La VITAMINA C è anche chiamata acido L-ascorbico, è un composto organico presente largamente in natura ed ha proprietà antiossidanti di notevole rilevanza. Una riserva importante si trova nelle ghiandole
surrenali e nei momenti di maggior tensione s’impoverisce notevolmente, nei momenti di stress le surrenali rilasciano epinefrina e norepinefrina.
È un solido bianco, ma in campioni impuri può apparire giallastro.
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Si tratta anche di una vitamina idrosolubile, essenziale all’uomo ma non in tutti i mammiferi, antiossidante, spesso utilizzata in forma salina (ascorbato) che svolge nell’organismo molteplici funzioni.
LA VITAMINA C è contenuta in moltissima frutta e verdura, frattaglie (fegato e reni). Anche se per quanto riguarda questi ultimi, è meglio non abbondare.
Invece è poco presente in alimenti come in latte e carne…
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Le principali fonti di vitamina C sono
kiwi, che ne sono ancora più ricchi delle arance; 100 grammi di kiwi contengono infatti 85 mg di vitamina C, contro i 50 mg di vitamina C contenuta in 100 grammi di arance
peperoncini, soprattutto quelli piccanti, e peperoni;
fave;
piselli;
pomodori
patate;
fragole, che ne contengono una quota leggermente superiore alle arance;
verdura a foglia verde (rucola, lattuga eccetera);
Una sua funzione molto importante è quella di mantenere in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa.
La vitamina C è sicuramente di vitale importanza per il sistema immunitario. Sembra che la vitamina C abbia un ruolo importante, soprattutto in reazioni di ossidoriduzione catalizzate da ossigenasi, e svolga un’azione antistaminica. Tra i processi più noti in cui la vitamina dovrebbe intervenire si ricordano:
La vitamina C ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice.
Contrasta gli effetti tossici del fumo di tabacco, dei gas di scarico degli autoveicoli, etc.
La vitamina C ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice.
L’eccesso di vitamina C che arriva alla vescica può prevenire il cancro alla vescica.
E’ una vitamina estremamente labile, e viene distrutta rapidamente dalla cottura, dall’esposizione all’aria e alla luce. La conservazione riduce molto il contenuto di vitamina C.
sintesi degli ormoni steroidei per intervento durante le reazioni di idrossilazione,
riduzione dell’acido folico per formare la forma coenzimatica
aumento dell’assorbimento di ferro per riduzione del Fe (III) a Fe (II)
azione di rigenerazione della vitamina E per cessione di un elettrone al radicale α-tocoferossilico.
Sembra, inoltre, che la vitamina C possa diminuire la formazione di nitrosammine intestinali e ridurre vari composti ossidanti (il radicale superossido, l’acido ipocloroso e i radicali idrossilici).
Dose minima giornaliera: Per dose minima giornaliera s’intende la quantità minima complessiva da assumere durante il corso dell’intera giornata, suddividendo la dose giornaliera in più piccole dosi frazionate (dividendo la dose giornaliera in parti uguali) assunte a intervalli di 3-4 ore. La carenza di vitamina C determina la comparsa dello scorbuto, patologia che riguarda particolarmente l’insufficiente produzione dicollagene e di sostanza cementante intercellulare. Ciò determina alterazioni a livello dei vasi sanguigni con comparsa di emorragie, rallentamento della cicatrizzazione delle ferite, gengiviti con alterazioni della dentina, gengivorragie ed osteoporosi delle ossa.
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