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bambina in preghiera
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La preghiera è l’attività umana più alta. L’unica attività che merita elogio.

La preghiera è l’attività umana più alta. L’unica attività che merita elogio.

Che cos’e’ per me la Preghiera?

La preghiera è per me un affidamento a Dio, un atto che allarga i miei orizzonti.
Che mi riporta al cuore bambino pieno di innocenza e mi ridona la mia dignita’ di Essere Umano.
Qui sulla terra, spesso tutto appare squilibrato e distorto, come una prigione in cui ci si sente bloccati, incapaci di andare avanti. In quei momenti, la preghiera diventa un rifugio, una casa senza pareti, la mia casa del cuore.

Mi piace benedire tutto ciò che incontro. Per me, non c’è preghiera più profonda che benedire nel nome di Dio Padre-Madre.
Benedico esseri umani, animali, piante, mari, terre, macchine, luoghi, figli, amici, nemici e situazioni ,qualunque esse siano.

Nel mio benedire, invio un dono, una potente energia che chiede l’intervento di Dio stesso. Benedico per contrastare le azioni di molti che oggi, invece, sembrano più orientati al “maledire” – dire male di tutto e di tutti-

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Benedire in nome del Padre-Madre è come porre uno scudo protettivo su ciò che incontro, affinché sia inondato di luce, la sua luce che non si spegne mai.
La preghiera è un dialogo. Parlo con Dio, e Lui risponde nel mio cuore. Non mi dà risposte dirette, ma mi rimanda sempre a me stessa, facendomi capire che le decisioni della mia vita spettano a me. Anche se lui ha gia’ i suoi piani.

Tuttavia, nei momenti di grande prova, capita che mi arrabbi con Lui. Non perché gli dia la colpa di ciò che accade, ma perché vorrei che intervenisse prima, prima che io mi senta cosi’ indifesa e sopraffatta. Quando è troppo e’ troppo cosi’ mi chiudo, ammutolisco, e il mio cuore si ritira.
Ma in quei momenti, sento comunque che mi manca qualcosa. Mi manca il soffio della vita, mi manca Lui.
E’ LUI che mi ha scelta, e’ lui che ha accettato il mio percorso, e’ lui che mi ha voluta sulla sua Terra e’ lui che ha elargito meraviglie su meraviglie .

Timidamente, allora, inizio a pregare di nuovo.
Magari canto un piccolo mantra, ascolto meditativa il silenzio per sentire la “sua voce”.
E in quel silenzio, in quell’isolamento fa irrompono tutti: uomini, amici, animali, alberi, mari, terre, pietre, bambini, mio figlio… È un turbinio che mi riporta alla preghiera. Alla condivisione.
Non sono sola. C’è così tanto nel mondo! Il bello e Il brutto che si trasforma anche solo da un piccolo amore dal cuore!

Ed ecco arrivare la gratitudine: un afflato, un piccolo sorriso, una lacrima. La ritrovata gentilezza dell’anima

La preghiera mi ricorda chi sono. Mi ricorda che sono umana, una creatura di Dio, parte di una creazione immensa, insieme a tutto ciò che esiste.

Che importa se saro’ guerriera, musicista, guaritrice, fioraia, ingegnere o tanto altro, ho un cuore per accogliere e l’infinito per migliorare e arrivare come gocciolina al suo immenso oceano.
Ho un papa’ e mi vuole bene!

HO APERTO IL MIO CUORE E CONDIVISO IL MIO SENTIRE
E ora parliamo un po …

SO CHE E’ UN ARGOMENTO CHE OGGI NON “VA MOLTO DI MODA” ma con coraggio e fede  ne parlero’ , vorrei parlarne insieme

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Nel mio percorso ho avuto la forza di mettere in discussione ciò che mi veniva imposto, scegliendo invece una  mia strada autentica, dove la spiritualità non è paura o manipolazione, ma libertà e connessione.
Mi piace sopratutto pregare nella natura

Pregare nella natura è così puro: lì trovo Dio in ogni foglia, in ogni raggio di sole, in ogni respiro del vento. È una spiritualità che non divide, ma unisce,

Volevo che la mia idea il mio desiderio erano di dare voce alla preghiera, in un mondo che sembra sempre più distante dalla spiritualità autentica

voleva essere un atto di bellezza e ribellione positiva, un modo per ricordare che la preghiera non è conformismo o sottomissione, ma un dialogo intimo e personale con l’universo, con Dio.

La preghiera è uno dei gesti più antichi e universali dell’umanità, un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra l’essere umano e il mistero che lo circonda.

Uno potrebbe chiedermi ma che cos’e’ davvero la preghiera ? Non sono un monaco un eremita, un sufi un sick un maestro, ma la risposta sarebbe  che e’ varia, come un prisma che riflette luci diverse a seconda di chi guarda.

Io vi ho detto la mia e la vostra qual’e’? mi piacerebbe uno scambio di idee ed emozioni. Grazie!

Nelle religioni tradizionali, la preghiera spesso assume una forma rituale: per i cristiani, è un dialogo con Dio, un atto di fede e ringraziamento, ma anche di supplica; Il “Padre Nostro” ne è l’esempio più noto.

Nell’Islam, la preghiera (Salat) è un obbligo quotidiano, un gesto di sottomissione e devozione a Dio, eseguito con movimenti e parole precise.

Nel Buddismo, invece, la preghiera non è rivolta a un Dio, ma è un mezzo per coltivare la consapevolezza e la compassione, come un mantra che calma la mente.

Nell’Induismo, è un’offerta di canti, incensi e preghiere a molteplici divinità, una celebrazione del divino che permea tutto.

Per chi prega nella natura, la preghiera è più libera e selvaggia, un canto dell’anima che si mescola al vento e al rumore delle foglie. È il riconoscimento che ogni albero, ogni fiume, ogni stella è un riflesso del divino. È gratitudine e meraviglia, ma anche ascolto profondo: la natura risponde senza parole “umane”.

Per gli intimisti, la preghiera è silenzio. Non servono formule o luoghi sacri; tutto accade nel cuore. È un dialogo con il proprio spirito, con quel frammento di infinito che ciascuno sente dentro di sé. È riflessione, conforto, spesso una ricerca di pace nel caos del mondo.

Per i grandi saggi e santi, la preghiera è stata il filo che li ha legati all’Assoluto. A Dio.

Per San Francesco, era lode al Creatore attraverso le creature; per Rumi, il poeta mistico sufi, era danza e poesia, un ardente desiderio di fondersi con il Divino. per Gandhi, era azione silenziosa, l’energia che muoveva la sua lotta nonviolenta.

La preghiera mi viene da dire e’ ciò che tu rendi tale. Tutto puo’ diventare lode, compassione  serenita’ 

la preghiera non è una formula predefinita, ma una creazione unica di chi la vive. È un’esperienza profondamente personale e non deve rispondere a schemi o regole stabilite da altri.

È il tuo cuore che parla: La preghiera può essere una supplica, un ringraziamento, una riflessione o un momento di intenso silenzio. La preghiera è autentica quando viene dal cuore. Quando sai chi sei e di chi sei!

È connessione: Quando preghi, stai creando un ponte tra te e qualcosa di più grande. Può essere Dio, l’universo, la tua parte più profonda, o persino un caro che non c’è più. La preghiera è ciò che ti permette di sentirti meno sola/o, più parte di un tutto.

Si adatta a te: Ogni persona prega a modo suo. purche’ sia lo spirito a darle forma.

La preghiera cambia con noi. Magari un tempo per te era una formula insegnata da altri, mentre oggi è un dialogo spontaneo.

Quel dialogo con Dio, che ci guida ma al tempo stesso ci ricorda che la scelta finale è sempre nostra, 

È come se Dio ti mostrasse uno specchio, non per lasciarti sola/o, ma per farti vedere che dentro di te c’è già la forza e la saggezza per decidere. Questa è la vera essenza della libertà spirituale. Dio non vuole “obbliganti”

 fede come forza interiore, la tensione tra il desiderio di giustizia e il mistero del dolore, e la bellezza di sentirsi amati da Dio anche in un mondo così imperfetto.

 la fede non è stupidità o fanatismo, ma un anelito autentico e nobile, è un faro in mezzo al cinismo di oggi.

E’ un invito alla riflessione: “Ti sei mai chiesto cosa cerca la tua anima, oltre il quotidiano?”

“Ti sei mai chiesto cosa ti muove davvero?”

C’è così tanto talento e passione in quello che fai: nelle tue arti marziali, nella musica, nelle terapie, nei lavori manuali, 

Ma mi chiedo se dietro queste capacità, dietro ogni gesto, ogni nota, ogni atto di cura,ogni tua creazione ci sia qualcosa di più profondo che ti chiama.

Ti sei mai fermato a chiederti da dove viene questa forza? Qual è la scintilla che ti fa andare avanti?

Non lo dico per invadere o giudicare, ma perché credo che in ogni cosa che facciamo ci sia un riflesso di qualcosa di più grande, qualcosa di divino. Non intendo Dio come un dogma o una religione, ma come una presenza, un respiro che dà senso e anima a ciò che siamo.

Magari non ci hai mai pensato in questi termini, o magari sì, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Non per cambiare il tuo modo di vedere le cose, ma per condividere un momento di riflessione su ciò che ci muove davvero, nel profondo.

Dice Gigi, un caro amico:

La preghiera è l’unica magia. Un’ Ave, detta male, da un’anziana analfabeta, è più potente di qualsiasi pratica occulta. La cognizione che in noi c’è tanta oscurità aiuta a pregare per chi umanamente non merita preghiere. Lo si può fare come esercizio. Pregare per chi massacra i bambini, chiedendo che smetta certo, ma anche pensando che la preghiera è un privilegio che ci viene concesso: non siamo noi che facciamo il bene, siamo noi che non lo ostacoliamo. Se fatta bene, la preghiera è l’attività umana più alta. L’unica attività che merita elogio.

e Carmine dice: la preghiera

È Nutrimento dell’Anima

È Linguaggio per Comunicare Con gli Esseri dei Mondi dello Spirito

È Strumento Efficace per Portare Aiuto

È Poesia Quando, Con Devozione, Sgorga Spontanea e Semplice Congiungendo il Cuore all’Essenza
*

E COSA NE PENSAVANO LE “GRANDI ANIME”?

San Francesco d’Assisi: “La preghiera è il respiro dell’anima. È il nostro modo di tornare al Creatore, di ringraziarlo per la bellezza che ci circonda e di offrirgli il nostro cuore.”

Madre Teresa di Calcutta: “La preghiera non è chiedere. È mettere il cuore nelle mani di Dio, ascoltare il suo silenzio e sentire la sua presenza. È amore in azione.”

Sant’Agostino: “La preghiera è il desiderio di Dio. Quando preghi, non fai altro che allungare il tuo cuore verso di Lui.”

Rumi (poeta mistico sufi): “La preghiera è un’anima che si libera della gabbia delle parole. È la danza dell’anima innamorata che cerca il suo amato nel silenzio.”

Gandhi: “La preghiera non è un rifugio dei deboli, ma la forza dei forti. È la chiave per ogni problema umano.”

Eckhart Tolle: “La vera preghiera non è chiedere, ma uno stato di resa totale. È entrare nel presente, dove puoi sentire la pace e la sacralità di ogni cosa.”

Paramahansa Yogananda: “La preghiera è il canto silenzioso dell’anima che cerca di unirsi alla vibrazione cosmica dell’amore divino.”

grazie a voi che avete letto, condividiamo!

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