Il ricercatore francese Pierre de Vernejoul, per primo, dimostrò l’esistenza dei Meridiani: dopo aver iniettato, in alcuni soggetti, isotopi radioattivi nei punti di agopuntura, ne studiò gli spostamenti mediante una apposita camera a raggi gamma. In 4 – 6 minuti gli isotopi percorsero circa 30 centimetri lungo i Meridiani dell’agopuntura. Ricerche recenti avvalorano l’ipotesi che esista una specifica relazione tra i punti di agopuntura, i Meridiani e le correnti elettriche presenti nel corpo umano. A partire dagli anni Cinquanta alcune esperienze,volte allo scopo di misurare la risposta galvanica cutanea in corrispondenza sia dei meridiani che dei punti di agopuntura, hanno evidenziato che tali punti presentano un livello di conduttura elettrica superiore a quello di altri punti cutanei. Negli anni Settanta, con il patrocinio dei National Institutes of Health, Robert Becker e Maria Reichmanis dimostrarono che lungo i Meridiani dell’antica medicina cinese passano davvero correnti elettriche e poiché i punti di agopuntura si trovano per il 25% lungo queste linee scientificamente determinabili, l’inserimento di un ago può interferire ed amplificare i minuscoli segnali elettrici che percorrono il corpo.
tratto da: Agopuntura: medicina alternativa o complementare?
Autore: Giuseppe Maiocchi
http://www.aist-pain.it/it/files/AGOPUNTURA/AGOPUNTURA%20MEDICINA%20COMPLEMENTARE.pdf
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