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Come Praticare I Bagni Derivativi
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come praticare i BAGNI DERIVATIVI

I Bagni Derivativi: cosa sono e perché fanno bene

 E COME PRATICARLI?

Il Bagno Derivativo ha un’azione depurante e consiste nel raffreddare esclusivamente le nostre parti intime in condizioni precise: un metodo efficace per purificare e drenare il nostro organismo…

Siamo un popolo civilizzato. Da millenni, continuiamo ad allontanarci dallo stato animale, ci umanizziamo ogni giorno più profondamente. Tra coloro che, su questa terra, hanno superato i problemi di sopravvivenza, tra coloro che non devono più temere, ogni giorno, il freddo, la fame o le grandi epidemie, la maggioranza delle competenze primitive è scomparsa. Per la maggior parte di noi non serve più nulla il sapersi arrampicare sugli alberi per sfuggire ai leoni, né riconoscere le erbe purganti come sanno fare i gatti. La nostra nuova competenza è il fucile contro il leone, il medicinale per curarci.

Ogni acquisizione si accompagna a una perdita: funziona così l’evoluzione degli esseri viventi.

Il bagno derivativo è una competenza animale e probabilmente arcaica per quello che ci riguarda, poiché tra gli animali, l’istinto di rinfrescare il sesso in condizioni precise, come fanno cani e gatti, si presenta ai nostri occhi ogni giorno.

Come gli animali che ci circondano, dovevamo sapere un tempo, molto tempo fa, come recare sollievo al nostro corpo bagnando il sesso con l’acqua fredda… intelligentemente. La miglior prova di ciò è che questa pratica esiste ancora, perfino in Europa, ma il pudore impedisce spesso di parlarne.

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Il bagno derivativo – che consiste nel raffreddare esclusivamente il sesso in condizioni precise – è conosciuto da migliaia di anni. È probabile che facesse parte del nostro “materiale di sopravvivenza” all’inizio del mondo, se si fa riferimento agli animali che lo praticano essenzialmente quando sono malati, feriti, o troppo ben nutriti nelle nostre case, come accade spesso per gli animali domestici.

In Cina, il paese dell’agopuntura, si sa che l’estremità del pene nell’uomo e le grandi labbra nella donna sono le parti più reattive del corpo.

Il bagno derivativo, come può indicare il suo nome, fa derivare, viaggiare le sostanze, le materie, le molecole di troppo che abbiamo nel nostro corpo, quelle che non sono trasformate in muscoli, sangue, ossa, il bagno derivativo sembra dunque far ritornare lentamente queste eccedenze inutili lì dove erano all’inizio, nell’intestino, al fine di evacuarle.
Può sembrare troppo semplice, troppo facile a dirsi, perché in questa definizione c’è qualcosa di quasi miracoloso ai nostri occhi. Saremmo tentati di rispondere: chi si vuole prendere in giro! Che prove avete?

La ricerca scientifica e medica è talmente avanzata oggi che ci è difficile comprendere, accettare un’affermazione così pacifica. È diventato difficilissimo capire che non bisogna “pagare” nulla per ottenere un buon risultato. È quasi scioccante.

Si tiene a precisare che si tratta esclusivamente di benessere e non di cure mediche o guarigione; queste sono funzioni del medico.

– Un mezzo semplice e gratuito per la cura e la prevenzione di molte malattie

Un rimedio semplice e gratuito per la salute (psico-fisica) del nostro corpo è l’acqua. Ovviamente chi è abituato a correre dal medico per farsi prescrivere rimedi farmacologici per ogni piccolo o grande fastidio difficilmente ci crederà, ma madre natura ha fornito a tutti gli esseri viventi l’accesso a semplici e gratuiti mezzi di guarigione.

Con la differenza che mentre un gatto quando sta male sa per istinto cosa fare, noi uomini tecnologici spesso dobbiamo ragionarci su per delle ore, dei giorni, dei mesi, rivolgerci a specialisti, affidarci a rimedi allopatici od omeopatici, sperare che la cura sia quella giusta.

Noi uomini abbiamo perso il contatto con la tradizione e con tutto ciò che è naturale ed istintivo fino al punto che in tempi non molto lontani ci siamo fatti convincere (da persone che osavano definirsi medici) che l’allattamento al seno fosse una cosa superflua e che il latte artificiale fosse migliore, più sostanzioso, più nutriente di quello materno. In questi tempi finalmente le menzogne sul latte artificiale crollano miseramente su sé stesse e tutti consigliano di allattare al seno i propri bimbi (ponendo ancora spesso assurdi limiti, “allattare solo fino a sei mesi”, “allattare fino a nove mesi”, “non allattare altre l’anno di età”, quando il latte materno fa benissimo anche a bambini di 3, 4 o 5 anni).

Se l’allattamento al seno materno è un rimedio semplice e gratuito per garantire al bambino benessere psico-fisico (conforto, affetto, nutrizione equilibrata, difese immunitarie) il bagno derivativo è una tecnica semplice e gratuita per aiutare l’organismo ad espellere le tossine in modo da prevenire e curare molte malattie.

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La tecnica dei bagni derivativi fa parte di molte tradizioni ancestrali/popolari ed è stata ri-scoperta in occidente da Louis Kuhne. In un periodo in cui è sofferente di una grave malattia ai polmoni egli ha avuto la fortuna di osservare un gatto che per guarire rapidamente da una frattura ha utilizzato una miracolosa cura a suon di leccate sul proprio sesso (e sulla gamba rotta). Kuhne, osservando la rapida guarigione del gatto ha quindi provato a replicare la cura sul porprio corpo ed è guarito rapidamente dalla sua afflizione con quelli che da allora sono stati denominati “semicupi con frizione” o “bagni derivativi”.

Io tale tecnica l’ho scoperta di recente grazie a due colleghe che l’hanno sperimentata su sé stesse con ottimi risultati e che mi hanno riferito di un migliore stato di forma psico-fisica ottenuta grazie alla depurazione dell’organismo coi bagni derivati, ed in particolare un riequilibrio della funzionalità intestinale con la scomparsa di patologie refrattarie ad ogni altro tipo di intervento (naturale o farmaceutico).

Adesso mi sono deciso a comprare il libro di France Guillain I bagni derivativi, l’ho letto d’un fiato ed ho deciso di sperimentare anche io tali “bagni”, che poi in realtà bagni non sono, ma risciacqui, piccole frizioni con l’acqua fresca nella zona genitale da fare una o due volte al giorno per 10-15 minuti (vedi sotto).

Nel suo libro F Guillain riporta un’esperienza ventennale sull’uso di tale tecnica semplice e gratuita (non finirò mai di sottolinearlo e di ripeterlo) di cura e prevenzione sperimentata su di sé, sulla sua famiglia, sui suoi amici e conoscenti e testimonia i benefici dei bagni derivativi per una lunga serie di problemi di salute:

  foruncoli, acne, dermatiti, eczemi

  verruche

  stitichezza

  vari disturbi associati alla gravidanza

  nevralgie e mal di denti (anche associato ai dentini che spuntano nei bimbi)

  dolori al collo e alla schiena

  mal di gola

  dolori di varia natura

  mal di testa

  insonnia

  dipendenza da droghe (anche da caffè)

… e forse ne ho dimenticato qualcuno. A questi effetti benefici secondo l’autrice del libro citato si aggiungono il riacquisto di un peso-forma, la ricrescita dei capelli ed il riacquisto del colore originale da parte dei capelli che erano diventati bianchi, la diminuzione del tartaro sui denti nonchè la prevenzione delle afflizioni delle vie respiratorie e delle otiti (potrebbe quindi essere un ottimo strumento per contrastare gli effetti venefici delle irrorazioni aeree)

Se l’esperienza di F. Guillain e di tante altre persone (testimoniate ad esempio nei numerosi interventi su forum mostra che i bagni depurativi realmente hanno una funzione di cura e prevenzione di molte malattie (tramite l’attivazione di un processo di eliminazione delle tossine), perchè non ipotizzare che possano essere d’aiuto (magari in sinergia con altri trattamenti naturali) anche a chi vuole sconfiggere malattie “incurabili” come il cancro?

Tentare non nuoce anche perchè gli effetti collaterali sono risibili (basta evitare di fare il “trattamento” durante la fase digestiva).

Ovviamente tale metodo non è mai stato testato clinicamente (ovvero la medicina ortodossa si è guardata bene dallo sperimentare un metodo di prevenzione e cura che non porta un centesimo nelle tasche delle multinazionali finaziarie) nonostante milioni di persone in tutto il mondo lo utilizzino(qui vicino a noi, soprattutto in Francia) e nonostante l’assenza totale di eventuali seri effetti collaterali.

Ben sappiamo invece come la medicina ortodossa continui ad utilizzare da 70 anni la pratica vaccinale senza averla mai testata con un esperimento in doppio cieco (e nemmeno in singolo cieco), pur nonostante continuino ad accumularsi i dati di numerosi seri effetti collaterali fra i quali l’autismo, la paralisi e la morte.

– Un mezzo semplice e gratuito per la cura e la prevenzione di molte malattie

Un rimedio semplice e gratuito per la salute (psico-fisica) del nostro corpo è l’acqua. Ovviamente chi è abituato a correre dal medico per farsi prescrivere rimedi farmacologici per ogni piccolo o grande fastidio difficilmente ci crederà, ma madre natura ha fornito a tutti gli esseri viventi l’accesso a semplici e gratuiti mezzi di guarigione.

Con la differenza che mentre un gatto quando sta male sa per istinto cosa fare, noi uomini tecnologici spesso dobbiamo ragionarci su per delle ore, dei giorni, dei mesi, rivolgerci a specialisti, affidarci a rimedi allopatici od omeopatici, sperare che la cura sia quella giusta.

Noi uomini abbiamo perso il contatto con la tradizione e con tutto ciò che è naturale ed istintivo fino al punto che in tempi non molto lontani ci siamo fatti convincere (da persone che osavano definirsi medici) che l’allattamento al seno fosse una cosa superflua e che il latte artificiale fosse migliore, più sostanzioso, più nutriente di quello materno. In questi tempi finalmente le menzogne sul latte artificiale crollano miseramente su sé stesse e tutti consigliano di allattare al seno i propri bimbi (ponendo ancora spesso assurdi limiti, “allattare solo fino a sei mesi”, “allattare fino a nove mesi”, “non allattare altre l’anno di età”, quando il latte materno fa benissimo anche a bambini di 3, 4 o 5 anni).

Se l’allattamento al seno materno è un rimedio semplice e gratuito per garantire al bambino benessere psico-fisico (conforto, affetto, nutrizione equilibrata, difese immunitarie) il bagno derivativo è una tecnica semplice e gratuita per aiutare l’organismo ad espellere le tossine in modo da prevenire e curare molte malattie.

La tecnica dei bagni derivativi fa parte di molte tradizioni ancestrali/popolari ed è stata ri-scoperta in occidente da Louis Kuhne. In un periodo in cui è sofferente di una grave malattia ai polmoni egli ha avuto la fortuna di osservare un gatto che per guarire rapidamente da una frattura ha utilizzato una miracolosa cura a suon di leccate sul proprio sesso (e sulla gamba rotta). Kuhne, osservando la rapida guarigione del gatto ha quindi provato a replicare la cura sul porprio corpo ed è guarito rapidamente dalla sua afflizione con quelli che da allora sono stati denominati “semicupi con frizione” o “bagni derivativi”.

Io tale tecnica l’ho scoperta di recente grazie a due colleghe che l’hanno sperimentata su sé stesse con ottimi risultati e che mi hanno riferito di un migliore stato di forma psico-fisica ottenuta grazie alla depurazione dell’organismo coi bagni derivati, ed in particolare un riequilibrio della funzionalità intestinale con la scomparsa di patologie refrattarie ad ogni altro tipo di intervento (naturale o farmaceutico).

Adesso mi sono deciso a comprare il libro di France Guillain I bagni derivativi, l’ho letto d’un fiato ed ho deciso di sperimentare anche io tali “bagni”, che poi in realtà bagni non sono, ma risciacqui, piccole frizioni con l’acqua fresca nella zona genitale da fare una o due volte al giorno per 10-15 minuti (vedi sotto).

Nel suo libro F Guillain riporta un’esperienza ventennale sull’uso di tale tecnica semplice e gratuita (non finirò mai di sottolinearlo e di ripeterlo) di cura e prevenzione sperimentata su di sé, sulla sua famiglia, sui suoi amici e conoscenti e testimonia i benefici dei bagni derivativi per una lunga serie di problemi di salute:

 foruncoli, acne, dermatiti, eczemi

 verruche

 stitichezza

 vari disturbi associati alla gravidanza

 nevralgie e mal di denti (anche associato ai dentini che spuntano nei bimbi)

 dolori al collo e alla schiena

 mal di gola

 dolori di varia natura

 mal di testa

 insonnia

 dipendenza da droghe (anche da caffè)

… e forse ne ho dimenticato qualcuno. A questi effetti benefici secondo l’autrice del libro citato si aggiungono il riacquisto di un peso-forma, la ricrescita dei capelli ed il riacquisto del colore originale da parte dei capelli che erano diventati bianchi, la diminuzione del tartaro sui denti nonchè la prevenzione delle afflizioni delle vie respiratorie e delle otiti (potrebbe quindi essere un ottimo strumento per contrastare gli effetti venefici delle irrorazioni aeree)

Se l’esperienza di F. Guillain e di tante altre persone (testimoniate ad esempio nei numerosi interventi su forum mostra che i bagni depurativi realmente hanno una funzione di cura e prevenzione di molte malattie (tramite l’attivazione di un processo di eliminazione delle tossine), perchè non ipotizzare che possano essere d’aiuto (magari in sinergia con altri trattamenti naturali) anche a chi vuole sconfiggere malattie “incurabili” come il cancro?

Tentare non nuoce anche perchè gli effetti collaterali sono risibili (basta evitare di fare il “trattamento” durante la fase digestiva).

Ovviamente tale metodo non è mai stato testato clinicamente (ovvero la medicina ortodossa si è guardata bene dallo sperimentare un metodo di prevenzione e cura che non porta un centesimo nelle tasche delle multinazionali finaziarie) nonostante milioni di persone in tutto il mondo lo utilizzino(qui vicino a noi, soprattutto in Francia) e nonostante l’assenza totale di eventuali seri effetti collaterali.

Ben sappiamo invece come la medicina ortodossa continui ad utilizzare da 70 anni la pratica vaccinale senza averla mai testata con un esperimento in doppio cieco (e nemmeno in singolo cieco), pur nonostante continuino ad accumularsi i dati di numerosi seri effetti collaterali fra i quali l’autismo, la paralisi e la morte.

Ed eccoci alle semplici istruzioni per effettuare i bagni derivativi

 

(la foto sopra è tratta dalla copertina del libro I bagni derivativi)

 

Bisogna effettuare con l’acqua fredda (ma non gelata, non deve gelare le dita!) delle bagnature nella zona genitale esercitando una leggera frizione . A tale scopo si può usare un guanto di spugna in cotone, senza infilarlo nella mano perché altrimenti si riscalda (io in mancanza del guanto che non ho ancora comprato utilizzo un normale panno/spugna in cotone). Ma cos’è una leggera frizione?

Dal libro di F. Guillain (I bagni derivativi – Un mezzo facile e gratuito per mantenersi in forma traggo le seguenti indicazioni: “È qualcosa che si avvicina all’effetto prodotto dalla lingua ruvida di un gatto; soprattutto, non deve fare male né irritare, dovete sentire solo un leggero sfrega­mento. Trattate quindi il vostro sesso con dolcezza!”

Bisogna fare attenzione a fare i bagni in una stanza ben calca tenendo coperto ed al caldo tutto il resto del corpo. Per quanto riguarda le modalità il libro già citato a pagina 181 recita:

“Immergete il guanto nell’acqua e fatelo scivolare facen­do una leggerissima pressione dall’alto verso il basso. Per le donne: dal pube verso il basso passando sulle gran­di labbra, con un unico gesto dall’alto verso il basso

Per gli uomini: dall’alto verso il basso sull’estremità del pene, senza preoccuparvi se il glande sia o meno sco­perto.” Ripetere senza interruzioni per la durata del trattamento (che dipende dall’età e dal peso, vedi in seguito).

Bisogna notare però che il libro più recente modifica un poco tali consigli.

 

In tale libro di F. Guillain, I bagni derivativi – Cent’anni dopo Louis Kuhne, sta scritto infatti:

“Cinque anni di lavoro ci portano a questa nuova definizione del bagno derivativo, che vale sia per la donna che per l’uomo. La pratica del bagno derivativo consiste nel rinfrescare con acqua, LA PARTE PIU’ BASSA DELLE DUE PIEGHE DELL’ INGUINE, su ciascun lato tanto nell’ uomo quanto nella donna.

 

A tale scopo, si prende un pezzo di stoffa di fibra naturale e assorbente(un guanto da bagno, un piccolo asciugamano di spugna, o una spugna naturale) e lo si fa SCORRERE DELICATAMENTE dopo averlo immerso in acqua fresca, con un gesto continuo avanti e indietro fra l’acqua fresca e la zona da rinfrescare, che parte da ciascun lato del pube e scende fino al livello dell’ano. Tutto il resto del corpo dev’essere coperto e rimanere ben al caldo. Il rinfrescamento deve durare ALMENO 10 MINUTI consecutivi per una persona adulta e può protrarsi fino ad un’ora.”

 

NOTA BENE: non effettuare i bagni derivati durante la fase digestiva, attendere almeno un’ora e mezza dalla fine del pasto

Per quanto riguarda la durata essi dovrebbero essere secondo le indicazioni di F. Guillain di 10 minuti per una persona adulta con un peso di 70 kg, di 15 minuti se il peso supera i 70 kg. Di due minuti per un neonato di meno di 6 mesi, fino ad arrivare a 3/4 minuti per un bimbo di 18 mesi e 5/7 all’età di 4/5 anni.

Una volta al giorno può essere sufficiente se fatto con regolarità, due volte al giorno se avete fretta di risolvere il vostro problema o se esso avete un notevole sovraccarico di tossine da smaltire.

 

– Un mezzo semplice e gratuito per la cura e la prevenzione di molte malattie

Un rimedio semplice e gratuito per la salute (psico-fisica) del nostro corpo è l’acqua. Ovviamente chi è abituato a correre dal medico per farsi prescrivere rimedi farmacologici per ogni piccolo o grande fastidio difficilmente ci crederà, ma madre natura ha fornito a tutti gli esseri viventi l’accesso a semplici e gratuiti mezzi di guarigione.
Con la differenza che mentre un gatto quando sta male sa per istinto cosa fare, noi uomini tecnologici spesso dobbiamo ragionarci su per delle ore, dei giorni, dei mesi, rivolgerci a specialisti, affidarci a rimedi allopatici od omeopatici, sperare che la cura sia quella giusta.
Noi uomini abbiamo perso il contatto con la tradizione e con tutto ciò che è naturale ed istintivo fino al punto che in tempi non molto lontani ci siamo fatti convincere (da persone che osavano definirsi medici) che l’allattamento al seno fosse una cosa superflua e che il latte artificiale fosse migliore, più sostanzioso, più nutriente di quello materno. In questi tempi finalmente le menzogne sul latte artificiale crollano miseramente su sé stesse e tutti consigliano di allattare al seno i propri bimbi (ponendo ancora spesso assurdi limiti, “allattare solo fino a sei mesi”, “allattare fino a nove mesi”, “non allattare altre l’anno di età”, quando il latte materno fa benissimo anche a bambini di 3, 4 o 5 anni).

Se l’allattamento al seno materno è un rimedio semplice e gratuito per garantire al bambino benessere psico-fisico (conforto, affetto, nutrizione equilibrata, difese immunitarie) il bagno derivativo è una tecnica semplice e gratuita per aiutare l’organismo ad espellere le tossine in modo da prevenire e curare molte malattie.

La tecnica dei bagni derivativi fa parte di molte tradizioni ancestrali/popolari ed è stata ri-scoperta in occidente da Louis Kuhne. In un periodo in cui è sofferente di una grave malattia ai polmoni egli ha avuto la fortuna di osservare un gatto che per guarire rapidamente da una frattura ha utilizzato una miracolosa cura a suon di leccate sul proprio sesso (e sulla gamba rotta). Kuhne, osservando la rapida guarigione del gatto ha quindi provato a replicare la cura sul porprio corpo ed è guarito rapidamente dalla sua afflizione con quelli che da allora sono stati denominati “semicupi con frizione” o “bagni derivativi”.

Io tale tecnica l’ho scoperta di recente grazie a due colleghe che l’hanno sperimentata su sé stesse con ottimi risultati e che mi hanno riferito di un migliore stato di forma psico-fisica ottenuta grazie alla depurazione dell’organismo coi bagni derivati, ed in particolare un riequilibrio della funzionalità intestinale con la scomparsa di patologie refrattarie ad ogni altro tipo di intervento (naturale o farmaceutico).

Adesso mi sono deciso a comprare il libro di France Guillain I bagni derivativi, l’ho letto d’un fiato ed ho deciso di sperimentare anche io tali “bagni”, che poi in realtà bagni non sono, ma risciacqui, piccole frizioni con l’acqua fresca nella zona genitale da fare una o due volte al giorno per 10-15 minuti (vedi sotto).

Nel suo libro F Guillain riporta un’esperienza ventennale sull’uso di tale tecnica semplice e gratuita (non finirò mai di sottolinearlo e di ripeterlo) di cura e prevenzione sperimentata su di sé, sulla sua famiglia, sui suoi amici e conoscenti e testimonia i benefici dei bagni derivativi per una lunga serie di problemi di salute:

  foruncoli, acne, dermatiti, eczemi

  verruche

  stitichezza

  vari disturbi associati alla gravidanza

  nevralgie e mal di denti (anche associato ai dentini che spuntano nei bimbi)

  dolori al collo e alla schiena

  mal di gola

  dolori di varia natura

  mal di testa

  insonnia

  dipendenza da droghe (anche da caffè)

… e forse ne ho dimenticato qualcuno. A questi effetti benefici secondo l’autrice del libro citato si aggiungono il riacquisto di un peso-forma, la ricrescita dei capelli ed il riacquisto del colore originale da parte dei capelli che erano diventati bianchi, la diminuzione del tartaro sui denti nonchè la prevenzione delle afflizioni delle vie respiratorie e delle otiti (potrebbe quindi essere un ottimo strumento per contrastare gli effetti venefici delle irrorazioni aeree)

Se l’esperienza di F. Guillain e di tante altre persone (testimoniate ad esempio nei numerosi interventi su forum mostra che i bagni depurativi realmente hanno una funzione di cura e prevenzione di molte malattie (tramite l’attivazione di un processo di eliminazione delle tossine), perchè non ipotizzare che possano essere d’aiuto (magari in sinergia con altri trattamenti naturali) anche a chi vuole sconfiggere malattie “incurabili” come il cancro?

Tentare non nuoce anche perchè gli effetti collaterali sono risibili (basta evitare di fare il “trattamento” durante la fase digestiva).

Ovviamente tale metodo non è mai stato testato clinicamente (ovvero la medicina ortodossa si è guardata bene dallo sperimentare un metodo di prevenzione e cura che non porta un centesimo nelle tasche delle multinazionali finaziarie) nonostante milioni di persone in tutto il mondo lo utilizzino(qui vicino a noi, soprattutto in Francia) e nonostante l’assenza totale di eventuali seri effetti collaterali.

Ben sappiamo invece come la medicina ortodossa continui ad utilizzare da 70 anni la pratica vaccinale senza averla mai testata con un esperimento in doppio cieco (e nemmeno in singolo cieco), pur nonostante continuino ad accumularsi i dati di numerosi seri effetti collaterali fra i quali l’autismo, la paralisi e la morte.

Ed eccoci alle semplici istruzioni per effettuare i bagni derivativi 

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Dal libro di F. Guillain (I bagni derivativi – Un mezzo facile e gratuito per mantenersi in forma traggo le seguenti indicazioni: “È qualcosa che si avvicina all’effetto prodotto dalla lingua ruvida di un gatto; soprattutto, non deve fare male né irritare, dovete sentire solo un leggero sfrega­mento. Trattate quindi il vostro sesso con dolcezza!”

Bisogna fare attenzione a fare i bagni in una stanza ben calca tenendo coperto ed al caldo tutto il resto del corpo. Per quanto riguarda le modalità il libro già citato a pagina 181 recita:

“Immergete il guanto nell’acqua e fatelo scivolare facen­do una leggerissima pressione dall’alto verso il basso. Per le donne: dal pube verso il basso passando sulle gran­di labbra, con un unico gesto dall’alto verso il basso

Per gli uomini: dall’alto verso il basso sull’estremità del pene, senza preoccuparvi se il glande sia o meno sco­perto.” Ripetere senza interruzioni per la durata del trattamento (che dipende dall’età e dal peso, vedi in seguito).

Bisogna notare però che il libro più recente modifica un poco tali consigli.

 

In tale libro di F. Guillain, I bagni derivativi – Cent’anni dopo Louis Kuhne, sta scritto infatti:

“Cinque anni di lavoro ci portano a questa nuova definizione del bagno derivativo, che vale sia per la donna che per l’uomo. La pratica del bagno derivativo consiste nel rinfrescare con acqua, LA PARTE PIU’ BASSA DELLE DUE PIEGHE DELL’ INGUINE, su ciascun lato tanto nell’ uomo quanto nella donna.

 

A tale scopo, si prende un pezzo di stoffa di fibra naturale e assorbente(un guanto da bagno, un piccolo asciugamano di spugna, o una spugna naturale) e lo si fa SCORRERE DELICATAMENTE dopo averlo immerso in acqua fresca, con un gesto continuo avanti e indietro fra l’acqua fresca e la zona da rinfrescare, che parte da ciascun lato del pube e scende fino al livello dell’ano. Tutto il resto del corpo dev’essere coperto e rimanere ben al caldo. Il rinfrescamento deve durare ALMENO 10 MINUTI consecutivi per una persona adulta e può protrarsi fino ad un’ora.”

 

NOTA BENE: non effettuare i bagni derivati durante la fase digestiva, attendere almeno un’ora e mezza dalla fine del pasto

Per quanto riguarda la durata essi dovrebbero essere secondo le indicazioni di F. Guillain di 10 minuti per una persona adulta con un peso di 70 kg, di 15 minuti se il peso supera i 70 kg. Di due minuti per un neonato di meno di 6 mesi, fino ad arrivare a 3/4 minuti per un bimbo di 18 mesi e 5/7 all’età di 4/5 anni.

Una volta al giorno può essere sufficiente se fatto con regolarità, due volte al giorno se avete fretta di risolvere il vostro problema o se esso avete un notevole sovraccarico di tossine da smaltire.

 
DAL   libro di F. Guillain, I bagni derivativi

 

 

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