Krishnamurti……DICE…..
โDove cโรจ conformismo, non puรฒ fiorire la bontร . Abbiamo assoluto
bisogno di libertร ; ma la libertร puรฒ esserci solo quando capite fino in fondo e
nella sua interezza il problema dellโinvidia, dellโaviditร , dellโambizione, del
desiderio di potere. ร solo la libertร da tutto questo che farร sbocciare quella
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
cosa straordinaria che chiamiamo carattere. Un uomo libero ha in se la
compassione e sa che cosโรจ lโamore, non lโuomo che parla di moralitร , usando
ripetutamente parole vuote.โ
ย
โฆ..โLโamore e lโelemento piรน pericoloso che esista; porta con sรฉ una totale
incertezza e siccome noi non vogliamo vivere nellโincertezza, siccome non
vogliamo sentirci in pericolo, viviamo nella mente e non nel cuore. Lโessere
umano che ama รจ pericoloso e noi non vogliamo vivere pericolosamente;
vogliamo lโefficienza, vogliamo sentirci protetti
Ma nessuna organizzazione ha mai portato, nรฉ porterร mai, lโordine e la pace
nel mondo. Alla fine, e quindi ora, chi puรฒ portare ordine e pace sono soltanto
lโamore, la buona volontร , la compassioneโโฆ…
ย
โฆ.โNoi non siamo integri. Siamo il prodotto di unโinfinitร di influenze, di
migliaia di condizionamenti, di deformazioni psicologiche; siamo il frutto della
propaganda e della cultura. Noi non siamo integri e quindi siamo esseri di
seconda mano. Quella solitudine che รจ assoluta integritร implica il non
appartenere ad una famiglia, per quanto si possa avere una famiglia, il non
appartenere ad una nazione, ad una cultura, il non dipendere da
unโoccupazione particolare. Significa avere la sensazione di essere degli
estranei, estranei ad una nazione, ad una famiglia e ai loro modi di pensare e
di agire. In quella solitudine che รจ integritร cโรจ innocenza, unโinnocenza che
libera la mente dal doloreโฆ.โ
ย
(krishnamurti)ย
Krishnamurti cominciรฒ a parlare indipendentemente da qualsiasi
organizzazione nel 1929. I suoi discorsi rivelavano unโautorevole originalitร ,
come ebbe modo di sottolineare Aldous Huxley. La sua esplorazione della
natura della veritร e della libertร , portata instancabilmente avanti nei suoi
discorsi e nei suoi dialoghi, avrebbe raggiunto milioni di persone. I suoi discorsi
sono stati tradotti in piรน di quaranta lingue diverse.
ย
Krishnamurti, pur essendo timido e riservato, tenne migliaia di discorsi
senza mai aver bisogno di ricorrere ad appunti o a note di qualsiasi tipo.
ย
Fondamentalmente, ha sempre sviluppato un unico tema: la veritร puรฒ essere
scoperta da ognuno di noi, senza lโintermediazione di alcuna autoritร . E questa
scoperta puรฒ essere fatta istantaneamente, perchรฉ la vita รจ in ogni istante.
ย
I suoi discorsi hanno costantemente affrontato il conflitto, sia a livello
personale che a livello sociale. Osservando i nostri comportamenti conflittuali,
tanto nellโambito personale che in quello sociale, si impone come necessaria
unโazione che sia in grado di trasformare noi stessi e la societร in cui viviamo.
ย
Durante uno dei suoi discorsi, gli fu chiesto perchรฉ egli parlasse e che
cosa si proponeva di ottenere.
Ed egli rispose: โHo qualcosa da dirvi. Forse
posso indicarvi Il modo di scoprire la realtร . Ma non intendo proporvi un
metodo, un sistema. Se voi poteste scoprirla per conto vostro, non ci sarebbe
bisogno di qualcuno che venisse aparlarvi, ma tutti insieme ne discuteremmo
ed esprimeremmo la realtร nella vita che viviamo…
ย
La veritร non si puรฒ accumulare da qualche parte. Qualunque cosa si
accumuli, andrร inevitabilmente distrutta, dovrร scomparire. E la veritร non
potrร mai andare distrutta; la si puรฒ scoprire, momento per momento, in ogni
pensiero, in ogni relazione, in ogni parola, in ogni gesto, nel sorriso o nel
pianto. Se voi ed io potessimo scoprirla e viverla โ e la vera vita consiste
proprio nella scoperta della veritร โ non diventeremmo certo dei propagandisti,
ma saremmo degli esseri umani creativi; non esseri umani perfetti, ma esseri
umani creativi, che รจ una cosa completamente diversa.
ย
Credo sia per questo che parlo e forse e per questo che voi siete qui ad
ascoltare. Cโรจ un solo problema: non esiste alcuna risposta, perchรฉ un
problema puรฒ dissolversi solo quando siamo capaci di comprenderloโ.
ย
Spesso Krishnamurti, quando gli veniva rivolta una domanda, non
rispondeva immediatamente, ma preferiva affrontare la questione ampliando e
approfondendo lโindagine. Nellโapprofondire un problema egli trovava alimento
per la sua indagine, che smetteva di essere la semplice ricerca intellettuale di
una risposta, corretta da un punto di vista logico. I brani presentati in questo
libro invitano il lettore ad unโindagine approfonditร e non alla ricerca di una
risposta immediata.
ย
Unโinfinitร di volte Krishnamurti, nei suoi discorsi e nei suoi dialoghi, ha
sottolineato il fatto che a lui non interessavano speculazioni intellettuali.โLo
scopo di questi discorsi โ diceva โ รจ di comunicare tra noi e non di imporvi
determinate idee. Le idee non cambieranno mai la mente; non sono
assolutamente in grado di trasformarla radicalmente. Ma se potessimo
comunicare tra noi, essendo nello stesso istante allo stesso livello, allora forse
potrebbe esserci una comprensione che non cโentra nulla con la propaganda…
Questi discorsi non hanno assolutamente lo scopo di convincervi di qualcosa,
nรฉ in maniera evidente, nรฉ in maniera sottileโ.
Nei suoi discorsi in pubblico, capitava spesso che, riferendosi allโumanitร
intera, Krishnamurti usasse termini generali come โil genere umanoโ oppure
โlโuomoโ; nella seconda parte della sua vita, dopo aver usato uno di questi
termini, spesso si interrompeva e diceva al suo pubblico: โVi prego, quando mi
riferisco allโuomo, includo naturalmente anche le donne, perciรฒ non guardatemi
maleโ.
Egli parlava con straordinaria semplicitร ; non ricorreva a parole speciali,
nรฉ usava la terminologia dei guru o di quegli insegnanti religiosi legati ad una
setta o ad unโorganizzazione particolare. Tra il 1930 e il 1986, anno della sua
morte, ha parlato a un pubblico sempre piรน numeroso, in Europa, nellโAmerica
del Nord, nellโAmerica del Sud, in Australia, in India.
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SUOI PENSIERI
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Lo scopo della vita
Sono molte le persone disposte a dirvi quale sia lo scopo della vita; vi
ripeteranno quello che dicono i libri sacri. Poi ci sono i furbi, che vi proporranno
lo scopo che loro stessi si sono inventati. I partiti politici hanno un loro scopo, i
vari gruppi religiosi ne hanno un altro e cosรฌ via. Ma quale puรฒ essere lo scopo
della vita, quando voi stessi siete immersi nella confusione?
Se sono confuso, mi rivolgo a voi per chiedervi qual รจ lo scopo della vita,
perchรฉ spero di ottenere una risposta che mi faccia uscire dal mio stato di
confusione. Ma come posso avere la risposta giusta finchรฉ continuo ad essere
confuso? Capite? Se sono confuso, anche la risposta che riceverรฒ sarร confusa.
Se la mia mente รจ confusa, turbata, se non รจ calma, se non รจ bella, qualsiasi
risposta mi venga data subirร gli effetti della mia confusione, della mia
angoscia, della mia paura, e quindi verrร deformata.
Allora quello che importa non รจ chiedere: โQual รจ lo scopo della vita?
Qual รจ lo scopo dellโesistenza?โ, ma dissipare la confusione che รจ in voi. ร
come se un cieco chiedesse: โChe cosโรจ la luce?โ. Qualunque cosa io gli dicessi,
la interpreterebbe ascoltando dalla sua cecitร , dalla sua oscuritร . Ma supponete
che allโimprovviso possa vedere; non chiederebbe mai piรน che cosโรจ la luce. La
luce รจ lรฌ. Analogamente, se poteste dissipare la confusione che รจ in voi,
scoprireste qual รจ lo scopo della vita; non dovreste piรน chiederlo a nessuno,
non dovreste andare a cercarlo da nessuna parte. Tutto quello che dovete fare
รจ liberarvi da ogni cosa che genera confusione.
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Entrare in contatto con la morte
Abbiamo paura di morire. Per mettere fine alla paura della morte
dobbiamo entrare in contatto non con lโimmagine della morte creata dal
pensiero, ma con quello stato che appartiene effettivamente alla morte.
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Dobbiamo effettivamente provare a sentire questo stato, altrimenti la paura
della morte non finirร mai, perchรฉ la stessa parola โmorteโ genera paura e noi
preferiamo non pronunciarla nemmeno.
Ma รจ possibile entrare in contatto con
il fatto della morte pur essendo persone sane, normali, capaci di osservare e di
ragionare con chiarezza, di pensare con obiettivitร ? Col passare del tempo
lโorganismo si consuma, le malattie lo debilitano e alla fine muore.
Ma ora, se
siamo ancora persone sane, vogliamo scoprire che cosa significa morire. Non si
tratta di un desiderio morboso; forse, scoprendo che cosโรจ la morte capiremo
anche che cosโรจ la vita. La vita per noi ora รจ una tortura, una confusione senza
fine, una contraddizione continua; viviamo nel conflitto, nella sofferenza, nel
disordine. Andiamo in ufficio giorno dopo giorno provando sempre gli stessi
piaceri, gli stessi dolori, le stesse ansie, le stesse incertezze. Andiamo avanti a
tentoni: รจ questo che chiamiamo vivere. Ormai ci siamo abituati, lo accettiamo
e vivendo cosรฌ invecchiamo e moriamo.
Per scoprire che cosa significa vivere e che cosa significa morire bisogna
entrare in contatto con la morte; questo significa che dobbiamo porre fine ogni
giorno a tutto quello che abbiamo conosciuto. Dobbiamo porre fine
allโimmagine che abbiamo di noi stessi, della nostra famiglia, delle nostre
relazioni. ร unโimmagine costruita dai nostri piaceri e dalle relazioni che ci
legano alla societร e a qualunque altra cosa. Questa immagine scompare
definitivamente nel momento in cui sopraggiunge la morte.
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La paura della morte
Perchรฉ avete paura della morte? Forse perchรฉ non sapete vivere? Se
sapeste che cosa significa vivere in tutta la sua pienezza, avreste paura della
morte? Se amaste gli alberi, il tramonto, gli uccelli, la foglia che si e staccata
dal ramo; se vi rendeste conto della povera gente, delle lacrime versate da
tanti uomini e da tante donne, se veramente ci fosse amore nel vostro cuore,
avreste paura della morte?
Non lasciatevi convincere da me, pensiamoci insieme. Non cโรจ gioia nella
vostra vita, non siete felici, la vostra sensibilitร non รจ viva a tutto quello che vi
circonda. Per questo voi venite a chiedere che cosa vi succederร quando
morirete. Vivere per voi significa soffrire ed e per questo che vi interessate alla
morte. Credete che forse troverete la felicitร quando morirete. Questo e un
problema enorme e non so se volete veramente affrontarlo. Alla base di tutto
questo cโรจ la paura, la paura di morire, la paura di vivere, la paura di soffrire.
Se non capite che cosa genera la paura e se non siete capaci di liberarvene,
non ha molta importanza che viviate o che moriate.
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Ho paura
Ora mi interessa indagare come si fa a liberarsi dalla paura del
conosciuto, cioรจ dalla paura di perdere la mia famiglia, la mia reputazione, le
mie qualitร , il mio conto in banca, i miei desideri e cosรฌ via. Potete dire che la
paura nasce nella coscienza, ma la vostra coscienza รจ costituita dai vostri
condizionamenti; quindi รจ un prodotto del conosciuto. Che cosa conosco?
Conoscenza significa farsi delle idee, avere delle opinioni su questa o
quella cosa, provare un senso di continuitร nellโambito di quello che
conosciamo…
Cโรจ la paura del dolore. Il dolore fisico รจ una reazione nervosa, mentre la
sofferenza psicologica sorge quando mi attacco a qualcosa che mi soddisfa e
che ho paura di perdere; ho paura che venga qualcuno a portarmi via quello a
cui sono attaccato. Fin che accumulo acquisizioni psicologiche di vario tipo
senza particolari disturbi, sono al riparo dalla sofferenza psicologica. Questo
significa che io sono un cumulo di acquisizioni, di esperienze che fungono da
elementi protettivi tesi a impedire qualsiasi serio disturbo; io, infatti, non
intendo essere disturbato. Cosรฌ ho paura di chiunque minacci queste protezioni.
Quindi la mia paura proviene dal conosciuto ed e connessa a tutte quelle
acquisizioni fisiche o psicologiche che mi servono per proteggermi dal dolore e
mi consentono di non soffrire.
Anche la conoscenza consente di evitare il dolore. Come la conoscenza
medica consente di evitare la sofferenza fisica, cosรฌ le nostre fedi ci consentono
di evitare la sofferenza psicologica. ร questo il motivo per cui ho paura di
perdere quello in cui credo, anche se non so bene che cosa sia quello in cui
credo, perchรฉ non ho alcuna prova concreta della sua realtร .
.
Soltanto quello che muore puรฒ rinnovarsi
Quando parliamo di unโentitร spirituale, intendiamo qualcosa che non
rientra nel campo della mente. Questo รจ ovvio. Ora, lโio รจ unโentitร spirituale?
Se lo fosse, dovrebbe essere al di lร del tempo, quindi non potrebbe nรฉ
rinascere nรฉ continuare. Il pensiero non puรฒ andare al di lร della mente,
perchรฉ si svolge nel tempo e si basa sul passato. Il pensiero รจ un movimento
continuo, รจ la reazione del passato; quindi fondamentalmente รจ un prodotto
del tempo. Lโio che il pensiero puรฒ prendere in considerazione fa parte del
tempo, non puรฒ essere libero e quindi non ha nulla di spirituale. Questo รจ
evidente. Lโ โioโ รจ solo un processo di pensiero e voi vorreste sapere se questo
processo di pensiero, continuando anche dopo la scomparsa del corpo fisico,
tornerร a nascere, si reincarnerร in una forma fisica.
ย
Approfondiamo ancora un poโ la questione. Quello che ha una continuitร
potrร mai scoprire la realtร , che รจ al di lร del tempo e della misura? Quellโio,
che รจ unโentitร legato ad un processo di pensiero, potrร mai rinnovarsi? Se non
puรฒ farlo, vuol dire che il pensiero deve necessariamente finire. Quello che
continua non รจ fondamentalmente distruttivo? Tutto quel che ha una continuitร
non potrร mai rinnovarsi. Fin che il pensiero continuerร , alimentandosi di
ricordi, di desideri, di esperienze, non potrร mai rinnovarsi; quindi, proprio a
causa della sua continuitร , non potrร conoscere la realtร . Potete anche
rinascere mille volte, ma non toccherete il male, non conoscerete la realtร ,
perchรฉ solo quello che muore, solo quello che finisce puรฒ rinnovarsi.
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Morire senza discutere
Sapete che cosa significa venire in contatto con la morte? Morire senza
discutere? La morte, quando viene, non si mette certo a discutere con voi. Per
incontrarla dovete morire ogni giorno alla vostra angoscia, alla vostra
solitudine, alle vostre relazioni alle quali siete tanto attaccati; dovete morire ai
vostri pensieri, alle vostre abitudini, a vostra moglie, perchรฉ solo cosรฌ potrete
vedere vostra moglie per la prima volta; dovete morire alla societร , perchรฉ
solo cosรฌ potrete sentirvi come esseri umani nuovi, freschi, giovani, capaci di
guardare tutto ciรฒ che li encomia. Ma non potete incontrare la morte se non
morite ogni giorno. Solo quando morite cโรจ amore.
Una mente impaurita รจ incapace di amore; ha le sue abitudini, le sue
simpatie, si sforza di essere gentile; ma tutto questo rimane in superficie. La
paura genera dolore e il dolore รจ tempo e pensiero.
Per porre fine al dolore dovete entrare in contatto con la morte mentre
siete vivi; dovete morire al vostro nome, alla vostra casa, alle vostre proprietร ,
alla vostra causa. Solo cosรฌ troverete la freschezza, la giovinezza, la chiarezza
che vi consentono di vedere le cose come sono, senza la minima distorsione. ร
questo che accadrร quando morirete.
Ma noi abbiamo circoscritto la morte ad un fatto fisico. Sappiamo molto
bene che lโorganismo prima o poi smetterร di funzionare e arriverร la sua fine.
ย
ร una cosa logica. Quindi ci inventiamo una vita che vada oltre le angosce
quotidiane, la nostra insensibilitร , la montagna di problemi che ci siamo creati,
la stupiditร dellโesistenza che abbiamo accettato. Quello che vorremmo
continuasse a vivere lo chiamiamo โanimaโ e diciamo che รจ la cosa piu sacra
che esiste, che รจ parte del divino; ma tutto questo fa ancora parte del vostro
pensiero e quindi non ha nulla a che fare con la divinitร . ร questa la vostra
vita!
Cosรฌ bisogna vivere ogni giorno rimanendo accanto alla morte, perchรฉ
solo cosรฌ siete in contatto con la vita.
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ย
Nella morte cโรจ lโโimmortalitร
Nella fine cโe rinnovamento. Solo la morte puรฒ consentire di esistere a
qualcosa di nuovo. Non รจ mia intenzione cercare di consolarvi, non vi sto
dicendo qualcosa a cui dobbiate credere o che dobbiate accettare
intellettualmente, perchรฉ ve ne servireste per trovare consolazione, come fate
con la vostra fede nella reincarnazione o nella continuitร della vita dopo la
morte. Il fatto รจ che quel che continua non puรฒ rinascere, non puรฒ rinnovarsi.
Solo morendo ogni giorno รจ possibile rinnovarsi e rinascere. ร questa
lโimmortalitร . Nella morte cโรจ lโimmortalitร , non nella morte che voi temete
tanto, ma nella morte di tutte le conclusioni a cui siete arrivati, dei ricordi,
delle esperienze con cui vi siete identificati. Il vostro ego รจ frutto di queste
identificazioni. Nella morte dellโego, minuto per minuto, cโรจ lโeternitร
cโรจ
lโimmortalitร , cโรจ qualcosa che bisogna sperimentare. Non serve a nulla
parlarne, discuterne, proprio come fate a proposito della reincarnazione e di
cose del genere.
Quando smettete di avere paura perchรฉ ogni minuto porta con sรฉ la sua
fine e quindi un rinnovamento, allora vi aprite allโignoto. La realtร non รจ
qualcosa che si possa conoscere e anche la morte รจ qualcosa che non si puรฒ
conoscere. Dire che la morte รจ bella, che รจ meravigliosa perchรฉ continueremo
ad esistere nellโaldilร , non ha alcun fondamento. Realtร significa vedere la
morte per quello che รจ, una fine, una fine nella quale cโรจ rinnovamento,
rinascita e non una continuitร . Tutto ciรฒ che continua decade, mentre solo
quello che ha il potere di rinnovarsi รจ eterno.
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ย
La reincarnazione eโ fondamentalmente egoistica
ย
Voi vorreste che io vi dessi per certo che tornerete a vivere unโaltra vita.
Ma una cosa del genere non ha nulla a che fare nรฉ con la felicitร , nรฉ con la
saggezza. Considerare la reincarnazione come un mezzo per raggiungere
lโimmortalitร รจ un processo fondamentalmente egoistico e quindi falso. La
vostra ricerca dellโimmortalitร e solo un altro aspetto del desiderio di dare
continuitร alle vostre reazioni di autodifesa che vanno contro la vita, contro
lโintelligenza. Questo vostro desiderio vi puรฒ solo condurre a vivere
nellโillusione.
Allora quello che importa non รจ credere se la reincarnazione esista o
meno, ma trovare la propria completa realizzazione nel presente. E potrete
farlo solo quando la vostra mente e il vostro cuore avranno smesso di
proteggersi nei confronti della vita. La mente e astuta e sottile nel trovare
modi per difendersi e deve rendersi direttamente conto della natura illusoria
delle protezioni dietro cui vorrebbe trincerarsi. Questo significa che il vostro
pensiero e le vostre azioni devono costantemente rinnovarsi. Dovete liberarvi
dalla rete dei falsi valori che lโambiente vi impone. Deve esserci una nuditร
completa, assoluta. Allora cโรจ lโimmortalitร , cโรจ la realtร .
.
ย
Che cosโรจ la reincarnazione?
Vediamo di scoprire che cosa si intende per reincarnazione, vediamone la
veritร ; lasciate perdere quello che vi piace leggere, quello che avete sentito
dire o quello che il vostro maestro vi ha insegnato. Di certo รจ la veritร che
libera, non le vostre conclusioni, le vostre opinioni…
Quando dite: โIo rinascerรฒโ, dovete sapere che cosโรจ questo โioโ. ร
unโentitร spirituale? ร qualcosa che possiede una sua continuitร ? ร qualcosa
che non dipende dai ricordi, dallโesperienza, dalla conoscenza? O lโio รจ
unโentitร spirituale oppure รจ semplicemente un processo di pensiero. O รจ
qualcosa che non ha nulla a che fare col tempo, che possiamo definire
spirituale e che non puรฒ essere misurato in termini di tempo, oppure รจ qualcosa
che rimane circoscritto nel campo della memoria, del pensiero, del tempo. Non
ci sono altre possibilitร .
ย
Ora, vediamo di scoprire se questo โioโ รจ al di lร del tempo, se รจ
qualcosa di incommensurabile. Spero che stiate seguendo quanto stiamo
dicendo. Vediamo di scoprire se lโio, nella sua essenza, รจ qualcosa di spirituale.
ย
Col termine โspiritualeโ intendiamo qualcosa che non possa essere
condizionato da nulla, qualcosa che non sia una proiezione della mente umana
โ e quindi non rientra nel campo del pensiero โ qualcosa che non muore.
ย
Unโentitร spirituale รจ al di lร della mente, che non fa parte del campo in cui
opera il pensiero. Ora, lโanima e unโentitร spirituale? Se lo fosse, dovrebbe
essere al di lร del tempo e quindi non potrebbe essere qualcosa che rinasce o
che continua. Tutto ciรฒ che continua non potrร mai rinnovarsi. Finchรฉ il
pensiero continuerร , alimentato dai ricordi, dal desiderio, dallโesperienza, non
conoscerร alcun rinnovamento. ciรฒ che continua non puรฒ conoscere la realtร .
.
Esiste lโanima?
Per comprendere il problema della morte dobbiamo essere liberi dalla
paura, che si inventa ogni genere di teorie sullโal di lร , sullโimmortalitร , sulla
reincarnazione. In Oriente affermano che la reincarnazione esiste, che
torneremo a rinascere e che in questo processo si produce un costante
rinnovamento di quel qualcosa che viene chiamato โanimaโ. Ora, vi prego,
ascoltate attentamente.
Esiste qualcosa che possiamo chiamare โanimaโ? Crediamo che esista, ci
fa piacere crederlo: lโanima รจ qualcosa che consideriamo al di lร del pensiero,
al di lร delle parole, al di lร di tutto; รจ qualcosa di eterno, di spirituale, che non
morirร mai. Il pensiero si aggrappa ad unโidea del genere, ma esiste davvero
una cosa simile? Esiste davvero unโanima che sia al di lร del tempo, al di lร del
pensiero, che non sia un concetto inventato dallโuomo?
Esiste unโanima che
trascenda la natura umana, che non sia lโinvenzione di una mente astuta?
La mente vede in quale enorme incertezza, in quale confusione viviamo;
non cโรจ nulla che permanga nella vita, proprio nulla. Le vostre relazioni, vostra
moglie, vostro marito, il vostro lavoro, niente di tutto questo รจ permanente.
Cosรฌ la mente si inventa qualcosa di eterno, che chiama โanimaโ. Ma proprio
perchรฉ la mente puรฒ pensare a una cosa del genere, proprio perchรฉ il pensiero
puรฒ immaginarsi una cosa simile, questa fa ancora parte del tempo. ร
evidente. Quello a cui io posso pensare fa parte del mio pensiero. E il mio
pensiero e un prodotto del tempo, dellโesperienza, della conoscenza. Quindi
lโanima rimane circoscritta nei limiti del tempo.
Lโidea della continuitร di unโanima, che continua a rinascere
indefinitamente, non ha senso; รจ lโinvenzione di una mente impaurita, di una
mente che cerca di continuare ad esistere e che pretende una certezza alla
quale affidare la sua speranza.
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ย
Karma
Karma implica la causa e lโeffetto. Unโazione determinata da una causa
produce un effetto. Lโazione che scaturisce dal condizionamento produce certi
risultati. Ma causa ed effetto non sono qualcosa di fisso, di statico. Lโeffetto a
sua volta diventa una causa. Quindi nรฉ la causa nรฉ lโeffetto sono qualcosa di
fisso. Lโoggi รจ il risultato di ieri, รจ il frutto di ieri sia dal punto di vista
cronologico che da quello psicologico. E lโoggi diventa la causa di domani.
Quindi la causa รจ lโeffetto e lโeffetto a sua volta diventa la causa: รจ un unico
movimento, senza interruzioni.
Nรฉ la causa, nรฉ lโeffetto sono qualcosa di fisso.
Quando causa ed effetto diventano cose fisse, si produce una specializzazione
e la specializzazione implica la morte. Qualsiasi specie, una volta che ha
raggiunto una precisa specializzazione, inevitabilmente scompare.
La grandezza dellโessere umano consiste nel fatto che non puรฒ
specializzarsi. puรฒ farlo nel campo tecnologico, ma non nella sua intima
struttura. Una ghianda รจ specializzata: puรฒ essere solo quello che รจ. Ma
lโessere umano non รจ completamente delimitato. Esiste in lui la possibilitร di un
costante rinnovamento. Non รจ circoscritto nei limiti di una specializzazione.
Se noi consideriamo la causa, lo sfondo, che determina il
condizionamento, scollegati dagli effetti che provocano, il pensiero entrerร
inevitabilmente in conflitto con lo sfondo, con la causa. Il problema รจ
estremamente complesso e non si risolve col credere o non credere nella
reincarnazione. Il problema riguarda il vostro modo di agire e non ha molta
importanza che crediate o meno nella rein carnazione o nel karma. ร del tutto
irrilevante in che cosa crediate.
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Lโazione basata su unโidea
Unโazione che รจ un susseguirsi di cause e di effetti, che cosa ha a che
fare con la libertร ? Ho fatto qualcosa in passato, ho avuto delle esperienze:
queste, evidentemente, condizionano le mie reazioni odierne e le mie reazioni
di oggi condizionano il mio domani. Questo รจ il processo del karma, la catena
delle cause e degli effetti. E sebbene questo processo possa avere a che fare
temporaneamente col piacere, alla fine porta inevitabilmente con sรฉ il dolore.
ย
Il punto cruciale della questione รจ: il pensiero puรฒ essere libero? Un
pensiero, unโazione che siano liberi non producono sofferenza, non generano
altro condizionamento. Questo รจ il punto fondamentale dellโintera questione.
Allora, esiste unโazione che non sia collegata al passato? Puรฒ esistere
unโazione che non si basi su unโidea? Unโidea rappresenta la continuitร ; รจ la
continuazione di ieri, che si modifica assumendo la forma di oggi e condiziona
inevitabilmente il domani. Questo significa che unโazione basata su unโidea non
sarร mai libera; unโazione basata su unโidea non farร altro che estendere il
conflitto. ร un fatto inevitabile.
Ma esiste unโazione che non abbia nulla a che fare col passato? Esiste
unโazione che non sia oppressa dal peso dellโesperienza e della conoscenza di
ieri? Lโazione legata al passato non sarร mai libera, mentre e soltanto nella
libertร che potete scoprire la veritร .
ย
Il fatto รจ che se la mente non รจ libera, non
puรฒ agire; puรฒ solo reagire. Le nostre azioni, in realtร , non sono altro che
reazioni. Le nostre azioni non sono affatto azioni, sono semplicemente un
insieme di reazioni che provengono dal ricordo e dallโesperienza di ieri. Allora
la domanda che ci si deve porre รจ: la mente puรฒ essere libera dal suo
condizionamento?
ย
ย
Lโamore non รจ il piacere
ย
Senza capire il piacere, non potrete comprendere lโamore. Lโamore non รจ
piacere, รจ qualcosa di completamente diverso e, se volete capire il piacere,
dovete imparare a conoscerlo. Per la maggior parte di noi, come per ogni
essere umano, il sesso e un problema. Perchรฉ? Ascoltate attentamente. ร un
problema che non siete capaci di risolvere, e quindi cercate di sfuggirlo.
I
sanyasi tentano di sottrarsi ad esso facendo voto di castitร . Cercano di
reprimerlo. Ma guardate che cosa accade ad una mente che reprime qualcosa
che รจ parte integrante della vostra struttura ed ha a che fare con lโintero
sistema ghiandolare: diventate aridi e alimentate un conflitto costante dentro
di voi.
Come stavamo dicendo, a quanto sembra noi abbiamo solo due modi per
affrontare un problema: o cerchiamo di reprimerlo oppure tentiamo di
sfuggirlo. Ma in realtร tra il reprimere e il fuggire non cโรจ alcuna differenza,
sono la stessa cosa. Ci siamo inventati unโinfinitร di vie di fuga, estremamente
intricate, a livello concettuale o emozionale.
E anche tutte le nostre ordinarie attivitร quotidiane costituiscono una
fuga. Ci sono infiniti modi per fuggire. Ora non li prenderemo in
considerazione; tuttavia il problema resta. Il sanyasi, che fugge il problema a
modo suo, non lo risolve. puรฒ reprimere il sesso, puรฒ fare voto di castitร , ma
quel problema ribolle dentro di lui. Esteriormente puรฒ indossare la veste della
semplicitร , ma questo complica ulteriormente le cose e il problema continua ad
esistere, cosรฌ come esiste nella vita quotidiana dellโuomo comune. Come
risolverete questo problema?
ย
Non si puรฒ coltivare lโamore
Non si puรฒ coltivare lโamore. Non si puรฒ dividere lโamore in amor sacro e
amor profano. Cโรจ soltanto amore che non fa differenza tra lโuno e i molti. Non
ha senso chiedere a qualcuno se ama tutto. Sapete, ad un fiore che emana il
suo profumo non importa se qualcuno lo odora oppure gli volta le spalle. Anche
per lโamore รจ cosรฌ. Lโamore non รจ un ricordo, non รจ unโinvenzione della mente,
dellโintelletto. ร la compassione che affiora quando viene capito e risolto con
naturalezza lโintero problema dellโesistenza, con tutto quello che esso
comporta: la paura, lโaviditร , lโinvidia, la speranza, la disperazione. Un uomo
ambizioso non puรฒ amare. Un uomo attaccato alla sua famiglia รจ incapace di
amare. La gelosia non ha nulla a che fare con lโamore. Quando dite: โAmo mia
moglieโ, in realtร non sapete che cosa significa, perchรฉ un attimo dopo vi
lasciate assalire dalla gelosia.
Lโamore implica grande libertร . Libertร non significa fare quello che ci
pare e piace. Lโamore affiora quando la mente รจ molto calma, del tutto
disinteressata, priva diqualsiasi egoismo.
ย
Non vi sto proponendo degli ideali. Se in voi non cโรจ amore, fate quello
che volete โ inseguite tutti gli dei della terra, dedicatevi ad ogni genere di
assistenza sociale, cercate di attuare delle riforme politiche che eliminino la
povertร , scrivete libri o poesie, ma sarete degli esseri umani morti. Senza
amore i vostri problemi aumenteranno, si moltiplicheranno allโinfinito. Mentre,
se cโรจ amore, qualunque cosa facciate non correrete rischi, non vivrete nel
conflitto.
Lโamore รจ lโessenza della virtรน. Una mente che non sia in quello stato che
รจ amore, non รจ una mente religiosa. Solo la mente religiosa รจ libera dai
problemi e conosce la bellezza dellโamore, della veritร .
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Esiste un amore che non ha motivi?
Che cosโรจ lโamore che non ha motivi? Esiste un amore che non richiede
stimoli, che non pretende nulla per sรฉ? Esiste un amore che non si senta ferito
se non viene ricambiato? Se io ti offro la mia amicizia e tu mi volti le spalle,
non mi sento ferito? E il mio sentirmi offeso che cosโha ha a che fare con
lโamicizia, la generositร , la simpatia? Certamente, finchรฉ mi ritengo offeso,
finchรฉ provo paura, finchรฉ cerco di aiutarti nella speranza che anche tu mi
aiuterร i, mi servirร i, non potrร esserci amore.
Se lo capite, avrete anche la risposta.
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Lโamore รจ pericoloso
Come fa lโuomo a vivere senza amore? Certo, si puรฒ esistere senza
amore, ma e unโesistenza piena di confusione e di sofferenza, unโesistenza
nella quale il controllo prende il sopravvento.
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Ed รจ proprio unโesistenza del
genere che la maggior parte di noi sta creando. Per esistere ci organizziamo
accettando il conflitto come inevitabile, perchรฉ siamo ininterrottamente alla
ricerca del potere. Quando amiamo, lโorganizzazione e messa al posto giusto e
svolge Il proprio ruolo; ma senza amore qualsiasi organizzazione diventa un
incubo, una struttura meccanica che mira esclusivamente allโefficienza, come
lโesercito. E siccome la societร moderna si basa esclusivamente sullโefficienza,
non possiamo fare a meno di avere degli eserciti, il cui scopo รจ quello di fare la
guerra. Anche nel cosiddetto tempo di pace, quanto piรน siamo efficienti, tanto
piรน diventiamo spietati, brutali, ipocriti.
ร questo il motivo per cui cโรจ tanta confusione nel mondo, dove la
burocrazia diventa sempre piรน potente e i governi tendono ad essere sempre
piรน dittatoriali. Noi accettiamo questa situazione come inevitabile perchรฉ per
vivere usiamo il cervello e non il cuore, cosรฌ per noi lโamore non esiste.
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Lโamore e lโelemento piรน pericoloso che esista; porta con sรฉ una totale
incertezza e siccome noi non vogliamo vivere nellโincertezza, siccome non
vogliamo sentirci in pericolo, viviamo nella mente e non nel cuore. Lโessere
umano che ama รจ pericoloso e noi non vogliamo vivere pericolosamente;
vogliamo lโefficienza, vogliamo sentirci protetti da unโorganizzazione, perchรฉ
crediamo che le organizzazioni servano a portare lโordine e la pace nel mondo.
Ma nessuna organizzazione ha mai portato, nรฉ porterร mai, lโordine e la pace
nel mondo. Alla fine, e quindi ora, chi puรฒ portare ordine e pace sono soltanto
lโamore, la buona volontร , la compassione.
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La compassione non รจ una parola
Il pensiero non ha la minima possibilitร di coltivare la compassione. Con
la parola compassione io non intendo qualcosa che sia lโopposto, lโantitesi
dellโodio, della violenza. Se in noi non cโรจ una compassione profonda,
diventeremo sempre piรน spietati e disumani nelle nostre relazioni reciproche.
Avremo delle menti meccaniche che funzionano come computer, addestrate ad
essere psicologica, e perderemo con tatto col senso della vita, con la sua
straordinaria profonditร e bellezza.
Quando parlo di compassione, non intendo qualcosa che si possa
acquisire. La compassione non รจ una parola, non รจ qualcosa che appartiene al
passato, ma eโ qualcosa che agisce nel presente; รจ il verbo e non la parola, il
nome, Il sostantivo. Cโรจ differenza tra il verbo e la parola. Il verbo eโ azione nel
presente, mentre la parola proviene sempre dal passato e quindi eโ qualcosa di
statico. Potete conferire del movimento, della vitalitร a una parola, a un nome,
ma il verbo e unโaltra cosa. Il verbo eโ il presente…
La compassione non รจ un sentimento, non รจ vaga simpatia o
compartecipazione. Non รจ qualcosa che il pensiero possa coltivare; non potete
imporle una disciplina, un controllo; non potete reprimerla, nรฉ per accostarvi
ad essa vi basta la gentilezza, lโeducazione, la dolcezza e cosรฌ via. La
compassione affiora solo quando il pensiero รจ stato definitivamente sradicato.
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Trasmettere la compassione
Se mi stanno a cuore la compassione, lโamore, il sentimento del sacro,
esiste un modo che consenta la trasmissione di questo sentire? Vi prego, fate
attenzione. Se io trasmetto qualcosa attraverso un microfono o se ricorro ai
sistemi della propaganda per convincere gli altri, i loro cuori continuerร nno a
rimanere vuoti. Entrerร in funzione la fiamma dellโideologia e le persone che si
lasceranno convincere cominceranno a ripetere formule vuote, proprio come
fate voi. A che serve ripetere che dobbiamo essere buoni, gentili, liberi? A che
serve ripetere le assurditร che i politici
Che cosa deve fare un essere umano, quando si rende
conto che qualsiasi imposizione, piรน o meno sottile, non porta con sรฉ la
bellezza e non consente il fiorire della bontร , della compassione? Che relazione
cโรจ tra lโessere umano che ha in se la compassione e lโuomo che รจ aggrappato
alla tradizione e che si rifugia nella collettivitร ? Come facciamo a scoprire, non
in maniera teorica ma effettivamente, che relazione esiste tra questi due esseri
umani?
Dove cโรจ conformismo, non puรฒ fiorire la bontร . Abbiamo assoluto
bisogno di libertร ; ma la libertร puรฒ esserci solo quando capite fino in fondo e
nella sua interezza il problema dellโinvidia, dellโaviditร , dellโambizione, del
desiderio di potere. ร solo la libertร da tutto questo che farร sbocciare quella
cosa straordinaria che chiamiamocarat ter e. Un uomo libero ha in se la
compassione e sa che cosโรจ lโamore, non lโuomo che parla di moralitร , usando
ripetutamente parole vuote.
La bontร non puรฒ fiorire nellโambito della societร , perchรฉ la societร e
inevitabilmente corrotta in se stessa. Lโessere umano, che si libera
completamente dalla struttura della societร perchรฉ ha capito su quale processo
essa si basa, ha carattere, e solo un uomo simile puรฒ fiorire nella bontร .
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La solitudine ha la sua bellezza
Non so se vi siete mai sentiti soli: allโimprovviso vi rendete conto di non
essere in relazione con nessuno. Ve ne rendete conto non intellettualmente,
ma effettivamente… Vi sentite completamente isolati; pensiero ed emozione si
bloccano; non sapete da che parte voltarvi. Non cโรจ nessuno a cui possiate
rivolgervi, nรฉ dei, nรฉ angeli. ร come se se ne fossero andati tutti quanti oltre le
nubi; e quando le nubi scompaiono vi accorgete che anche loro sono scomparsi
e voi rimanete totalmente soli.
Ma cโรจ una solitudine completamente diversa, una solitudine ricolma di
bellezza. Questa solitudine vi รจ necessaria.
Quando lโessere umano non ha piรน
nulla a che fare con la struttura sociale, fatta di aviditร , ambizione, invidia,
arroganza, quando smette di desiderare una posizione e il successo e si libera
da tutto questo, allora si ritrova in quella solitudine, completamente diversa
dalla solitudine che ben conosciamo. Allora cโรจ una grande bellezza e il senso di
una straordinaria energia.
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Una solitudine che non รจ isolamento
Sebbene siamo tutti esseri umani, abbiamo costruito delle barriere che ci
separano gli uni dagli altri, le barriere del nazionalismo, della razza, della
casta, della classe sociale, che ci condannano a vivere nellโisolamento, nella
solitudine.
Una mente rinchiusa nel suo isolamento, nella sua solitudine, non ha la
minima possibilitร di capire che cosโรจ la religione. puรฒ credere in qualcosa, puรฒ
aggrapparsi a teorie, formule, concetti, puรฒ tentare di identificarsi con quello
che essa chiama Dio, ma io ho lโimpressione che la religione non abbia in realtร
nulla a che fare con le fedi, i preti, le chiese e i cosiddetti libri sacri.
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Si puรฒ capire quale sia lo stato di una mente religiosa solo quando
cominciamo a comprendere la bellezza. E ci si deve accostare alla
comprensione della bellezza con quello stato della mente che รจ solo perchรฉ non
ha confronti. Quando la mente vive in uno stato nel quale non ha bisogno di
nulla, puรฒ conoscere la bellezza; nessun altro stato puรฒ consentirle di
avvicinarla.
La solitudine di cui stiamo parlando non รจ isolamento e non รจ nemmeno
legato, ad una capacitร eccezionale in qualche campo; essa semplicemente
implica il sostegno della sensibilitร , dellโintelligenza, della comprensione.
Questa solitudine richiede che la mente sia libera da qualsiasi influenza e
capace di non farsi contaminare dalla societร . Questa solitudine รจ necessaria
per capire che cosโรจ la religione: religione significa scoprire per conto proprio
se esiste qualcosa che รจ immortale, che รจ al di lร del tempo.
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Vivere nellโisolamento
Lโisolamento deve essere completamente superato, se vogliamo scoprire
una solitudine che non ha nulla a che fare con lโisolamento. La solitudine di cui
stiamo parlando richiede una mente integra, in cui ci sia armonia fra tutte le
sue funzioni. La nostra mente non รจ cosรฌ; divide e separa tutto quello che
tocca. ร questo il suo modo di funzionare e quindi e condannata a vivere
nellโisolamento.
La solitudine di cui parliamo non separa, non รจ influenzata dalla
frammentarietร , non รจ Il prodotto della frammentarietร . La nostra mente รจ a
pezzi, e piena di frammenti, e stata costruita e ridotta cosรฌ attraverso i secoli e
quindi non puรฒ conoscere quellโinterezza che รจ completezza. Solo quando la
mente si rende conto dellโisolamento in cui vive, quando scopre la sua
frammentarietร , puรฒ consentire che lโinterezza affiori. Allora puรฒ esserci
qualcosa che รจ incommensurabile.
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Sfortunatamente la maggior parte di noi si accontenta di dipendere,
vuole dipendere. Vogliamo compagnia, vogliamo degli amici e continuiamo a
vivere mantenendo uno stato di separazione che inevitabilmente genera
conflitto. Quella solitudine che รจ interezza non conoscerร mai il conflitto. La
mente che vive nellโisolamento non potrร mai conoscere nรฉ capire quello stato
che รจ senza conflitto.
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La solitudine che porta con sรฉ lโinnocenza
La maggior parte di noi non conosce quella solitudine che รจ interezza.
Potete andare a fare gli eremiti su una montagna, ma inevitabilmente
porterete con voi le vostre idee, le vostre esperienze, le vostre tradizioni, la
conoscenza che avete accumulato.
Il monaco cristiano, chiuso in un
monastero, non conosce quella solitudine che รจ interezza. Vive con i suoi
concetti teologici, con le sue immagini di Genii, con tutto quello in cui crede,
con i dogmi legati al suo particolare condizionamento. E si puรฒ dire la stessa
cosa per il sanyร asi, in India, che si ritira dal mondo e vive in isolamento. La
sua solitudine non รจ interezza, perchรฉ anchโegli vive legato ai suoi ricordi.
Sto parlando di una solitudine nella quale la mente e del tutto libera dal
passato; in questa libertร cโรจ innocenza, che รจ virtรน. Forse voi direte:โร
troppo chiedere una cosa simile; non si puรฒ vivere cosรฌ in un mondo tanto
caotico, dove bisogna andare in ufficio tutti i giorni per guadagnarsi da vivere,
per mantenere i propri figli e dove bisogna sopportare le lamentele del marito
o della moglieโ.
Eppure io credo che quanto stiamo dicendo sia direttamente e
strettamente connesso alla vita quotidiana, al nostro agire quotidiano;
altrimenti non avrebbe alcun valore. Da quella solitudine, che รจ interezza
interiore, proviene una virtรน che รจ forza รจ che porta con sรฉ una straordinaria
purezza e gentilezza. Non ha molta importanza se si commettono degli errori;
non รจ questo che conta. Quello che รจ importante avere la sensazione di essere
assolutamente soli, intatti, al di lร di qualsiasi contaminazione. Solo allora la
mente puรฒ conoscere, puรฒ cogliere quello che รจ al di lร della parola, al di lร del
nome, al di lร di ogni immaginazione.
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innocenza e solitudine
Uno dei fattori che alimentano la sofferenza degli esseri umani รจ il loro
isolamento. Fatevi pure tutte le amicizie che volete, venerate i vostri dei,
accumulate una conoscenza straordinaria, datevi incredibilmente da fare nel
campo dellโassistenza sociale, discutete allโinfinito di politica โ cosa che i
politici fanno normalmente โ ma non potrete minimamente scalfire
quellโisolamento. Nel suo isolamento lโessere umano cerca di dare un
significato alla vita o se ne inventa uno, ma la sua solitudine rimane. Ora,
potete osservare questo isolamento per quello che รจ, senza fare confronti,
senza tentare di sfuggirlo, senza tentare di nasconderlo, senza cercare di
allontanarvene? Allora vedrete che questa solitudine diventa qualcosa di
completamente diverso.
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Noi non siamo integri. Siamo il prodotto di unโinfinitร di influenze, di
migliaia di condizionamenti, di deformazioni psicologiche; siamo il frutto della
propaganda e della cultura. Noi non siamo integri e quindi siamo esseri di
seconda mano. Quella solitudine che รจ assoluta integritร implica il non
appartenere ad una famiglia, per quanto si possa avere una famiglia, il non
appartenere ad una nazione, ad una cultura, il non dipendere da
unโoccupazione particolare. Significa avere la sensazione di essere degli
estranei, estranei ad una nazione, ad una famiglia e ai loro modi di pensare e
di agire. In quella solitudine che รจ integritร cโรจ innocenza, unโinnocenza che
libera la mente dal dolore.
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Cominciate da qui
Un uomo religioso non cerca Dio. Per lโuomo religioso quello che importa
รจ la trasformazione della societร , perchรฉ la societร รจ lui stesso. Religioso non รจ
colui che celebra una quantitร infinita di rituali, non รจ colui che segue le
tradizioni o che vive immerso in una cultura ormai morta, continuando a
cantare litanie, a fare il sanyร asi, a spiegare senza sosta laGita o laBibbia. Un
uomo simile non รจ affatto religioso, รจ semplicemente una persona che si rifiuta
di affrontare i fatti. Quello che veramente interessa allโuomo religioso e capire
fino in fondo la societร , in ogni suo aspetto, perchรฉ la societร รจ lui stesso; egli
non รจ separato dalla societร .
Il fatto di aver prodotto dentro di sรฉ una trasformazione radicale, che
implica la totale scomparsa dellโaviditร , dellโinvidia, dellโambizione, fa sรฌ che
egli non dipenda dalle circostanze, sebbene ne sia il prodotto, a causa del cibo
che mangia, dei libri che Legge, dei film che va a vedere, dei dogmi, delle
credenze, delle cerimonie religiose che sono alla base della cultura in cui รจ
stato educato. Egli รจ un essere responsabile e quindi deve capire se stesso:
deve capire che รจ lui il prodotto della societร che egli stesso ha creato. E allora,
se vuole scoprire la realtร deve cominciare da qui; non gli servirร andare al
tempio o venerare unโimmagine, costruita dalla mente o dalla mano dellโuomo.
Altrimenti, come potrร scoprire qualcosa di nuovo, uno stato assolutamente
nuovo?
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Il vostro Dio non รจ Dio
Colui che crede in Dio non lo troverร mai. Se siete aperti alla realtร , non
avete alcun bisogno di credere. Se siete aperti allโinconoscibile, non avete
alcun bisogno di crederci. La mente che si aggrappa ad un a fede lo fa solo per
autoproteggersi e solo una mente meschina puรฒ credere in Dio. Gli aviatori,
che durante la guerra andavano a bombardare le cittร nemiche, dicevano che
Dio era con loro mentre sganciavano tutte quelle bombe! Voi credete in Dio
anche quando uccidete, anche quando sfruttate il vostro prossimo! Venerate
Dio e poi continuate a estorcere spietatamente denaro, a finanziare eserciti…
Eppure dite di credere nella misericordia, nella compassione, nella gentilezza.
Finchรฉ vi aggrapperete alle vostre fedi non potrete pensare allโinconoscibile,
allโincommensurabile.
La mente รจ frutto del passato, รจ il prodotto di quello che รจ accaduto ieri.
Come puรฒ una mente simile aprirsi allโinconoscibile? Puรฒ solo proiettare
immagini che perรฒ non sono la realtร : cosรฌ il vostro Dio non รจ Dio; รจ
unโimmagine che vi siete creati perchรฉ possa darvi soddisfazione. La realtร
affiora solo quando la mente comprende la totalitร dei processi che la
costituiscono e si dissolve in modo definitivo. Solo la mente che รจ del tutto
vuota possiede la capacitร di ricevere lโinconoscibile. La mente non puรฒ
purificarsi finchรฉ non capisce il significato della sua relazione con la proprietร ,
con la gente e non scopre il modo giusto di essere in relazione con qualsiasi
cosa.
La mente non potrร mai essere libera, finchรฉ non capite come nasce il
conflitto nelle sue relazioni.
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Quando nella mente cโรจ un silenzio assoluto, una
calma assoluta, quando la mente non proietta piรน nulla, quando non cerca piรน
nulla, in quellโassoluto silenzio affiora lโeterno, cioรจ quello che รจ al di lร del
tempo.


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