In questo articolo, trovato molto tempo fa sul web, ho avuto la conferma da parte di Osho ai miei dubbi sulla pratica del pensiero positivo e della legge di attrazione, tanto proclamati e diffusi di questi tempi.
I miei dubbi erano rivolti proprio all’effetto che queste tecniche hanno sulla struttura psicospirituale.
Di questi tempi si parla tantissimi di amore, di luce, di benessere, di evoluzione…e si tende a nascondere tutti i lati ombra e le emozioni ombra della vita…sembra quasi che parlare di rabbia, di invidia, di paura ecc stia per diventare un tabù. E quando se ne parla, spesso subito si sente dire “non pensare alla tua rabbia, immagina di inviare amore e luce”, o frasi di questo genere….in chiesa ho sentito il termine “soffoca la tua rabbia”….
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È corretto agire in questo modo? A mio avviso no. E l’intervista a Osho che seguirà sembra confermare i miei dubbi.
Tutto questo voler nascondere, questo voler reprimere…poiché, se siamo sinceri con noi stessi, di questo si tratta… incide veramente sulla struttura psicospirituale.
È inevitabile che laddove ci sia una repressione succeda questo.
Quando operiamo uno sforzo nel voler affermare un pensiero per eliminarne un altro, quest’ultimo non viene cancellato ma trasferito nell’inconscio dove è libero di manifestarsi nell’ombra. Abbiamo quindi fatto un danno: abbiamo oscurato un pensiero/emozione ombra che prima era illuminato dalla coscienza, e invece di usarlo per accrescere la nostra consapevolezza lo abbiamo reso più potente facendoci ingannare dalla nostra stessa mente.
Il mio percorso attuale mi ha portato alla consapevolezza che se si sente rabbia, bisogna vivere la rabbia, ascoltarla, darle voce e sfogo (senza far male agli altri ovviamente).
Tutto ciò che di oscuro proviamo non è poi così oscuro…come potrebbe esserlo dal momento che spesso costituisce una svolta evolutiva importantissima?
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Ora vi lascio alle parole di Osho che saranno certamente più esplicative ed illuminanti delle mie 🙂
Amato Maestro,
la tecnica del “pensiero positivo”, è utile per risvegliarsi? Oppure ottunde la consapevolezza di essere in prigione e il desiderio di diventare liberi?
La tecnica del pensare in positivo non è una tecnica che ti trasforma: si limita a reprimere gli aspetti negativi della tua personalità. E’ una tecnica basata sulla scelta. Non può giovare alla consapevolezza: va contro la consapevolezza. La consapevolezza è sempre senza scelta.
Pensare in positivo, significa semplicemente forzare il negativo ad andare nell’inconscio, e condizionare con pensieri positivi la mente cosciente. Ma il guaio è che l’inconscio è molto più forte, è nove volte più forte della mente cosciente. Per cui, quando una cosa diventa inconscia, essa diviene nove volte più forte di quanto non lo fosse prima. Magari non si manifesta più nella vecchia maniera, ma trova nuovi modi di espressione.
Quindi, la tecnica del pensare in positivo è poco efficace, priva di una profonda comprensione, e continua a fornirvi idee sbagliate su voi stessi. Il pensare in positivo è nato da una setta cristiana americana, che prese il nome di “Christian Science”. Per evitare la parola “Christian” e avere in tal modo più presa sulla gente, un po’ alla volta fu abbandonata la vecchia etichetta, e si limitò a parlare della filosofia del “pensiero positivo”. Christian Science – questa è la fonte originale – avanzò l’idea che tutto quello che vi succede nella vita, non è altro che una proiezione del pensiero. Se volete essere ricchi, “pensate alla ricchezza e arricchitevi”. E’ attraverso il pensare in modo positivo che ci si arricchisce, che si diventa più ricchi… che i dollari cominciano a venire verso di voi.
Mi viene in mente un aneddoto. Un giovane incontra per strada un ‘anziana signora. La signora chiede: “Cos’é successo a tuo padre? Non viene più alle nostre riunioni settimanali di Christian Science, ed è il membro più anziano, quasi il fondatore della nostra società”. Il giovane risponde: “E’ malato, e si sente molto debole”.
La donna ride, e ribatte: “E’ solo il suo pensiero e nient’ altro. Lui pensa di essere malato, ma non lo è. E pensa di essere debole, ma non lo è. La vita è fatta di pensieri: diventi ciò che pensi! Digli di ricordarsi l’idea che ci ha predicato per anni. Digli di fare pensieri sani, di pensarsi forte e vigoroso!” Il giovane conclude: “Gli riferirò il suo messaggio”.
Otto, dieci giorni dopo, il giovane incontra di nuovo la donna, che gli chiede: “Cos’è successo? Non gli hai riferito il mio messaggio? Perché continua a non venire alle riunioni settimanali?” E il giovane risponde: “Gli ho riferito il suo messaggio, signora; ma ora lui pensa di essere morto. E non lo pensa solo lui… tutti i vicini, la mia famiglia, perfino io stesso, pensiamo che sia morto. E non vive più con noi: è andato a stare al cimitero!”
Christian Science ha un approccio superficiale… può aiutare in certi casi: in particolare, si possono modificare quelle situazioni che sono realmente create dalla vostra mente. Ma non tutta la vostra vita è creazione della mente.
Il pensiero positivo deriva da Christian Science. Parlano un linguaggio più filosofico, ma la base è la stessa: se pensi in negativo, ti accadranno cose negative; se pensi in positivo, ti accadranno cose positive. E in America questo genere letterario ha molta fortuna. In nessun altro posto al mondo il pensare in positivo ha avuto alcuna presa… perché è una cosa puerile. “Pensa di essere ricco e diventalo”… tutti sanno che è una pura e semplice assurdità. Ed è nocivo, è pericoloso per te.
Le idee negative della tua mente devono essere rilasciate, non devono essere represse da idee positive. Occorre che tu crei una coscienza, che non è positiva, né negativa. Quella sarà una pura coscienza. In quella pura coscienza, vivrai la più naturale e gioiosa delle esistenze.
Se tu reprimi una qualsivoglia idea negativa perché ti fa star male per esempio, se sei arrabbiato, e reprimi la tua rabbia sforzandoti di cambiare quell’energia in qualcosa di positivo, come cercare di sentirti in amore verso la persona verso cui provavi rabbia, oppure di sentire compassione per lei, sai benissimo che stai ingannando te stesso. A un livello molto profondo la rabbia rimane tale: stai semplicemente dando una mano di bianco, per coprirla. In superficie puoi sorridere, ma il tuo sorriso si limiterà alle tue labbra. Sarà una ginnastica delle labbra: non sarai connesso con te, col tuo cuore, col tuo essere. Tra il tuo sorriso e il tuo cuore, stai mettendo una barriera: l’emozione negativa che hai represso.
E non si tratta di una sola emozione: nella tua vita ci sono migliaia di emozioni negative… non ti piace una persona; non ti piacciono tante cose; tu stesso non ti piaci; non ti piace la situazione in cui sei.
Tutta questa immondizia, continua ad accumularsi nell’inconscio, e in superficie prende forma un ipocrita, che dice: “Amo tutti quanti. L’amore è la chiave della beatitudine”.
Ma non traspare alcuna beatitudine nella vita di una persona così! Dentro di lei esiste un vero inferno. Può ingannare gli altri, e se continui a ingannarli per un tempo sufficientemente lungo, finisce per ingannare anche se stessa. Ma questo non è un cambiamento. E’ solo sprecare la propria vita… che ha un immenso valore, perché una volta buttata via, non si può riaverla indietro.
Il pensare in positivo, se lo si vuole chiamare col suo vero nome, non è altro che la filosofia dell’ipocrisia. Quando vi viene voglia di piangere, essa vi insegna a cantare. Ci puoi riuscire se ci provi, ma quelle lacrime represse verranno fuori in un altro momento, in un’altra situazione. Esiste un limite alla repressione. E la canzone che stavi cantando è del tutto insignificante: non la sentivi, non nasceva dal tuo cuore. Essa nasceva solo dal fatto che questa filosofia dice di scegliere sempre ciò che è positivo.
Io sono assolutamente contrario al pensiero positivo. Sarai sorpreso di sapere che se non scegli, se rimani in una consapevolezza libera da scelte, la tua vita comincerà a esprimere qualcosa che non è né positivo né negativo, qualcosa di superiore a entrambi. Per cui, non sarai un perdente. Non sarà positivo, non sarà negativo, sarà esistenziale.
Quindi, se ci sono lacrime, esse avranno una loro bellezza; avranno una loro canzone. Non occorre che tu sovrapponga ad esse un’altra canzone: esse provengono dalla gioia, dall’appagamento, non dalla tristezza o dal fallimento. E se la canzone esplode, non sarà contro le lacrime o la disperazione: è semplicemente l’espressione della tua gioia… non è contro nulla né a favore di qualcosa. E’ semplicemente il fiorire del tuo essere; ecco perché la chiamo esistenziale.
Il pensare in positivo, ha condotto l’America su una strada sbagliatissima: ha reso la gente ipocrita. Oggigiorno, è la filosofia che, ha maggior presa. Di fatto non è nemmeno una filosofia: è solo spazzatura.
Essa non comprende la psicologia dell’uomo, non è radicata nelle scoperte della psicologia, né in quelle più profonde della meditazione. Si limita a dare speranza alla gente, a persone che stanno perdendo ogni speranza.
Tratto da: The Transmission of the Lamp – 13 giugno 1986
FONTE: http://www.renudo.it/osho-il-pensiero-positivo-la-filosofia-dellipocrisia/
Riportato da : http://compressamente.blogspot.it/2016/01/i-lati-oscuri-del-pensiero-positivo.html
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Sullo stesso tema consigliamo anche la lettura di questo post sulla LEGGE DI ATTRAZIONE. Eccone un’anteprima :
” … In molti testi che ho letto sulla Legge dell’Attrazione e che circolano su internet si parla spesso di colpa (termine che non condivido, preferendole il termine corresponsabilità) con frasi come questa : “se non ottieni ciò che vuoi la colpa non è nell’ambiente circostante … se non ottieni ciò che vuoi non devi dare la colpa a nessuno se non a te stesso …”
Ritengo che accettare questo dictat (che ovviamente non attribuisco a tutti i sostenitori di questo pensiero) abbia un effetto da non sottovalutare …. dopo averlo applicato a se stessi si finisce con l’applicarlo anche per gli altri !!!
Ed ecco che tutti coloro che incontrerai nella tua vita “avranno” la colpa del loro destino e penserai che qualsiasi problema è nato solo da loro !
Arriverai ad essere certo che non hanno fatto abbastanza, che se stanno male, addirittura hanno fatto loro del male agli altri. La legge dell’attrazione dice infatti che attraiamo energie simili. Sostengo, al contrario, che la vera sfida sia attrarre energie non simili e portare luce laddove prima vi era il buio… o come diceva un vecchio saggio … se nella nostra vita abbiamo aiutato anche solo una persona che aveva smarrito la strada nel cielo brillerà una nuova stella !
Quando poi la legge dell’attrazione diventa fanatismo si assiste al trionfo dell’egoismo, si legittima il menefreghismo, l’indifferenza, l’abbandono …
Alla legge dell’attrazione preferisco dunque la strada dell’Illuminazione, un cammino lungo, senza leggi che giocano il gioco della mente, ma con tanta gratitudine nel cuore e Amore per il Divino ed ogni sua creatura.
Credo occorra quindi spostare il nostro focus dal pensare positivo a tutti i costi, in uno stato temporaneo di auto-induzione come accadeva nella New Age prima e dallo sforzo senza fine di essere in grado di attrarre sempre e solo il meglio per seguire la legge dell’attrazione adesso, alla celebrazione della vita, al rendere sacro ogni gesto, al non ostentare i propri doni e la propria potenza, al rimanere umili ma consapevoli, non profetizzare catastrofi ma mostrarsi comunque fiduciosi per il futuro e soprattutto tendere la mano verso ogni persona o creatura vivente che possiamo aiutare !
L’operatore di Luce della Nuova Energia è partito dal pensiero positivo della New Age per arrivare all’intenzione creativa della Now Age.
Intenzione, coscienza e divinità spostano l’uomo in una nuova realtà.
Siamo uomini olistici sulla via della scienza e della coscienza della ricerca interiore : l’unica via per accedere alla spiritualità globale.
Spiritualità globale che si manifesterà pienamente quando avremo su scala mondiale e non più solo personale STATI ARMONICI AD ELEVATISSIMA SINCRONIZZAZIONE.
Buon lavoro a tutti noi !
Un abbraccio di luce ed un sentiero di pace,
Emanuel Celano
https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/personalmente-non-credo-nella-legge
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