Si chiama ‘Culle per la vita’ ed è un sostegno per tutte quelle madri in difficoltà che non possono tenere i loro bambini. Se vi trovate in questa situazione, non abbandonateli per strada, ma lasciateli in queste culle speciali.
“Devo partorire oppure ho già partorito il mio bambino ma non posso tenerlo, chi può aiutarmi?” Risponde proprio a questa domanda il servizio Culle per la vita, ormai presente in tante città italiane.
Ancora troppo spesso sentiamo la triste cronaca di bambini abbandonati nei cassonetti dell’immondizia o lasciati per strada, per questo motivo è importante sapere alcune cose.
In ospedale si può partorire in modo del tutto anonimo e si può non riconoscere il bambino. Nel caso non lo si possa tenere, non bisogna abbandonarlo dove capita perché può essere accolto in culle speciali e sicure.
Culle per la vita, che cos’è e come funziona?
E’ una versione moderna della medievale Ruota degli esposti, ovvero una struttura che permette di lasciare in anonimato i neonati che non si possono tenere con sè.
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Innanzitutto bisogna cercare la culla più vicina nella propria città, nella struttura è presente un pulsante posto a lato della finestra dove, dopo l’apertura, è possibile appoggiare il neonato delicatamente.
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Il personale presente se ne prenderà immediatamente cura, affidandolo prima ai medici per il controllo sanitario e poi avviando le pratiche per l’adozione.
“La culla per la vita è un’estrema possibilità di accoglienza e di vita che deve servire ad evitare un estremo gesto di rifiuto”, si legge sul sito.
Ci sono già tante strutture presenti da Nord a Sud che hanno già salvato tante vite, dando la possibilità a questi neonati di continuare a vivere.
Per consultare l’elenco delle Culle per la vita clicca qui
Per consultare l’elenco delle Culle per la vita all’estero clicca qui
Dominella Trunfio
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