L’iperlipidemia, ovvero l’eccesso di grassi nel sangue, è senza dubbio correlata alle cosiddette “malattie del benessere” quali: ictus, infarto, malattie cardiovascolari in genere, sindrome metabolica, diabete, steatosi epatica, pancreatite, obesità, etc. Un eccesso di colesterolo (oltre 240 mg/dl) e di trigliceridi (oltre 500 mg/dl) rappresentano dei fattori di rischio, specie se si è fumatori e si conduce una vita particolarmente stressante, in quel processo di degenerazione dei vasi sanguigni noto come “aterosclerosi”. Questi grassi tuttavia svolgono anche delle funzioni positive all’interno del nostro organismo: il colesterolo fa parte delle membrane cellulari ed è il precursore degli ormoni sessuali, della vitamina D e dei sali biliari; i trigliceridi sono la principale componente dei grassi di deposito, ovvero le riserve di energia e ci proteggono dalle basse temperature.
Colesterolo: distinzione tra HDL ed LDL
Il colesterolo, lo sappiamo, si distingue in colesterolo “buono” (HDL) e colesterolo “cattivo” (LDL), ciò in relazione al tipo di lipoproteine, rispettivamente ad alta o a bassa densità, che trasportano questi grassi nel sangue. L’HDL è definito buono in quanto agisce da “spazzino” trasportando il colesterolo dai tessuti periferici al fegato; funzione opposta per le LDL che trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti periferici, dove, attraverso un processo non del tutto noto, a cui va ad aggiungersi una concausa definita “stress ossidativo”, va a depositarsi a livello delle arterie formando le pericolose “placche” aterosclerotiche. Il rapporto ideale HDL/LDL dovrebbe essere di 5 a 1. Tra i fattori che favoriscono lo stress ossidativo abbiamo: fumo, alcuni farmaci, droghe, alcol, agenti inquinati, stati infiammatori, infezioni, attività fisica intensa, alimentazione ricca di proteine e grassi animali, sovrappeso e obesità, radiazioni UV, stress psico-fisico.
Consigli dietetici per abbassare il colesterolo
Nonostante esista spesso una certa predisposizione familiare all’eccessiva produzione di colesterolo endogeno è possibile vincere la nostra lotta alle malattie ad esso correlato giocando d’anticipo ed intervenendo con dei rimedi naturali. Prima di tutto è buona norma cercare di adottare uno stile di vita più sano e nuove buone abitudini a tavola. Ridurre il consumo di zuccheri, carni, formaggi, uova e grassi animali, in favore di quelli vegetali. Si al consumo di pesci “grassi”, ottima fonte di omega-3 (grassi buoni), abbondante frutta, verdura, legumi e cereali integrali (le fibre riducono l’assorbimento dei grassi alimentari a livello intestinale). Aggiungiamo ai nostri piatti cipolla, aglio, rosmarino, carciofi, tutti vegetali dalle riconosciute proprietà ipocolesterolemizzanti.
I rimedi naturali più efficaci per ridurre il colesterolo
Ed ecco di seguito i migliori rimedi naturali per ridurre l’eccesso di colesterolo nel sangue:
Olio di pesce: ricca fonte di Omega-3, acidi grassi polinsaturi e vitamina E. Gli integratori a base di olio di pesce aiutano a controllare il metabolismo lipidico e la fisiologica funzionalità cardiovascolare, permettendo di regolarizzare i livelli di trigliceridi nel sangue e prevenire la formazione delle placche aterosclerotiche. L’azione antiossidante (anti-radicali liberi) della Vitamina E contrasta lo stress ossidativo. Assumere inizialmente 4 perle al giorno (3 g di Omega-3 al di) e successivamente 2 perle come mantenimento;
Olio di Krill: anche questi piccoli crostacei delle regioni antartiche contengono Omega-3. Devono inoltre la loro azione benefica anche alla presenza di un composto antiossidante, l’Astaxanthin, un carotenoide dagli effetti antinfiammatori. Assumere una capsula al giorno da 500 mg;
Olio di rosa mosqueta: l’olio ottenuto dai semi di questa pianta di origine cilena è ricco di: acidi grassi polinsaturi (acido linoleico, Omega-6; acido alfa-linolenico, Omega-3); acidi grassi saturi esenti da colesterolo, Vitamina E e provitamina A. Assumere 2 capsule di olio di rosa mosqueta al giorno, durante i pasti;
Isoflavonoidi di soia: questi fitoestrogeni risultano particolarmente utili per le donne in menopausa, quando il fisiologico calo di estrogeni può far perdere il giusto equilibrio tra HDL e LDL. La soia può essere assunta come alimento o sotto forma di estratto secco titolato in isoflavonoidi (min.40 %), per un totale di 50-100 mg di isoflavonoidi al giorno, per un periodo di 3-6 mesi;
Bacche di acai: questo frutto di origine amazzonica contiene: acido oleico, linoleico ed altri acidi grassi essenziali, betasistosteroli che favoriscono la riduzione del colesterolo e polifenoli dall’azione antiossidante. Assumere una compressa al giorno per 3 mesi. E’ possibile preparare dei frullati con le bacche surgelate o aggiungendo la loro polvere liofilizzata a frullati a base di mirtillo;
Riso rosso fermentato: noto in Cina fin dall’antichità (dinastia Ming, 800 a.C.), si tratta del comune riso che prende una particolare colorazione a causa dell’azione di un lievito chiamato Monascus purpureus. La sua azione ipocolesterolemizzante è dovuta alle monacoline. Le monacoline agiscono similmente alle statine (i farmaci di sintesi normalmente utilizzati per ridurre il colesterolo), in quanto inibiscono un enzima coinvolto nella biosintesi del colesterolo. Non assumere gli integratori di riso rosso in concomitanza con l’assunzione di farmaci anticolesterolo e anticoagulanti. Utilizzato in cucina invece, come alimento, non ha particolari controindicazioni.
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