SAN FANURIOS: il santo del perduto e ritrovato
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Phanourios e’ un GIOVANE SANTO DELLA CHIESA ORTODOSSA
QUANDO PERDO QUALCOSA MI HANNO INSEGNATO A RIVOLGERE A LUI
QUESTA SEMPLICE INVOCAZIONE:
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“PER FAVORE, SAN FANURIOS MOSTRAMI QUELLO CHE HO PERSO, GRAZIE!”
AGLI INIZI MI PAREVA UN PO’ ESAGERATO “SCOMODARE” UN SANTO, MA AL BISOGNO HO PROVATO L’INVOCAZIONE
E DEVO DIRE CON SINCERITA’ CHE ABBIAMO SEMPRE , MIO FIGLIO ED IO, RITROVATO QUELLO CHE AVEVAMO PERSO.
DEVO AGGIUNGERE CHE SONO DIVENTATA NATURALMENTE DEVOTA DI QUESTO SANTO, COSI’, SEMPLICEMENTE, ME LO SENTO VICINO..
GRAZIE SAN FANURIOS!
*Le origini di San Fanurio erano incerte fino a quando si viene a sapere che gli Hagarenes dell’ isola di Rodi usavano qui raccogliere le pietre per le loro costruzioni.
E ‘così accaduto che, durante gli scavi e rafforzando quel posto, hanno scoperto una bella chiesa , che era stata in parte sepolta dalle rovine del tempo. Scavando fino al pavimento del tempio, hanno trovato molte icone sacre, tutte molto rovinate e fatiscenti,
ma l’icona del santo Phanourios era tutta intera, anzi, sembrava come se fosse stata dipinta, ma quello stesso giorno.
E quando tutto questo venerabile tempio è stato scoperto, insieme con le sue icone sacre, il “vescovo” di quel luogo, Nilo per nome,
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un uomo di grande santità e di apprendimento, è venuto a leggere l’iscrizione dell’icona, che diceva: “Il Santo Phanourios . “
Il santo è raffigurato sulla icona come segue: E ‘stato mostrato come un uomo giovane, vestito come un soldato, portando una croce nella mano destra, e nella parte superiore della croce c’era una candela accesa.
Intorno al perimetro del icona erano raffigurate dodici scene di martirio del santo,egli infatti ha subito prima di morire 12 torture:
che mostrano prima il santo in corso di interrogatorio davanti ad un magistrato, poi in mezzo ai soldati, che lo stavano battendo sulla bocca e sulla testa con delle pietre, poi disteso sulla terra, mentre i soldati lo frustano, poi, spogliato nudo mentre si appende la sua carne con ganci di ferro, poi rinchiuso in una prigione, e di nuovo in piedi davanti al tribunale del tiranno, poi viene bruciato in varie parti del corpo con delle torcie accese, poi legato a un palo, poi gettato in mezzo a delle belve feroci, poi schiacciato da un masso, poi in piedi davanti a idoli tenendo carboni ardenti in mano, mentre un demone vicino piangeva e si lamentava poiche’ lo tentava invano di desistere e rinunciare al suo credo,, e infine è mostrato in piedi eretto nel bel mezzo di una fornace ardente, le sue mani, per così dire, alzate verso il Cielo oltre la MORTE. (che torture!)
Da queste dodici scene rappresentate sulla icona, il prelato percepi’ che il santo era un martire.
Questa chiesa, così è stata restaurata al di fuori della città ed e’ stata a lui dedicata. Ed è diventata la testimone di molti miracoli, per tutti coloro che amano e venerano il giovane santo .
Il nome di San Phanourios ‘dà un suggerimento su un’altra tradizione: “Phanourios” deriva dalla parola greca, φανερώνω “phanerono”, che significa “Io rivelo”.
Quindi egli e’ anche conosciuto per aiutare le persone a trovare le cose perdute. Infatti e’ detto “IL SANTO DEL PERDUTO E RITROVATO”
Sono moltissime le persone che possono testimoniare che questo accade davvero
Nel giorno del Santo, c’è una tradizione: i fedeli cuociono un pane speciale, e lo dividono con i poveri, in nome suo e di suo madre, o per condividerlo con almeno 7 persone
Il pane viene prima portato in chiesa per essere benedetto.
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Phanouropita
Pane di San Phanourios ‘
La ricetta che segue e’ fornita dalla gentilezza di Presvytera Anna Lardas, che l’ha inviata ad una mailing list di qualche tempo fa.
Preriscaldare il forno a 350.
1 tazza di zucchero
1 tazza di olio
2 tazze di succo d’arancia
3 / 4 tazza di uvetta
3 / 4 tazza di noci tritate
1 cucchiaino. bicarbonato di sodio
4 tazze di farina
Mescolate l’olio e zucchero, e sbattere fino a che non è un giallo crema. Questa operazione potrebbe richiedere molto tempo.
Mettere il bicarbonato di sodio nel succo d’arancia, e mescolare fino alla dissoluzione. Aggiungere la farina, poi l’uvetta e noci.
Versare l’impasto in una pirofila 9 “x13” e infornare a 350 ° C. per 45 minuti (o fino a quando uno stuzzicadenti pulito immerso nella torta esce pulito.)
Se si voleva mettere le spezie nella pastella,occorre andare con una piccola quantità (1 / 4. Cucchiaino o meno) di chiodi di garofano .
GRAZIE
carmen di www.spaziosacro.it
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