Essere visti davvero: dalla paura di essere invisibili al coraggio di mostrarsi per ciò che siamo
C’è una paura che nasce in silenzio, che non fa rumore, che non grida mai. È la paura di essere invisibili. Di passare accanto alla vita senza lasciare traccia. Di essere una nota suonata piano in un’orchestra che urla
Chi ha conosciuto questa paura, spesso è stato un bambino o una bambina troppo sensibile, troppo attenta a non disturbare, troppo impegnata a capire gli altri per ricordarsi di esistere. Si diventa bravi a farsi piccoli, a respirare piano, a non chiedere nulla. Si diventa invisibili per sopravvivere. E quando vivi nell’ombra abbastanza a lungo, quella diventa la tua casa, la tua pelle.
Io ero una ragazzina cosi’quindi comprendo
Essere invisibili sembra sicuro. Ma è una prigione
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Crescere con questa invisibilità addosso, però, lascia un segno profondo: la paura di essere visti davvero. Perché se nessuno ti guarda, nessuno ti giudica. Se nessuno ti vede, nessuno ti ferisce. Ma in quella zona grigia si diventa anche orfani di sé stessi, perché non ci si dà mai il permesso di brillare, di esistere pienamente.
Poi arriva la vita. E ti spinge fuori. Ti porta sui social, nelle piazze digitali, ti espone al mondo. Un mondo che sembra voler vedere tutto di te, ma che in realtà guarda solo la superficie. È un’esposizione che non è visibilità: è solo essere esposti, esibiti, come un prodotto in vetrina. Non è lo sguardo che riconosce, è lo sguardo che consuma.
E qui nasce il paradosso: possiamo essere visti da migliaia di persone e sentirci più invisibili che mai.
Perché la vera visibilità non è questione di numeri. È questione di verità. Non è mostrarsi per piacere, è mostrarsi per esserci. Con tutto quello che siamo: con le nostre fragilità, le nostre ombre, i nostri talenti nascosti, la nostra voce autentica
Il coraggio di mostrarsi davvero. Essere visti davvero significa smettere di recitare. Significa accettare che non si può piacere a tutti, e che questo va bene. Significa capire che chi ci giudica non ci definisce. Significa imparare a piacersi da dentro, prima di aspettarsi di piacere fuori
È un atto di autostima profonda: non mendicare sguardi, ma offrire presenza
E se qualcuno non ci vuole vedere, va bene. Perché chi non vede la nostra luce è semplicemente cieco per la propria paura. E chi ha paura della luce, non può insegnarci a brillare
Da invisibile a visibile: un piccolo rito quotidiano Ogni giorno, fai una cosa per te. Scrivi una frase, canta una canzone, crea qualcosa che ti somiglia. E fallo senza pensare a chi guarderà. Fallo solo per dire a te stesso: io mi vedo, io mi riconosco, io esisto
Perché il primo sguardo che salva è quello che ti dai da solo
E quando impari a guardarti con amore, anche il mondo ,poco alla volta,inizierà a vederti davvero.
E se non lo farà, non importa. Perché la tua luce è nata per brillare anche nell’ombra
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Essere visti davvero: una lettera aperta ai giovani che hanno paura di brillare
Cari ragazzi,
vi guardo da qui, da un’altra generazione. Siete nati in un mondo che vi chiede di essere tutti uguali. Vi chiede di avere gli stessi vestiti, lo stesso tono di voce, gli stessi sogni da vetrina. Vi dice che la diversità è un rischio e che se siete troppo strani, troppo sensibili, troppo veri, rischiate di restare fuori dal cerchio.
ma il cerchio che vi vuole tutti uguali è una prigione dorata!
Fuori dal cerchio c’è la vostra anima, la vostra vera voce. Quella che non deve piacere a tutti, perché non è nata per essere approvata: è nata per esistere.
Sento le vostre paure. Le capisco
paura di sbagliare e venire derisi
paura di essere troppo o troppo poco
paura di non essere mai all’altezza di questa corsa infinita, dove tutti sembrano sempre più belli, più felici, più di successo
Ma sapete qual è la verità?
Tutti fingono, un po’. E chi non finge, ha fatto una scelta di coraggio.
Volete essere uguali o volete essere liberi?
La vera libertà è mostrare il proprio volto senza paura. Anche se ha cicatrici, anche se non è perfetto.
È dire: “io sono questo” e non abbassare lo sguardo
È avere idee che nessuno condivide e tenerle strette
È sentire emozioni profonde e non vergognarsi di piangere, di tremare, di non sapere tutto
Vi hanno raccontato una bugia, sapete? Vi hanno detto che chi mostra le sue debolezze è perdente
Invece è proprio il contrario: chi ha il coraggio di mostrarsi fragile è il più forte di tutti !
Perché chi si nasconde per paura del giudizio diventa trasparente anche a se stesso.
ma chi si accetta, con tutto il pacchetto di luce e ombra che porta dentro, diventa luminoso. E la sua luce diventa un faro per gli altri.
cosi, sbagliate, cadete, rialzatevi. Fate errori, piangete, parlate, gridate se serve.
Ma non nascondetevi mai più
Non c’è bisogno di essere perfetti per essere amati
e non c’è bisogno di essere uguali per essere accettati
ll mondo non ha bisogno di copie, ha bisogno di voi
E se qualcuno vi cancella, vi deride, vi isola, ricordate questo:
chi cancella gli altri è già cancellato dentro.
Chi brilla, anche se da solo, illumina la strada per chi verrà dopo.
E voi volete essere quella luce o volete spegnerla?
GRAZIE!
