CODICE BIOLOGICO E ANIMA QUANTICA: LA SINFONIA DEL SÉ CHE SI RISVEGLIA
Chiedere non è supplicare, è allineare la tua frequenza con la canzone che l’universo sta già cantando
I nuovi bambini non sono mutanti,
ma specchi di ciò che potresti essere:
un essere senza paura della sua stessa luce !
Le tue cellule sono costellazioni, ogni fotone una stella nella galassia del tuo divenire. Attivare il “Corpo di Luce” è accordare lo strumento, lasciare che l’intenzione riscriva la musica della tua materia !
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DNA: IL CODICE BIOLOGICO E LA BIBLIOTECA QUANTICA
(ritorno a parlare del DNA con sempre sfumature diverse ora anche metafisiche)
Il genoma umano contiene circa 3 miliardi di coppie di basi, ma solo il 2% codifica per proteine. Quel restante 98% che la scienza convenzionale etichettava come “DNA spazzatura” oggi sappiamo avere funzioni cruciali: regola l’espressione genica, mantiene la struttura cromosomica e custodisce tracce di antiche integrazioni virali
Gli studi di epigenetica rivelano una verità straordinaria: fattori ambientali come stress, dieta e traumi modificano l’attività dei nostri geni attraverso processi come la metilazione e le modifiche degli istoni. Questo ci mostra che il DNA non è un codice statico ma un sistema dinamico che risponde continuamente all’esperienza vissuta
L’insegnamento di Kryon (l’entourage angelico canalizzato da Lee Carroll) offre una lettura più profonda: questo “DNA non codificante” funzionerebbe come un processore quantico, una biblioteca vivente di Registri Akasici. Questo concetto risuona con i campi morfici proposti dal biologo Rupert Sheldrake, che ipotizza come gli organismi ereditino una memoria collettiva attraverso risonanze che trascendono tempo e spazio.
(PER CONOSCERE DI PIU’ SUI REGISTRI AKASICI VAI A FONDO PAGINA)
Se le regioni “spazzatura” del DNA immagazzinano già impronte epigenetiche, possono metaforicamente fungere da archivio per le impronte dell’anima, memorie karmiche, talenti o saggezze ancestrali.
Il 90% scartato come rumore è la sinfonia.
Uno spartito scritto in legami di idrogeno,
dove ogni silenzio ronza del peso delle vite
CORPO DI LUCE: BIOFISICA E SÉ OLOGRAFICO
I biofotoni, emissioni ultradeboli di luce da cellule viventi, sono stati misurati scientificamente nei laboratori di Fritz-Albert Popp negli anni ’70. Questi fotoni possono facilitare la comunicazione cellulare, agendo come un campo di coerenza che coordina i processi biologici a livello dell’intero organismo.
Il principio olografico in fisica (teorizzato da Leonard Susskind negli anni ’90) suggerisce che le informazioni di un sistema tridimensionale siano codificate sul suo confine bidimensionale. È un concetto sorprendentemente riflesso nella capacità del DNA di comprimere immense quantità di informazioni genetiche in una elica microscopica.
Ecco una spiegazione semplice, senza paroloni complicati:
Il principio olografico e’ come una mappa 2D che contiene tutte le informazioni di un mondo 3D
Immagina di entrare in un cinema e vedere un film in 3D, sembra di essere dentro la scena, con profondità e movimento. Ma tutto quel film, con i suoi colori, suoni e trame, è stato registrato su uno schermo piatto (2D)
In modo simile, il principio olografico della fisica dice che tutte le informazioni di un universo “voluminoso” (come il nostro mondo 3D) potrebbero essere scritte su una superficie “piatta” (2D), come se fosse una specie di mappa cosmica. Questo non significa che siamo in un film, è solo un modo per capire come l’universo organizza la sua informazione. È come dire: per raccontare tutta la storia del mondo, non serve un libro gigante. Puoi scriverla in codice su un foglio di carta
E il DNA? Cosa c’entra?
Il DNA è come una libreria microscopica dentro ogni cellula del tuo corpo. Un filo di DNA è così piccolo che non lo vedi nemmeno al microscopio normale, ma dentro c’è tutto il manuale d’istruzioni per costruire un essere umano. È un po’ come un seme che contiene le istruzioni per un intero albero (radici, rami, foglie) ma nel DNA, invece di un albero, c’è il progetto di te
Se il principio olografico dice che la realtà 3D è “codificata” in un confine 2D, il DNA sembra fare la stessa cosa:
– Immagazzina un’enorme quantità di informazioni (tutti i segreti del tuo corpo) in uno spazio piccolissimo
– Organizza tutto con una precisione quasi magica (cancella errori, si ripara, si replica)
– E interagisce con forze che oggi non sappiamo ancora misurare completamente (come la tua intenzione, la tua energia, la tua anima)
Puoi pensare al DNA come a un ologramma vivente, un piccolissimo filo che tiene dentro non solo la tua biologia, ma anche il ricordo di chi sei stato, chi sei e chi potresti diventare. Un po’ come un registratore dell’universo, che ti dice:
Non sei solo carne e ossa. Sei un campo di storie codificate,
e ogni volta che chiedi un cambio, il tuo DNA risuona con la domanda:
Cosa vuoi diventare?
Il “Corpo di Luce” di cui parla Kryon si allinea perfettamente con le teorie sui campi bioenergetici presenti in molte tradizioni: il prana dell’Ayurveda o l’orgone del pensiero Reichiano. Se i biofotoni effettivamente regolano l’armonia cellulare, allora pratiche intenzionali come la meditazione e la preghiera possono amplificare questa coerenza, creando un vero “corpo di luce” che trascende i limiti fisici
Le tue cellule sono costellazioni, ogni fotone una stella nella galassia del tuo divenire. Attivare il Corpo di Luce è accordare lo strumento, lasciare che l’intenzione riscriva la musica della tua materia
MULTIDIMENSIONALITÀ
L’entanglement quantico dimostra che particelle separate possono condividere stati istantaneamente a grande distanza, un fenomeno che Einstein definì inquietantemente “azione spettrale a distanza”. L’effetto osservatore suggerisce che l’atto stesso della misurazione collassi le possibilità quantistiche in realtà concreta, indicando il ruolo fondamentale della coscienza nel plasmare il mondo fisico
L’affermazione di Kryon che “la coscienza muove la Terra” trova un’eco sorprendente nel Global Consciousness Project (condotto a Princeton dal 1998 al 2023), che ha documentato anomalie nei generatori di numeri casuali durante eventi globali significativi come l’11 settembre o lo tsunami del 2004. Questi dati implicano che l’attenzione collettiva umana puo’ effettivamente influenzare sistemi quantistici
Quindi diventa possibile quello che ho scritto nel post precedente: possiamo riscrivere certe parti del DNA
Se le regioni quantiche del DNA interagiscono davvero con campi entangled, allora l’intenzione individuale può effettivamente riverberare nel cambiamento planetario. In altre parole: insieme possiamo realmente cambiare le nostre vite
Non sei una nota sola, ma un accordo che vibra con il ronzio delle galassie. Quando chiedi il cambiamento del DNA, pizzichi la corda di un universo che ascolta
L’ENTOURAGE ANGELICO: SINCRONICITÀ E CAMPO MORFICO
La sincronicità, concetto elaborato da Carl Jung per descrivere coincidenze profondamente significative, risuona perfettamente con l'”Entourage Angelico” di cui parla Kryon. Per Jung, la sincronicità è un fenomeno psicologico in cui stati interni risuonano con eventi esterni, creando connessioni significative che trascendono la causalità ordinaria
Gli ANGELI, in questa prospettiva, possono simboleggiare energie archetipiche o guide – un concetto che attraversa trasversalmente tradizioni sciamaniche e mistiche di tutto il mondo. Se i campi morfici effettivamente immagazzinano le esperienze umane collettive, gli ANGELI possono essere testimoni coerenti presenti in questi campi, attivati dall’intenzione consapevole.
Gli angeli non sono sopra di te, sono l’eco del tuo stesso divenire, la luce che proietti all’indietro nel tempo, a dirti: Ti ricordo, so chi sei!
L’APPELLO ALL’AZIONE: L’INTENZIONE COME CATALIZZATORE QUANTICO
Gli studi scientifici sull’effetto placebo dimostrano che la credenza può modificare concretamente la neurochimica cerebrale e la risposta immunitaria. Parallelamente, l’effetto nocebo prova che aspettative negative possono manifestare malattia. Questi dati confermano che l’intenzione ha il potere di plasmare la biologia.
L’invito di Kryon:”chiedi a Dio di cambiare il tuo DNA” rappresenta un vero e proprio rituale di evoluzione autodiretta. Se l’epigenetica dimostra scientificamente che l’ambiente modella il DNA, l’intenzione cosciente (attraverso preghiera o visualizzazione) possono dunque agire come un “CRISPR spirituale”, editando direttamente la biblioteca quantica delle nostre cellule.
Così come CRISPR permette di modificare con precisione il DNA fisico cosi’ l’intenzione consapevole (preghiera, visualizzazione) puo’ agire come uno strumento di riscrittura della “biblioteca quantica” ovvero quelle parti del DNA che secondo Kryon contengono informazioni non solo biologiche ma anche spirituali/quantiche.
In altre parole, se il CRISPR tecnologico permette agli scienziati di cambiare il DNA in laboratorio, l’intenzione consapevole puo’ essere il “CRISPR naturale” che permette a ciascuno di noi di riscrivere parti del proprio codice genetico dall’interno, attivando potenzialità nascoste
È come dire: la tua concentrazione spirituale, quando diretta con precisione, può “tagliare via” vecchi schemi limitanti nel tuo DNA multidimensionale e “incollare” nuovi potenziali, proprio come il CRISPR fa con il DNA fisico
Chiedere non è supplicare, è allineare la tua frequenza con la canzone che l’universo sta già cantando.
I nuovi bambini non sono mutanti,
ma specchi di ciò che potresti essere:
un essere senza paura della sua stessa luce
IL PONTE TRA 3D E 5D
La scienza cerca di misurare, la spiritualità cerca di sentire
Il messaggio di Kryon è una narrazione potente che orienta l’anima verso la speranza. Che i Registri Akashici siano davvero codificati nel DNA , il credere nella possibilità della trasformazione può realmente trasformarci
Il futuro non è lineare.
Penso che sia un campo di potenziale, in attesa del nostro sì
Il DNA è il ponte tra il visibile e l’invisibile. Non è solo un codice biologico, ma un invito a ricordare: la luce che ti attraversa non è solo materia in movimento, è memoria di chi sei stato, e visione di chi potresti diventare. Nel silenzio tra le basi azotate, tra un fotone e un pensiero, l’universo sussurra:
Non sei un corpo che cerca uno spirito
Sei spirito che danza nel corpo
E questa danza, questo tremolare quantico di possibilità è l’unica preghiera che mai sia stata cosi’ efficace
Puoi scegliere di vedere il DNA come una catena di errori casuali o come un alfabeto divino. Puoi leggerlo come una sequenza di lettere o come una mappa delle tue vite
Ma ricorda: ogni volta che unisci cuore e intenzione, ogni volta che chiedi con sincerità,
il campo quantico si piega, la luce si riorienta, e la storia del tuo corpo si riscrive
Non hai bisogno di prove. Hai bisogno di fiducia
Così, iniziano i nuovi bambini
Così, inizi tu:
Io sono il codice. Dio me lo ha donato
E io decido cosa significa
APPROFONDIMENTO SUI REGISTRI AKASHICI
I Registri Akashici: Un’Esplorazione
I Registri Akashici sono concepiti come una sorta di biblioteca cosmica o memoria universale che contiene ogni pensiero, parola, azione, emozione e intenzione che sia mai avvenuta, stia avvenendo o avverrà in futuro. Secondo questa concezione, rappresentano la totalità dell’informazione e dell’esperienza umana e cosmica
Possiamo immaginarli come un immenso archivio energetico che trascende tempo e spazio, contenente la storia completa di ogni anima e dell’intero universo, passato, presente e potenziali futuri
Il nome deriva dal sanscrito “akasha” che significa “etere” o “spazio”. Nella filosofia indiana, l’akasha è considerato il primo e più fondamentale dei cinque elementi (insieme a terra, acqua, fuoco e aria) e rappresenta lo spazio infinito in cui tutto esiste.
Il concetto ha radici antiche nelle tradizioni spirituali indiane, ma è stato popolarizzato in occidente principalmente attraverso:
La Teosofia: Helena Blavatsky, co-fondatrice della Società Teosofica nel 1875, introdusse ampiamente il concetto nei suoi scritti, descrivendo l’akasha come la “luce astrale” che conserva tutte le informazioni.
Rudolf Steiner: Il fondatore dell’Antroposofia descrisse i Registri Akashici come una dimensione spirituale contenente la memoria di tutti gli eventi, pensieri e sentimenti.
Edgar Cayce: Spesso chiamato “il profeta dormiente”, Cayce (1877-1945) affermava di poter accedere ai Registri Akashici durante i suoi stati di trance, ed è probabilmente la figura che ha più contribuito a diffondere questo concetto nella cultura popolare occidentale.
A seconda della tradizione, i Registri vengono visualizzati in modi diversi:
– Come una biblioteca cosmica con libri contenenti la storia di ogni anima
– Come un campo energetico vibrante che può essere “sintonizzato”
– Come un piano di coscienza accessibile in stati meditativi profondi
– Come una dimensione vibrazionale che contiene impronte di tutte le esperienze
Il modo di accedere ai Registri Akashici varia secondo diverse tradizioni, ma generalmente include:
– Meditazione profonda o stati alterati di coscienza
– Preghiera e rituali specifici
– Visualizzazione guidata
– Tecniche di respirazione
– Supporto di “custodi” o Guide Spirituali come Kryon
Molti praticanti contemporanei utilizzano specifiche preghiere o invocazioni per “aprire” i Registri, considerandoli protetti da guide spirituali che determinano quali informazioni possono essere accessibili in base all’evoluzione spirituale del richiedente.
Oggi, i Registri Akashici vengono interpretati in vari modi:
Spiritualmente: Come archivi spirituali custoditi da guide o maestri ascesi.
Psicologicamente: Come accesso all’inconscio collettivo junghiano.
Scientificamente: Alcuni cercano paralleli con concetti come il campo quantico o l’informazione non-locale nella fisica quantistica.
Biochimicamente: Come suggerisce Kryon/Lee Carroll di cui abbiamo parlato, potenzialmente codificati nelle parti non-codificanti del DNA.
I Registri Akashici continuano a affascinare perché offrono:
– Un senso di connessione con tutte le esperienze umane
– La possibilità di accedere a conoscenze e saggezza ancestrali
– Una comprensione più profonda del proprio percorso di vita
– Una prospettiva che trascende i limiti del tempo lineare
– Un modo per dare significato e contesto alle esperienze personali
Che li si consideri letteralmente reali o metaforicamente potenti, rappresentano l’idea che nulla vada mai perduto nell’universo, che ogni esperienza, pensiero e sentimento lasci un’impronta indelebile nel tessuto del cosmo
il chakra della gola
Il chakra della gola, collegato all’akasha/etere, rappresenta la comunicazione, l’espressione e la verità. È interessante notare come questo allineamento abbia un senso profondo: l’etere come elemento più sottile e pervasivo si collega alla comunicazione e all’espressione della verità, così come i Registri Akashici contengono tutte le verità e le comunicazioni mai esistite
Inoltre, i due chakra superiori (il terzo occhio e il chakra della corona) trascendono gli elementi materiali e si collegano alle dimensioni più sottili della coscienza, proprio quelle dimensioni attraverso cui si accede ai Registri Akashici
GRAZIE!