La melatonina, luce notturna tra anima e scienza
Quando il sole scompare dietro l’orizzonte e la sera stende il suo manto silenzioso, nel profondo del nostro cervello si accende una piccola fiamma invisibile. È la melatonina, la luce notturna che il corpo secerne come se fosse una goccia di buio liquefatto
La scienza la descrive come un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, regolatrice dei ritmi circadiani, custode del sonno e del risveglio
Ma la sua essenza va oltre: è il linguaggio segreto con cui l’universo ricorda al corpo che tutto ha un ciclo, che ogni luce ha il suo tramonto e ogni notte prepara l’aurora
C’è poesia nel sapere che le nostre cellule obbediscono al silenzio della notte. Quando gli occhi non ricevono più bagliori, la ghiandola pineale apre i suoi scrigni e libera la melatonina come un balsamo Essa guida i sogni, rafforza le difese del sistema immunitario, placa l’infiammazione che la vita diurna porta con sé. È come una madre che accarezza le cellule stanche, sussurrando loro di rigenerarsi
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Nella fisica sottile, lo studio dei ritmi invisibili che regolano corpo e mente, la melatonina appare come una porta quantica tra due mondi: veglia e sonno, coscienza e incoscienza, materia e spirito. Ogni goccia di essa è come un granello di notte che si diffonde nel corpo portando quiete ricordando al corpo che anche l’oscurità è nutrimento
Gli antichi vedevano nella ghiandola pineale la sede dell’anima, il terzo occhio.
Penso che non sbagliassero : in quell’organo minuscolo si cela il potere di sintonizzarci con i cicli celesti
La melatonina diventa così non solo una molecola chimica, ma un segnale cosmico: ci invita a rallentare, a lasciarci cadere nella notte come nel grembo di un universo che ci custodisce e ci sostiene
E non è soltanto poesia: quando la melatonina si riduce, con l’età, con i turni notturni, con la luce artificiale che spezza il buio, con lo stress, la medicina naturale offre un aiuto. Esistono integratori in compresse, gocce o spray sublinguali che, assunti poco prima di coricarsi, possono sostenere il ritmo naturale
Sono particolarmente utili a chi viaggia spesso tra fusi orari diversi, a chi lavora di notte, a chi fatica ad addormentarsi o agli anziani che ne producono meno. Negli adulti basta spesso una minima quantità, perché la melatonina non forza il sonno: lo invita, lo accompagna, come un rito delicato
Nei bambini il discorso cambia: non è un rimedio da usare con leggerezza, ma in casi particolari, decisi dal pediatra, può essere utile a dosaggi molto bassi. Non sostituisce mai la cura, né il ritmo naturale che ogni creatura deve imparare
La melatonina, dunque, vive in questa duplicità: poesia e pratica, anima e corpo, mistero e rimedio. È la voce della notte che ci ricorda che il buio non è soltanto assenza di luce, ma la culla silenziosa dove la vita si rinnova
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