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Il Sacro ferito: riflessioni sullo sdoganamento della bestemmia e le sue conseguenze energetiche

Il Sacro ferito:ย  riflessioni sullo sdoganamento della bestemmia e le sue conseguenze energetiche

Viviamo in un’epoca in cui tutto puรฒ essere commercializzato sdoganato normalizzato, da qualche tempo assistiamo a un fenomeno che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile: la bestemmia รจ diventata un prodotto di consumo, esistono siti web dedicati dove chiunque puรฒ insultare il divino in tutte le forme possibili, sono state create magliette con scritte che celebrano la bestemmia come “liberazione”, รจ uscito persino un libro che raccoglie e cataloga queste espressioni presentandole come forma di espressione legittima se non addirittura desiderabile.

Tutto questo non accade in un angolo nascosto della societร  ma in piena luce con il tacito consenso di istituzioni che scelgono di guardare altrove mentre una parte significativa della popolazione specialmente tra i giovani ha fatto della bestemmia un intercalare quotidiano svuotato apparentemente di significato

La domanda che sorge spontanea non รจ se questo sia giusto o sbagliato secondo una morale religiosa prestabilita, ma cosa significhi veramente a livelloย  spirituale,energetico linguistico e di coscienza collettiva questo fenomeno che attraversa trasversalmente credenti e non credenti, perchรฉ le conseguenze di ciรฒ che sta accadendo riguardano tutti noi come specie umana incarnata su questo pianeta

Partiamo dalla parola stessa: bestemmia deriva dal greco blasphemรฌa che significa “parola malvagia” o “discorso oltraggiante”, non si tratta quindi di una semplice parolaccia o di un’espressione volgare ma di un atto linguistico specificamente diretto a offendere oltraggiare profanare ciรฒ che una cultura o una tradizione considera sacro, la bestemmia per definizione non esiste nel vuoto ma solo in relazione a un sistema di valori che riconosce l’esistenza di una dimensione superiore che merita rispetto riverenza o almeno quella forma di cautela che l’essere umano ha sempre riservato ai misteri piรน grandi dell’esistenza

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Quando si bestemmia non stiamo semplicemente esprimendo rabbia o frustrazione come potremmo fare con qualsiasi altra esclamazione, stiamo compiendo un gesto simbolico molto preciso: stiamo dichiarando la nostra volontร  di oltraggiare ferire sporcare ciรฒ che altri considerano la fonte stessa della vita dell’amore della creazione.
Che si creda o meno nell’esistenza di Dio di Gesรน di Maria degli Angeli o dei Santi la bestemmia rimane un atto di violenza linguistica diretta contro le figure che rappresentano per milioni di persone il massimo del bene, del sacrificio, della compassione, della protezione

Qui emerge il primo livello di conseguenze che riguarda la dimensione sociale e relazionale: quando la bestemmia diventa normale, sdoganata, celebrata, creiamo automaticamente una societร  dove รจ accettabile e persino divertente ferire deliberatamente i sentimenti piรน profondi di una parte della popolazione… Immaginiamo per un momento che venisse sdoganato e commercializzato allo stesso modo l’insulto sistematico verso qualsiasi altra categoria di persone, verso le loro madri, i loro figli, i loro cari defunti, la societร  giustamente insorgerebbe parlando di incitamento all’odio, di mancanza di rispetto fondamentale, eppure quando si tratta del sacro improvvisamente tutto diventa lecito perchรฉ “tanto Dio non esiste” oppure “รจ solo una superstizione” oppure ancora “la chiesa ha fatto tante cose brutte quindi possiamo dire quello che vogliamo”

Questo doppio standard rivela qualcosa di profondo sulla direzione che sta prendendo la nostra civiltร : stiamo perdendo la capacitร  di riconoscere che esistono spazi interiori nelle persone che meritano rispetto, indipendentemente dal fatto che noi condividiamo o meno le loro convinzioni, stiamo normalizzando l’idea che se qualcosa non ha valore per me allora posso calpestarlo pubblicamente senza conseguenze

Questo non รจ libertร  di espressione ma incapacitร  crescente di convivere con chi ha sensibilitร  diverse dalla nostra, รจ l’esatto opposto dell’evoluzione della coscienza che dovrebbe portarci verso maggiore empatia, comprensione ,capacitร  di onorare la diversitร 

Ma c’รจ un livello ancora piรน profondo che va oltre la dimensione sociale e tocca la realtร  energetica delle parole, la fisica quantistica ci ha insegnato che tutto รจ vibrazione frequenza informazione, le neuroscienze hanno dimostrato che le parole non sono contenitori neutri di significato, ma onde che modificano la struttura neurale di chi le pronuncia e di chi le ascolta,

gli studi di Masaru Emoto sui cristalli d’acqua hanno mostrato visivamente come parole cariche di odio o di amore modifichino la struttura molecolare dell’acqua stessa, le tradizioni spirituali di ogni tempo e luogo hanno sempre saputo che la parola รจ creatrice che il verbo plasma la realtร  che il nome contiene il potere della cosa nominata

Quando pronunciamo una bestemmia non stiamo semplicemente emettendo un suono nell’aria stiamo generando un’onda energetica con una frequenza specifica, quella frequenza porta in sรฉ l’intenzione di offendere di profanare di negare il sacro, che esista o meno un Dio personale che sente queste offese esiste certamente un campo morfogenetico collettivo in cui tutte queste emissioni di odio rabbia disprezzo verso il divino si accumulano creando una sorta di inquinamento sottile dello spazio psichico condiviso

Pensiamo per un momento a cosa significa energeticamente pronunciare migliaia di volte al giorno come fanno molti giovani oggi parole che contengono l’intenzione di oltraggiare, ferire, sporcare le figure che rappresentano amore, compassione, sacrificio, perdono, protezione

… ogni volta che si bestemmia stiamo letteralmente programmando il nostro sistema nervoso, la nostra mente inconscia a reagire alle situazioni piรน banali della vita con un impulso di profanazione del sacro, stiamo creando dei solchi neurali che associano automaticamente frustrazione e violenza verbale contro ciรฒ che dovrebbe essere onorato

Questo ha conseguenze dirette sulla nostra capacitร  di accedere agli stati di coscienza superiori che richiedono invece riverenza, apertura ,umiltร : come puรฒ una persona che ha fatto della bestemmia un’abitudine quotidiana entrare in uno stato meditativo profondo o sentire la presenza del divino nella natura o sperimentare quella meraviglia sacra davanti al mistero dell’esistenza?

la bestemmia costante crea una sorta di cortocircuito energetico che chiude i canali sottili attraverso cui passa l’esperienza del luminoso, del trascendente, di ciรฒ che ci supera

Ma c’รจ anche un’altra dimensione che riguarda la Terra stessa come organismo vivente: sappiamo dalla geobiologia che il pianeta ha un suo campo elettromagnetico che interagisce costantemente con i campi generati dagli esseri viventi, sappiamo dalle tradizioni indigene che la Terra รจ un essere senziente che assorbe e trasforma le energie che gli esseri umani emettono

quando milioni di persone ogni giorno emettono onde energetiche cariche di profanazione ,odio, disprezzo verso il sacro queste energie non scompaiono semplicemente, ma vengono assorbite dal campo terrestre che deve lavorare costantemente per trasformarle, neutralizzarle, riportarle a una frequenza piรน armonica

รˆ come se stessimo inquinando non solo l’aria e l’acqua ma anche lo spazio energetico sottile del pianeta riempiendolo di frequenze sempre piรน basse sempre piรน disconnesse dalla dimensione sacra dell’esistenza, e questo accade proprio in un momento storico in cui avremmo bisogno del contrario e cioe’ di elevare la frequenza collettiva per affrontare le crisi multiple che stiamo attraversando come specie

C’รจ poi la questione dei giovani che rappresentano il futuro della coscienza umana: quando un ragazzino sente che รจ normale ,sdoganato, persino celebrato bestemmiare, cosa sta imparando sulla vita?.., sta imparando che non esiste nulla di veramente sacro che merita rispetto incondizionato, sta imparando che la volgaritร , l’aggressivitร  verbale, la profanazione sono forme accettabili di espressione, sta imparando che i sentimenti profondi delle persone che lo circondano, specialmente quelli legati alla fede possono essere calpestati senza conseguenze,

sta imparando che il linguaggio non รจ uno strumento prezioso da usare con consapevolezza ma un’arma da scagliare contro tutto ciรฒ che non si comprende o non si condivide

E quando questi ragazzi diventeranno adulti quale sarร  la loro capacitร  di creare relazioni basate sul rispetto quale sarร  la loro capacitร  di sentire meraviglia, reverenza, gratitudine per il mistero dell’esistenza, quale sarร  la loro capacitร  di accedere a quelle dimensioni della coscienza che hanno sempre rappresentato il vertice dell’esperienza umana?

Non si tratta di moralismo o di voler imporre una visione religiosa a chi non la condivide, si tratta di riconoscere che stiamo assistendo a un impoverimento drammatico del nostro vocabolario emotivo e spirituale, stiamo perdendo la capacitร  di abitare le sfumature tra il sacro e il profano tra il rispettabile e il calpestabile tra ciรฒ che merita reverenza e ciรฒ che puรฒ essere disprezzato, stiamo creando una cultura dove tutto puรฒ essere oltraggiato, dove niente รจ veramente prezioso, dove la violenza verbale contro il divino รจ diventata un prodotto di intrattenimento !

Le conseguenze di tutto questo sono giร  visibili: una societร  sempre piรน divisa

Mi sono chiesta da credente ma non bigotta quanto ancora Dio sopportera’ tutto questo e allora e’ sorta un’altra domanda: quanto ancora noi esseri umani possiamo sopportare di vivere in un mondo dove tutto puรฒ essere profanato, dove la volgaritร  รจ celebrata, dove la capacitร  di sentire il sacro รจ considerata una debolezza da superare, quanto possiamo ancora scendere in questa spirale di desacralizzazione totale prima di perdere completamente il contatto con quella dimensione verticale dell’esistenza che ha sempre rappresentato il motore dell’evoluzione della coscienza umana?

Non esiste una soluzione facile a questo fenomeno che รจ il sintomo di una crisi molto piรน vasta che riguarda la perdita di senso, la disconnessione dal divino, l’incapacitร  di vedere il mondo come qualcosa di piรน di una superficie da consumare e poi gettare via…

forse il primo passo รจ proprio prendere coscienza di ciรฒ che sta accadendo senza giudizio ma con luciditร , riconoscere che ogni parola che pronunciamo รจ un atto creativo che plasma la realtร  interiore ed esteriore, riconoscere che la nostra libertร  di espressione si ferma dove inizia il ferimento gratuito dell’altro, riconoscere che esistono ancora spazi dell’anima umana che meritano protezione anche in un’epoca che ha fatto della profanazione un diritto

E forse, in questa societa’ dove non sembra che risponda, chi ha valori morali-umani dovrebbe continuare daย  se stesso e come esempio a scegliere con consapevolezza le parole che utilizza non per compiacere una morale esterna ma per onorare quella parte di noi che sa ancora distinguere tra ciรฒ che eleva e ciรฒ che degrada, tra ciรฒ che connette e ciรฒ che divide, tra ciรฒ che porta luce e ciรฒ che genera ombra

…forse possiamo ricordare che la vera libertร  non consiste nel poter dire qualsiasi cosa in qualsiasi momento, ma nel saper scegliere consapevolmente le parole che rispecchiano la persona che vogliamo diventare e il mondo che vogliamo contribuire a creare

In un’epoca in cui tutto viene sdoganato, normalizzato, commercializzato forse l’atto piรน rivoluzionario รจ recuperare il senso del sacro non come imposizione religiosa ma come capacitร  umana fondamentale di riconoscere che esistono realtร  piรน grandi di noi che meritano il nostro rispetto, la nostra reverenza, la nostra cura, e questo vale per Dio per la natura per la vita stessa per ogni essere senziente che condivide con noi questo pianeta meraviglioso e sofferente

La bestemmia sdoganata non รจ un segno di progresso ma un sintomo di regressione verso una coscienza sempre piรน ristretta sempre piรน incapace di percepire le dimensioni sottili dell’esistenza

sta a ciascuno di noi decidere se vogliamo partecipare a questa discesa o se invece vogliamo coltivare dentro di noi e intorno a noi quegli spazi di rispetto reverenza, sacralitร  senza i quali l’essere umano perde la propria dignitร  e il proprio potenziale evolutivo

GRAZIE

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