LA CAMOMILLA (MATRICARIA CHAMOMILLA) in olio essenziale, ricco di azulene, รจ il segreto della camomilla, che rende questa pianta medicinale lโerba piรน conosciuta dal popolo, la piรน usata; R. Willfort fa notare che essa รจ anche la pianta medicinale piรน studiata e sperimentata dalla scienza ufficiale. E ben merita tanta fama, essendo dotata di una incomparabile capacitร di lenire tutte le sofferenze dovute a processi infiammatori. Per preparare la tisana di camomilla, fate bollire lโacqua, spegnete, aggiungete un cucchiaino abbondante di fiori di camomilla per ogni quarto dโacqua, filtrate dopo 5 minuti. Della tisana cosรฌ preparata potete farne un triplice uso, cosรฌ come indico schematicamente qui di seguito, sulla base di quanto scrive R. Willfort, a proposito della camomilla. q Impacchi locali: applicazioni locali con stoffa, oppure ovatta, imbevute con tisana di camomilla calda, fanno guarire tutte le lesioni cutanee, sia quelle con cui si associa un processo infiammatorio, sia quelle che assumono una espressione patologica particolare, del tipo delle lesioni tumorali, foruncoli, ascessi, ulcere a carico degli arti inferiori, processi suppurativi del letto ungueale. Sono stati segnalati ottimi risultati nel trattamento locale di forme anche gravi di eczema e di scabbia. Le forme catarrali della congiuntivite, le otiti, le cistiti, la minzione dolorosa, lesioni anali, le emorroidi, trovano negli impacchi locali con camomilla un rimedio di primissimo ordine. Osservazioni cliniche, eseguite a Friburgo dal professore universitario dott. Franz Eckstein, hanno evidenziato lโalto potere germicida della camomilla; tanto รจ vero che, applicazioni locali su formazioni purulente, associate a lesioni neoplastiche – carcinomi – hanno posto termine alla fuoriuscita di pus, ed al caratteristico maleodore, associato a questo stato patologico. q Sciacqui e gargarismi: il medico primario dott. H. Brenner garantisce una totale guarigione dallโafta epizootica, se il paziente fa degli sciacqui continui della bocca con la tisana di camomilla, per tutta la giornata, ogni quarto dโora; confermando, cosรฌ, la grande capacitร della camomilla di uccidere i germi patogeni. Trattenere in bocca, per qualche momento, un poโ di tisana calda di camomilla, รจ il primo soccorso contro il fastidiosissimo mal di denti. Lโinfiammazione della mucosa orale, la tonsillite, la faringite, possono essere trattate con sciacqui e U 68 68 gargarismi con la tisana calda di camomilla; naturalmente in associazione con altre opportune misure terapeutiche. In caso di stitichezza, per ammorbidire il contenuto intestinale dellโultimo tratto dellโintestino, รจ utilissimo usare la tisana di camomilla, sotto forma di clistere. q Le tisane di camomilla: intanto, va detto che รจ sempre opportuno associare allโuso locale della camomilla, sotto forma di impacchi e di sciacqui, lโassunzione di tisane, preparate nella maniera indicata sopra. Inoltre, lโuso della camomilla per via interna, bevuta a sorsi distanziati, lontano dai pasti, รจ vivamente consigliato nei seguenti stati patologici: Esaurimenti nervosi, ipersensibilitร , iperreattivitร , facile irritabilitร , nevralgie, nevralgia del trigemino, colpo della strega, stati di agitazione, insonnia, tensioni psichiche, stati di affaticamento, ecc. Tutte le malattie a carico dellโapparato digerente. A tal proposito va ricordato che, secondo le osservazioni cliniche fatte dal docente universitario dott. Hans Seel di Berlino, la camomilla รจ capace di guarire anche le ulcere gastriche e quelle gastroduodenali. Tra le altre patologie, vanno citate la colite, la diarrea, le enteriti, la gastrite, le flatulenze, il meteorismo, lโiperaciditร , le epatopatie, la colecistite. Le sofferenze renali, la cistite, le altre malattie a carico dellโapparato urinario. Le malattie dellโapparato genitale femminile. Tutte le malattie dei bambini, Nel qual caso, รจ opportuno aggiungere un poโ di miele alla tisana, quando questa non sia piรน bollente, ma solo tiepida. IN APPENDICE: q Puรฒ essere utile sapere che la camomilla รจ un ottimo rimedio per rimuovere, in cucina, odori sgradevoli da piatti, da stoviglie e da altri utensili, lavando questi, alla fine dei normali lavaggi, con camomilla fredda: รจ quanto suggerisce alle casalinghe R. Willfort, con convinzione personale. q La ยซcamomilla romanaยป – anthemis nobilis – รจ indicata per il trattamento delle stesse patologie per le quali si consiglia lโuso della ยซcamomilla matricariaยป. In piรน, rispetto a questa, contiene un olio specifico, lโยซoleum chamomillae romanaeยป, e, nella tradizione 69 69 popolare, รจ molto usata dalle donne nel trattamento dei dolori mestruali e nelle alterazioni, in eccesso o in difetto, del flusso mestruale.
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LโEPILOBIO ย per le malattie delle vie urinartie (EPILOBIUM ROSEUM, EPILOBIUM MONTANUM)
mille sono le piante medicinali indicate per il trattamento delle malattie delle vie urinarie, ma una sola promette di fare miracoli, quando si tratta di tumori della vescica e della prostata, ed รจ lโepilobio. Con queste proprietร straordinarie รจ presentato, lโepilobio, sia da Maria Treben, che da R. Breuss.
Ma รจ soprattutto la prima ad esprimere meraviglia, sorpresa, fiducia, per le sorprendenti azioni curative esplicate da questa pianta medicinale (kleinblรผtiges Weidenrรถschen, in tedesco), anche quando si tratti di neoplasie maligne, per le quali si siano ormai perse tutte le speranze; confortata, in questo, dal fatto di essere stata testimone oculare di casi di cancri, tanto della prostata, quanto della vescica, risolti positivamente, a suo dire, dallโassunzione dellโepilobio sotto forma di tisana.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
La pianta le fu suggerita, per la prima volta, da un vicino di casa, con lโindicazione precisa del trattamento di tutte le forme di malattia della prostata e della vescica, e, come ultimo tentativo, in caso di malattie tumorali. La mamma, prima di morire, le raccomandรฒ di non dimenticare lโepilobio, e di tenerne sempre una scorta in casa, per poter aiutare tutti i sofferenti di ipertrofia prostatica, o di malattie gravi della vescica; la pianta cresce solamente nelle stagioni calde, e bisogna conservarla essiccata, in vasetti di vetro, per la stagione fredda.
In quel 1961, anno della morte della mamma, la Treben aveva dimenticato di raccogliere, in estate, lโepilobio per lโinverno; e solo per caso, e per volontร di Dio, riuscรฌ a trovare, in ottobre, quelle due sole pianticelle ingiallite, con le quali, tuttavia, potรฉ aiutare un ammalato, affetto da cancro della vescica, a superare la fase piรน critica, e ad uscire fuori pericolo di morte. Da allora, Maria Treben ha avuto modo di aiutare diverse centinaia di sofferenti di prostata, o di vescica.
Mi sono preso la briga di contare il numero delle testimonianze relative a guarigioni da malattie della prostata mediante lโuso dellโepilobio, riportate nella brochรผre ยซMaria Trebenโs Heilerfolgeยป; il risultato รจ stato davvero confortante, e piรน che lusinghiero, fermo restando che si tratta di testimonianze non controllate da unโรฉquipe medica, per i necessari riscontri scientifici. In quattro casi, si parla di guarigioni complete da tumori maligni, diciassette testimonianze sono relative a patologie della prostata di differente gravitร , e due casi riguardano stati di ipertrofia prostatica. Ma Un problema si pone, ed รจ relativo alla non facile reperibilitร della pianta presso le erboristerie.
Tuttavia, a tanto si puรฒ ovviare, pregando i gestori delle erboristerie di procurare lโepilobio, seguendo i loro canali preferenziali; intanto, scrivo, qui di seguito, lโerboristeria austriaca, indicata dalla stessa Maria Treben, la quale si รจ imbattuta nel problema, quando, avendo scoperto la miracolositร dellโepilobio, ha dovuto constatare quanto questa pianta medicinale sia poco nota agli erboristi, ed alle erboristerie.
Lโindirizzo รจ il seguente: Antonius Drogerie Seiser, Hochstrasse 1, A-4522 Sierning, Austria.
Lโepilobio si prepara nella maniera seguente: fate bollire lโacqua, spegnete, aggiungete un cucchiaino abbondante dโepilobio per ogni quarto dโacqua, filtrate dopo 5 minuti. ร opportuno berne un quarto la mattina presto, a digiuno, a piccoli sorsi distanziati, e un quarto la sera, entro unโora prima della cena – cioรจ, da quando avete finito di bere lโepilobio, allโinizio della cena, deve passare unโora circa. Unโaltra maniera di bere lโepilobio puรฒ essere questa: un quarto lo bevete a sorsi distanziati dalle 10:00 alle 12:00, e lโaltro quarto nel pomeriggio, lontano dai pasti.
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io non la conoscevo affatto per cui personalmente non mi esprimo….
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LA MALVA (MALVA SILVESTRIS, MALVA ROTUNDIFOLIA) e vi trovate in un luogo solitario, lontano dai centri abitati, e vi imbattete in una pianta di malva, state tranquilli che, nelle immediate vicinanze, cโรจ qualche casolare; questa pianta medicinale รจ cosรฌ importante che, anche se รจ negletta, non apprezzata, non riconosciuta per quello che vale, รจ sempre lร , a due passi dallโuomo, per poterlo aiutare al momento opportuno.
Imparate a saperla riconoscere, e vi accorgerete presto quantโรจ diffusa un poโ dovunque, ed anche in abbondanza; e, quando รจ in fiore, รจ piacevole a guardarsi. La malva trova indicazione – in primis – in tutte le malattie dellโapparato respiratorio, persino nel trattamento dellโenfisema polmonare, e del carcinoma della laringe. Ma, prima di procedere allโelencazione delle varie malattie che si possono trattare con la malva (elencazione che si ricava dalle indicazioni date da R. Willfort, e da Maria Treben), รจ necessario descrivere la maniera corretta di preparare le tisane di malva.
Procedete nel modo seguente: mettete in un quarto dโacqua fredda 1 o 2 cucchiaini abbondanti di foglie, o fiori, o foglie e fiori assieme di malva, lasciate in infusione a freddo per 8 ore circa, filtrate, riscaldate un poco la tisana, conservatela in un termos, per poterla consumare tiepida, a sorsi distanziati, durante la giornata, lontano dai pasti. Potete utilizzare tanto foglie e fiori della pianta fresca – se la sapete riconoscere, e raccogliere nella maniera piรน corretta – oppure la malva comprata presso le erboristerie. Se volete addolcire la tisana, aggiungete del miele.
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Ecco lโelenco, necessariamente generico, delle malattie che potete curare con la malva: Tutte le affezioni a carico delle vie respiratorie – quali, ad es. la tosse, il catarro bronchiale, la raucedine, la laringite, lโenfisema polmonare, la bronchite. Sono opportuni dei gargarismi, associati alle tisane, in caso di raucedine o di faringite. Tutti i particolari relativi al trattamento piรน specifico della laringite, il lettore potrร trovarli alle pagg. XXX-XXX. Anche lo spasmo della laringe puรฒ essere trattato in questo modo, con successo. Le infiammazioni del cavo orale vanno trattate, utilmente, con colluttori di tisana di malva. S 76 76 Le tisane di malva risolvono rapidamente le coliche addominali, dovute a stati di sofferenza dello stomaco, o dellโintestino, e trovano una specifica indicazione nella dissenteria. Anomalie nella minzione, ritenzioni urinarie, emissione delle urine con dolore. La quantitร media giornaliera di tisana di malva sia di mezzo litro, o di tre quarti, in mancanza di altre specifiche indicazioni. q La malva nella storia (da R. Willfort).
Giร piรน di 500 anni fa, i Cinesi usavano la malva, per le terapie nei disturbi a carico della funzione digerente, e per la sua attivitร mucolitica. Mosรจ la diede a degli ammalati, per combattere il loro stato febbrile. I Pitagorici la consideravano pianta curativa. Dioscuride e Plinio ne sottolineano lโefficacia nel lenire i dolori, le sue virtรน quale emolliente, la funzione mucolitica. In tutti i manoscritti di erboristeria del Medioevo, la malva occupa un posto di primo piano.
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LA SALVIA (SALVIA OFFICINALIS) ur moritur homo, cui crescit salvia in horto? Quia contra vim mortis, nulla est herba in hortisยป. Questo scriveva la scuola medica salernitana, nel Medioevo, a proposito della salvia, intendendo significare, in quei versi, che la salvia รจ capace di curare tutte le malattie, e che si ferma solo davanti alla ineluttabilitร dellโevento morte. La traduzione letterale dei versi latini รจ: ยซCome mai muore anche colui che tiene la salvia nel suo orticello? Perchรฉ nessuna erba dellโorto puรฒ neutralizzare la potenza della morteยป.
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La grande efficacia della salvia nel trattamento di malattie di ogni genere dipende dal fatto che essa rilascia fattori attivi in particolar modo sul sistema endocrino, cioรจ sulle ghiandole che producono e rilasciano ormoni. La sua azione influenza contemporaneamente tutte le ghiandole endocrine, dando come risultato finale una ordinata orchestrazione ormonale, dalla cui equilibrata funzione dipende, in ultima analisi, la buona salute. Quello che deve tranquillizzare il lettore รจ che, in ogni caso, non ci sono pericoli di effetti collaterali quando si fa uso della salvia, non presentando essa controindicazioni.
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Dโaltra parte, essendo la sua efficacia operativa di 360 gradi, quando รจ in corso una malattia per la quale non si sa quale cura fare, si puรฒ ricorrere alla salvia senza esitazione. Quanto al modo di preparare le tisane di salvia, due sono i metodi proposti: cโรจ quello della tradizione popolare, riportato anche da R. Willfort nella sua opera ยซGesundheit durch Heilkrรคuterยป, e lโaltro, caldeggiato da R. Breuss. Se seguite il primo metodo, fate bollire lโacqua, spegnete, aggiungete un cucchiaio abbondante di salvia per ogni quarto dโacqua, e filtrate dopo 5 minuti. Breuss, invece, consiglia di far bollire assieme lโacqua e la salvia per tre minuti, perchรฉ – egli sostiene – รจ solo attraverso questa bollitura, che la salvia rilascia i principi, attivi sulle ghiandole che secernono gli ormoni.
Quindi, se volete preparare le tisane di salvia secondo i consigli di Breuss, procedete in questo modo: ad ogni quarto dโacqua, aggiungete uno o due cucchiaini di salvia, accendete il fuoco, e portate lโacqua e la salvia a bollitura; fate bollire per tre minuti; quindi spegnete, e filtrate dopo 10 minuti di infusione. Tutti e due i metodi di preparazione delle tisane sono validi ai fini dellโuso terapeutico della salvia; personalmente, amo seguire il metodo suggerito da R. Breuss, quando tratto la salvia da sola, mentre lโinfusione, ยซC 84 84 consigliata da Willfort, la ritengo opportuna, se la salvia รจ miscelata ad altre erbe medicinali.
Breuss attribuisce alla salvia una importanza fondamentale nel trattamento di tutte le patologie neoplastiche, cioรจ nella lotta ai tumori, in concomitanza con il digiuno terapeutico. Potremmo dire, parafrasando il detto sulle mele, che ยซmezzo litro di salvia al giorno, leva il medico di tornoยป. Se il sapore della tisana non รจ gradevole abbastanza, per addolcire la bevanda aggiungete un cucchiaino di miele, quando la tisana รจ pronta per essere bevuta. Nella sezione del libro dedicata al trattamento di singole patologie, indico, volta per volta, la opportunitร dellโuso della salvia; tuttavia, in linea di massima, si puรฒ dire tranquillamente che la tisana di salvia trova indicazione sempre e dovunque, come ho giร scritto sopra. R. Willfort elenca una serie di azioni specifiche, esercitate dalla salvia, che riporto qui di seguito per utilitร pratica del lettore, perchรฉ possa meglio orientarsi: La salvia รจ un ottimo rimedio naturale, per regolare la sudorazione, tanto se essa รจ eccessiva, quanto se รจ insufficiente. La salvia purifica efficacemente il sangue, esercitando una radicale azione disintossicante. La salvia decongestiona la mucosa delle vie respiratorie, e la mucosa gastrica, facendo ritornare lโappetito, ove questo fosse stato perduto. Miscelata in parti uguali con lโachillea, รจ indicata nel trattamento del diabete. La salvia esercita una notevole azione antinfiammatoria, in modo particolare negli stati infiammatori a carico dello stomaco, dellโintestino, del fegato, della colecisti, delle vie urinarie. Usata per irrigazioni vaginali, puรฒ portare a guarigione la leucorrea, cioรจ le perdite bianche. La tisana di salvia รจ utile per collutori nel trattamento di patologie a carico del cavo orale, quali stomatiti e paradentiopatie (gengiviti soprattutto). Usata per gargarismi, combatte la tonsillite, la faringite, la laringite. La salvia รจ indicata nel trattamento di tutte le forme di alterazione del metabolismo, nelle malattie di natura reumatica, nella gotta.


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