I superpoteri nascosti nelle piante: 5 storie che sembrano fantascienza, ma sono scienza
Pensi di conoscere le piante? Quelle creature verdi e silenziose che decorano balconi e giardini? Beh preparati a ricrederti perché il regno vegetale nasconde segreti così straordinari che sembrano usciti da un film di fantascienza. Foglie che continuano a vivere dopo la morte, alberi che mandano segnali di allarme ai vicini ,piante che ricordano le esperienze passate e fiori che si scaldano come corpi umani per ingannare gli insetti fiori che utilizzano la fisica quantistica
La natura vegetale è molto più complessa affascinante e… diciamolo pure… STRANA di quanto la maggior parte di noi possa immaginare
Ecco cinque storie che ti faranno guardare le piante con occhi completamente nuovi
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
LE “FOGLIE ZOMBIE” DELLE FELCI
Nelle foreste pluviali di Panama succede qualcosa di straordinario che sfida la nostra concezione di vita e morte
Alcune felci arboree hanno foglie che dopo essere cadute e “morte” continuano a vivere. Non è un errore: le foglie staccate dalla pianta madre sviluppano radici aeree si aggrappano al suolo o ad altre piante e continuano la loro esistenza in modo completamente indipendente!
Gli scienziati chiamano questo fenomeno “post-mortem rooting” (radicazione post-mortem) ed è una strategia di sopravvivenza geniale. La foglia “morta” in realtà si trasforma in una nuova pianta autonoma
È come se una nostra mano staccata dal corpo decidesse di continuare a vivere per conto proprio. Inquietante? Forse. Affascinante? Assolutamente sì
Questa capacità dimostra quanto le piante siano modulari: ogni parte può potenzialmente diventare un individuo completo. Un concetto che noi con i nostri organi interconnessi e indispensabili facciamo fatica anche solo a immaginare.
LA MEMORIA DELLE PIANTE
Ricordare senza avere un cervello
Come può una pianta priva di sistema nervoso… ricordare? Eppure lo fa. E gli esperimenti scientifici lo dimostrano in modo inequivocabile
La Mimosa pudica quella piantina che chiude le foglie quando viene toccata è la star di questi studi. I ricercatori hanno ripetutamente fatto cadere gocce d’acqua sulle sue foglie. Inizialmente la mimosa si chiudeva ogni volta interpretando le gocce come una minaccia
Ma poi dopo diverse ripetizioni ha “capito” che le gocce erano innocue e ha smesso di chiudersi. Aveva imparato Aveva memorizzato l’esperienza
La cosa più incredibile? La pianta ricordava questa “lezione” anche dopo 40 giorni!
Come è possibile senza neuroni senza sinapsi senza cervello? Gli scienziati stanno ancora cercando di capirlo completamente ma sembra che le piante utilizzino sistemi di segnalazione biochimica ed elettrica che creano una sorta di “memoria cellulare”
Le piante non pensano come noi ma elaborano informazioni prendono decisioni e ricordano esperienze passate per modificare comportamenti futuri
Chi l’avrebbe mai detto?
L’ASPIRINA SELVATICA
Quando gli alberi si mandano messaggi di soccorso
Immagina questa scena: un salice viene attaccato da insetti affamati. In risposta produce acido salicilico (sì proprio il principio attivo dell’aspirina!) che rende le sue foglie amare e meno appetibili
Fin qui niente di strano. Ma ecco il colpo di scena: il salice rilascia l’acido salicilico anche nell’aria sotto forma di composti volatili
E gli altri salici nei dintorni “annusando” questi segnali chimici iniziano a produrre a loro volta acido salicilico PRIMA ancora di essere attaccati !
E’ un vero e proprio sistema di allarme aereo. Come se il primo albero gridasse “Attenzione! Insetti in arrivo!” e gli altri si preparassero di conseguenza
Questo fenomeno chiamato priming (pre-allerta) dimostra che le piante non sono individui isolati ma membri di una comunità che comunica e collabora per la sopravvivenza collettiva
Gli alberi si proteggono a vicenda. Si avvertono dei pericoli. Si aiutano
E molti che pensano che fossero immobili e passivi…!!!
IL FIORE CHE PUZZA DI MORTE E SI SCALDA
L’Aro titano: il maestro dell’inganno
questo e’ il campione assoluto di stranezza: l’Aro titano (Amorphophallus titanum)
Questo gigante del regno vegetale può raggiungere i 3 metri di altezza e fiorisce solo una volta ogni 7-10 anni. Ma quando lo fa… be’ è uno spettacolo che non dimentichi facilmente
ma lui crea trucchi…..
Primo trucco: si scalda fino a 37°C la stessa temperatura del corpo umano! Usa energia metabolica per produrre calore esattamente come facciamo noi mammiferi. Perché? Per volatilizzare meglio i suoi odori e attrarre gli impollinatori !!!
Secondo trucco: emette un odore intenso di carne putrefatta. Sì hai letto bene. Puzza di cadavere in decomposizione…. uhaaaaaaaaaaa che fetore……
Perché mai dovrebbe farlo? Perché i suoi impollinatori sono mosche e coleotteri necrofagi che in natura depongono le uova sui cadaveri. Il fiore li inganna facendosi passare per un corpo morto caldo e puzzolente !
Gli insetti arrivano convinti di aver trovato il posto perfetto per le loro uova si ricoprono di polline… e boom Impollinazione avvenuta !
E’ inganno puro. Una trappola olfattiva e termica perfetta
L’Aro titano ci ricorda che nel regno vegetale l’evoluzione ha sviluppato strategie così creative e bizzarre che fanno sembrare la fantascienza un racconto banale !!!
IL FIORE BLU CHE UTILIZZA LA FISICA QUANTISTICA
Il colore più puro della natura (che non esiste!)
Chiudiamo con qualcosa di meraviglioso: la Pollia condensata, una pianta africana che produce le bacche del blu più intenso e brillante mai visto in natura
Sembra un dettaglio estetico ma nasconde una magia scientifica straordinaria
Quel blu elettrico accecante non è fatto di pigmento
Leggi bene: NON C’È NESSUN COLORE BLU nella bacca!
Allora come è possibile vederlo?
La Pollia usa la fisica quantistica. Le cellule della bacca sono disposte in strati così perfettamente organizzati che riflettono selettivamente solo la luce blu mentre assorbono tutti gli altri colori.
È lo stesso principio delle ali di farfalla morpho o delle bolle di sapone
Si chiama colorazione strutturale ed è la stessa tecnologia che usiamo per i display LCD !
Ma c’è di più: essendo un effetto fisico e non chimico il colore non sbiadisce MAI
Le bacche conservano quel blu brillante anche dopo 100 anni in un erbario!
La natura ha inventato il “colore eterno” milioni di anni prima che noi scoprissimo come farloE lo ha fatto creando qualcosa di così bello da sembrare un gioiello caduto dal cielo
IL MERAVIGLIOSO MONDO VERDE
Foglie zombie. Memorie senza cervello. Messaggi chimici nell’aria. Fiori che imitano i cadaveri. Blu della fisica quantistica
Le piante sono aliene che vivono proprio accanto a noi. Funzionano in modi così diversi dai nostri che studiandole allarghiamo i confini stessi di cosa significhi essere vivi comunicare ricordare ingannare colorare
Ogni volta che guardiamo un giardino un bosco anche solo un vaso sul davanzale dovremmo ricordarci: dietro quel verde silenzioso si nasconde un mondo di strategie geniali comportamenti sorprendenti e segreti ancora da scoprire
Le piante non sono lo sfondo della vita sulla Terra. Sono protagoniste straordinarie di una storia che stiamo appena iniziando a leggere
E ogni capitolo è più affascinante del precedente, cosi’ ti chiedo
ti e’ piaciuto?
GRAZIE
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