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sclerodermia
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Cure olistiche per la sclerodermia morfea

LA SCLERODERMIA MORFEA E LE CURE OLISTICHE

La morfea è la forma di sclerodermia localizzata alla cute che studi scientifici hanno visto che puo’ arrivare a colpire anche gli organi interni. Nella sua forma più comune si manifesta con lesioni cutanee indurative a chiazze, singole o plurime localizzate in qualsiasi area della superficie corporea. Più rara è la morfea lineare, caratterizzata da strisce di cute indurita agli arti, al tronco o al volto. Nella forma generalizzata chiazze plurime di morfea colpiscono zone cutanee estese e nella loro evoluzione sclerotica possono causare atrofia dei tessuti sottostanti la cute, con quadri clinici molto invalidanti, come quella degli organi interni

Attualmente, non esistono cure definitive per la sclerodermia morfea, ma ci sono terapie olistiche complementari che possono aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita, soprattutto quando la malattia colpisce i muscoli  degli organi e zone estese della pelle.

Ecco alcune delle terapie olistiche che sono utilizzate:

Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese
Agopuntura: Questa pratica millenaria può essere utilizzata per migliorare la circolazione sanguigna e l’energia vitale (Qi) nell’area colpita.  L’agopuntura  allevia il dolore e il disagio nei muscoli e nella pelle.
e lavora sugli organi competenti.

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Fitoterapia : Erbe come Astragalo, Radice di Liquirizia e Ganoderma lucidum (Reishi) possono avere effetti immunomodulatori e antinfiammatori, contribuendo a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute dei tessuti.

 Terapia a Base di Oli Essenziali
L’uso di oli essenziali con proprietà antinfiammatorie e rigeneranti come la lavanda, il rosmarino, e l’incenso (Boswellia serrata) può aiutare a migliorare l’elasticità della pelle e ridurre la rigidità muscolare. Massaggiare delicatamente la zona colpita con una miscela di questi oli diluiti può favorire il rilassamento muscolare.

 Terapia con Ossigeno Iperbarico (TOHB)
La terapia con ossigeno iperbarico (TOHB) viene utilizzata in alcuni casi per migliorare l’ossigenazione dei tessuti danneggiati e ridurre l’infiammazione cronica. È stato riportato che la TOHB può favorire la guarigione della pelle e dei muscoli nei pazienti con sclerodermia.

Dieta Antinfiammatoria
Una dieta antinfiammatoria ricca di alimenti che combattono l’infiammazione, come frutta e verdura ricca di antiossidanti (frutti di bosco, spinaci), pesce ricco di omega-3, noci e semi, può essere utile per ridurre l’infiammazione sistemica e migliorare la risposta immunitaria.

 Terapia Craniosacrale
Questa terapia dolce, che si concentra sul riequilibrio del sistema craniosacrale (il fluido cerebrospinale e i tessuti connettivi), può essere utile per ridurre la tensione e il dolore muscolare, migliorando la mobilità e il flusso energetico.

 Terapia con Enzimi Sistemi (SET)
Alcuni integratori di enzimi proteolitici (come la bromelina e la papaina) vengono utilizzati per ridurre l’infiammazione e aiutare nella rigenerazione dei tessuti.

 Yoga Terapeutico
Lo yoga terapeutico può essere adattato per migliorare la flessibilità, la respirazione e la circolazione. Pratiche come il Qi Gong possono anche stimolare il flusso di energia attraverso il corpo, favorendo il rilassamento muscolare e riducendo la rigidità.

Massaggi e Osteopatia
I massaggi linfodrenanti possono aiutare a migliorare la circolazione linfatica e a ridurre il gonfiore nelle aree colpite. La terapia dei tessuti profondi e il massaggio miofasciale sono tecniche utili per alleviare la tensione muscolare.
L’osteopatia: Manipolando la rete di connessioni tra nervi, muscoli e ossa, l’osteopata stimola la naturale tendenza del corpo a ripristinare autonomamente le proprie funzioni, per promuoverne cioè l’auto-guarigione.

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 Risonanza magnetica pulsata (PEMF)
La terapia con campi elettromagnetici pulsati (PEMF) è una terapia emergente che potrebbe stimolare la rigenerazione cellulare e ridurre l’infiammazione nei muscoli e nella pelle colpiti dalla sclerodermia.
Queste terapie non devono sostituire i trattamenti medici convenzionali, ma possono essere integrate per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita. È sempre importante consultare un medico o un terapista olistico qualificato prima di intraprendere nuove terapie.

Per chi non la conoscesse:

La risonanza magnetica pulsata (PEMF) è una terapia non invasiva che utilizza campi elettromagnetici a bassa frequenza per stimolare la rigenerazione dei tessuti, migliorare la circolazione e ridurre l’infiammazione. Questa tecnologia è basata sull’idea che i campi elettromagnetici possano influenzare le cellule, migliorando il metabolismo cellulare e facilitando la guarigione in tessuti danneggiati, come nel caso di malattie croniche o degenerative.

Il dispositivo PEMF genera impulsi elettromagnetici che penetrano nei tessuti del corpo e influenzano l’attività elettrica delle cellule. Questo processo è considerato utile per stimolare:

Rigenerazione cellulare: Gli impulsi migliorano il metabolismo e favoriscono la riparazione delle cellule danneggiate.
Circolazione: Aiuta a migliorare il flusso sanguigno, aumentando così l’apporto di ossigeno e nutrienti alle aree lesionate.
Riduzione dell’infiammazione: I campi magnetici possono ridurre l’infiammazione, alleviando il dolore e promuovendo il recupero muscolare.
Gestione del dolore: È stato dimostrato che la PEMF può aiutare a gestire il dolore cronico, soprattutto quello legato a problemi muscoloscheletrici.

La PEMF è stata utilizzata per una vasta gamma di condizioni, tra cui:

Malattie autoimmuni come la sclerodermia, dove il tessuto connettivo e muscolare è danneggiato.
Lesioni muscolari e dolori articolari cronici (come artrite e fibromialgia).
Fratture ossee: studi hanno dimostrato che può accelerare la guarigione ossea.
Disturbi neurologici: È in fase di studio anche per malattie neurodegenerative e la gestione di lesioni neurologiche.
Benefici specifici per la sclerodermia
Nel caso della sclerodermia morfea, che colpisce muscoli e tessuti della pelle, la PEMF potrebbe aiutare a:

Migliorare la flessibilità della pelle e ridurre la rigidità muscolare attraverso la stimolazione del tessuto.
Alleviare l’infiammazione nelle aree colpite.
Promuovere la circolazione nelle zone con fibrosi, aiutando a prevenire il peggioramento della condizione.
È adatta a tutti?
Anche se generalmente considerata sicura, la PEMF può non essere adatta a persone con pacemaker, gravidanza o impianti metallici. Come con ogni terapia, è importante consultare un medico o uno specialista prima di iniziare un trattamento.

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