LA FISICA QUANTISTICA APRE NUOVI ORIZZONTI ALLE NEUROSCIENZE
C’è un punto in cui la materia sembra dissolversi nella luce. È lì che la fisica quantistica incontra la mente umana. Ed è lì che oggi, in silenzio e profondità, le neuroscienze si stanno risvegliando a nuove domande
La scoperta che i neuroni possono emettere fotoni, e che alcuni fenomeni cerebrali potrebbero riflettere dinamiche di entanglement quantistico, quell’interconnessione profonda tra particelle che trascende lo spazio, apre una possibilità affascinante: che il nostro cervello comunichi non solo attraverso segnali elettrochimici, ma attraverso campi di coerenza invisibile, in una danza quantica che coinvolge ogni percezione, emozione e pensiero
FISICA QUANTISTICA E MENTE: UNA NUOVA MAPPA
Nel cuore della fisica classica, i fenomeni sono misurabili, prevedibili, lineari. Ma la mente umana non segue sempre regole lineari
La percezione, l’intuizione, i sogni, gli stati di coscienza espansa sembrano obbedire a una logica diversa
È possibile che la mente stessa sia un sistema quantico complesso, in cui le informazioni si muovono come onde di possibilità?
La neuroquantistica inizia a porsi questa domanda, con evidenze sempre più numerose che suggeriscono come alcuni processi sensoriali e cognitivi potrebbero non essere completamente spiegabili con i soli modelli classici
Questo apre un varco delicato ma potente: quello tra biologia e coscienza, tra materia e mente.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Forse la coscienza non è solo il prodotto di interazioni biochimiche, ma emerge anche da fenomeni quantistici che avvengono a livello submicroscopico nei nostri neuroni
TELOMERI E ENTROPIA: L’OROLOGIO QUANTICO DELLE CELLULE
I telomeri sono le “capsule di protezione” dei nostri cromosomi, paragonabili ai puntali di plastica che proteggono le estremità dei lacci delle scarpe
La loro lunghezza è legata al ciclo di vita delle cellule: si accorciano col tempo, e il loro consumo è associato all’invecchiamento e a diverse malattie, in particolare quelle neurodegenerative
Oggi si ipotizza che l’entropia quantistica, ovvero il grado di disordine delle particelle a livello subatomico, possa regolare la lunghezza dei telomeri
In altre parole: un ordine invisibile, quantico, potrebbe influenzare la durata della vita cellulare. Capire e modulare questa connessione potrebbe aprire strade inedite per la prevenzione dell’Alzheimer, del Parkinson e di molte malattie legate al decadimento cognitivo
IL DOLORE NEUROPATICO E LA MEMORIA QUANTICA DEL TRAUMA
Il dolore cronico, e in particolare il dolore neuropatico, è una delle esperienze più enigmatiche e invalidanti. Si verifica anche in assenza di un danno evidente, come nel caso dell’arto fantasma (quando una persona sente dolore in un arto che è stato amputato)
Qui entra in gioco il tunneling quantistico, un fenomeno che merita una spiegazione più accessibile
Per me che fisica quantistica non sono ho bisogno di spiegazioni semplici cosi’ le rimando con semplicita’
IL TUNNELING QUANTISTICO SPIEGATO SEMPLICEMENTE
Immagina di avere una pallina e un muro. Secondo la fisica classica, la pallina può fare solo due cose: o ha abbastanza energia per superare il muro, oppure rimbalza indietro. Non ci sono altre possibilità
Ma nel mondo quantistico, le particelle non seguono queste regole rigide. Una particella come un elettrone o un protone può trovarsi dall’altra parte del muro anche se non ha l’energia sufficiente per superarlo. È come se scavasse un tunnel attraverso il muro, anche se in realtà non lo fa, semplicemente, appare dall’altra parte con una certa probabilità
Per capire meglio questo concetto paradossale, pensa a una persona che vuole raggiungere l’altro lato di una montagna. Nella fisica classica, questa persona dovrebbe scalare la montagna o girarci intorno. Nel mondo quantistico, esiste una piccola probabilità che la persona semplicemente “appaia” dall’altro lato della montagna, senza aver dovuto fare il percorso! Sembra miracoloso no?
Questo accade perché a livello quantistico, le particelle non sono oggetti definiti ma “onde di probabilità” cioe’ esistono in diversi stati possibili contemporaneamente, finché non vengono osservate
COME QUESTO SI APPLICA AL DOLORE:
Nel caso del dolore neuropatico, questo significa che gli ioni (come sodio e potassio) responsabili della trasmissione dei segnali nervosi possono attraversare le membrane cellulari attraverso un “tunnel quantistico” anche quando i canali ionici normali sono chiusi. Questo può spiegare perché il dolore persista anche quando il danno fisico è guarito !
Il dolore, CIOE’, non è solo un segnale ma e’ anche una memoria quantica che può continuare a generare sensazioni, anche al di là della materia visibile
LA VITA E L’EVOLUZIONE COME FENOMENI QUANTISTICI
Questa capacità delle particelle di “superare i limiti” come avviene nel dolore cronico attraverso il tunneling degli ioni nei neuroni non si ferma al sistema nervoso.
Il tunneling quantistico, infatti, è presente in moltissimi altri processi vitali, compreso il cuore stesso del nostro DNA
Nel nostro codice genetico, questo fenomeno permette ai protoni di muoversi tra le basi del DNA in modo improvviso e silenzioso, generando mutazioni spontanee, che a volte si rivelano addirittura adattative, favorendo l’evoluzione della specie
Per esempio, alcune persone hanno sviluppato mutazioni che le rendono resistenti al virus HIV Questa mutazione, si è diffusa in certe popolazioni europee, probabilmente in risposta a epidemie antiche come la peste bubbonica o il vaiolo
In alta quota, gli abitanti del Tibet hanno una mutazione di un gene che consente loro di vivere con meno ossigeno, senza sviluppare problemi cardiaci È una mutazione adattativa comparsa spontaneamente per sopravvivere in ambienti estremi
Un altro esempio riguarda la lattasi persistente: la capacità di digerire il latte anche da adulti che è dovuta a una mutazione di un gene che si è diffusa rapidamente nelle popolazioni che hanno adottato l’allevamento di bestiame
Senza questi “salti quantici” nel DNA, non ci sarebbe evoluzione. La vita stessa, nel suo divenire, si basa su questa danza invisibile tra ordine e possibilità
L’UNIVERSO QUANTISTICO: DAL NOSTRO CERVELLO ALLE STELLE
L’effetto tunnel non appartiene solo alla biologia: anche le stelle lo usano per esistere
Nel nucleo del Sole, gli atomi di idrogeno si fondono in elio grazie al tunneling quantistico. Senza di esso, il calore nei nuclei stellari non sarebbe sufficiente a innescare le reazioni di fusione che danno luce e vita all’universo
E così, in un certo senso, ogni battito del nostro cuore è connesso al battito quantico delle stelle. Tutto vibra in risonanza con quella stessa forza che, anche quando non si vede, attraversa i muri dell’impossibile
TECNOLOGIE QUANTISTICHE IN MEDICINA: SONO POSSIBILI GIA’ DA ORA?
Quantum dots: i punti luce della diagnosi precoce
I quantum dots sono minuscole particelle luminose, così piccole (di solito da 2 a 10 nanometri) che non si vedono nemmeno al microscopio tradizionale Quando vengono colpite dalla luce, emettono un bagliore colorato la cui tonalità dipende dalla loro dimensione. In medicina si legano a cellule specifiche, ad esempio cellule tumorali, e le fanno “illuminare”, rendendole più facili da individuare e studiare E POI A CERCARE SOLUZIONI
Vengono già usati nei laboratori di ricerca e in alcune diagnosi avanzate, specialmente per vedere cellule malate molto presto, prima che formino masse tumorali visibili agli strumenti diagnostici tradizionali
Calcolo quantistico per scoprire farmaci
Il cervello umano è incredibile, ma alcune molecole sono così complesse che anche i computer più potenti fanno fatica a simulare completamente il loro comportamento. I computer quantistici pensano in modo fondamentalmente diverso, utilizzando qubit che possono essere sia 0 che 1 contemporaneamente, e riescono a simulare come un farmaco si comporta nel corpo, come si lega a una cellula, o come può bloccare un virus
Oggi si stanno già usando in laboratori all’avanguardia per progettare nuovi farmaci contro malattie come il cancro e l’Alzheimer, e in futuro potranno velocizzare la scoperta di nuovi farmaci, rendendola anche più precisa e personalizzata
Sensori quantistici per trovare malattie invisibili
Immagina dei sensori piccolissimi e super sensibili, capaci di rilevare tracce infinitesimali di una malattia, ancor prima che compaiano sintomi. Questi sensori sfruttano le leggi della fisica quantistica, come l’entanglement e la sovrapposizione degli stati, per percepire segnali che gli strumenti classici non riescono a vedere
Alcuni sono già in sperimentazione per trovare tumori, disturbi neurologici e malattie genetiche attraverso biomarcatori presenti nel sangue in quantità minime, e presto potranno aiutare a prevenire anziché curare, identificando le malattie agli stadi più precoci
SPIRITUALITÀ E NEUROSCIENZA: VERSO UN’INTEGRAZIONE VERA
Non possiamo ignorare il senso spirituale che tutto questo evoca. Se le particelle possono restare connesse a distanza (entanglement), se la coscienza può avere una natura quantica, se l’universo stesso si comporta come un campo di possibilità in espansione, allora anche la medicina ha bisogno di una nuova visione: più integrata, più umana, più aperta
Come scrive il fisico e medico Amit Goswami in “The Quantum Doctor”:
Se c’è un campo che ha bisogno di integrazione, è la medicina
E forse anche noi, oggi, possiamo dirlo: se c’è un momento in cui integrare davvero scienza, psicologia e spirito è questo
La fisica quantistica non solo ci offre nuovi strumenti tecnici, ma ci invita a rivedere la nostra stessa comprensione dell’essere umano, della coscienza e della vita
In questo dialogo tra neuroscienze e fisica quantistica si sta aprendo un nuovo orizzonte di possibilità: un orizzonte in cui la mente e la materia non sono più entità separate, ma aspetti complementari di una realtà più ampia e profonda, in cui la guarigione può avvenire a livelli che stiamo appena iniziando a comprendere
GRAZIE!