La Luce che Rinasce: Un Natale di speranza e fraternita’
specialmente a voi che mi seguite e a tutti coloro che hanno bisogno di cibo, di salute, di pace, di comprensione e di gioia!
Il Natale e’ il ricordo e la nuova speranza di una nascita avvenuta in Palestina secoli fa. Una Storia cosi’ importante ma che sembra annebbiarsi nelle sue finalita’
Nella povertà e nello splendore divino nasceva Gesu’ il maestro della grazia , una luce che si è accesa nel buio per mostrare al mondo una via diversa: quella dell’amore.
Gesù non è nato in un palazzo, né è venuto per i potenti. Quella nascita non parla solo ai credenti, ma a chiunque abbia sete di giustizia, di compassione, di una vita che non dimentichi nessuno.
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Ma il messaggio di Gesu’, il messaggio originario del Natale – pace, fraternita’ e speranza – sembrano smarriti in molte parti del mondo.
La Betlemme di allora, dove nacque Gesù, si trova in Palestina, una terra che ancora conosce conflitti e divisioni. Non è solo lì che mancano la pace e la giustizia: guerre, violenze e ingiustizie colpiscono ovunque, dalle nazioni dimenticate come il Burundi ai campi profughi come Kakuma, fino alle strade delle nostre città dove troppi Homeless sono soli, al freddo, nell’indifferenza e senza cibo, comprensione, aiuto… e senza speranza.
Abbiamo perso di vista lo spirito del Natale, quello che Gesù ci ha insegnato: la condivisione, l’amore che abbraccia tutti, senza distinzioni. Ma questa non è una condanna, è un invito. È il richiamo a fermarci, a ricordare che quel messaggio di speranza non è mai stato così attuale
Molti dicono: “Ci penserà Dio, ci penserà Gesù”. Ma Gesù ci ha già dato tanto. Ci ha insegnato l’amore, un amore che non conosce confini né etichette, che non si misura in parole ma in azioni. È un dono immenso, ma non possiamo trattenerlo per noi stessi. Siamo chiamati a condividerlo.
Condividere significa ricordarsi di chi ha meno, accorciare le distanze tra chi è troppo ricco e chi è troppo povero. Significa che nessuno deve essere dimenticato, né nell’abbondanza né nella miseria. L’amore di Gesù non è fatto per essere accumulato, ma per essere moltiplicato, donato, portato là dove c’è più bisogno.
Per questo Natale, il mio augurio è che possiamo vivere il messaggio di quella nascita, non con le parole, ma con i gesti. Che possiamo aprire il cuore e le mani per chi ha bisogno. Che il calore delle nostre case si estenda a chi una casa non ce l’ha. Che le nostre feste non siano solo per noi stessi, ma diventino un seme di speranza per chi non ha nulla.
Auguro a tutti noi un Natale che sia più umano, più giusto, più vero. Perché il vero dono di Natale non sta sotto l’albero, ma nel nostro cuore, pronto per essere condiviso.
Auguro la pace e la gioia nelle famiglie, la felicita’ ai bambini che si sentano amati, la gioia alle coppie, la gioia di guardare la natura ed essere vicini ai nostri amici umani e animali
Una preghiera perche’ possa cambiare il mondo dei poveri, un piccolo gesto aumentato per mille, cambiare mondo dove regnano discordie e soprusi, cambiare e’ una speranza che non mi abbandona
Auguro a chi ha avuto un anno pesante, che il ricordo e la speranza nuova, attuale portata dal piccolo bambino di Betlemme possa rinascere ancora e ancora nei loro cuori
Auguro che le amicizie si consolidino, che l’amore faccia sempre capolino, che l’amata terra sia ripulita, rispettata perche’ l’amo tanto
Ringrazio tutti voi che mi leggete, bonta’ vostra perche’ donate anche a me una speranza nuova.
Amo Dio e amo suo figlio Gesu’ che ha saputo risplendere di tutti i doni dello Spirito Santo e li ringrazio.
Non sono di nessuna chiesa se non la sua, se non quella di tutto il mondo, di tutta la terra.
BUONA RINASCITA A TUTTI NOI
grazie!
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