e greco antico.
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Ma la città sommersa nascondeva anche manufatti religiosi. Tra questi un’enorme scultura in pietra.
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