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I Tempi Dei Chakra Sigillati Sono Finiti
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I TEMPI DEI CHAKRA SIGILLATI SONO FINITI

I TEMPI DEI CHAKRA SIGILLATI SONO FINITI : si apre il collegamento all’evoluzione superiore

I sigilli vengono rimossi con l’attivazione del
processo del corpo di luce.

I nostri libri d’istruzione sui chakra vanno riscritti dato che parlano dei chakra come di vortici a forma di cono separati l’uno dall’altro. Questo era il loro stato soltanto durante il periodo della grande separazione nei trascorsi dodici millenni, quando furono intenzionalmente sigillati al centro. I sigilli sono stati spezzati con l’attivazione del processo del corpo di luce e i chakra possono ora di nuovo dilatarsi divenendo sfere di luce. Nel corso del processo si fondono poi sempre più insieme e formano infine, come unione dei chakra, il centro del nostro campo di luce riunito. [Immagine esplicativa del modello per l’invocazione reperibile sul libro “Il Corpo di Luce”]

Alla fine del testo segue la relativa meditazione.

Conosciamo da molte pubblicazioni le descrizioni e i disegni relativi ai nostri chakra principali: visti frontalmente sono sette dischi o ruote, separati, sovrapposti l’uno sull’altro e formano una linea verticale.

Visti lateralmente sono vortici a forma di cono che giungono fino al centro del corpo.

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Così erano i nostri chakra nella vecchia energia.

A dire il vero, allo stato completamente evoluto, i nostri chakra formano invece un unico grosso chakra o campo energetico il cui centro è il cuore. Tutte le descrizioni contenute nei libri fin d’ora si riferivano giustamente soltanto allo stato ridotto dei nostri chakra nei millenni trascorsi.

Dal momento in cui fu attivato il corpo di luce, alla fine degli anni ’80, i chakra riassumono lo stato originario sviluppandosi in senso inverso. Trattasi di un processo graduale, e sperimenteremo varie gradazioni intermedie, come descritto in alcuni dei più recenti libri della New Age. Quanto più avanzato è il processo del corpo di luce tanto più si fondono i cakra. Nelle persone che hanno raggiunto il decimo livello del processo, lo stato originario è praticamente ripristinato.

I chakra sono dei soli.

Chiunque lavori con i chakra, come guaritore o maestro spirituale – se non ancora avvenuto – dovrebbe tener presente questo sviluppo nel suo lavoro e integrare nuove informazioni nel suo insegnamento.

Ma cominciamo dal principio.

L’uomo ha quattordici chakra principali, sette nel corpo e sette fuori dal corpo, sopra la testa. Allo stato non-manipolato i chakra sono conformazioni sferiche che irradiano come un sole in tutte le direzioni.

Perché la manipolazione?

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Dopo la scomparsa di Atlantide, la nostra parte spirituale che si trova nel ciclo d’incarnazione si densificò ancor più. Volevamo giocare il gioco del karma per impare ancor di più e trasformare ancor meglio l’energia pesante in energia leggera.

A tale scopo vennero modificate le nostre strutture fisiche energetiche, per mezzo di isolatori eterici, a tal punto che furono interrotte le nostre connessioni con la coscienza spirituale e le energie delle dimensioni superiori. I nostri chakra sigillati al centro formano da quel momento in poi i noti vortici a forma di cono. In questa formazione potevano solo dirigere, trasformare e scambiarsi vicendevolmente l’energia astrale dal davanti verso il dietro e viceversa, ovvero dall’alto in basso e viceversa.

[Potete apportare ancor più luce nella vostra vita, semplicemente pensandoci. La luce reagisce ai vostri pensieri e viene immediatamente da voi attatta. Orin]

La membrana attorno al cuore.

Ma non solo questo: attorno al quarto chakra, centro del cuore, venne posta una barriera energetica simile a una membrana che interruppe il contatto del centro del cuore con gli altri sei chakra del corpo. Soltanto così poteva funzionare veramente il gioco del karma, questo permetteva infatti ai tre chakra più bassi (di base, sacrale, e del plesso solare) di vivere in pieno senza venire frenati più di tanto dal chakra del cuore.

Ne conseguì che le reazioni nelle più importanti situazioni della vita erano sbilanciate, quindi disarmoniche, dato che le razioni incentrate sul cuore, come l’amore e l’empatia, erano represse. In altre parole, l’intelletto nudo e crudo, irrefrenabile, funzionava partendo dal sesto cakra, dal quinto provenivano la comunicazione superficiale e i giudizi spietati, dal terzo le reazioni egoiche e di potere, dal secondo le aspirazioni sessuali e creative senza rapporto col cuore, e dal primo le reazioni di sopravvivenza e di paura.

Trasformare il karma in energia d’amore.

Ovunque mancava saggezza, amore, coraggio e forza del cuore. Queste reazioni disarmoniche portarono, come progettato e previsto, alla formazione del karma. Ci eravamo prefissi il compito di trasformare questo karma in energie superiori d’amore, nel corso di molte vite. Soltanto così potevano elevare la vibrazione del pianeta al servizio dell’universo, mentre noi potevamo imparare moltissimo e crescere parecchio.

Sono cosciente che questa affermazione contiene un mistero estremamente esoterico. Forse dobbiamo arrestarci qui e accettarla così com’è.

In quei punti del corpo dove i coni dei chakra si congiungevano, si formarono depositi di scorie di pensieri e sentimenti, per cui venne frenata la velocità di rotazione dei chakra e sovente addirittura si arrestò. Questo, a sua volta, addusse una sottoalimentazione energetica dei meridiani di agopuntura con conseguenti possibili malattie o morte.

I sigilli sono stati spezzati.

Con l’attivazione del processo del corpo di luce furono rotti i sigilli nei chakra e la membrana attorno al centro del cuore venne rimossa. Da allora la struttura dei chakra si apre gradualmente sviluppandosi di nuovo in soli sferici che irradiano in tutte le direzion e cominciano a trasformare le energie dalle dimensioni superiori.

Nel corso di questo processo il corpo smaltisce e tratta anche le scorie accumulate del karma. La forma sferica dei chakra inoltre fa in modo che non si depositino altre scorie.

Con il crescente sviluppo del corpo di luce, i sette soli dei chakra nel corpo si espandono sempre più in tutte le direzioni finché si fondono per formare un unico chakra il cui centro è il cuore.

I chakra superiori vengono attivati.

A partire da un determinato grado di sviluppo del corpo di luce cominciano ad aprirsi anche i chakra superiori sopra la testa. Ognuno di questi chakra superiori ha una propria struttura geometrica della copia cianografica, ciascuna prevista per trasformare le energie della corrispondente dimensione di densità energetica (DE) o frequenza dell’anima superiore.

L’ottavo e l’undicesimo chakra contengono inoltre matrici eteriche cristalline attraverso le quali passano le linee assiatonali galattiche. L’anima superiore utilizza queste matrici per modulare gli influssi delle stelle sul corpo fisico, non appena sono ripristinati i collegamenti dei meridiani assiatonali. L’anima superiore ricalibra le linee assiatonali e il sistema di circolazione assiatonale con l’ausilio dell’ottavo chakra. E’ per questo che esso funge da centro di controllo e comando per la mutazione del corpo fisico e la fusione dei corpi energetici.

Strutture alfa e omega.

Ora viene anche riattivato un sistema energetico che, a sua volta, era soltanto allo stato rudimentale durante la separazione: i chakra alfa e omega. Non si tratta di chakra nel senso degli altri 14, ma di puri centri energetici che hanno un altro piano di costruzione e altre funzioni. Sono regolatori di energia finemente tarati per le onde elettriche e magnetiche, nonché per le onde della forza di gravità. Inoltre fungono anche da àncora per la copia cianografica eterica della settima dimensione DE.

Il chakra alfa si trova circa 15-20 centimetri sopra la testa – circa 5 centimetri dalla sommità del cranio in direzione della fronte, e ci collega con il nostro corpo di luce nella quinta dimensione DE.

Il chakra omega si trova circa 20 centimetri al di sotto del coccige e ci collega sia con l’ologramma planetario, cia con la nostra griglia olografica d’incarnazione (priva di karma).

[All’inizio vi sarà più facile attirare anzicché irradiare la luce. Ma se pensate spesso alla luce, vi caricate e vi circondate di un raggiante corpo di luce. Orin]

L’onda del Metatron.

L’ottavo chakra si trova da 17 a 23 centimetri sopra la sommità del capo – ed è ubicato più in alto del centro alfa. Partendo dall’ottavo chakra, una fascia di luce dello spessore di 10 centimetri circa passa attraverso i chakra del corpo fino a circa 20 centimetri sotto i piedi. Questa fascia di luce contiene un tubo di luce di 4 centimetri circa. Non appena i centri alfa e omega sono aperti e funzionano correttamente si forma una cosiddetta onda del Metatron.

Queste onde elettriche, magnetiche e gravitazionali oscillano tra il centro alfa e quello omega che regolano l’ampiezza e la frequenza delle onde. Tali onde stimolano e coadiuvano il flusso dell’energia pranica nel tubo di luce. Le onde del Metatron hanno inoltre funzioni determinanti nella mutazione del corpo fisico in corpo di luce.

Collegamento all’evoluzione superiore.

Mentre i chakra si sviluppano progressivamente in soli radiosi, nel nostro corpo eterico si formano strutture a griglia che li collegano direttamente con i punti di rotazione sull’epidermide. In tal modo vengono collegati con il nuovo sistema assiatonale dei meridiani e il sistema assiale di circolazione. I nostri chakra vengono così nuovamente ricollegati alle griglie di risonanza universali e ai movimenti delle onde delle evoluzioni superiori. Essi trasmettono poi le onde e le pulsazioni attraverso i punti di circolazione nel sistema di circolazione assiale e ricalibrano così le pulsazioni e i flussi dei liquidi corporei.

Le porte di Eden.

Di particolare importanza in questa riattivazione è, come già accennato, il chakra del cuore che, per di più, era stato isolato da una barriera energetica come una membrana. L’arcangelo Ariel definisce questa barriera le porte di Eden. Con ciò vuole ricordare la storia biblica secondo cui Adamo ed Eva vennero scacciati dal giardino di Eden dove un angelo con la spada fiammeggiante impediva loro il rientro.

Analogamente, secondo Ariel, va intesa la membrana attorno al chakra del cuore perché ci ha impedito, all’uscita dal corpo, di giungere nelle altre dimensioni DE tramite questo chakra. Durante il gioco del karma dovevamo infatti assolutamente restare nella sfera astrale, quindi nella quarta dimensione. Nulla della nostra dimensione di densità energetica doveva giungere nelle dimensioni situate sopra la sfera astrale.

Con la rimozione della membrana il chakra del cuore si espande di nuovo, la ghiandola del timo ricomincia a crescere e riprende gradualmente le vecchie funzioni e il centro del cuore si apre verso sfere sempre più elevate. Così il chakra del cuore può nuovamente riprendere la sua supremazia sugli altri chakra. Non appena ciò si verifica, i chakra cominciano a fondersi in un unico chakra, riassumendo lo stato originario dei propri centri energetici. Per favorire la fusione, Ariel ci ha dato la meditazione apposita che si trova di seguito a questo testo.

Attraverso il campo di luce unificato fluisce l’anima superiore.

Questa graduale fusione dei chakra è di aiuto anche per la fusione delle nostre sfere di coscienza – corpi emotivo, mentale e spirituale – in un unico campo di luce. Questo campo di luce riceve poi i campi di coscienza delle varie sfere delle nostre anime superiori e si muove d’ora in poi altrettanto in sincronia con le onde e le pulsazioni universali.

Prima che si arrivi a questo punto debbono però essere sgombrati i blocchi che impediscono l’attivazione del chakra del cuore. L’ostacolo principale è costituito dai molteplici blocchi che non ci consentono di essere del tutto nel nostro corpo fisico. Sono opinioni e convinzioni che riguardano il corpo fisico e tutte le funzioni fisiche, ai quali colleghiamo per esempio vergogna, colpa, incompetenza, frustrazione e paure di ogni genere.

Questo vale normalmente ancora oggi. Pensiamo soltanto a tutto quello che facciamo per compensare i nostri concetti limitanti riferiti al nostro corpo! Molti prodotti dell’industria dell’abbigliamento, della bigiotteria, della cosmesi, dello sport, della farmaceutica e dell’alimentazione sono espressione e specchio di questi concetti limitanti.

Soltanto dopo aver eliminato queste limitazioni ed essere entrati del tutto nel corpo, possiamo aprire completamente il nostro chakra del cuore. E finché questo non avviene, le nostre azioni partono per lo più dai tre chakra inferiori senza la moderazione delle energie che scaturiscono dal cuore, e restiamo attaccati ai temi della sopravvivenza, dell’ego, del potere e simili. I chakra superiori non vengono perciò attivati.

Meditazione per la riattivazione.

La fusione in un unico chakra dei sette chakra principali separati nel corpo e dei sette chakra sopra la testa, un tempo inattivi, va di pari passo con il passaggio dell’umanità dalla vecchia alla Nuova Era, con corrispondente evoluzione della consapevolezza. Il chakra riunito ha il suo centro nel cuore e la qualità dell’energia della Nuova Era è strettamente connessa con il chakra del cuore riattivato. Con la meditazione che seguirà possiamo favorire e contribuire notevolmente alla riattivazione di questo centro.

Praticarla il più spesso possibile.

Ariel consiglia di fare la meditazione parecchie volte durante il giorno dato che inizialmente la fusione dei chakra non è duratura. Le sfere energetiche si separano in continuazione e funzionano poi di nuovo separatamente.

Quando ciò avviene ce ne accorgiamo: siamo sbilanciati nelle nostre reazioni, pensieri e sentimenti. Affiorano ira e paura, frustrazione, gelosia, rabbia e sentimenti simili, oppure si assorbono le energie disarmoniche degli altri.

In questi momenti è opportuno unire i chakra. Quanto più spesso si fa la meditazione, tanto più rapidamente si ricollegano i chakra. Col tempo basta solo il pensiero per riunirli di nuovo. Personalmente mi sono accorta che il mantra Banò Halèy produce spesso il medesimo effetto.

E’ importante sapere che questa meditazione può essere di grande aiuto nello sviluppo del corpo di luce. L’unione dei chakra ci consente di gestire una gran quantità di energia senza che il nostro fisico ne venga danneggiato poiché l’intero campo mantiene l’energia.

Soprattutto nei periodi in cui si collegano a noi grosse porzioni dei nostri Sé dalle dimensioni superiori di densità energetica è opportuno riunire sovente i chakra, affinché la forte energia elettrica che comincia a scorrere attraverso il corpo non abbia l’effetto di un allacciamento del nostro fisico alla presa di alta tensione.

[Quanta più luce il vostro corpo può preservare, tanto più alta diverrà la vostra vibrazione e tanto più facilmente potrete portare l’energia del vostro ambiente ad un livello superiore. Orin]

Nel giro di alcuni chilometri.

Per eseguire la meditazione per l’unione dei chakra ci sediamo rilassati e inspiriamo sempre più profondamente la luce nel chakra del cuore. Nell’espirare visualizziamo il chakra del cuore che si espande sempre più in tutte le direzioni, come un sole, finché si estende per includere le coppie di chakra, una dopo l’altra, come indicato nella meditazione che seguirà.

Quando abbiamo raggiunto il decimo chakra, l’unione dei chakra è già un sole radiante in tutte le direzioni con un diametro di almeno 7-15 metri.

I chakra riuniti sono il centro del campo di luce unificato in cui si è fuso l’intero sistema dei quattro corpi. Questo campo di luce può raggiungere un diametro di parecchi chilometri. Quando sono attivati anche i chakra da undici a quattordici, il campo di luce unificato si estende naturalmente ben oltre.

Grande e piccola variante.

Un giorno tutti gli uomini avranno attivato tutti i quattordici chakra principali. Se qualcuno non vuole spingersi ora così avanti, può optare di arrestarsi in un primo tempo al decimo chakra.

In tal caso, modificate leggermente la meditazione, e cioè in modo tale che la parte delle gambe venga estesa per formare una sola coppia a partire dal decimo chakra fino alla regione sotto i piedi (ossia: 8° chakra e cosce, 9° chakra e polpacci, 10° chakra e piedi).

Così facendo viene incluso tutto il vostro corpo fisico anche se non vi spingete fino al 14° chakra.

Chi vuole invece attivare l’intero potenziale spirituale, su, su, fino alla Fonte – cosa che avverrà comunque progressivamente in coloro che si trovano nel processo Mahatma – faccia la meditazione come presentata di seguito.

INVOCAZIONE PER L’UNIONE DEI CHAKRA – MEDITAZIONE

[Immagine esplicativa del modello per l’invocazione
reperibile sul libro “Il Corpo di Luce”]

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore e dilato il mio cuore fino a farlo divenire un bellissimo sole splendente che si espande sempre più in tutte le direzioni.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il chakra della gola e del plesso solare in un unico campo di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il chakra dell’ombelico e il chakra della fronte, formando un unico chakra.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il chakra di base e il chakra della corona, formando un unico chakra.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il chakra alfa situato due palmi sopra la sommità del capo e il chakra omega due palmi sotto il coccige, formando un unico chakra… Permetto all’onda del Metatron di fluire tra i due punti… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio ottavo chakra sopra la sommità del capo e la parte superiore delle cosce, formando un unico chakra… Permetto la fusione del mio corpo emotivo con il mio corpo fisico… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio nono chakra sopra la sommità del capo e la parte inferiore delle cosce, formando un unico chakra in me e attraverso di me… Permetto la fusione del mio corpo mentale con il mio corpo fisico… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio decimo chakra sopra la sommità del capo e le ginocchia in un unico chakra… Permetto la fusione del mio corpo spirituale con il mio corpo fisico affinché formino un unico campo congiunto dei chakra… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio undicesimo chakra sopra la sommità del capo e la parte superiore dei polpacci formando un unico campo di luce… Permetto la fusione della mia anima superiore con questo campo di luce congiunto… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio dodicesimo chakra sopra la sommità del capo e la parte inferiore dei polpacci formando un unico campo di luce… Permetto la fusione della mia anima superiore cristica con il mio campo di luce congiunto… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio tredicesimo chakra sopra la sommità del capo e i piedi formando un unico campo di luce… Permetto la fusione della mia anima superiore connessa all’Io Sono con questo campo di luce congiunto… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore ed espando sempre più questo sole splendente fino a congiungere in me, attorno a me e attraverso di me, il mio quattordicesimo chakra sopra la sommità del capo e l’area sotto i piedi formando un unico campo di luce… Permetto alla Fonte di fluire attraverso questo campo di luce congiunto… Io sono un’unità di luce.

Io respiro luce attraverso il centro del mio cuore e chiedo al sommo piano del mio flusso di coscienza di irradiare attraverso il centro del mio cuore e di compenetrare interamente il mio campo di luce congiunto… Ora irradio in continuazione… Io Sono un’unità dello Spirito Divino.

Io vivo nella luce

Io amo la luce

Io rido nella luce

La luce mi sostiene e mi nutre

Con gioia servo la luce

Poiché io sono la luce

Io sono la luce

Io sono la luce

Io Sono, Io Sono, Io Sono.

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FONTE :
Tratto da “il Corpo di Luce”
Il processo di trasmutazione globale
Con istruzioni pratiche
Di Reindjen Anselmi
Edizioni Macrolibrarsi
RIPORTATO DA :
www.liberamenteservo.it

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