Disimparare e modificare decenni di nozioni non รจ facile e tanto meno rapido, sicuramente andare a immettere nozioni in una “tabula rasa” risulta piรน facile.
Disimparare, modificare atteggiamenti, pensieri, preconcetti per crearne dei nuovi puรฒ sembra difficile in alcuni ambiti, impossibile per altri.. ma il nostro cervello รจ in grado di farlo.
E come insegnano gli antichi scritti vedici l’unico modo per attivare qualsiasiย cambiamentoย รจ abolire i preconcetti, prendere in considerazione la capacitร e possibilitร di nuove strade, nuove connessioni.
“Come puรฒ avvenire una ricerca con deiย pre-condizionamenti? Come puoi pretendere di imparare e scoprire la Realtร , a condizione che ciรฒ non cambi il tuo modo attuale di vivere? Puรฒ la ricerca avvenire se le sue radici affondano in certe riserve e inibizioni? La convinzione di un’ideologia non รจ forse un’inibizione?”ย
(Bhagavadgita cap.2)
Le credenzeย possono essere modificate, nello stesso modo in cui il nostro cervello โ come recita il famoso libro di Norman Doidge,ย The brain that changes itselfย โ puรฒ cambiare se stesso grazie ai segreti, oggi sempre meglio svelati a
livello neurofisiologico.
Quindi, ciรฒ che ora, qui, stai leggendo puรฒ essere un banco di prova per abbattere preconcetti, osservare, attivare il cambiamento, iniziare nuove percorsi, riconoscendo la tua neuroplasticitร .
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
William James a fine ‘800 fu il primo ad adottareย il termineย neuroplasticitร , di per denotare le modifiche nei percorsi nervosi associati con l’istituzione delle abitudini.
Eugenio Tanzi identificรฒ poi le connessioni tra i neuroni, non ancora chiamate sinapsi, come possibili siti di plasticitร neurale, dobbiamo poi ad Ernesto Lugaro il primo collegamentoย tra plasticitร neurale con plasticitร sinaptica, ed a Cajalย l’ ipotesi diย plasticitร come il risultato della formazione di nuove connessioni tra neuroni corticali.
La plasticitร sinaptica รจ la capacitร del sistema nervoso di modificare l’intensitร delle relazioni interneuronali (sinapsi), diย instaurarne di nuoveย e diย eliminarne alcune. Questa proprietร permette alย sistema nervoso di modificare la sua struttura e la sua funzionalitร ย in modo piรน o meno duraturo e dipendente dagli eventi che li influenzano come ad esempio l’esperienza. Infatti, mentre i neuroni sono permanenti (per la maggior parte), i collegamenti non lo sono. I collegamenti e i dendriti possono essere e sarannoย ricostruiti e riorganizzati tutti per tutta la vita a seconda di varie esperienze interne ed esterne.
Per questa ragione รจย la proprietร neurobiologicaย che si ritieneย alla baseย del fenomeno dellaย memoriaย e degli eventi diย apprendimento.ย Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo o facciamo una nuova esperienza, il cervello crea nuove connessioni sinaptiche per formare nuovi schemi o reti neurali; e questo avviene a qualsiasi etร .
La locuzione latina “repetita iuvant” rappresenta perfettamente questo concetto, รจ stato infatti dimostrato che ripetere piรน volte una determinata attivitร o una determinata lezione (nel caso degli studenti ad esempio), porta ad un rafforzamento e a un consolidamento dei circuiti neuronali connessi a tale attivitร . Pensate quindi la potenza che ha ripetere una frase tipo “non riesco”,ย “non sono capace”,ย “non posso guarire”… ora pensatela al positivo, e quali sistemi si possono attivare ed innescare dicendoย “io posso”.
Ed รจ qui, allora, che ci ritornano in mente tecniche antiche e moderne di guarigione tramite affermazioni, visualizzazioni e mutamento delle parole che una persona sceglie per il proprio linguaggio, su cui si fa leva perย riprogrammare la mente subconsciaย che riceve “ordini” tramite, appunto la ripetizione… questa รจ neuroplasticitร .
Un metodo รจ ilย sankalpa.
Oggi, nuove terapie per danno neuronale sfruttano giร la neuroplasticitร per portare cambiamenti positivi nell’udito, vista, movimento, e sintomi psichiatrici, ad esempio ottimi risultati sono stati utilizzati per ridurre il dolore da arto fantasma, ma la neuroplasticitร , come stiamo leggendo ha un range di applicazione molto piรน ampio…ย
Questo รจ uno schema molto, molto abbozzato, ma serveย per ottenere bene l’idea di base. Nell’immagineย a sinistraci sono piรน connessioniย , vi รจ una fitta rete di comunicazione fra i neuroni,ย a destra, invece, sono notevolmente ridotte, ovvero meno connessione neurale.
Non dobbiamoย perรฒ associare maggior attivitร sempre a qualcosa di buono, dipende su quale funzione del cervello va ad agire.
Se l’attivazione, ad esempio, avviene nella funzione matematica, certamente รจ buono ma se l’attivazione avviene nella regione del tuo cervello che crea unaย auto-valutazione negativa, a causa di una memoria traumatizzata, attivando il circuito della paura e dolore della self-window, certo non sarร buono.
Bisogna ricordare che in qualsiasi momento nel vostro cervello si hanno daiย centocinquanta a 200 trilioni di connessioni. E non sono mai, mai statiche. Il tutto accade in frazioni di secondo.ย Sรฌ, un singolo pensiero puรฒ causare connessioni e ri-organizzare.
Il cervello puรฒ cambiare se stesso
Neuroplasticitร ed emozioni
Si tratta di un concetto che va contro allaย credenza di tutto il Novecento, ovvero cheย ย che la struttura cerebrale non potesse cambiare in etร adulta.
ร stato dimostrato , infatti che, come il cervello dei bambini รจ estremamente plastico, anche un cervello adulto puรฒ ristrutturarsi in modo considerevole. Non solo, il cervello puรฒ anche formare nuove cellule. Bisogna solamenteย allenarloย nel modo giusto.
Potremmo quindi definireย la neuroplasticitร come il nostro โsuperpotereโย e quindi sta a noi decidere se e come usarlo, perchรฉ a seconda diย come ci muoviamo e agiamo, delle nostre convinzioni,ย anche subconsce, delle abitudini e dello stile di vita, noiย modelliamo costantemente il nostro cervelloย e quindi la nostra vita.
Emozioni costanti, croniche, che fanno da risposta ad ogni evento e che generano a loro volta una risposta fisica mentale, quindi con pensieri e parole che costantemente pronunciamo verso noi stessi e gli eventi che arrivano,ย innescano comportamenti cronici, risposte croniche, come entrare in un bosco e decidere di percorrere sempre la solita strada, pur sapendo che molto probabilmente porterร al dirupo.
Il nostro cervello รจ in grado di creare nuove strade, nuovi viottoli, sicuramente non sarร facile ma รจ scientificamente possibile, quindi spetta solo a noi decidere di avere laย volontร di farlo volontariamente.
Prendere consapevolezza e capire questa capacitร del nostro cervello puรฒ risultare la scoperta e consapevolezza piรน importante per la nostra visione e risposta alla vita.
In poche parole significa che in qualunque stato, disordine sia il vostro cervello, non รจ detto che debba rimanere cosรฌ..
“Sono fatto cosi”, “non posso cambiare”
รจ il paradigmaย
da sgretolare e sostituire.
Le nostre abitudini, reazioni, intelligenza, capacitร di memoria e mettiamoci, sรฌ, anche laย programmazione effetto zombi.. puรฒ essere cambiata.
Il cablaggio puรฒ essere modificato, perchรจ, come le neuroscienze, la neuroimaging dimostrano da decenni, il nostro cervello non รจ immobile ed immutabile ma in continua evoluzione.
Neuroplasticitร
Un concetto difficile forse da comprendere ma in sintesi รจ molto semplice.
In poche parole, si tratta di un processo fisico. La sostanza grigia puรฒ ridursi o aumentare, si possono creare e perfezionare connessioni neurali, o al contrario indebolire e danneggiare. Questi cambiamenti fisici nel cervello si manifestano poi come cambiamenti nelle nostre capacitร . Ad esempio, ogni volta che impariamo un nuovo passo di danza il nostro cervello si modifica: nuovi โcollegamentiโ neurali danno al nostro corpo delle istruzioni su come eseguire quel passo. Ogni volta che dimentichiamo il nome di una persona, il โcollegamentiโ che si connettevano alla memoria sono stati danneggiati. Questi semplici esempi mostrano come il cervello possa riflettere abilitร migliorate (un nuovo passo) o peggiorate (un nome dimenticato).
Neuroplasticitร
ยทย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย รจ come il vostro cervello risponde e le modifiche che attua per adattarsi al suo (e il vostro) ambiente.
ยทย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย รจ come il cervello risponde ai vostri pensieri.
ยทย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย รจ come il vostro cervello impara nuovi compiti.
ยทย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย รจ come il vostro cervello risponde al danno catastrofico e guarisce se stesso (come un colpo in cui intere regioni del cervello cesserร di esistere a causa della morte neuronale completo a causa di carenza di ossigeno).ย ย
ยทย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย รจ la chiave per come si sta cambiando il cervello e, quindi, il vostro comportamento/i, i pensieri, le risposte, le emozioni e e molti (se non tutti) i sintomi correlati a ciรฒ che รจ si puรฒ essere affetti da. E ‘- o, almeno, potrebbe essere – la chiave per come si puรฒ cambiare tutto ciรฒ che riguarda la vostra vita (e no, questo non รจ un sentirsi bene frase banale a soffiare fumo su per il culo e ti fanno sentire come se stai ballando su sole ( come vedremo come andiamo avanti)).
Il ponte tra la psiche e il soma sono le emozioni.
La guarigione emotiva รจ la prima fondamentale tappa del processo di guarigione nella medicina integrata.
Leย emozioniย dipendonoย dalย modo con cui gli individui valutano e interpretano gli stimoli del loro ambiente fisico e sociale, dallaย PERCEZIONEย (esperimento doppia fenditura)ย Secondo queste teorie non รจ la natura dellโevento a suscitare lโemozione, bensรฌ lโinterpretazione, la valutazione che una persona fa dellโevento in relazione al proprio benessere. Uno stesso stimolo puรฒ essere interpretato in maniere diverse e suscitare quindi emozioni diverse. Pertanto, come ha messo in evidenza Frijda (Frijda, 1988), le emozioni sorgono in risposta alla struttura di significato di una determinata situazione. Esse non sono attivate dallโevento in sรฉ e per sรฉ, ma sono generate dai significati e dai valori che un individuo attribuisce a questo evento.
Il nostro cervello emotivo risiede nel sistema limbico, quindi amigdala, ippocampo, ipotalamo… strutture imputate come sedi della nostra memoria.
In particolare ricordiamo che l’amigdala รจ la sede della nostra memoria arcaica, quando ancora l’ipotalamo non si รจ completamente strutturato, รจ lei la depositaria di tutto ciรฒ che precede il verbale.
ร stato osservato cheย il nostro cervello emotivo impiega solo 15 millesecondi per attivare la risposta emotiva, ovvero attivazione neurale con conseguente rilascio di endorfine, citochine, ormoni… La corteccia per rielaborare impiega invece 25 millesecondi. Questo vuol dire che il pensiero che noi faremo sullo stimolo arrivato, arriva sempre dopo. Il pensiero รจ sempre retrospettivo rispetto all’emozione.
Il nostro corpo in pratica รจ una sorta di palcoscenico delle nostre emozioni molto prima che il pensiero se ne accorga.
Ora noi sappiamo, e la fisica quantistica lo conferma insieme alle neuroscienze, che noi attiviamo una risposta emotiva sulla base di un grande libro che noi puntualmente andiamo a consultare… il libro della memoria. Una memoria che puรฒ essere anche arcaica, non conosciuta e verbalizzata.
Immaginiamo quindi se noi eventi, seppur nuovi, li andiamo a collegare sempre ad una determinata reazione emotiva.. come una sorta di copione, come addentrarci nel bosco e percorrere sempre la solita strada.
Poniamo l’esempio di abuso sessuale.. quindi la percezione di ogni tipo di avvicinamento fisico, visivo, verbale, vienr inviato nel solito pattern emotivo: pericolo, paura.. e quindi alla costante attivazione dell’amigdala che segnala pericolo. La nostra risposta emotiva, la nostra risposta fisica, e la nostra risposta biologica sarร come intrappolata nel solito schema.. e quindi i nostri pensieri porteranno a farci concatenare, classificare eventi, seppur diversi e nuovi, come facenti parte del solito paradigma..ย noi abusati e visti solo come oggetto.
Riuscire a modulare i copioni emotivi, creando nuovi percorsi… porterร ad una nuova percezione dell’evento che automaticamente porterร ad una diversa risposta emotiva e fisica.. con un rilascio diverso di ormoni ed attivazioni neurali.
La plasticitร neurale quindi diventa plasticitร biochimica e quindi lo strumento di guarigione piรน potente che abbiamo.. Il superamento delle ferite irrisolte,ย la trasformazione dei copioni emotiviย disfunzionali che ci causano disistima, senso di colpa, vergogna, ansia e mancata realizzazione nelle relazioni e nel lavoro, ci conduce alla liberazione dallo stress e da molti sintomi somatici e a disporre di nuovo del nostro potenziale di esseri umani, dotati di energia e di anima.
Come scrive Erica Poli nel suo libroย “Anatomia della guarigione”:
La forza di una credenza dipenderร dunque dallโintensitร emozionale che percepiamo riguardo a queste referenze e il numero di referenze che abbiamo.
Una volta individuate le vostre credenze o convinzioni, qualora esse fossero negative, le riconoscerete perchรฉ rientreranno in questi tre
grandi sottoinsiemi
1.ย Sentirsi senza speranza: รจ la convinzione che lโobiettivo desiderato
non possa essere raggiungibile nonostante le proprie capacitร . ร
caratterizzata dallโidea che ยซnon ha importanza quello che faccio,
non farร la differenza. Non รจ possibile ottenere quello che voglio. ร
fuori dal mio controllo. Io sono una vittimaยป.
2.Sentirsi impotenti: รจ la convinzione che lโobiettivo desiderato
possa essere raggiungibile, ma che non si sia capaci di raggiungerlo.
3.Non sentirsi degni: รจ la convinzione di non meritare di raggiungere lโobiettivo desiderato perchรฉ si รจ fatto (o non si รจ fatto) qualcosa.
Se avete individuato credenze negative, cercate di precisare in quale di
questi tre ambiti rientrano.
Bene.ย Ora siete pronti per cambiarle.
Esiste un modo per interagire coscientemente con questo meccanismo innato?
Oggi le neuroscienze ci dicono di sรฌ.
Il segreto รจ incredibilmente semplice e straordinariamente recupera quanto le pratiche antiche ci offrono, attraversoย mantra, rituali,ย meditazioniย e preghiere: infatti il nostro cervello si plasma attraverso la ripetizione e lโimmaginazione…
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Le informazioni contenute in questo blog non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata
Alcune fonti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19002678http://tamingthepolarbears.blogspot.it/2015/07/neuroscience-in-focus-introduction-to.html
http://www.intelligenzaemotiva.it/tesi/tesi_scilla_uboldi.pdf
http://www.normandoidge.com/?page_id=1259
http://www.lifeme.it/2016/10/cosa-e-la-neuroplasticita-cambiare-il-cervello-mente.html


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