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I BIOFOTONI: I PORTATORI DI LUCE DELLA VITA

I BIOFOTONI: I PORTATORI DI LUCE DELLA VITA

“Siamo ancora alle soglie della piena comprensione del complesso rapporto tra luce e vita, ma ora possiamo dire con enfasi, che la funzione di tutto il nostro metabolismo è LUCE-dipendente ” !!!

( prof. Fritz-Albert Popp)

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Tutte le cellule viventi di piante, animali ed esseri umani emettono biofotoni, che non possono essere visti ad occhio nudo. ma posso essere misurati da apparecchiature speciali sviluppate da ricercatori tedeschi.

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 I biofotoni sono messaggeri di luce, scintille sottili che attraversano ogni essere vivente, danzando nel campo energetico dell’esistenza. Così come il vento si percepisce nei suoi effetti, anche queste particelle luminose raccontano una storia invisibile che lega la biologia alla luce stessa.

Senza luce per le cellule non è possibile alcuna vita.

I biofotoni (dal greco βίος, “vita” e φως, “luce”) sono fotoni di luce emessi dai sistemi biologici, prevalentemente nell’ultravioletto e nella gamma bassa della luce visibile. Sono la firma luminosa della vita, una bioluminescenza ultradebole che rispecchia lo stato energetico e informativo di ogni cellula vivente. Queste emissioni non sono casuali, ma sembrano seguire schemi coerenti, quasi a formare un linguaggio sottile tra le cellule.

L’intensità della radiazione biofotonica varia risultando estremamente debole rispetto alla luce visibile. Eppure, questa luce è ovunque. Il DNA stesso sembra essere un’antenna che riceve e trasmette informazioni attraverso i biofotoni, regolando il funzionamento armonico del corpo.

LA RADIAZIONE BIOFOTONICA E’  IL LINGUAGGIO DELLA VITA

Gli organismi viventi emettono costantemente biofotoni, una radiazione luminosa che si diffonde con coerenza, proprio come avviene in un laser. Questo fenomeno suggerisce che la luce biologica possa avere un ruolo chiave nella regolazione dei processi cellulari. Le ricerche di Fritz-Albert Popp, premio nobel, hanno dimostrato che le cellule non emettono questa luce in modo casuale, ma secondo schemi altamente organizzati che potrebbero fungere da sistema di comunicazione e coordinamento tra le cellule.

La radiazione biofotonica è stata osservata in numerosi processi biologici, essa influenza la

Crescita e rigenerazione cellulare: le cellule sane emettono biofotoni in modo armonico, mentre le cellule malate mostrano schemi caotici.

Regolazione metabolica: la qualità della radiazione biofotonica può influenzare la produzione di enzimi e altri elementi fondamentali del metabolismo.

Interazione con i ritmi circadiani: alcuni studi suggeriscono che i biofotoni possano essere collegati al nostro orologio biologico e influenzare il sonno e i livelli di energia.

La capacità delle cellule di immagazzinare e trasmettere fotoni è ancora oggetto di studio, ma pare certo che  il DNA stesso agisce come un ricetrasmettitore, emettendo e assorbendo luce per coordinare i processi biologici.

Nel 1923, il biologo russo Alexander Gurwitsch ipotizzò che le cellule viventi emettessero luce e chiamò questi segnali “raggi mitogenetici”, poiché sembravano stimolare la divisione cellulare. Questo concetto, allora visionario, fu ripreso e approfondito da sua figlia Anna Gurwitsch, e negli anni ’60 la loro esistenza fu confermata con strumenti più avanzati.
Alexander Gavrilovich Gurwitsch, ha come idea di base che ogni sistema biologico emetta spontaneamente quanti di luce

Negli anni ’70, gli scienziati Quickenden e Que Hee confermarono l’emissione di biofotoni negli organismi viventi. Nel 1974, il dott. VP Kaznacheyev osservò un fenomeno di comunicazione cellulare tramite biofotoni nei suoi esperimenti a Novosibirsk.

Il fisico Fritz-Albert Popp, colui che ha studiato più a fondo questi fenomeni, dimostrò che i biofotoni non solo esistono, ma esibiscono un comportamento coerente simile alla luce laser. Questo suggerisce un ruolo fondamentale nella comunicazione tra le cellule e nella regolazione biologica.

I Biofotoni pero’ non hanno a che fare con la biofotonica, che invece è la disciplina scientifica che si occupa di studiare l’interazione della luce con gli esseri viventi

BIOFOTONI E CAMPI MORFOGENETICI

L’ipotesi dei campi morfogenetici, avanzata dal biologo Rupert Sheldrake, si collega direttamente all’esistenza dei biofotoni. Secondo Sheldrake, la comunicazione tra organismi viventi non avviene solo attraverso segnali chimici e neurologici, ma anche tramite un campo di informazione sottile che trascende il tempo e lo spazio. Egli ha confermato che i biofotoni sono  uno dei meccanismi attraverso cui questo campo agisce, facilitando la trasmissione di informazioni tra cellule, organismi e persino generazioni. Questa teoria,  apre nuove prospettive sulla memoria biologica e sulla trasmissione dell’informazione oltre il codice genetico.

I BIOFOTONI E IL BENESSERE

I biofotoni sono la chiave per comprendere il legame tra energia e salute. Alcune teorie suggeriscono che tecniche come Reiki, agopuntura e pranoterapia funzionino proprio attraverso la modulazione di queste emissioni luminose. Il nostro corpo puo’ essere un sofisticato trasmettitore e ricevitore di luce, e il benessere dipenderebbe anche dalla qualità e dalla coerenza della nostra radiazione biofotonica.

L’energia “ch’i” scorre nei nostri corpi energetici canali (meridiani o chakra ) che secondo la medicina tradizionale cinese o indiana ,regola le funzioni del nostro corpo, può essere correlata alle linee del campo biofotonico dell’organismo

METODI DI GUARIGIONE BASATI SULLA LUCE

Non è solo teoria ma già oggi esistono metodi terapeutici che utilizzano la luce per promuovere la salute e il benessere:

Terapia della luce (fototerapia): utilizzata per trattare disturbi come “il disturbo affettivo stagionale” (SAD), alcuni tipi di depressione e disturbi del ritmo circadiano.

Terapia laser a basso livello (LLLT): impiegata per ridurre il dolore, stimolare la rigenerazione cellulare e migliorare la guarigione dei tessuti.

Biomodulazione fotodinamica: applicata in dermatologia e oncologia, sfrutta specifiche lunghezze d’onda per attivare reazioni biochimiche mirate.

Terapia con luce rossa e infrarossa: favorisce la riparazione cellulare, migliora la circolazione e riduce l’infiammazione.

Questo e’ un tema vastissimo e ancora in via di sviluppo per cui offro solo piccoli spunti per continuare a cercare ed informarsi

La scoperta dei biofotoni apre nuove prospettive nella comprensione della vita e della biologia quantistica. Studi in corso presso l’Istituto Internazionale di Biofisica suggeriscono che la luce gioca un ruolo chiave nei processi metabolici e verra’ utilizzata per sviluppare nuove terapie.

Albert Popp ha affermato che “l’energia elettromagnetica gioca un ruolo fondamentale nella sfera biologica dei viventi”, mentre scienziati come Herbert Froehlich e Ilya Prigogine hanno riconosciuto l’importanza di queste ricerche.

Alcune persone pensano, nonostante molte prove  che  queste argomentazioni sono riconducibili alla cosiddetta medicina quantistica, descritta in termini che non hanno ricevuto alcun riscontro a livello di dimostrazioni scientifiche. Nella migliore delle ipotesi, si tratta, dicono, di fantasie al limite di una concezione magica del mondo

Molti fisici invece,e molti che hanno vinto premi Nobel  la pensano  diversamente.

I biofotoni non sono solo una curiosità scientifica,dicono, ma una finestra aperta su una nuova comprensione della vita. Se davvero la luce è alla base della comunicazione cellulare, possiamo essere a un passo dalla scoperta di metodi di guarigione che utilizzano la luce stessa per ripristinare l’equilibrio e la salute.

la scienza è in continua evoluzione e molte delle risposte che cerchiamo potrebbero trovarsi proprio nella luce che emettiamo !!!

 APPROFONDIAMO:

“Siamo ancora alle soglie della piena comprensione del complesso rapporto tra luce e vita, ma ora possiamo dire con enfasi, che la funzione di tutto il nostro metabolismo è LUCE-dipendente ”

( prof. Fritz-Albert Popp)

 scoperta del Dr. Fritz A. Popp sulla radiazione delle cellule:

BIOFOTONI E SALUTE

Secondo il grande fisico Albert Popp, queste emissioni regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule e controllano tutti i processi biochimici. Secondo Popp,” l’energia elettromagnetica gioca un ruolo fondamentale nella sfera biologica dei Viventi.

Nel campo della salute le implicazioni sono enormi. Adesso sappiamo, per esempio, che la luce può generare, o arrestare, delle reazioni a catena nelle cellule, e che il danno genetico cellulare può essere virtualmente riparato  nel giro di alcune ore, da deboli fasci di luce.”

Anche Heinsenberg, (Premio Nobel per la Fisica), afferma che l’energia elettromagnetica è l’energia elementare dalla quale dipende tutta la vita dell’organismo vivente poiché capace di modificare l’energia cinetica a livello atomico e molecolare. Si parla dei biofotoni.

SEGUENDO QUESTE CONOSCENZE, PERCHE’ SI PUO’ AMMALARE IL CORPO ?

Tutti gli organismi viventi irradiano un debole ma permanente flusso di luce, la cui intensità spazia dalla luce visibile all’ultravioletto. L’emissione di questi biofotoni è correlata a tutte le funzioni fisiologiche. Le cellule sane emettono oscillazioni ordinate di luce, mentre le cellule malate producono oscillazioni non ordinate. Maggiore è il disturbo, tanto più caotica è l’emissione di luce. Oscillazioni caotiche di luce non trasmettono più informazioni corrette alle cellule vicine in quel momento, così allo stesso modo anche le reazioni biochimiche non funzionano più. Perciò si possono sviluppare sintomi di malattia.

La malattia appare sempre di più come un’interruzione (operata da batteri, virus, funghi, parassiti, sostanze inquinanti o tossiche, che nel loro complesso vengono chiamate “tossine”) delle linee di comunicazione biofotoniche all’interno dell’organismo. Bisogna notare che tali comunicazioni possiedono una grande velocità, consentendo un coordinamento praticamente istantaneo fra le varie parti dell’organismo.

Le tossine, interrompendo le linee di comunicazione, impediscono lo scambio di informazioni del tutto o in parte; ciò conduce dapprima ad un’alterazione elettrica della cellula (ogni cellula del corpo possiede un potenziale di membrana attorno ai 75 mV) che si può rilevare con i metodi bioelettronici; successivamente si produce un’alterazione chimica, che si può rivelare con l’esame del sangue e delle urine; e infine compaiono i sintomi della malattia.

Qualsiasi disordine, disturbo o rottura nel flusso di energia causato attraverso un trauma fisico o psichico, porta alla perdita o ad una progressiva modifica dell’informazione ai recettori delle cellule e questo è il primo stadio della malattia.

Gli impulsi di comando non arrivano più corretti e con forza sufficiente alle cellule, agli organi e ai sistemi. Le difese immunitarie vengono indebolite. La battaglia interna contro i batteri, i virus e i parassiti non avviene più in modo ottimale.

IL BENESSERE:

Senza luce per le cellule non è possibile alcuna vita. Nel corpo in ogni minuto muoiono e nascono 100 milioni di cellule. La comunicazione non conosce alcuna interruzione. Ogni cellula riceve migliaia di messaggi al secondo. L’informazione si espande ad altissima velocità. Sappiamo che queste informazioni hanno la forma della luce e nelle nostre cellule vengono ricevute ed inviate da un’antenna“, che è rappresentata dal DNA. La sua doppia struttura ad elica lo rende un’antenna per tutte le direzioni, ciò significa che in qualsiasi posizione l’irradiamento dei BIOfotoni cade in modo ottimale. Per molti motivi già citati siamo sottoposti tuttavia continuamente ad attacchi elettromagnetici che non sono di natura fisiologica.

Come conseguenza alcune delle nostre „antenne“ non sono più in grado di ricevere interamente le informazioni che garantiscono nella loro totalità il lavoro armonico del meraviglioso sistema precedentemente descritto.

Se si trasmette luce a queste cellule deboli, esse vengono stimolate alla rigenerazione:  REIKI PUO’ FARLO. I Cristalli possono farlo !

L’arricchimento e la qualità (frequenza) attraverso i biofotoni sono quindi essenzialmente decisivi per far sì che una cellula e/o un insieme di cellule/organismo possano adempiere ai propri compiti.

Diventa così importante inviare alle cellule “messaggi di salute”, “ricordare” alle cellule il loro linguaggio, per poter riattivare il loro metabolismo e le emissioni che esse sono capaci di produrre in uno stato di salute e di equilibrio.

Si possono perciò inviare all’organismo queste “informazioni guida”, sotto forma di quanti di energia  (luce-fotoni ) di modo che esso raggiunga di nuovo il suo equilibrio e in quel modo a tutte le cellule viene restituita la possibilità di soddisfare in modo ottimale i compiti a loro assegnati.

Grazie allo studio dei biofotoni si sono potute verificare le utilita’ di antiche tecniche di guarigione come l’AGOPUNTURA e il REIKI

GRAZIE!

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